Aperta la sessione di settembre del Consiglio provinciale
Il question time di questa mattina in Aula. Capigruppo su difensore e garanti: entro stasera le candidature
Angela Esposito, proposta dalle minoranze, entra nel cda di Trentino Digitale
I lavori del Consiglio provinciale in Aula si sono aperti stamane con la convocazione di una breve riunione dei capigruppo chiesta da Claudio Cia (Agire) e concessa dal presidente Kaswalder per cercare un accordo sulle nomine del difensore civico e dei due garanti, dei minori e dei detenuti, previste all'ordine del giorno subito dopo il question time. Cia ha proposto che maggioranza e minoranze presentino all'Aula una rosa di 2-3 candidati per ciascuna delle tre nomine, per cercare poi i numeri necessari. Tonini (Pd) ha condiviso il suggerimento precisando però che "il livello di qualità e il curriculum di ciascun candidato dev'essere accettabile per autorevolezza e curriculum". Dalzocchio (Lega), d'accordo anche lei con Cia, ha sottolineato che tutti i nomi proposti sono di persone con qualità adeguate e che nessuno può essere considerata di serie B. Il presidente Kaswalder ha chiuso sollecitando gli schieramenti a "trovare la quadra" nel corso della giornata e rinviando la ricerca di una soluzione ad una riunione dei capigruppo convocata dopo la conclusione dei lavori in Aula (18.30).
I lavori sono poi ripresi in Aula con la discussione dei question time.
Lucia
Coppola (Futura)
A
che punto è il progetto
dei
centri di lavaggio collettivi
per
i mezzi agricoli?
La
consigliera ha chiesto a che punto è la progettazione dei centri di
lavaggio collettivi per i mezzi agricoli, che possono ridurre
l’impatto della pulizia spesso effettuata su aree private e evitare
che le acque di lavaggio, contaminate dalle miscele fitoiatriche
finiscano nella rete delle acque bianche e poi nei corsi d’acqua.
La
risposta. L’assessore
Gottardi ha risposto affermando che i centri di lavaggio sono
fondamentali per la sostenibilità dell’agricoltura trentina: due
tipi di progetti sono stati discussi col Ministero dell’agricoltura
uno più oneroso e un altro, meno costoso, più adatto alle imprese e
ai gruppi di imprese. Col Ministero
è stato avviato in Trentino
un progetto
già finanziato
che entrerà
in funzione nel 2020.
La
replica. La consigliera
ha detto che il tema
è importantissimo
per la salute delle persone
e dell’ambiente. L’impatto dei pesticidi va contenuto e quindi ci
si augura che i progetti vadano in porto.
Paolo
Ghezzi (Futura)
Basta
risorse contro
l’omofobia
in base a quali
informazioni
o teorie?
Il
capogruppo di Futura ha chiesto in base a quali informazioni o teorie
o visioni socioculturali la Giunta ha deciso che in Trentino non
esiste più il pericolo che ragazze e ragazzi, donne e uomini vengano
offesi o discriminati a causa del loro orientamento sessuale o della
loro provenienza o della loro fede religiosa, eliminando il
finanziamento alle iniziative contro l’omofobia e le
discriminazioni di genere.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha risposto affermando che la Giunta ha definito nuovi criteri per i
contribui per le attività previste dalla legge 13, puntando
soprattutto
sulla discriminazione delle donne, della parità donna – uomo e di
contrasto alla violenza
sulle donne come previsto dal programma di legislatura. Una scelta,
ha aggiunto, in coerenza della legge provinciale. Sono
state definite le
aree prioritarie,
cioè il contrasto alla
discriminazione
delle donne,
alla violenza
sulle donne,
che purtroppo, come
dimostrano i fatti recenti, è di stretta attualità,
i
tempi di lavoro e vita, l’occupabilità delle donne
e il valore sociale della maternità.
Ciò non toglie, ha detto
ancora l’assessora, che si debba insegnare
il rispetto a 360 gradi fin dalle elementari.
Però
i corsi sull’identità
sessuale creano
confusione nei bambini e
le famiglie non condividono
progetti su temi che
riguardano l’educazione
familiare.
La
replica. Per nulla soddisfatto
il consigliere di Futura secondo il quale
si continua in una linea in
contrasto
con le direttive Onu
e Ue
a perseguire una linea polemica nei confronti
del cosiddetto gender.
