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09/01/2020 - In aula o in commissione

Via al ddl Masè per dare la possibilità al garante dei minori di ascoltare i bambini e gli adolescenti

Dalla I Commissione. Gottardi chiede il rinvio del ddl Rossi che abolisce l’elezione diretta del governatore

Via al ddl Masè per dare la possibilità al garante dei minori di ascoltare i bambini e gli adolescenti

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Via al ddl Masè per dare la possibilità al garante dei minori di ascoltare i bambini e gli adolescenti

In Prima commissione, questa mattina, è stato aperto l’iter del ddl di Vanessa Masè (La Civica) che, con una modifica della legge sul difensore civico, introduce la possibilità per il garante dei minori di ascoltare direttamente dalla voce dei bambini, degli adolescenti e degli adulti, esigenze, istanze e proposte e di organizzare incontri di confronto, formazione e aggiornamento a tutela dei minori. Sempre in Prima commissione è stato rinviato, su richiesta dell’assessore Gottardi (richiesta espressa dalla presidente della Prima, Vanessa Masè, perché l’assessore, per un impegno imprevisto, non ha potuto partecipare alla seduta), il ddl Rossi che ha come obiettivi l’abolizione dell’elezione diretta del presidente della Giunta, il ritorno al proporzionale senza premio di maggioranza, l’ introduzione della sfiducia costruttiva e il ritorno alle tre preferenze di cui una di genere. Punto quest’ultimo, come ha affermato in commissione Savoi (Lega), sul quale è possibile un’apertura della maggioranza.



Masè: La possibilità di ascoltare i minori è stata chiesta dal difensore civico.


La consigliera de La Civica ha detto che lo spunto per il suo ddl le è stato offerto, nel marzo dello scorso anno, dalla relazione del difensore civico la quale aveva sottolineato l’importanza di poter ascoltare, naturalmente con tutti gli accorgimenti e in un ambiente protetto, i minori. Aspetto che, come risulta a Vanessa Masè dall’analisi del dibattito consiliare sulla modifica della legge sul difensore civico del 2017 che istituì la figura del garante, sarebbe rimasto fuori per una semplice svista e non per una scelta politica. La ratio del ddl, insomma, è di colmare un vuoto. Una ragione che ha convinto anche Ugo Rossi (Patt) che ha comunque sottolineato la delicatezza dell’argomento, mentre Paolo Ghezzi (Futura) ha espresso la sua contrarietà alla proposta perché si tratta di una questione che richiede grande cautela, il coinvolgimento del nuovo garante dei minori e che arriva a pochi mesi dall’istituzione della commissione d’indagine sull’affido dei minori.


Rossi: nonostante i rinvii da parte della Giunta, rimane la disponibilità al dialogo sul ddl elettorale.


Per ciò che riguarda il ddl Rossi sulla riforma elettorale si è arrivati ad un nuovo rinvio perché l’assessore Gottardi non ha potuto essere presente in Prima commissione per un impegno imprevisto. Il capogruppo del Patt, al di là dell’assenza di oggi, ha però lamentato il fatto che nessuno della Giunta si sia fatto sentire, nemmeno con una telefonata, per chiedere un altro rinvio del ddl che rimane all’ordine del giorno delle sedute di febbraio. Per questo Rossi ha voluto sapere ufficialmente dalla presidente Masè se Gottardi sia ancora disposto a trattare su alcuni aspetti del ddl, se stia ancora lavorando ad una proposta e se quindi abbia chiesto un rinvio della discussione in commissione. Vanessa Masè ha riferito che l’assessore ha confermato la propria disponibilità al dialogo chiedendo il rinvio anche se, ha ricordato la presidente, i tempi tecnici per arrivare in aula a febbraio sono ormai stretti. Almeno che, come ha ipotizzato Ugo Rossi, non si arrivi ad una convocazione straordinaria del Consiglio per discutere il ddl.