Energia e consumi: riqualificare gli edifici pubblici
Entro un anno la strategia provinciale della Provincia per lo sviluppo sostenibile
Due testi allegati
La
strategia per lo sviluppo sostenibile della Provincia (S.Pro.S.S.) in
materia di politiche ambientali, gestita da un’apposita struttura
interna, finanziata con 210.000 euro dal Ministero e le cui prime
iniziative partiranno all’inizio dell’anno prossimo, sarà
approvata dalla Giunta entro l’ottobre 2020, dopo un processo
partecipato e condiviso. A darne notizia è stato l'assessore
competente, Mario Tonina, nell’incontro con lui voluto dalla Quinta
Commissione presieduta da Alessia Ambrosi (Lega). Sollecitato da
Ghezzi (Futura), l’assessore ha preannunciato il potenziamento
dell’Unità di missione della Provincia dedicata a questo progetto,
mentre Ferrari (Pd) ha lamentato il disinteresse della Giunta verso
le iniziative di educazione alla cittadinanza globale lanciate nel
Trentino e adottate in campo nazionale per rendere le persone
consapevoli delle implicazioni e ripercussioni delle loro scelte. A
seguire, l’organismo ha discusso con l’assessore di energie
rinnovabili e di consumi per il riscaldamento. Dalla discussione che
i dati messi a disposizione da Tonina hanno stimolato, è emersa
soprattutto l’esigenza, evidenziata da Coppola, di provvedere alla
riqualificazione energetica degli edifici pubblici, a partire da
quelli della Provincia.
Ferrari:
quest’organismo non è competente sui temi oggetto di intervento
dell’Ue.
Sara
Ferrari (Pd) ha evidenziato che a suo avviso la Quinta
Commissione non è competente in materia di ambiente e che non
dovrebbe quindi affrontare l'argomento solo perché deve occuparsi
dei rapporti con l’Europa. Se infatti i programmi dell’Ue
riguardano tutti i settori, non per questo anche la Quinta
Commissione deve discutere di questioni che competono ad altri
organismi consiliari. Ferrari ha poi criticato la scelta di ridurre
al tema dell’ambiente l’approccio alla questione dello sviluppo
sostenibile, che invece tocca anche molte altre problematiche:
welfare, cultura, economia, ecc. Motivo in più, a suo avviso, per
non entrare nel merito di queste materie.
La
presidente Ambrosi ha precisato che la Quinta Commissione è
necessariamente tenuta ad interessarsi dei programmi dell’Unione
europea, oggi in particolare per quel che riguarda il tema dello
sviluppo sostenibile, soprattutto a causa degli impegni e delle
ricadute che anche a livello provinciale derivano dalle strategie
comunitarie.
Tonina:
la Giunta definirà la propria strategia con il coinvolgimento di
tutti.
L'assessore
Tonina ha sottolineato l'esigenza di una condivisione politicamente
trasversale sui temi della sostenibilità e dell'ambiente, da
ottenere coinvolgendo tutti i settori della Provincia. Il Trentino
non parte da zero, ha aggiunto, come la reazione messa in campo dopo
la Tempesta Vaia ha dimostrato grazie all'opera di prevenzione e
programmazione realizzata negli anni precedenti. La Giunta attuale,
ha spiegato, mira a completare il buon lavoro svolto in passato e per
il quale il Trentino ha saputo primeggiare in campo nazionale. Al
punto che la Provincia per il proprio progetto di sviluppo
sostenibile ha già ottenuto dal Ministero dell’ambiente un
finanziamento di 210.000 euro. Si tratta, ha proseguito Tonina, di
costruire una strategia che partendo dalle buone pratiche coinvolga
le comunità residenti nei diversi territori del Trentino. Secondo
l’assessore solo così riusciremo a contenere lo spopolamento della
montagna, valorizzando al tempo stesso le molteplici identità
locali. La Provincia, ha precisato, avrà un ruolo di regia, ma gli
obiettivi di sviluppo sostenibile non si potranno raggiungere solo
con il lavoro degli uffici: servirà il concorso attivo di tutte le
amministrazioni e delle comunità territoriali. Fondamentale per
Tonina sarà l’attività di informazione e formazione per
potenziare la cultura dello sviluppo sostenibile a partire dalle
scuole. E questo anche per rispondere alla grande sensibilità verso
le questioni ambientali che gli studenti stanno dimostrando. La
Provincia ha il dovere di tradurre questa forte attenzione dei
giovani in indirizzi politici che tutelino in particolare i nostri
territori di montagna. E lo ha fatto con gli Stati generali della
montagna promossi proprio per stimolare una condivisione trasversale
sui temi dello sviluppo sostenibile, da cui secondo l’assessore
dipende il futuro del Trentino. Tonina ha preannunciato l’intenzione
di lavorare in particolare sui temi dell'acqua, dell'energia, del
territorio, dei rifiuti e dell'economia circolare ma anche della
mobilità sostenibile, tutti previsti dall'Agenda 2030 per lo
sviluppo sostenibile. Occorre la consapevolezza che in tal modo si
apriranno opportunità di sviluppo importanti per un territorio come
il nostro.