Inoltre, ha aggiunto Ghezzi,
la maggioranza continua a fare un uso
improprio, oltre che del
termine popolo di quello di
famiglia che sono una
diversa dall’altra. Il problema è quando ci sono famiglie o
persone meno uguali
di altre. La stessa
Oms, ha aggiunto,
ribadisce che
il
problema dell’omofobia esiste. E lo stesso Presidente Mattarella,
ha ricordato Ghezzi,
ha detto che sono
inammissibili
gli atteggiamenti di discriminazione. Atteggiamenti che
con la delibera
evidentemente si
considerano
irrilevanti.
Claudio
Cia (Agire)
Si
ripari il tetto del Santuario
della
Madonna dell’Aiuto,
molto
visitata a Segonzano.
Cia
aveva chiesto se la Giunta intenda intervenire ed entro quando, per
riparare il tetto danneggiato del Santuario della Madonna dell’Aiuto
di Segonzano, per evitare che le infiltrazioni d’acqua danneggino i
preziosi oggetti custoditi nella chiesa, mèta di pellegrinaggi.
La
risposta. L’assessore Bisesti
ha affermato che quello della Madonna dell’aiuto è un santuario
caro soprattutto alla comunità di Cembra e Pinè ed è l’esito di
una serie di interventi realizzati dall’800 su un primo nucleo
settecentesco e di quelli del 1956 che hanno riconfigurato l’edificio
anche con le vetrate di Cesarina Seppi. Nel
2016 è
stato rinnovato un vincolo
del 1923. Nei mesi scorsi si sono concordate le possibilità di
intervento, ma non sono ancora giunte richieste di contributo. Questi
santuari e capitelli votivi, ha affermato l’assessore alla cultura,
sono parte integrante del territorio e sui quali la Giunta sta
puntando anche
per il valore turistico di queste realtà.
La
replica. Cia ha affermato che
fa piacere che la Giunta stia programmando l’intervento.
Paola
Demagri (Patt)
Rsa:
si anticipi di un mese
l’emanazione
delle direttive
per
l’assistenza sanitaria
La
consigliera ha chiesto se nell’ottica del cambiamento più volte
annunciato dalla Giunta, l’assessorato alle politiche sociali e
alla salute sarà in grado di emanare entro il 31 novembre 2019 e
non, come in passato, entro il 31 dicembre, le direttive per
l’assistenza sanitaria e assistenziale a rilievo sanitario nelle
Rsa pubbliche e private a sede territoriale e ospedaliera del
Servizio sanitario provinciale, che permetterebbe alle Apsp.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha detto che la Giunta, consapevole che le Apsp devono approvare i
bilanci entro dicembre, farà possibile per approvare quanto prima le
direttive per le Apsp.
La
replica. Una risposta ritenuta
esaustiva dalla consigliera.
Luca
Zeni (Pd)
Corridoio
del Brennero: perché la Pat
non
ha partecipato all’incontro
fra
Provincia di Bolzano e Land Tirolo?
Zeni
ha chiesto all’esecutivo se fosse a conoscenza dell’incontro
ufficiale avvenuto nei giorni scorsi fra la Giunta della Provincia
autonoma di Bolzano ed il Governo del Land Tirolo sul tema del
corridoio del Brennero, di primario interesse anche per il Trentino,
e per quali ragioni non abbia partecipato.
La
risposta. Fugatti ha detto che,
nello specifico
dell’incontro citato da Zeni,
non risultano inviti quindi si è trattato di un’ iniziativa
unilaterale tra Tirolo e Sudtirolo. Anche se la prossima settimana ci
sarà un incontro tra Trentino e Tirolo su questo tema. Il Presidente
ha elencato poi una lunga serie di incontri sul corridoio del
Brennero ai quali hanno partecipato rappresentati della Pat. In
ambito Euregio la Pat è sempre stata presente ai gruppi monitoraggio
del traffico e per 4 anni ha assunto la presidenza della comunità di
azione del Brennero. L’impegno della Pat inoltre è stato
confermato con la nomina del comitato tecnico scientifico per lo
sviluppo del corridoio del Brennero.
