Giornale OnLine

Giornale Online
10/09/2019 - In aula o in commissione

Il question time di questa mattina in Aula. Capigruppo su difensore e garanti: entro stasera le candidature

Aperta la sessione di settembre del Consiglio provinciale

Il question time di questa mattina in Aula. Capigruppo su difensore e garanti: entro stasera le candidature

Angela Esposito, proposta dalle minoranze, entra nel cda di Trentino Digitale

Il question time di questa mattina in Aula. Capigruppo su difensore e garanti: entro stasera le candidature

I lavori del Consiglio provinciale in Aula si sono aperti stamane con la convocazione di una breve riunione dei capigruppo chiesta da Claudio Cia (Agire) e concessa dal presidente Kaswalder per cercare un accordo sulle nomine del difensore civico e dei due garanti, dei minori e dei detenuti, previste all'ordine del giorno subito dopo il question time. Cia ha proposto che maggioranza e minoranze presentino all'Aula una rosa di 2-3 candidati per ciascuna delle tre nomine, per cercare poi i numeri necessari. Tonini (Pd) ha condiviso il suggerimento precisando però che "il livello di qualità e il curriculum di ciascun candidato dev'essere accettabile per autorevolezza e curriculum". Dalzocchio (Lega), d'accordo anche lei con Cia, ha sottolineato che tutti i nomi proposti sono di persone con qualità adeguate e che nessuno può essere considerata di serie B. Il presidente Kaswalder ha chiuso sollecitando gli schieramenti a "trovare la quadra" nel corso della giornata e rinviando la ricerca di una soluzione ad una riunione dei capigruppo convocata dopo la conclusione dei lavori in Aula (18.30).

I lavori sono poi ripresi in Aula con la discussione dei question time.


Lucia Coppola (Futura)

A che punto è il progetto

dei centri di lavaggio collettivi

per i mezzi agricoli?

La consigliera ha chiesto a che punto è la progettazione dei centri di lavaggio collettivi per i mezzi agricoli, che possono ridurre l’impatto della pulizia spesso effettuata su aree private e evitare che le acque di lavaggio, contaminate dalle miscele fitoiatriche finiscano nella rete delle acque bianche e poi nei corsi d’acqua.

La risposta. L’assessore Gottardi ha risposto affermando che i centri di lavaggio sono fondamentali per la sostenibilità dell’agricoltura trentina: due tipi di progetti sono stati discussi col Ministero dell’agricoltura uno più oneroso e un altro, meno costoso, più adatto alle imprese e ai gruppi di imprese. Col Ministero è stato avviato in Trentino un progetto già finanziato che entrerà in funzione nel 2020.

La replica. La consigliera ha detto che il tema è importantissimo per la salute delle persone e dell’ambiente. L’impatto dei pesticidi va contenuto e quindi ci si augura che i progetti vadano in porto.




Paolo Ghezzi (Futura)

Basta risorse contro

l’omofobia in base a quali

informazioni o teorie?

Il capogruppo di Futura ha chiesto in base a quali informazioni o teorie o visioni socioculturali la Giunta ha deciso che in Trentino non esiste più il pericolo che ragazze e ragazzi, donne e uomini vengano offesi o discriminati a causa del loro orientamento sessuale o della loro provenienza o della loro fede religiosa, eliminando il finanziamento alle iniziative contro l’omofobia e le discriminazioni di genere.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto affermando che la Giunta ha definito nuovi criteri per i contribui per le attività previste dalla legge 13, puntando soprattutto sulla discriminazione delle donne, della parità donna – uomo e di contrasto alla violenza sulle donne come previsto dal programma di legislatura. Una scelta, ha aggiunto, in coerenza della legge provinciale. Sono state definite le aree prioritarie, cioè il contrasto alla discriminazione delle donne, alla violenza sulle donne, che purtroppo, come dimostrano i fatti recenti, è di stretta attualità, i tempi di lavoro e vita, l’occupabilità delle donne e il valore sociale della maternità. Ciò non toglie, ha detto ancora l’assessora, che si debba insegnare il rispetto a 360 gradi fin dalle elementari. Però i corsi sull’identità sessuale creano confusione nei bambini e le famiglie non condividono progetti su temi che riguardano l’educazione familiare.

