Dopo l'esame degli articoli in Prima Commissione. Sì anche a Depf e Psp
Via libera con 5 voti a favore e 4 contrari l'assestamento di bilancio 2019-2021
La presidente dell'organismo consuiliare Vanessa Masè. Ddl in aula dal 22 al 25 luglio con possibilità di sforare al 26
Alle 20.05 la Prima Commissione presieduta da Vanessa Masè ha concluso
l’esame e il voto su ciascuno dei 45 articoli del ddl di Giunta sul bilancio Pat. Il
voto finale sul testo complessivo: 5 sì, 4 contrari.
Diamo conto qui di seguito degli articoli sui quali si è registrato maggiore
dibattito.
L’articolo 1 a detta di Giorgio Tonini (PD) è inammissibile: per una norma di
“igiene legislativa” che sta nel nostro ordinamento giuridico, non si può
modificare la legge di contabilità (che è una legge di sistema e di regola
generale) con un provvedimento finanziario. Questo è l’unico aspetto per il
quale il Presidente deve dichiarare l’inammissibilità.
Ugo Rossi (Patt) ha chiarito che stando al nostro ordinamento nella legge
finanziaria e nella collegata si possono inserire aspetti di questa natura, ma non
è questo il caso.
Il presidente Maurizio Fugatti ha osservato che in questo contesto sono stati
sempre ammessi articoli di questa natura, le regole sono diverse.
Un articolo inopportuno anche per Alex Marini (5 Stelle), mentre la Presidente
della commissione Vanessa Masè (Civica trentina) si è detta tranquilla
dell’ammissibilità tecnica dell’articolo. Messo ai voti, è stato approvato con 5
favorevoli 1 astenuto (Rossi) e 3 contrari (Ghezzi, Marini e Tonini).
L’articolo 6, prevede l’adempimento di code contrattuali. Su sollecitazione di
Ugo Rossi, Fugatti ha spiegato che ci sono diversi tavoli contrattuali aperti, in
ambito sanitario, del pubblico impiego, del trasporto locale: “crediamo che entro
l’estate si potrà chiudere quello sulla sanità”, ha aggiunto.
L’articolo 7 prevede il passaggio da 10 a 11 dei dipartimenti ed altri aspetti di
revisione dell’ordinamento del personale. Il consigliere Giorgio Tonini ha
obiettato che non si dice quanto costa questa norma: i bilanci non si fanno così,
ha osservato e Fugatti ha ammesso la pertinenza dell’obiezione. Il comma 5
prevede la possibilità di un raddoppio dei dirigenti a tempo determinato (dal 10
al 20%), una norma dagli effetti potenzialmente pesanti, ha osservato Ugo
Rossi, che suona come “prendiamo noi chi ci piace” ed è significativa di come
si voglia indirizzare l’amministrazione pubblica ad una logica di spoil system. La
stessa preoccupazione è stata espressa da Paolo Ghezzi (Futura). Fugatti ha
chiarito che si tratta di una forma di flessibilità nell’organizzazione provinciale.
Abbiamo un’età media di 52 anni nella pubblica amministrazione con 36 direttori
e dirigenti che entro pochi anni dovrebbero andare in pensione: rischiamo di
non avere più sufficienti quadri dirigenziali di qui a poco tempo.
Articolo 9. Alex Marini eccepisce che a fronte della previsione di nuove
assunzioni in Consiglio provinciale, si potrebbe/dovrebbe estendere la stessa al
settore dei giornalisti in Ufficio stampa.
Articolo 10. E’ stato approvato con un emendamento Masè riferito al
funzionamento e alle contribuzioni per il Circolo ricreativo dei dipendenti Pat.
Articolo 15. Ugo Rossi ha plaudito alla prospettiva di corsi di formazione per
futuri amministratori comunali, chiedendo che non si facciano in periodi
preelettorali. Ivano Job ha sottolineato l’importanza di iniziative formative
come queste.