La
replica. Il senso
dell’interrogazione, ha detto Zeni, non era ottenere l’elenco
delle partecipazioni a convegni, l’invito
è quello di avere una programmazione
della tratta trentina perché
rischiamo di trovarsi in
ritardo. Più in generale
preoccupa una perdita
di relazioni col Sudtirolo
e con chi
sta a
nord, un problema che emerge
in molti tratti e che
dimostrano la
superficialità
della Giunta in questi
rapporti. La Giornata
dell’Autonomia
ha evidenziato, del resto,
posizioni
diverse tra Sudtirolo
e Trentino.
Giorgio
Leonardi (Forza Italia)
Crisi
della “Cartiere del Garda”:
quali
informazioni e ricadute
sulla
realtà industriale del Trentino?
Visto
lo stato di crisi della società Cartiere del Garda assorbita dalla
multinazionale Lecta, ormai ad un passo dal default per il drastico
calo della domanda e della produzione, Leonardi ha chiesto alla
Giunta informazioni e come intenda affrontarne le ricadute
sull’industria trentina.
La
risposta. L’assessore
Spinelli ha risposto che l’assessorato ha sempre monitorato
l’attività principale aziende con confronti tecnici anche per le
Cartiere. La Pat è a conoscenza delle difficoltà del gruppo
soprattutto del settore della carta per i giornali. Nel 2017 c’è
stato l’incontro con Santiago Ramirez per concordare interventi per
il sostegno della società di Riva. Erano stati ipotizzati progetti
di ricerca agevolabili in base alle norme provinciali che però
non si sono concretizzati.
L’assessorato rimane comunque in contatto con il direttore di
stabilimento, ma, ha aggiunto Spinelli, l’articolo allarmistico di
“Investire oggi” pare infondato. I dati economici Lecta esprimono
difficoltà dell’attività corrente ma non tali da mettere in
dubbio l’attività della società. Il gruppo ha emesso bond poer
600 milioni a due blocchi da 300 che scadranno nel ‘22 e nel ‘23.
La società, nel frattempo, ha messo in campo strategie per
alleggerire il peso del debito. Pertanto per le cartiere del Garda
non c’è rischio default né di continuità aziendale. La Pat
seguirà comunque l’andamento aziendale per evitare problemi.
Infine, di recente, c’è stato un problema creato da un software
aziendale che non ha funzionato adeguatamente.
La
replica. Il consigliere ha
detto di avere fiducia dell’attività della Giunta per la
salvaguardia dell’imprenditoria e dei posti di lavoro.
Giorgio
Tonini (Pd)
Perché
rinunciare alla compagnia
prestata
dai richiedenti asilo agli
anziani
e ad 1 milione di euro di corsi?
Il
capogruppo Dem chiedeva le ragioni di due scelte compiute, la prima
dal presidente Fugatti di porre fine all’esperienza della compagnia
che i richiedenti asilo prestavano agli anziani nelle case di riposo,
la seconda del Dipartimento salute e politiche sociali di rinunciare
ad un 1 milione di euro già stanziato dal ministero dell’interno
per attivare in Trentino corsi di insegnamento della lingua e della
cultura italiana a persone straniere.
La
risposta. Fugatti ha risposto
che il dipartimento ha avviato la rinuncia al progetto finanziato per
metà dalla Ue e per l’altra dallo Stato perché si tratta di
capire se queste risorse sono davvero utili per la comunità e i
soggetti interessanti. Sono comunque risorse dei cittadini e vanno
valutate fino in fondo, ma alla fine non è detto che non
possano essere
ripristinati i progetti. Ma
la direzione della Giunta è
quella di valutare l’efficacia e l’efficienza dei progetti.
Fugatti ha però ricordato che la Pat sostiene i canali umanitari,
unica in Italia, con 260 mila euro nel 2019, stanziamento deciso da
questa Giunta come voluto dal Consiglio con odg.
La
replica. Tonini ha detto di
volersi aggrappare ad un inciso della
risposta che lascerebbe
pensare che Fugatti potrebbe anche ripensarci. E il capogruppo del Pd
ha chiesto esplicitamente
al presidente di
ripensarci.