La replica. Per nulla soddisfatto il consigliere di Futura secondo il quale si continua in una linea in contrasto con le direttive Onu e Ue a perseguire una linea polemica nei confronti del cosiddetto gender. Inoltre, ha aggiunto Ghezzi, la maggioranza continua a fare un uso improprio, oltre che del termine popolo di quello di famiglia che sono una diversa dall’altra. Il problema è quando ci sono famiglie o persone meno uguali di altre. La stessa Oms, ha aggiunto, ribadisce che il problema dell’omofobia esiste. E lo stesso Presidente Mattarella, ha ricordato Ghezzi, ha detto che sono inammissibili gli atteggiamenti di discriminazione. Atteggiamenti che con la delibera evidentemente si considerano irrilevanti.




Claudio Cia (Agire)

Si ripari il tetto del Santuario

della Madonna dell’Aiuto,

molto visitata a Segonzano.

Cia aveva chiesto se la Giunta intenda intervenire ed entro quando, per riparare il tetto danneggiato del Santuario della Madonna dell’Aiuto di Segonzano, per evitare che le infiltrazioni d’acqua danneggino i preziosi oggetti custoditi nella chiesa, mèta di pellegrinaggi.

La risposta. L’assessore Bisesti ha affermato che quello della Madonna dell’aiuto è un santuario caro soprattutto alla comunità di Cembra e Pinè ed è l’esito di una serie di interventi realizzati dall’800 su un primo nucleo settecentesco e di quelli del 1956 che hanno riconfigurato l’edificio anche con le vetrate di Cesarina Seppi. Nel 2016 è stato rinnovato un vincolo del 1923. Nei mesi scorsi si sono concordate le possibilità di intervento, ma non sono ancora giunte richieste di contributo. Questi santuari e capitelli votivi, ha affermato l’assessore alla cultura, sono parte integrante del territorio e sui quali la Giunta sta puntando anche per il valore turistico di queste realtà.

La replica. Cia ha affermato che fa piacere che la Giunta stia programmando l’intervento.



Paola Demagri (Patt)

Rsa: si anticipi di un mese

l’emanazione delle direttive

per l’assistenza sanitaria

La consigliera ha chiesto se nell’ottica del cambiamento più volte annunciato dalla Giunta, l’assessorato alle politiche sociali e alla salute sarà in grado di emanare entro il 31 novembre 2019 e non, come in passato, entro il 31 dicembre, le direttive per l’assistenza sanitaria e assistenziale a rilievo sanitario nelle Rsa pubbliche e private a sede territoriale e ospedaliera del Servizio sanitario provinciale, che permetterebbe alle Apsp.

La risposta. L’assessora Segnana ha detto che la Giunta, consapevole che le Apsp devono approvare i bilanci entro dicembre, farà possibile per approvare quanto prima le direttive per le Apsp.

La replica. Una risposta ritenuta esaustiva dalla consigliera.




Luca Zeni (Pd)

Corridoio del Brennero: perché la Pat

non ha partecipato all’incontro

fra Provincia di Bolzano e Land Tirolo?

Zeni ha chiesto all’esecutivo se fosse a conoscenza dell’incontro ufficiale avvenuto nei giorni scorsi fra la Giunta della Provincia autonoma di Bolzano ed il Governo del Land Tirolo sul tema del corridoio del Brennero, di primario interesse anche per il Trentino, e per quali ragioni non abbia partecipato.

La risposta. Fugatti ha detto che, nello specifico dell’incontro citato da Zeni, non risultano inviti quindi si è trattato di un’ iniziativa unilaterale tra Tirolo e Sudtirolo. Anche se la prossima settimana ci sarà un incontro tra Trentino e Tirolo su questo tema. Il Presidente ha elencato poi una lunga serie di incontri sul corridoio del Brennero ai quali hanno partecipato rappresentati della Pat. In ambito Euregio la Pat è sempre stata presente ai gruppi monitoraggio del traffico e per 4 anni ha assunto la presidenza della comunità di azione del Brennero. L’impegno della Pat inoltre è stato confermato con la nomina del comitato tecnico scientifico per lo sviluppo del corridoio del Brennero.

