Giornale Online
21/10/2019 - Documenti e Interventi
Per il presidente del Consiglio provinciale è ancora carente la cultura regionalistica e autonomistica
La preoccupazione di Kaswalder per l'attacco alle autonomie emerso durante alcuni interventi alla Camera
Il ministro agli affari regionali Francesco Boccia
Per il presidente del Consiglio provinciale è ancora carente la cultura regionalistica e autonomistica
La preoccupazione di Kaswalder per l'attacco alle autonomie emerso durante alcuni interventi alla Camera
Il ministro agli affari regionali Francesco Boccia
Nulla di nuovo, purtroppo, nell’improvvisa tirata
anti-autonomistica di alcuni interventi alla Camera, durante
l’audizione del nuovo ministro Boccia. L’ha segnalata con
preoccupazione l’onorevole Vanessa Cattoi e bene ha fatto.
E’ un fenomeno trasversale ai Governi che si succedono, questo
degli attacchi alle autonomie. E’ capitato ripetutamente negli
ultimi anni e si spiega con la conoscenza gravemente superficiale
della storia, delle radici, dell’attualità che contraddistinguono
realtà istituzionali come la nostra, come quella altoatesina, come
quelle dove gli Statuti speciali riconosciuti dalla Costituzione
hanno consentito crescita, coesione sociale, saggio autogoverno e
anche compartecipazione alle difficoltà del bilancio statale.
Lo stesso presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi,
nella sua lectio di ieri al teatro Sociale, ha espresso perplessità
di fronte agli atteggiamenti ondivaghi della politica italiana verso
il regionalismo e l’autonomismo: fino a pochi anni fa si demonizzavano
a senso unico i territori speciali, oggi si tende a celebrare il
regionalismo differenziato e si vuole esportare ed allargare il
modello a tutto il Paese.
La verità è che è ancora carente la cultura regionalistica e
autonomistica, nonostante i chiari e illuminati riferimenti
costituzionali, nonostante una lunga storia che merita rispetto.
Invito chi ha preso la parola a Montecitorio a venire a Trento,
perché occorre toccare con mano e vedere, prima di rinnovare giudizi
affrettati, tanto infondati quanto dannosi per l’immagine di
territori come il nostro, seriamente impegnati in un autogoverno
responsabile e solidale.
Il presidente del Consiglio provinciale
Walter Kaswalder