Quattordici anni fa, ha
raccontato Tonini,
di aver avuto
il privilegio
di ascoltare
all’Onu Ariel Sharon, falco dei falchi, ma
che nella fase finale della
sua vita aveva
annunciato il ritiro
di Israele da Gaza come segno di apertura. Accadde però
che dopo il ritiro di
Israele, ha ricordato
l’esponente Pd, ebbe
la meglio nella componente
palestinese il fanatismo di
Hamas che distrusse tutto
quello
che gli israeliani
lasciarono, dalle aziende
alle fattorie modello,
contribuendo così
alla povertà
dei
palestinesi. “Prenda
l’esempio
da
Sharon -
ha esortato
Tonini rivolto a Fugatti
-
e non da
Hamas, Non ascolti i cattivi consiglieri
che dicono
che non si deve essere buoni. Meglio
rimanere fedeli a ciò che diceva San Filippo Neri: siate buoni, se
potete.
Alessandro
Olivi (Pd)
Che
ne è dell’insediamento
del
Centro del Guppo Poli
nell’area
Casotte di Mori?
L’ex
assessore chiedeva a che punto sia l’attuazione dell’accordo per
l’insediamento, nei 26 ettari dell’area produttiva di proprietà
pubblica alle Casotte di Mori del centro logistico e di
trasformazione del Gruppo Poli (con un investimento previsto di circa
25 milioni di euro e la creazione di 110 nuovi posti di lavoro), di
cui dopo il protocollo d’intesa sottoscritto da Trentino Sviluppo
il 9 ottobre 2018 non si sa più nulla.
La
risposta. L’assessore
Spinelli ha risposto affermando che il 9 ottobre 2018 l’allora
assessore Olivi, Trentino Sviluppo e la società Seven hanno
sottoscritto un protocollo ch consisteva nell’acquisto da parte di
Seven di un lotto alle Casotte per di 51 mila metri quadri di
proprietà di TS in cambio
di un compendio di 8860
mc
coperti a Trento in via Alto
adige. Operazione
condizionata, entro il 31
marzo, all’approvazione
del piano attuativo
presentato al comune di Mori
da Ts e all’esito di un
istruttoria tecnica di Seven sull’edificabilità del compendio. Il
piano non è stato ancora approvato, lo sarà probabilmente
entro ottobre,.
La Seven
si è lamentata dei ritardi
di Mori in più sono emersi
problemi perché gli edifici
nella fascia di elettrodotto
non avrebbero
potuto
accogliere i lavoratori per
otto ore
uomo bensì
solo per poche ore. La
soluzione di dividere il compendio in due edifici non viene ritenuta
ottimale dalla società. Trentino sviluppo ha dato anche la
disponibilità ad alzare
l’elettrodotto,
ma ad oggi Seven
non si è pronunciata né in
modo positivo né negativo e
risulta stia valutando
alternative
su Trento
e Rovereto. Su lotto produttivo è
nel frattempo giunta uno
domanda d’acquisto
da parte di un’altra
azienda. Prioritario
quindi, per l’assessore, è
l’approvazione del piano
attuativo per procedere alla
vendita dei
lotti nel 2020.
La
replica. Per il consigliere
quella di Spinelli è stata
la solita risposta
burocratica, ma i problemi tecnici non
possono nascondere il fatto che un
grande gruppo trentino come
Poli ha deciso di
posizionare una piattaforma logistica
che creerebbe 100
e più posti di lavoro. Individuare carenze nel comune di Mori, che
non ci sono, ha concluso
Olivi, o negli elettrodotti
fa pensare che c’è un
atteggiamento
molto tecnico ma distante
dalle esigenze di sviluppo industriale.
Luca
Guglielmi (Fassa)
Normativa
antiterrorismo
troppo
dura per i volontari
che
organizzano eventi?
Guglielmi
aveva chiesto se la nuova normativa nazionale anti-terrorismo da
applicare anche ad eventi e manifestazioni, non sia troppo
“stringente” per le associazioni di volontariato trentine
impegnate nell’organizzazione delle tradizionali feste popolari sul
nostro territorio, e sollecitava l’esecutivo ad intraprendere
azioni nei confronti del governo romano per agevolare questi momenti
di svago e di ritrovo.
La
risposta. Il presidente
Fugatti ha ricordato che la Provincia ha provveduto ad
un'applicazione graduale delle disposizioni statali. Sul sito della
polizia amministrativa provinciale sono state pubblicare le norme da
osservare, “ma con buon senso, riducendo al minimo gli adempimenti
per le manifestazioni al di sotto delle 200 persone”. Per agevolare
la procedura relativa alle domande, è stata offerta una modulistica
distinta per colori (verde per manifestazioni all'aperto, giallo per
chi utilizza piccole strutture, rosso per quelle con tendoni).