La replica. Il senso dell’interrogazione, ha detto Zeni, non era ottenere l’elenco delle partecipazioni a convegni, l’invito è quello di avere una programmazione della tratta trentina perché rischiamo di trovarsi in ritardo. Più in generale preoccupa una perdita di relazioni col Sudtirolo e con chi sta a nord, un problema che emerge in molti tratti e che dimostrano la superficialità della Giunta in questi rapporti. La Giornata dell’Autonomia ha evidenziato, del resto, posizioni diverse tra Sudtirolo e Trentino.



Giorgio Leonardi (Forza Italia)

Crisi della “Cartiere del Garda”:

quali informazioni e ricadute

sulla realtà industriale del Trentino?

Visto lo stato di crisi della società Cartiere del Garda assorbita dalla multinazionale Lecta, ormai ad un passo dal default per il drastico calo della domanda e della produzione, Leonardi ha chiesto alla Giunta informazioni e come intenda affrontarne le ricadute sull’industria trentina.

La risposta. L’assessore Spinelli ha risposto che l’assessorato ha sempre monitorato l’attività principale aziende con confronti tecnici anche per le Cartiere. La Pat è a conoscenza delle difficoltà del gruppo soprattutto del settore della carta per i giornali. Nel 2017 c’è stato l’incontro con Santiago Ramirez per concordare interventi per il sostegno della società di Riva. Erano stati ipotizzati progetti di ricerca agevolabili in base alle norme provinciali che però non si sono concretizzati. L’assessorato rimane comunque in contatto con il direttore di stabilimento, ma, ha aggiunto Spinelli, l’articolo allarmistico di “Investire oggi” pare infondato. I dati economici Lecta esprimono difficoltà dell’attività corrente ma non tali da mettere in dubbio l’attività della società. Il gruppo ha emesso bond poer 600 milioni a due blocchi da 300 che scadranno nel ‘22 e nel ‘23. La società, nel frattempo, ha messo in campo strategie per alleggerire il peso del debito. Pertanto per le cartiere del Garda non c’è rischio default né di continuità aziendale. La Pat seguirà comunque l’andamento aziendale per evitare problemi. Infine, di recente, c’è stato un problema creato da un software aziendale che non ha funzionato adeguatamente.

La replica. Il consigliere ha detto di avere fiducia dell’attività della Giunta per la salvaguardia dell’imprenditoria e dei posti di lavoro.



Giorgio Tonini (Pd)

Perché rinunciare alla compagnia

prestata dai richiedenti asilo agli

anziani e ad 1 milione di euro di corsi?

Il capogruppo Dem chiedeva le ragioni di due scelte compiute, la prima dal presidente Fugatti di porre fine all’esperienza della compagnia che i richiedenti asilo prestavano agli anziani nelle case di riposo, la seconda del Dipartimento salute e politiche sociali di rinunciare ad un 1 milione di euro già stanziato dal ministero dell’interno per attivare in Trentino corsi di insegnamento della lingua e della cultura italiana a persone straniere.

La risposta. Fugatti ha risposto che il dipartimento ha avviato la rinuncia al progetto finanziato per metà dalla Ue e per l’altra dallo Stato perché si tratta di capire se queste risorse sono davvero utili per la comunità e i soggetti interessanti. Sono comunque risorse dei cittadini e vanno valutate fino in fondo, ma alla fine non è detto che non possano essere ripristinati i progetti. Ma la direzione della Giunta è quella di valutare l’efficacia e l’efficienza dei progetti. Fugatti ha però ricordato che la Pat sostiene i canali umanitari, unica in Italia, con 260 mila euro nel 2019, stanziamento deciso da questa Giunta come voluto dal Consiglio con odg.

