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16/10/2019 - Incontri

Lavoriamo per il bene comune delle genti delle Alpi

Il presidente Kaswalder all'apertura del Dreier Landtag di Merano. Fugatti: Euregio, esempio per l'Europa

Lavoriamo per il bene comune delle genti delle Alpi

Lavoriamo per il bene comune delle genti delle Alpi

Una sala splendida, prestigiosa e luminosa, il Kursaal di Merano. Le note dei ragazzi del liceo artistico Walther Von der Vogelweide.

Così il Consiglio provinciale di Bolzano ha accolto i colleghi di Trento e di Innsbruck, che per tutta la giornata di oggi celebrano l’assemblea congiunta battezzata come Dreier Landtag. Si torna nel luogo dove questa esperienza di collaborazione transfrontaliera cominciò, nel 1991, e a ricordarlo è stato il padrone di casa, il presidente del Landtag di Bolzano, Josef Noggler. In sala anche Rosa Franzelin Werth e Pierluigi Angeli, che quel giorno di 28 anni fa sedevano sul tavolo presidenziale e furono primattori.

“Schengen era ancora di là da venire – ha detto Noggler – e il Dreier Landtag nacque circondato da un certo scetticismo. Invece si è fatta strada e la società – dal basso – ha sviluppato nel tempo forme collaborative sempre più convincenti. Questa nostra istituzione ha accompagnato un processo e l’ha fatto concretamente, se è vero che solo il 7% delle mozioni approvate non ha avuto piena attuazione. L’assemblea congiunta non è un fatto decorativo, una foglia di fico, è invece un modello invidiato in Europa. Il modo con cui abbiamo affrontato la criticità dei controlli di frontiera al Brennero va ricordato, è un’altra prova della nostra coesione”.

Anche Sonja Ledl Rossmann, presidente del Landtag Tirol austriaco, ha speso parole di fede nel parlamentarismo e fiducia nella importanza dei temi da affrontare oggi, anche attraverso alcune mozioni cofirmate dai tre territori.

Il presidente trentino, Walter Kaswalder, ha parlato di “sacralità del nostro compito istituzionale” ed evocato “il richiamo della nostra terra di montagna, che ci invita al passo del montanaro”. Da buon autonomista, Kaswalder ha omaggiato “il superiore ideale della prosperità della terra tirolese, del bene comune delle genti delle Alpi, in nome di quella identità alpina che ci accomuna e affratella”. Anche il presidente trentino è convinto che i tre territori stanno avanzando nella “realizzazione di una Euroregione Tirolo sempre più compiuta, sempre più completa, sempre più concreta”. Kaswalder ha ricordato di essere stato ieri al passo Tubre per inaugurare la segnaletica ai confini dell’Euregio, “che vuole essere un grande auspicio per il futuro”. E ha esortato tutti i consiglieri a lavorare oggi senza pensare all’appartenenza politica ma guardando solo al bene delle genti trentine e tirolesi. Il Land austriaco del Voarlrberg quest’anno non partecipa ai lavori da osservatore, come avviene normalmente, per via delle elezioni regionali celebrate domenica scorsa e che stanno impegnando nelle fitte trattative per la composizione del governo locale. Ha mandato un videomessaggio di saluto il presidente del Landtag, Harald Sonderegger. Accorato infine il saluto alla sala da parte di Denni Dorigo, rappresentante dei Comuni di Livinallongo, Colle Santa Lucia e Cortina d’Ampezzo, un tempo parte come l’Euregio dell’Impero asburgico. Dorigo – che dirige il locale istituto culturale ladino - ha detto che il corale sì espresso al referendum costituzionale per il passaggio alla Provincia di Bolzano è un precedente che non ha purtroppo avuto seguito. La cultura e la lingua ladina sono in pericolo, rischiano di essere letteralmente asfaltate e cancellate. L’Euregio rappresenta una preziosa àncora di salvezza, nella speranza di poter raggiungere il traguardo dell’autonomia speciale.

Prima dell’avvio dell’esame delle mozioni – cuore della giornata – sono intervenuti anche i tre “governatori” dei tre territori alleati. Arno Kompatscher ha detto che la scelta del compromesso per superare i traumi storici ha pagato e ha fatto prosperare le nostre regioni. Oggi la carne al fuoco dell’Euregio è molta, anche nel prossimo biennio ci sarà da operare su temi come traffico, sicurezza delle strade, immigrati, frontiera del Brennero, mobilità sostenibile. Una mappa dell’Euregio verrà presto distribuita nelle scuole, una nuova sede sarà aperta in uno splendido palazzo del centro storico di Bolzano. Kompatscher ha riferito delle decisioni prese nell’utlima seduta del Gect, che è l’organo esecutivo dell’alleanza a tre.

Ha parlato poi Guenther Platter, il presidente di Innsbruck che ha appena assunto la presidenza del Gect. Ha definito l’euroregione una conquista e un segnale per l’Europa, una tappa di riparazione del torto storico commesso nel 1918 con la separazione del Tirolo. Mentre a Kufstein i controlli di frontiera sono quotidiani, al Brennero l’intesa euroregionale ha reso fluido il traffico: un grande successo. I temi su cui lavorare nel prossimo biennio sono molto concreti, a cominciare dal traffico di transito: ci sono troppi veicoli che passano al Brennero rispetto ai flussi dai valichi francesi e svizzeri. Ci occuperemo molto di mobilità, di fibra ottica, di elettrificazione delle linee ferroviarie.

Da ultimo il presidente della Giunta provinciale di Trento, Maurizio Fugatti. Anch’egli ha parlato dell’Euregio come di un modello per l’Europa, tanto più significativo mentre si susseguono i focolai di crisi internazionali. Ha chiesto e promesso concretezza, mettendo il tema della collaborazione tra sistemi sanitari al centro dell’attenzione.




Allegati
Discorso di Kaswalder a Merano