Fugatti ha garantito la convocazione della commissione di vigilanza
anche una o due volte alla settimana. Per le feste campestri, ha
concluso, sono comunque al vaglio alcune soluzioni che semplifichino
al massimo le procedure, con particolare riferimento alle comunità
operanti nelle località più periferiche.
La
replica. Soddisfatto Guglielmi.
Il consigliere ha auspicato che “si prosegua in questa direzione
anche per calmare gli animi degli organizzatori”.
Pietro
De Godenz (UpT)
Messa
in sicurezza della
rotatoria
per chi arriva
da
Predazzo in località Coste.
De
Godenz chiedeva di conoscere tempi e modalità per la messa in
sicurezza della viabilità per chi proviene da Predazzo
all’immissione, quanto mai difficoltosa a causa della scarsa
visibilità, nella rotatoria provvisoria realizzata in località
Coste. Il problema è dato dall'altezza dei New Jersey.
La
risposta. Il presidente Fugatti
ha ricordato il carattere provvisorio e sperimentale della rotatoria.
E ha aggiunto che chi proviene da Predazzo deve rispettare il limite
di velocità di 50 km all'ora. Non mancano apposite luci per indicare
l'avvicinamento alla curva e al punto più pericoloso. Sono inoltre
presenti segnali di pericolo semaforico a diverse distanze. La corsia
di canalizzazione è delimitata da New Jersey di altezze diverse e
tali da incrementare la sicurezza. La Provincia non ritiene che vi
siano particolari problemi di visibilità, considerato anche il
carattere provvisorio dell'opera a fronte del rispetto del codice
della strada. L'esperimento è quindi giudicato positivo sotto il
profilo della funzionalità viabilistica. Qualora l'esito della
sperimentazione e le verifiche dovessero risultare positive, sarà
valutata la realizzazione di un'opera a carattere definitivo che
tenga conto anche delle problematiche sollevate da De Godenz.
La
replica. De Godenz si è
dichiarato in parte soddisfatto, anche se nonostante i segnali chi
proviene da Moena pensa di avere la precedenza all'interno della
rotatoria e non c'è una visibilità sufficiente. Il consigliere
considera quindi urgente l'intervento pur considerando positiva la
sperimentazione.
Lorenzo
Ossanna (Patt)
A
quando la liquidazione
dei
contributi per le
ristrutturazioni
e prima casa?
L’esponente
autonomista voleva conoscere le tempistiche per la liquidazione
annunciata dalla Giunta in parte entro fine settembre e in parte a
fine dicembre, dei contributi chiesti da cittadini per la
ristrutturazione di abitazioni dentro e fuori i centri storici, e lo
stato di finanziamento delle domande residue per l’acquisto della
prima casa, alla luce dell’aumento degli stanziamenti inserito
nell’ultima legge di assestamento.
La
risposta. L'assessore Tonina ha
risposto al primo quesito riguardante le tempistiche per la
liquidazione dei contributi per la ristrutturazione, ricordando che
il bando prevede che il contributo sia erogato entro 90 giorni dalla
presentazione della rendicontazione. Rendicontazione che deve essere
presentata entro 2 anni dalla data del provvedimento di concessione
del contributo. Ad oggi, ha precisaato Tonina, sono pervenute 14
domande di liquidazione con relativa rendicontazione e due sono già
state liquidate. Prossimamente si provvederà a liquidare anche le
altre domande appena ottenuto il nulla osta della Banca dati
nazionale unica della documentazione antimafia (Bdna). Per quanto
riguarda il secondo quesito posto da Ossanna, Tonina ha ricordato
l'avvio del progetto di sviluppo del territorio provinciale chiamato
“Progetto risparmio casa” per sostenere l'acquisto della prima
casa di abitazione e incentivare l'attivazione di una posizione
pensionistica complementare presso un fondo pensione. Per attuare la
normativa della leggge provinciale 9 del 2013 è stato approvato un
bando di contributi con lo stanziamaento di 15.000.000 di euro (dei
quali 10 per il 2018 e 5 per il 2019). Questo ha permesso di
accogliere in ordine cronologico le domande presentate entro il 16
ottobre 2018. Le pratiche istruite sono state 1.063, delle quali
1.000 hanno ottenuto la concessione del contributo, 54 non sono state
ammesse per vari motivi, 5 sono state revocate e 4 ritirate. Con una
determina del 28 marzo scorso sono stati concessi gli ultimi
contributi riguardanti questo bando del 2018. Sono risultate non
ammissibili per esaurimento delle risorse finanziarie 360 domande
presentate dal 16 ottobre al 31 dicembre 2018, per il cui
accoglimento è stato necessario uno stanziamento integrativo. A
partire dal 1° luglio 2019, dopo il reperimento di queste risorse
aggiuntive, è ripresa l'attività istruttoria delle domande e la
conseguente adozione dei provvedimenti di concessione del contributo
per l'acquisto della prima casa di abitazione. Oggi è in fase di
adozione la 23esima concessione che consentirà di accogliere anche
le domande presentate fino al 29 novembre 2018. Le risorse
finanziarie ancora disponibili (2.870.000 di euro) saranno utilizzate
per l'accoglimento delle rimanenti domande presentate dal 30 novembre
al 31 dicembre di quest'anno, nel corso del mese di settembre e
ottobre.