La replica. Tonini ha detto di volersi aggrappare ad un inciso della risposta che lascerebbe pensare che Fugatti potrebbe anche ripensarci. E il capogruppo del Pd ha chiesto esplicitamente al presidente di ripensarci. Quattordici anni fa, ha raccontato Tonini, di aver avuto il privilegio di ascoltare all’Onu Ariel Sharon, falco dei falchi, ma che nella fase finale della sua vita aveva annunciato il ritiro di Israele da Gaza come segno di apertura. Accadde però che dopo il ritiro di Israele, ha ricordato l’esponente Pd, ebbe la meglio nella componente palestinese il fanatismo di Hamas che distrusse tutto quello che gli israeliani lasciarono, dalle aziende alle fattorie modello, contribuendo così alla povertà dei palestinesi. “Prenda l’esempio da Sharon - ha esortato Tonini rivolto a Fugatti - e non da Hamas, Non ascolti i cattivi consiglieri che dicono che non si deve essere buoni. Meglio rimanere fedeli a ciò che diceva San Filippo Neri: siate buoni, se potete.




Alessandro Olivi (Pd)

Che ne è dell’insediamento

del Centro del Guppo Poli

nell’area Casotte di Mori?

L’ex assessore chiedeva a che punto sia l’attuazione dell’accordo per l’insediamento, nei 26 ettari dell’area produttiva di proprietà pubblica alle Casotte di Mori del centro logistico e di trasformazione del Gruppo Poli (con un investimento previsto di circa 25 milioni di euro e la creazione di 110 nuovi posti di lavoro), di cui dopo il protocollo d’intesa sottoscritto da Trentino Sviluppo il 9 ottobre 2018 non si sa più nulla.

La risposta. L’assessore Spinelli ha risposto affermando che il 9 ottobre 2018 l’allora assessore Olivi, Trentino Sviluppo e la società Seven hanno sottoscritto un protocollo ch consisteva nell’acquisto da parte di Seven di un lotto alle Casotte per di 51 mila metri quadri di proprietà di TS in cambio di un compendio di 8860 mc coperti a Trento in via Alto adige. Operazione condizionata, entro il 31 marzo, all’approvazione del piano attuativo presentato al comune di Mori da Ts e all’esito di un istruttoria tecnica di Seven sull’edificabilità del compendio. Il piano non è stato ancora approvato, lo sarà probabilmente entro ottobre,. La Seven si è lamentata dei ritardi di Mori in più sono emersi problemi perché gli edifici nella fascia di elettrodotto non avrebbero potuto accogliere i lavoratori per otto ore uomo bensì solo per poche ore. La soluzione di dividere il compendio in due edifici non viene ritenuta ottimale dalla società. Trentino sviluppo ha dato anche la disponibilità ad alzare l’elettrodotto, ma ad oggi Seven non si è pronunciata né in modo positivo né negativo e risulta stia valutando alternative su Trento e Rovereto. Su lotto produttivo è nel frattempo giunta uno domanda d’acquisto da parte di un’altra azienda. Prioritario quindi, per l’assessore, è l’approvazione del piano attuativo per procedere alla vendita dei lotti nel 2020.

La replica. Per il consigliere quella di Spinelli è stata la solita risposta burocratica, ma i problemi tecnici non possono nascondere il fatto che un grande gruppo trentino come Poli ha deciso di posizionare una piattaforma logistica che creerebbe 100 e più posti di lavoro. Individuare carenze nel comune di Mori, che non ci sono, ha concluso Olivi, o negli elettrodotti fa pensare che c’è un atteggiamento molto tecnico ma distante dalle esigenze di sviluppo industriale.




Luca Guglielmi (Fassa)

Normativa antiterrorismo

troppo dura per i volontari

che organizzano eventi?

Guglielmi aveva chiesto se la nuova normativa nazionale anti-terrorismo da applicare anche ad eventi e manifestazioni, non sia troppo “stringente” per le associazioni di volontariato trentine impegnate nell’organizzazione delle tradizionali feste popolari sul nostro territorio, e sollecitava l’esecutivo ad intraprendere azioni nei confronti del governo romano per agevolare questi momenti di svago e di ritrovo.

La risposta. Il presidente Fugatti ha ricordato che la Provincia ha provveduto ad un'applicazione graduale delle disposizioni statali. Sul sito della polizia amministrativa provinciale sono state pubblicare le norme da osservare, “ma con buon senso, riducendo al minimo gli adempimenti per le manifestazioni al di sotto delle 200 persone”. Per agevolare la procedura relativa alle domande, è stata offerta una modulistica distinta per colori (verde per manifestazioni all'aperto, giallo per chi utilizza piccole strutture, rosso per quelle con tendoni). Fugatti ha garantito la convocazione della commissione di vigilanza anche una o due volte alla settimana. Per le feste campestri, ha concluso, sono comunque al vaglio alcune soluzioni che semplifichino al massimo le procedure, con particolare riferimento alle comunità operanti nelle località più periferiche.

