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13/07/2019 - Incontri

Il premier tibetano ospite a palazzo Trentini

Lobsang Sangay ha incontrato il vicepresidente Olivi

Il premier tibetano ospite a palazzo Trentini

Il premier tibetano ospite a palazzo Trentini

Lobsang Sangay, capo del Governo tibetano in esilio, è stato ospite stamane a palazzo Trentini, ricevuto dal vicepresidente del Consiglio provinciale, Alessandro Olivi. Il premier del Governo di Dharamsala – ricercatore universitario ad Harward ed esperto di diritto internazionale – è in Trentino per la cerimonia che oggi porterà la bandiera del suo Paese a sventolare presso la Campana dei Caduti di Rovereto. In quest’occasione ha voluto manifestare una volta ancora l’interesse verso la nostra istituzione autonomistica: per dare un doppio messaggio – ha detto oggi nell’ufficio del vicepresidente Olivi – alla Cina e ai tibetani, facendo sapere che esiste un assetto istituzionale cui fare riferimento per risolvere la dolorosissima controversia relativa al Tibet.

Lobsang Sangay, è già stato in Trentino nel 2009 insieme al Dalai Lama, nel 2012 ha poi inaugurato a Palazzo Trentini una mostra sul Tibet, nel 2013 è stato nuovamente in visita. Stamane è giunto in via Manci assieme a Chhimay Ringzen, esponente di una minoranza linguistica tibetana e nuovo rappresentante di Sua Santità il Dalai Lama a Ginevra. Ad accompagnarli, come in altre occasioni, c’era Roberto Pinter.

Il premier ha ricordato con gratitudine il diretto sostegno del Trentino alla gestione di un ospedale in una zona di confine con l’India.
Olivi ha voluto ribadire all’ospite che il Trentino tiene molto all'amicizia con il popolo tibetano e riconosce nel Dalai Lama e nel Governo tibetano i legittimi rappresentanti del popolo tibetano. Ha espresso anche l’augurio che davvero un’Autonomia sul modello di quella della nostra regione possa essere in futuro la soluzione anche quelle lontane terre alte. Massima soddisfazione, inoltre, per il fatto che la bandiera del Tibet possa essere issata tra le bandiere delle nazioni alla Campana dei Caduti.

L’incontro si è concluso in grande cordialità, con la consegna a Olivi di importanti segni di amicizia del popolo tibetano, a partire dalla sciarpa bianca portatrice di pace.