La
replica. Ossanna ha giudicato
chiaro l'iter per il soddisfacimento delle richieste per la prima
casa presentate fino al 31 dicembre 2018. La risposta al primo
quesito è stata a suo avviso solo parziale, pur comprendendo che vi
sono tempistiche stabilite per legge e che entro il 31 dicembre
prossimo potranno essere accolte tutte le domande.
Alessio
Manica (Pd)
Ridimensionare
la discarica
nella
cava di ghiaia
prevista
a Pilcante di Ala
Il
consigliere voleva sapere se la mega-discarica di inerti progettata
da privati in una cava di ghiaia in esaurimento a Pilcante di Ala,
progetto che associazioni locali e cittadini, allarmati, chiedono di
accantonare o ridimensionare, sia soggetta alla legge di assestamento
di bilancio, che consente di aggiornare entro il 31 dicembre 2020 la
pianificazione delle discariche di rifiuti inerti superiori a 300.000
metri cubi di volume.
La
risposta. L'assessore Tonina ha
risposto confermando la massima attenzione della Giuntat alle
problematiche riguardanti le discariche di Pilcante e di Sardagna. E
ha ricordato la modifica inserita in materia nell'ultima legge di
assestamento di bilancio, con la pianificazione delle discariche
entro il 31 dicembre 2020 per fare tutte le verifiche del caso.
L'articolo di legge precisa che saranno valutate anche le previsioni
delle pianificazioni comprensoriali relativi a queste discariche.
Fino alla fine dell'anno prossimo, quindi, sono sospesi tutti i
lavori per la realizzazione delle discariche. La discarica di
Pilcante, avendo una volumetria superiore al 300.000 metri cubi,
rientra in questa fattispecie. La sua realizzazione è stata quindi
stata a partire dal 30 giugno scorso perché la Provincia possa
ottenere le integrazioni tecniche ed effettuare gli approfondimenti
richiesti. Il periodo di sospensione durerà fino al 31 dicembre
2020. Questo anche per poter procedere alla revisione del piano
comprensoriale di settore, anche accogliendo le richieste della
popolazione interessata. L'ipotizzata realizzazione della discarica
dipende quikndi dall'esito dell'istruttoria di competenza della
Provincia. Tonina ha pregato Manica di rassicurare con queste
informazioni i cittadini di Pilcante.
La
replica. Manica ha ringraziato
per la risposta che aiuta a tranquillizzare le popolazioni di
Pilcante e anche di Sardagna. Ora si tratta di attendere una diversa
ri-pianificazione utilizzando bene il tempo guadagnato grazie alla
modifica della normativa.
Filippo
Degasperi (5 stelle)
Addetti
portineria Università: quale servizio
della
Pat ha predisposto il bando che ha peggiorato
le
condizioni previste dal contratto di lavoro?
Degasperi
voleva conoscere su quale servizio della Provincia ricada la
responsabilità della predisposizione del bando di gara che ha
permesso di cambiare il gestore da cui dipendono i 54 addetti alla
portineria dell’Università di Trento e di peggiorare le condizioni
e il trattamento previsti nel contratto di lavoro.