La replica. Soddisfatto Guglielmi. Il consigliere ha auspicato che “si prosegua in questa direzione anche per calmare gli animi degli organizzatori”.



Pietro De Godenz (UpT)

Messa in sicurezza della

rotatoria per chi arriva

da Predazzo in località Coste.

De Godenz chiedeva di conoscere tempi e modalità per la messa in sicurezza della viabilità per chi proviene da Predazzo all’immissione, quanto mai difficoltosa a causa della scarsa visibilità, nella rotatoria provvisoria realizzata in località Coste. Il problema è dato dall'altezza dei New Jersey.

La risposta. Il presidente Fugatti ha ricordato il carattere provvisorio e sperimentale della rotatoria. E ha aggiunto che chi proviene da Predazzo deve rispettare il limite di velocità di 50 km all'ora. Non mancano apposite luci per indicare l'avvicinamento alla curva e al punto più pericoloso. Sono inoltre presenti segnali di pericolo semaforico a diverse distanze. La corsia di canalizzazione è delimitata da New Jersey di altezze diverse e tali da incrementare la sicurezza. La Provincia non ritiene che vi siano particolari problemi di visibilità, considerato anche il carattere provvisorio dell'opera a fronte del rispetto del codice della strada. L'esperimento è quindi giudicato positivo sotto il profilo della funzionalità viabilistica. Qualora l'esito della sperimentazione e le verifiche dovessero risultare positive, sarà valutata la realizzazione di un'opera a carattere definitivo che tenga conto anche delle problematiche sollevate da De Godenz.

La replica. De Godenz si è dichiarato in parte soddisfatto, anche se nonostante i segnali chi proviene da Moena pensa di avere la precedenza all'interno della rotatoria e non c'è una visibilità sufficiente. Il consigliere considera quindi urgente l'intervento pur considerando positiva la sperimentazione.



Lorenzo Ossanna (Patt)

A quando la liquidazione

dei contributi per le

ristrutturazioni e prima casa?

L’esponente autonomista voleva conoscere le tempistiche per la liquidazione annunciata dalla Giunta in parte entro fine settembre e in parte a fine dicembre, dei contributi chiesti da cittadini per la ristrutturazione di abitazioni dentro e fuori i centri storici, e lo stato di finanziamento delle domande residue per l’acquisto della prima casa, alla luce dell’aumento degli stanziamenti inserito nell’ultima legge di assestamento.

La risposta. L'assessore Tonina ha risposto al primo quesito riguardante le tempistiche per la liquidazione dei contributi per la ristrutturazione, ricordando che il bando prevede che il contributo sia erogato entro 90 giorni dalla presentazione della rendicontazione. Rendicontazione che deve essere presentata entro 2 anni dalla data del provvedimento di concessione del contributo. Ad oggi, ha precisaato Tonina, sono pervenute 14 domande di liquidazione con relativa rendicontazione e due sono già state liquidate. Prossimamente si provvederà a liquidare anche le altre domande appena ottenuto il nulla osta della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (Bdna). Per quanto riguarda il secondo quesito posto da Ossanna, Tonina ha ricordato l'avvio del progetto di sviluppo del territorio provinciale chiamato “Progetto risparmio casa” per sostenere l'acquisto della prima casa di abitazione e incentivare l'attivazione di una posizione pensionistica complementare presso un fondo pensione. Per attuare la normativa della leggge provinciale 9 del 2013 è stato approvato un bando di contributi con lo stanziamaento di 15.000.000 di euro (dei quali 10 per il 2018 e 5 per il 2019). Questo ha permesso di accogliere in ordine cronologico le domande presentate entro il 16 ottobre 2018. Le pratiche istruite sono state 1.063, delle quali 1.000 hanno ottenuto la concessione del contributo, 54 non sono state ammesse per vari motivi, 5 sono state revocate e 4 ritirate. Con una determina del 28 marzo scorso sono stati concessi gli ultimi contributi riguardanti questo bando del 2018. Sono risultate non ammissibili per esaurimento delle risorse finanziarie 360 domande presentate dal 16 ottobre al 31 dicembre 2018, per il cui accoglimento è stato necessario uno stanziamento integrativo. A partire dal 1° luglio 2019, dopo il reperimento di queste risorse aggiuntive, è ripresa l'attività istruttoria delle domande e la conseguente adozione dei provvedimenti di concessione del contributo per l'acquisto della prima casa di abitazione. Oggi è in fase di adozione la 23esima concessione che consentirà di accogliere anche le domande presentate fino al 29 novembre 2018. Le risorse finanziarie ancora disponibili (2.870.000 di euro) saranno utilizzate per l'accoglimento delle rimanenti domande presentate dal 30 novembre al 31 dicembre di quest'anno, nel corso del mese di settembre e ottobre.