Articolo 19. In base a un accordo con la Questura, si procede a rendere più
smart le auto della Polizia. La Provincia ci mette 30.000 euro.
Articolo 20 sulla scuola. Per Ugo Rossi si guarda nel retrovisore invece che
verso il futuro. Si va indietro rispetto all’innovazione, in un momento in cui gli
insegnanti con metodo Clil vengono addirittura mobbizzati dentro il nostro
sistema scuola dalla parte di operatori contraria a sperimentare il nuovo. Rossi
chiede poi se l’istituendo Sovrintendente scolastico sarà un vero sovrintendente
dell’intero sistema scuola, oppure un attendente legato ancora una volta alla
Pat e al suo dirigente per la scuola. Bene invece la norma, laddove mostra di
credere all’alternanza scuola-lavoro, altrettanto al centro di troppe accuse.
Giorgio Tonini: molto brutto che si riformi la scuola di soppiatto, attraverso una
norma annegata dentro la manovra finanziaria. Tonini dissente da Rossi ed è
d’accordo con la scelta di dare autonomia alla scuola, ma eccepisce che qui
non si crea un vero Sovrintendente, ma un intendente subordinato. Stesso
rilievo forte da Alex Marini. Duro sul metodo anche Paolo Ghezzi: si riforma la
scuola e nemmeno c’è qui l’assessore competente. Il presidente Fugatti: il
Sovrintendente si interporrà tra l’assessorato e il sistema scolastico, senza
sostituire la dirigenza di settore in Provincia.
Articolo 22. Rossi ha rivendicato la paternità della complessiva operazione di
stabilizzazione dei docenti precari in Trentino, proseguita dall’attuale esecutivo,
che però non mostra di riconoscerlo e di dirlo. Fugatti ha assicurato la propria
buona fede e disponibilità a riconoscere meriti pregressi.
Articolo 25 sui condhotel: è stato totalmente emendato e approvato.
Articolo 28, Olimpiadi invernali 2026 e “accantonamento” di 1,1 milioni di euro
l’anno di qui al 2030. Rossi chiede chiarimenti su Piné. Fugatti: per il
palaghiaccio di Baselga serve un investimento da 32,6 milioni di euro e dovrà
essere coperto, con o senza aiuto di Stato. La sostenibilità della gestione
successiva dell’impianto è un tema che certamente prenderemo in
considerazione.
Articolo 39 sulla solidarietà internazionale. Nettamente contrario Rossi al venir
meno della quota fissa di bilancio: si spegne un “lumino” - ha detto - che
segnala una precisa sensibilità della nostra terra e ci costava 5 centesimi di
euro all’anno per ogni cittadino trentino. Fugatti ha ribadito la scelta maturata e
ha affermato che i circa 10 milioni l’anno fin qui destinati alla solidarietà
appaiono eccessivi: ci sarà una riduzione, che si valuterà sulla base dei progetti
in campo. Il 16 luglio l’assessore competente Spinelli sarà in V Commissione
ad illustrare nel dettaglio le scelte del governo provinciale. Non potranno
assistere associazioni, che pure l’hanno richiesto.
Articolo 40 sulla sanità. Rossi osserva che un comma sopprime un tavolo di
confronto con i sindacati che l’attuale maggioranza aveva voluto (e imposto con
l’ostruzionismo) quand’era opposizione.
Articolo 41 su anziani e disabilità. Approvato un emendamento Masè sulla
tutela dei soggetti con disturbi dello spettro autistico ad alto funzionamento o sindrome di
Asperger, per favorirne l’avvio al lavoro.
Defp provinciale 2019.
5 voti a 4, parere favorevole della Commissione. Tra Rossi e Fugatti scambio di
battute riguardo ai prevedibili effetti della istituenda flat tax nazionale sui conti
della Pat e sulla cancellazione delle esenzioni dall’addizionale Irpef.
Programma di sviluppo provinciale.
5 voti a 4, parere favorevole della Commissione.