L’Agenda
e il programma della Giunta.
Claudio Ferrari, dirigente dell'Unità
missione strategica sviluppo sostenibile 2030, ha presentato
l'Agenda 2030, documento approvato dall'Onu nel 2015 sottoscritto da
193 Paesi con 17 obiettivi, chiamati “Goals”: povertà zero, fame
zero, salute e benessere, istruzione e qualità, uguaglianza di
genere, acqua e igiene, energia pulita e accessibile, lavoro
dignitoso e crescita economica, industria innovazione e
infrastrutture, ridurre le disuguaglianze, città e comunità
sostenibili, consumo e produzione responsabili, agire per il clima,
la vita sott'acqua, la vita sulla terra, pace giustizia e istituzioni
forti, partnership per gli obiettivi. Nel 2017, per avviare
l’attuazione dell’Agenda 2030, l’Italia ha adottato una propria
strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile che ha declinato i 17
Goals in 5 aree, 13 scelte e 52 obiettivi. Le aree sono queste:
persone (sociale inteso come contrasto alla povertà e salute),
pianeta (biodiversità, e rigenerazione e valorizzazione delle
periferie e dei territori di montagna tramite servizi e connessioni),
prosperità (innovazione, responsabilità sociale d’impresa,
turismo sostenibile, agricoltura), pace (prevenire la violenza su
donne e bambini con assistenza alle vittime, contrasto allo
sfruttamento del lavoro e parità di genere) e partnership. Ferrari
ha ricordato che il decreto legislativo 152 del 2006 aveva stabilito
che anche le Regioni e le Provincie autonome dovevano dotarsi di una
strategia per lo sviluppo sostenibile per concorrere alla
realizzazione di quella nazionale. Per questo il 14 dicembre 2018 la
Giunta provinciale ha delineato il percorso destinato a definire la
propria strategia per lo sviluppo sostenibile, alla cui realizzazione
il Ministero dell’ambiente ha deciso di contribuire con 210.000
euro. La strategia provinciale prevede una cabina di regia affidata
alla Giunta e coordinata dall’assessore all’ambiente, un
coordinamento tecnico e un Tavolo di lavoro interdipartimentale per
coinvolgere tutti i settori interessati al tema dello sviluppo
sostenibile, nonché la collaborazione del Muse e dell’Università
con il dipartimento di sociologia e ricerca sociale. Il
cronoprogramma del percorso verso l’elaborazione della strategia
provinciale per lo sviluppo sostenibile prevede la conclusione
nell’ottobre del 2020, con l’approvazione del documento finale.
La
Provincia attiverà i processi partecipativi nei primi mesi del 2020
coinvolgendo alcuni gruppi di studenti universitari, ma anche
stakeholders (giovani amministratori, esponenti di categorie e
associazioni), ed esperti (dirigenti provinciali e di impresa) con
l’aiuto dei quali saranno individuate le strategie. La
partecipazione della cittadinanza sarà possibile tramite la
piattaforma informatica “IoPartecipo”. Per i percorsi formativi
la Provincia si avvarrà della collaborazione di TSM per funzionari e
dirigenti della Pat e degli enti di sistema e Iprase con corsi per
docenti scolastici.