La replica. Ossanna ha giudicato chiaro l'iter per il soddisfacimento delle richieste per la prima casa presentate fino al 31 dicembre 2018. La risposta al primo quesito è stata a suo avviso solo parziale, pur comprendendo che vi sono tempistiche stabilite per legge e che entro il 31 dicembre prossimo potranno essere accolte tutte le domande.



Alessio Manica (Pd)

Ridimensionare la discarica

nella cava di ghiaia

prevista a Pilcante di Ala

Il consigliere voleva sapere se la mega-discarica di inerti progettata da privati in una cava di ghiaia in esaurimento a Pilcante di Ala, progetto che associazioni locali e cittadini, allarmati, chiedono di accantonare o ridimensionare, sia soggetta alla legge di assestamento di bilancio, che consente di aggiornare entro il 31 dicembre 2020 la pianificazione delle discariche di rifiuti inerti superiori a 300.000 metri cubi di volume.

La risposta. L'assessore Tonina ha risposto confermando la massima attenzione della Giuntat alle problematiche riguardanti le discariche di Pilcante e di Sardagna. E ha ricordato la modifica inserita in materia nell'ultima legge di assestamento di bilancio, con la pianificazione delle discariche entro il 31 dicembre 2020 per fare tutte le verifiche del caso. L'articolo di legge precisa che saranno valutate anche le previsioni delle pianificazioni comprensoriali relativi a queste discariche. Fino alla fine dell'anno prossimo, quindi, sono sospesi tutti i lavori per la realizzazione delle discariche. La discarica di Pilcante, avendo una volumetria superiore al 300.000 metri cubi, rientra in questa fattispecie. La sua realizzazione è stata quindi stata a partire dal 30 giugno scorso perché la Provincia possa ottenere le integrazioni tecniche ed effettuare gli approfondimenti richiesti. Il periodo di sospensione durerà fino al 31 dicembre 2020. Questo anche per poter procedere alla revisione del piano comprensoriale di settore, anche accogliendo le richieste della popolazione interessata. L'ipotizzata realizzazione della discarica dipende quikndi dall'esito dell'istruttoria di competenza della Provincia. Tonina ha pregato Manica di rassicurare con queste informazioni i cittadini di Pilcante.

La replica. Manica ha ringraziato per la risposta che aiuta a tranquillizzare le popolazioni di Pilcante e anche di Sardagna. Ora si tratta di attendere una diversa ri-pianificazione utilizzando bene il tempo guadagnato grazie alla modifica della normativa.



Filippo Degasperi (5 stelle)

Addetti portineria Università: quale servizio

della Pat ha predisposto il bando che ha peggiorato

le condizioni previste dal contratto di lavoro?

Degasperi voleva conoscere su quale servizio della Provincia ricada la responsabilità della predisposizione del bando di gara che ha permesso di cambiare il gestore da cui dipendono i 54 addetti alla portineria dell’Università di Trento e di peggiorare le condizioni e il trattamento previsti nel contratto di lavoro.

