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11/07/2019 - In aula o in commissione

Via libera con 5 voti a favore e 4 contrari l'assestamento di bilancio 2019-2021

Dopo l'esame degli articoli in Prima Commissione. Sì anche a Depf e Psp

Via libera con 5 voti a favore e 4 contrari l'assestamento di bilancio 2019-2021

La presidente dell'organismo consuiliare Vanessa Masè. Ddl in aula dal 22 al 25 luglio con possibilità di sforare al 26

Via libera con 5 voti a favore e 4 contrari l'assestamento di bilancio 2019-2021

​Alle 20.05 la Prima Commissione presieduta da Vanessa Masè ha concluso l’esame e il voto su ciascuno dei 45 articoli del ddl di Giunta sul bilancio Pat. Il voto finale sul testo complessivo: 5 sì, 4 contrari. Diamo conto qui di seguito degli articoli sui quali si è registrato maggiore dibattito. 

L’articolo 1 a detta di Giorgio Tonini (PD) è inammissibile: per una norma di “igiene legislativa” che sta nel nostro ordinamento giuridico, non si può modificare la legge di contabilità (che è una legge di sistema e di regola generale) con un provvedimento finanziario. Questo è l’unico aspetto per il quale il Presidente deve dichiarare l’inammissibilità. Ugo Rossi (Patt) ha chiarito che stando al nostro ordinamento nella legge finanziaria e nella collegata si possono inserire aspetti di questa natura, ma non è questo il caso. Il presidente Maurizio Fugatti ha osservato che in questo contesto sono stati sempre ammessi articoli di questa natura, le regole sono diverse. Un articolo inopportuno anche per Alex Marini (5 Stelle), mentre la Presidente della commissione Vanessa Masè (Civica trentina) si è detta tranquilla dell’ammissibilità tecnica dell’articolo. Messo ai voti, è stato approvato con 5 favorevoli 1 astenuto (Rossi) e 3 contrari (Ghezzi, Marini e Tonini). 

L’articolo 6, prevede l’adempimento di code contrattuali. Su sollecitazione di Ugo Rossi, Fugatti ha spiegato che ci sono diversi tavoli contrattuali aperti, in ambito sanitario, del pubblico impiego, del trasporto locale: “crediamo che entro l’estate si potrà chiudere quello sulla sanità”, ha aggiunto. 

L’articolo 7 prevede il passaggio da 10 a 11 dei dipartimenti ed altri aspetti di revisione dell’ordinamento del personale. Il consigliere Giorgio Tonini ha obiettato che non si dice quanto costa questa norma: i bilanci non si fanno così, ha osservato e Fugatti ha ammesso la pertinenza dell’obiezione. Il comma 5 prevede la possibilità di un raddoppio dei dirigenti a tempo determinato (dal 10 al 20%), una norma dagli effetti potenzialmente pesanti, ha osservato Ugo Rossi, che suona come “prendiamo noi chi ci piace” ed è significativa di come si voglia indirizzare l’amministrazione pubblica ad una logica di spoil system. La stessa preoccupazione è stata espressa da Paolo Ghezzi (Futura). Fugatti ha chiarito che si tratta di una forma di flessibilità nell’organizzazione provinciale. Abbiamo un’età media di 52 anni nella pubblica amministrazione con 36 direttori e dirigenti che entro pochi anni dovrebbero andare in pensione: rischiamo di non avere più sufficienti quadri dirigenziali di qui a poco tempo. 

Articolo 9. Alex Marini eccepisce che a fronte della previsione di nuove assunzioni in Consiglio provinciale, si potrebbe/dovrebbe estendere la stessa al settore dei giornalisti in Ufficio stampa. 

Articolo 10. E’ stato approvato con un emendamento Masè riferito al funzionamento e alle contribuzioni per il Circolo ricreativo dei dipendenti Pat. 

Articolo 15. Ugo Rossi ha plaudito alla prospettiva di corsi di formazione per futuri amministratori comunali, chiedendo che non si facciano in periodi preelettorali. Ivano Job ha sottolineato l’importanza di iniziative formative come queste. 