La
risposta. Il presidente Fugatti
ha ricordato la clausola sociale (la cosiddetta “clausola forte”)
inserita nel bando di gara, che prescrive all'impresa appaltatrice
l'obbligo di garantire “la continuità dei rapporti di lavoro”
del personale già impiegato nei servizi oggetto di gara. Gli accordi
tra le parti sociali raggiunti al Tavolo Appalti nella precedente
legislatura e l'attuale normativa prevedono l'applicazione di
condizioni economiche non inferiori a quelle previste dal CCNL
individuato. Ma – ecco il punto – fra esse non è prevista la
salvaguardia dei livelli retributivi individuali in godimento da
parte del personale che passa da un'impresa appaltatrice all'altra.
In sintesi, ha precisato Fugatti – la garanzia della continuità
riguarda solo il mantenimento del rapporto di lavoro e non la
salvaguardia assoluta della retribuzione goduta presso l'impresa
datrice di lavoro che cessa dal precedente contratto di appalto.
Nemmeno lo specifico CCNL “multi servizi” applicato all'appalto,
prevede disposizioni di tutela orientate nel senso auspicato da
Degasperi. Siccome inoltre la procedura contrattuale è ormai
conclusa, oggi non è più possibile intervenire sui contenuti della
stessa. Ciò nonostante la Provincia si è assunta l'impegno di
confrontarsi con imprese e sindacati chiedendo alle prime un
miglioramento della condizione retributiva dei lavoratori impiegati.
L'impresa ha però fatto una proposta non ritenuta meritevole di
accettazione. Inoltre, ha proseguito il governatore, sono in corso
“interlocuzioni” con l'università di Trento alla quale è stata
sottoposta la problematica. L'estensione della clausola sociale anche
alla tutela dei trattamenti economici, è stata già materia di
confronto tra le parti sociali imprenditoriali e sindacali presenti
al Tavolo Appalti (senza esito) e ha messo concretamente in evidenza
una problematica sulla quale è in corso un'approfondita riflessione,
tenuto conto dei principi che stanno alla base del quadro normativo
in materia di appalti. Un eventuale intervento sia normativo che
amministrativo in materia – ha concluso Fugatti – non potrà però
che riguardare solo nuove procedure di gara.
La
replica. Degasperi ha detto di
comprendere la questione giuridica evidenziata nella risposta, ma a
suo avviso in questo caso la Provincia dovrebbe comunque intervenire
per far capire che di imprese ne esistono anche altre. E che magari i
prossimi appalti potrebbero non coinvolgere quest'impresa. Al di là
delle norme citate e che nessuno mette in discussione, occorrerebbe
quindi, per Degasperi, “mostrare i muscoli” e far capire che qui
in Trentiuno comanda la Provincia autonoma e non l'impresa piemontese
di turno.
Sara
Ferrari (Pd)
Come
garantire che il CCI
svolga
i propri servizi senza
i
5 dipendenti sottratti dalla Pat?
La
consigliera chiedeva come la Giunta pensa di garantire in futuro
alcuni importanti servizi svolti dal Centro per la cooperazione
internazionale a sostegno dei soggetti attivi in questo settore, dopo
aver privato la struttura di 5 dipendenti e richiamati a lavorare
negli uffici della Provincia e non sostituiti da altri.
La
risposta. L'assessore Spinelli
ha ricordato nel dettaglio gli scopi del CCI, per il cui
perseguimento la Provincia ha finanziato le attività con circa 10
milioni di euro. L'assessore ha spiegato che “nonostante presso il
CCI lavorino 33 persone e nonostante siano passati 10 anni dall'avvio
dell'attività, le finalità indicate non sono state raggiunte a
causa della frammentarietà dei progetti e della limitata qualità
degli interventi realizzati, oltre che per l'incapacità di
partecipare a bandi europei”. A fronte dell'inefficacia delle
azioni portate avanti, l'assessore ha aggiunto che il CCI ha
realizzato iniziative estranee ai propri compiti. Per questo la
Giunta ha deciso di assegnare al CCI risorse umane “proporzionate a
quelle considerate necessarie in vista dell'aiuto alle popolazioni
destinatarie degli interventi”. In altri termini, l'esecutivo non
ha più ritenuto necessario distaccare presso il centro “un numero
così ingente di funzionari”. Nessun accanimento quindi – ha
concluso Spinelli – ma solo maggiore attenzione all'utilizzo delle
risorse ritenute necessarie”.