La risposta. Il presidente Fugatti ha ricordato la clausola sociale (la cosiddetta “clausola forte”) inserita nel bando di gara, che prescrive all'impresa appaltatrice l'obbligo di garantire “la continuità dei rapporti di lavoro” del personale già impiegato nei servizi oggetto di gara. Gli accordi tra le parti sociali raggiunti al Tavolo Appalti nella precedente legislatura e l'attuale normativa prevedono l'applicazione di condizioni economiche non inferiori a quelle previste dal CCNL individuato. Ma – ecco il punto – fra esse non è prevista la salvaguardia dei livelli retributivi individuali in godimento da parte del personale che passa da un'impresa appaltatrice all'altra. In sintesi, ha precisato Fugatti – la garanzia della continuità riguarda solo il mantenimento del rapporto di lavoro e non la salvaguardia assoluta della retribuzione goduta presso l'impresa datrice di lavoro che cessa dal precedente contratto di appalto. Nemmeno lo specifico CCNL “multi servizi” applicato all'appalto, prevede disposizioni di tutela orientate nel senso auspicato da Degasperi. Siccome inoltre la procedura contrattuale è ormai conclusa, oggi non è più possibile intervenire sui contenuti della stessa. Ciò nonostante la Provincia si è assunta l'impegno di confrontarsi con imprese e sindacati chiedendo alle prime un miglioramento della condizione retributiva dei lavoratori impiegati. L'impresa ha però fatto una proposta non ritenuta meritevole di accettazione. Inoltre, ha proseguito il governatore, sono in corso “interlocuzioni” con l'università di Trento alla quale è stata sottoposta la problematica. L'estensione della clausola sociale anche alla tutela dei trattamenti economici, è stata già materia di confronto tra le parti sociali imprenditoriali e sindacali presenti al Tavolo Appalti (senza esito) e ha messo concretamente in evidenza una problematica sulla quale è in corso un'approfondita riflessione, tenuto conto dei principi che stanno alla base del quadro normativo in materia di appalti. Un eventuale intervento sia normativo che amministrativo in materia – ha concluso Fugatti – non potrà però che riguardare solo nuove procedure di gara.

La replica. Degasperi ha detto di comprendere la questione giuridica evidenziata nella risposta, ma a suo avviso in questo caso la Provincia dovrebbe comunque intervenire per far capire che di imprese ne esistono anche altre. E che magari i prossimi appalti potrebbero non coinvolgere quest'impresa. Al di là delle norme citate e che nessuno mette in discussione, occorrerebbe quindi, per Degasperi, “mostrare i muscoli” e far capire che qui in Trentiuno comanda la Provincia autonoma e non l'impresa piemontese di turno.



Sara Ferrari (Pd)

Come garantire che il CCI

svolga i propri servizi senza

i 5 dipendenti sottratti dalla Pat?

La consigliera chiedeva come la Giunta pensa di garantire in futuro alcuni importanti servizi svolti dal Centro per la cooperazione internazionale a sostegno dei soggetti attivi in questo settore, dopo aver privato la struttura di 5 dipendenti e richiamati a lavorare negli uffici della Provincia e non sostituiti da altri.

La risposta. L'assessore Spinelli ha ricordato nel dettaglio gli scopi del CCI, per il cui perseguimento la Provincia ha finanziato le attività con circa 10 milioni di euro. L'assessore ha spiegato che “nonostante presso il CCI lavorino 33 persone e nonostante siano passati 10 anni dall'avvio dell'attività, le finalità indicate non sono state raggiunte a causa della frammentarietà dei progetti e della limitata qualità degli interventi realizzati, oltre che per l'incapacità di partecipare a bandi europei”. A fronte dell'inefficacia delle azioni portate avanti, l'assessore ha aggiunto che il CCI ha realizzato iniziative estranee ai propri compiti. Per questo la Giunta ha deciso di assegnare al CCI risorse umane “proporzionate a quelle considerate necessarie in vista dell'aiuto alle popolazioni destinatarie degli interventi”. In altri termini, l'esecutivo non ha più ritenuto necessario distaccare presso il centro “un numero così ingente di funzionari”. Nessun accanimento quindi – ha concluso Spinelli – ma solo maggiore attenzione all'utilizzo delle risorse ritenute necessarie”.