Ghezzi:
perché escludere sullo sviluppo sostenibile la cooperazione
internazionale?
Paolo
Ghezzi (Futura) ha posto 5 domande: vista la volontà
di coinvolgere trasversalmente tutti gli assessorati della Provincia,
le decisioni della Giunta saranno sottoposte ad una verifica
preventiva della struttura provinciale che si occupa di sviluppo
sostenibile? E questa struttura avrà le risorse per svolgere questa
funzione? I consiglieri provinciali e gli amministratori locali
potranno “interrogare” la struttura? E come saranno coinvolti in
questo percorso partecipativo? Infine: perché tra i 10 temi
selezionati dalla Giunta non c'è quello della cooperazione
internazionale?
Sara
Ferrari (Pd): sbagliato affossare l’educazione alla cittadinanza
globale.
Sara
Ferrari ha ricordato
il documento elaborato dalla Provincia e adottato a livello nazionale
sull'educazione alla cittadinanza globale. Che la Giunta con
l’assessore Spinelli abbia dichiarato di non essere interessata a
questa attività è per Ferrari un vero peccato. La consigliera ha
ribadito che lo sviluppo sostenibile non riguarda solo l’ambiente
ma anche la dimensione sociale.
Coppola:
siamo indietro sulla riqualificazione degli edifici pubblici.
Lucia
Coppola (Futura) ha ricordato l’importanza dell’argomento
evidenziata dai ragazzi con i Friday for Futur. Sulle energie
rinnovabili ha richiamato l’attenzione sul tema della
riqualificazione degli edifici e in particolare di quelli di
proprietà pubblica, per i quali vi sono ancora carenze molto gravi.
Quando si parla di energia bisognerebbe anche riconsiderare gli
sprechi e i consumi derivanti dal riscaldamento eccessivo all’interno
degli uffici. Coppola ha concluso apprezzando il coinvolgimento e il
percorso partecipativo previsto per la definizione di questa
strategia.
Tonina:
potenzieremo la struttura provinciale che si occupa di sviluppo
sostenibile.
A
Ghezzi l’assessore ha
risposto che
sarà lui stesso come promotore e responsabile del progetto a farsi
carico della trasversalità
del percorso di
coinvolgimento di tutti i settori e che potenzierà la struttura
provinciale competente dove lavorava – ha ricordato – anche
Franco Panizza. Tonina ha anche garantito personalmente il
coinvolgimento dei consiglieri e degli amministratori locali nel
processo
partecipativo. E
pur riconoscendo che la
cooperazione internazionale non è stata inserita tra
gli obiettivi,
ne
ha assicurato un coinvolgimento indiretto
attraverso gli
altri
campi del sociale. Rispondendo
poi a Ferrari, l’assessore ha ribadito la volontà di dedicare
grande attenzione all’educazione dei giovani sui temi della
sostenibilità. Anche dal punto di vista sociale. Tant’è vero, ha
aggiunto, che
il 18 ottobre scorso l'assessore Spinelli ha portato in
Giunta una
delibera da
1 milione
di euro per
finanziare 46 progetti volti a promuovere l’inclusione sociale
delle persone in difficoltà. A
Coppola l'assessore ha assicurato che tutte le sue richieste saranno
soddisfatte dalle politiche della Giunta.
Il
dirigente Paolo Ferrari
ha
aggiunto
che
per
non
rischiare che il documento
sullo
sviluppo sostenibile della Provincia resti alla fine lettera morta,
sarà fondamentale
contaminare
anche le politiche degli altri settori inserendo questi obiettivi nei
prossimi
Defp (Documenti
di economia
e finanza provinciali).
Quanto
alla preferenza accordata
ai
temi ambientali, ha ricordato che questo approccio è utilizzato
anche a livello internazionale per
creare condizioni favorevoli anche a tutte
le altre politiche.