La
replica. Ferrari ha replicato
sostenendo che con la sua risposta l'assessore “è andato fuori
tema”, perché lei aveva chiesto solo come si pensa di perseguire
gli obiettivi del CCI in assenza delle 5 unità di personale
richiamate in Provincia. Ferrari ha aggiunto di essere curiosa di
conoscere le valutazioni degli esperti che hanno giudicato inefficace
l'attività del CCI. Secondo la consigliera, anche se non vi fosse
accanimento la Giunta sembra chiaramente orientata alla liquidazione
del centro che, in queste condizioni, difficilmente potrà migliorare
le sue performances.
Ugo
Rossi (Patt)
A
quanti profughi che fanno
volontariato
nelle case di riposo
la
Provincia ha imposto lo stop?
Rossi
voleva sapere quanti profughi e richiedenti asilo operassero come
volontari nelle Rsa e quanti siano stati allontanati per
provvedimenti assunti dalla Provincia.
La
risposta. Il presidente Fugatti
ha ricordato che il dipartimento competente non ha più perseguito
l'inserimento di volontari nelle case di riposo pur consentendo di
proseguire le attività in essere. Altre iniziative in essere presso
le Rsa sono effettuate su scelte autonome delle stesse e non
interessano il dipartimento della Provincia competente in materia di
immigrazione.
La
replica. Rossi si è dichiarato
“contento” di sapere che il
presidente Fugatti dà alle case di riposo autonomia nell'effettuare
questo tipo di attività, contraddicendo quindi tutte le sue
affermazioni. E ha aggiunto di provare “profonda tristezza”
perché dal video che documenta la notizia si capisce che nemmeno il
presidente Fugatti credeva in quel che affermava. “Lei presidente –
ha concluso l'ex governatore – si è vantato di quella cosa, perché
in quel tendone c'era qualcuno che doveva essere omaggiato, la stessa
persona grazie alla quale oggi abbiamo a Roma un governo diverso”.
Alex
Marini (5 stelle)
Ripartizione
delle risorse per gli apicoltori
e
valutazione di ulteriori stanziamenti
per
gli iscritti all’albo delle imprese agricole.
Il
consigliere voleva sapere quali parametri siano stati individuati per
ripartire i 150.000 euro (previsti con l’ordine del giorno 40)
destinati agli apicoltori a copertura di parte dei costi sostenuti
per rifornire di sostanze zuccherine i circa 30.000 alveari censiti
sul territorio provinciale e duramente colpiti dalle avverse
condizioni meteo dell’ultimo inverno e della primavera scorsa, e se
sia stato valutato un incremento degli stanziamenti per gli
apicoltori iscritti nell’albo delle imprese agricole di prima
categoria.
La
risposta. L'assessore Gottardi
ha ricordato l'impegno della collega Zanotelli a rappresentare la
Provincia ad Innsbruck. Nel rispondere ha segnalato lo staziamento
effettuato e integrato con l'assestamento con altri 150.000 euro. Un
apposito bando sarà inoltre definito nelle prossime settimane.
La
replica. Marini ha auspicato
che si tenga conto del servizio reso dall'apicoltura all'intero
settore agricolo,alla frutticoltura in particolare, e al paesaggio. I
cambiamenti climatici e i fitofarmaci utilizzati in agricoltura oggi
mettono a rischio la produzione di miele. Su 30.000 alveari circa la
metà sono destinati alla commercializzazione. La metà degli
apicoltori sono agricoltori iscritti alla prima categoria e basano il
loro reddito su questo lavoro. Per alimentare un alveare i costi
delle sostanze zuccherine sono molto elevati. La richiesta è quindi
di assicurare altri stanziamenti e di assicurare adeguati livelli
reddituali agli apicoltori.
Angela
Esposito nel cda di Trentino Digitale.
Concluso
il question time il Consiglio ha eletto a scrutinio segreto e su
proposta delle minoranze, la dottoressa Angela Esposito nel cda di
Trentino Digitale spa. Esposito ha ottenuto 15 voti favorevoli. Prima dell'inizio dei lavori in Aula la Prima commissione guidata dal vicepresidente Paolo Ghezzi (Futura), aveva già espresso parere favorevole (cinque sì, e un astenuto Ugo Rossi del Patt) alla designazione dell'avvocata Esposito, che ha fatto parte del cda di A22 e dell’autostrada Cispadana, e il cui compenso per l'incarico nel cda di Trentino Digitale spa, sarà di 5.500 euro più 2000 di gettoni all’anno.