Articolo 19. In base a un accordo con la Questura, si procede a rendere più smart le auto della Polizia. La Provincia ci mette 30.000 euro. 

Articolo 20 sulla scuola. Per Ugo Rossi si guarda nel retrovisore invece che verso il futuro. Si va indietro rispetto all’innovazione, in un momento in cui gli insegnanti con metodo Clil vengono addirittura mobbizzati dentro il nostro sistema scuola dalla parte di operatori contraria a sperimentare il nuovo. Rossi chiede poi se l’istituendo Sovrintendente scolastico sarà un vero sovrintendente dell’intero sistema scuola, oppure un attendente legato ancora una volta alla Pat e al suo dirigente per la scuola. Bene invece la norma, laddove mostra di credere all’alternanza scuola-lavoro, altrettanto al centro di troppe accuse. Giorgio Tonini: molto brutto che si riformi la scuola di soppiatto, attraverso una norma annegata dentro la manovra finanziaria. Tonini dissente da Rossi ed è d’accordo con la scelta di dare autonomia alla scuola, ma eccepisce che qui non si crea un vero Sovrintendente, ma un intendente subordinato. Stesso rilievo forte da Alex Marini. Duro sul metodo anche Paolo Ghezzi: si riforma la scuola e nemmeno c’è qui l’assessore competente. Il presidente Fugatti: il Sovrintendente si interporrà tra l’assessorato e il sistema scolastico, senza sostituire la dirigenza di settore in Provincia. 

Articolo 22. Rossi ha rivendicato la paternità della complessiva operazione di stabilizzazione dei docenti precari in Trentino, proseguita dall’attuale esecutivo, che però non mostra di riconoscerlo e di dirlo. Fugatti ha assicurato la propria buona fede e disponibilità a riconoscere meriti pregressi. 

Articolo 25 sui condhotel: è stato totalmente emendato e approvato. 

Articolo 28, Olimpiadi invernali 2026 e “accantonamento” di 1,1 milioni di euro l’anno di qui al 2030. Rossi chiede chiarimenti su Piné. Fugatti: per il palaghiaccio di Baselga serve un investimento da 32,6 milioni di euro e dovrà essere coperto, con o senza aiuto di Stato. La sostenibilità della gestione successiva dell’impianto è un tema che certamente prenderemo in considerazione. 

Articolo 39 sulla solidarietà internazionale. Nettamente contrario Rossi al venir meno della quota fissa di bilancio: si spegne un “lumino” - ha detto - che segnala una precisa sensibilità della nostra terra e ci costava 5 centesimi di euro all’anno per ogni cittadino trentino. Fugatti ha ribadito la scelta maturata e ha affermato che i circa 10 milioni l’anno fin qui destinati alla solidarietà appaiono eccessivi: ci sarà una riduzione, che si valuterà sulla base dei progetti in campo. Il 16 luglio l’assessore competente Spinelli sarà in V Commissione ad illustrare nel dettaglio le scelte del governo provinciale. Non potranno assistere associazioni, che pure l’hanno richiesto. 

Articolo 40 sulla sanità. Rossi osserva che un comma sopprime un tavolo di confronto con i sindacati che l’attuale maggioranza aveva voluto (e imposto con l’ostruzionismo) quand’era opposizione. 

Articolo 41 su anziani e disabilità. Approvato un emendamento Masè sulla tutela dei soggetti con disturbi dello spettro autistico ad alto funzionamento o sindrome di Asperger, per favorirne l’avvio al lavoro.

Defp provinciale 2019. 5 voti a 4, parere favorevole della Commissione. Tra Rossi e Fugatti scambio di battute riguardo ai prevedibili effetti della istituenda flat tax nazionale sui conti della Pat e sulla cancellazione delle esenzioni dall’addizionale Irpef. 

Programma di sviluppo provinciale. 5 voti a 4, parere favorevole della Commissione.