Energie
rinnovabili e consumi: sostituire le stufe e moltiplicare le
colonnine per la ricarica dei motori elettrici.
La
Quinta
Commissione
si è poi occupata di energie rinnovabili per
l’attuazione degli obiettivi indicati nella
relazione dell’Unione europea dedicata all’argomento.
L’assessore
Tonina
ha
ricordato
che la Provincia
è
impegnata su questo fronte da anni e
che
anche
la
Giunta attuale intende
portare convintamente avanti questo
progetto.
Tonina ha anche
condiviso
con Coppola
l’esigenza
di intervenire
sugli edifici pubblici del Trentino, nonostante
i dati
rilevati
dalla Provincia
dimostrino
(vedi
documetno allegato),
risultati
rispettosi delle richieste dell’Ue.
L’ingegner
Sara
Verones
dell’assessorato
all’ambiente ha
illustrato i dati relativi alla produzione di energia da fonti
rinnovabili nel nostro territorio, evidenziando una riduzione dei
consumi del 18% nel periodo 2012-2017.
Riduzione
verificatasi soprattutto negli edifici civili e che pesa per oltre il
40% sul totale dei consumi. Rispondendo
a un’osservazione di Filippo Degasperi (5 Stelle), Verones
ha ricordato le misure messe in campo dalla Provincia negli ultimi
anni per l’utilizzo delle energie rinnovabili, che si sono
affiancate alle agevolazioni fiscali previste a livello nazionale.
Dalla
discussione sull’argomento,
che
ha visto anche gli interventi di Vanessa
Masè (La Civica) e della
presidente Ambrosi, è emerso che alla riduzione dei consumi hanno
concorso sia
una maggiore attenzione alla spesa per
i combustibili da
parte dei cittadini, ma anche la progressiva riqualificazione degli
edifici e gli inverni sempre meno freddi, che comportano una minor
necessità di riscaldare. Inoltre sono stati messi a disposizione
nuovi impianti con
tecnologie più avanzate e a costi decrescenti.
Rispondendo a una domanda di Degasperi sull’origine
dei dati
riguardanti
i
consumi di
biomasse
legnose,
Verones ha ricordato il tavolo tecnico appositamente costituito dal
2016 sull’argomento che effettua un costante monitoraggio in
materia. Coppola ha citato gli istituti scolastici che hanno attivato
progetti interessanti come
quello con la figura dell’alunno-energy
manager, che collabora per la gestione interna dei
consumi,
per evidenziare l’importanza
che
questi comportamenti virtuosi potrebbero avere se esportati anche in
altri contesti dedicando
un’apposita
formazione ad
insegnanti
e dirigenti. Secondo
la consigliera,
inoltre,
considerato l’inquinamento prodotto dall’utilizzo della legna
come combustibile per riscaldamento, sarebbe
il caso di promuovere una formazione diffusa a favore di un
consumo corretto e consapevole.
L’assessore
Tonina ha sottolineato l’impegno prestato
dalla Giunta
a
questa esigenza attraverso iniziative nelle scuole
per sviluppare
la sensibilità educativa a
questi obiettivi. Rispondendo poi a Gianluca Cavada (Lega) sulla
fornitura di chilowatt
a prezzi agevolati per chi possiede auto elettriche, Tonina ha
ricordato che
già esistono apposite
colonnine pubbliche per la ricarica. Ha
aggiunto di aver cercato e trovato anche la
disponibilità dei Bim a finanziare l’installazione di colonnine
di ricarica in tutti i Comuni del Trentino. Per
quanto riguarda la climatizzazione
estiva,
Verones ha segnalato che non
si nota ancora una crescita dei consumi, perché i picchi di calore
sono di solito di breve durata. Infine,
ha informato che Provincia
ha avviato corsi
di formazione sul corretto
utilizzo della legna da ardere, ma che
l’intervento
più importante messo
in campo è
oggi
finalizzato ad incentivare
la sostituzione degli
apparecchi domestici e delle
stufe che creano i maggiori problemi alla qualità dell’aria.