La replica. Ferrari ha replicato sostenendo che con la sua risposta l'assessore “è andato fuori tema”, perché lei aveva chiesto solo come si pensa di perseguire gli obiettivi del CCI in assenza delle 5 unità di personale richiamate in Provincia. Ferrari ha aggiunto di essere curiosa di conoscere le valutazioni degli esperti che hanno giudicato inefficace l'attività del CCI. Secondo la consigliera, anche se non vi fosse accanimento la Giunta sembra chiaramente orientata alla liquidazione del centro che, in queste condizioni, difficilmente potrà migliorare le sue performances.



Ugo Rossi (Patt)

A quanti profughi che fanno

volontariato nelle case di riposo

la Provincia ha imposto lo stop?

Rossi voleva sapere quanti profughi e richiedenti asilo operassero come volontari nelle Rsa e quanti siano stati allontanati per provvedimenti assunti dalla Provincia.

La risposta. Il presidente Fugatti ha ricordato che il dipartimento competente non ha più perseguito l'inserimento di volontari nelle case di riposo pur consentendo di proseguire le attività in essere. Altre iniziative in essere presso le Rsa sono effettuate su scelte autonome delle stesse e non interessano il dipartimento della Provincia competente in materia di immigrazione.

La replica. Rossi si è dichiarato “contento” di sapere che il presidente Fugatti dà alle case di riposo autonomia nell'effettuare questo tipo di attività, contraddicendo quindi tutte le sue affermazioni. E ha aggiunto di provare “profonda tristezza” perché dal video che documenta la notizia si capisce che nemmeno il presidente Fugatti credeva in quel che affermava. “Lei presidente – ha concluso l'ex governatore – si è vantato di quella cosa, perché in quel tendone c'era qualcuno che doveva essere omaggiato, la stessa persona grazie alla quale oggi abbiamo a Roma un governo diverso”.



Alex Marini (5 stelle)

Ripartizione delle risorse per gli apicoltori

e valutazione di ulteriori stanziamenti

per gli iscritti all’albo delle imprese agricole.

Il consigliere voleva sapere quali parametri siano stati individuati per ripartire i 150.000 euro (previsti con l’ordine del giorno 40) destinati agli apicoltori a copertura di parte dei costi sostenuti per rifornire di sostanze zuccherine i circa 30.000 alveari censiti sul territorio provinciale e duramente colpiti dalle avverse condizioni meteo dell’ultimo inverno e della primavera scorsa, e se sia stato valutato un incremento degli stanziamenti per gli apicoltori iscritti nell’albo delle imprese agricole di prima categoria.

La risposta. L'assessore Gottardi ha ricordato l'impegno della collega Zanotelli a rappresentare la Provincia ad Innsbruck. Nel rispondere ha segnalato lo staziamento effettuato e integrato con l'assestamento con altri 150.000 euro. Un apposito bando sarà inoltre definito nelle prossime settimane.

La replica. Marini ha auspicato che si tenga conto del servizio reso dall'apicoltura all'intero settore agricolo,alla frutticoltura in particolare, e al paesaggio. I cambiamenti climatici e i fitofarmaci utilizzati in agricoltura oggi mettono a rischio la produzione di miele. Su 30.000 alveari circa la metà sono destinati alla commercializzazione. La metà degli apicoltori sono agricoltori iscritti alla prima categoria e basano il loro reddito su questo lavoro. Per alimentare un alveare i costi delle sostanze zuccherine sono molto elevati. La richiesta è quindi di assicurare altri stanziamenti e di assicurare adeguati livelli reddituali agli apicoltori.




Angela Esposito nel cda di Trentino Digitale.


Concluso il question time il Consiglio ha eletto a scrutinio segreto e su proposta delle minoranze, la dottoressa Angela Esposito nel cda di Trentino Digitale spa. Esposito ha ottenuto 15 voti favorevoli. Prima dell'inizio dei lavori in Aula la Prima commissione guidata dal vicepresidente Paolo Ghezzi (Futura), aveva già espresso parere favorevole (cinque sì, e un astenuto Ugo Rossi del Patt) alla designazione dell'avvocata Esposito,  che ha fatto parte del cda di A22 e dell’autostrada Cispadana, e il cui compenso per l'incarico nel cda di Trentino Digitale spa, sarà di 5.500 euro più 2000 di gettoni all’anno.  




Approfondimenti