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21/03/2019 - In aula o in commissione

Aperto il disegno di legge Cia sulla formazione dei medici

La Quarta Commissione si è anche espressa a favore di due delibere della Giunta provinciale

Aperto il disegno di legge Cia sulla formazione dei medici

In allegato, il testo del provvedimento proposto dal consigliere di Agire per il Trentino

Aperto il disegno di legge Cia sulla formazione dei medici

Nel pomeriggio di oggi si è riunita la Quarta Commissione presieduta da Claudio Cia. Al primo punto, in presenza degli assessori Achille Spinelli e Stefania Segnana, è stato espresso il parere favorevole (con l'astensione dei consiglieri Paola Demagri, Lucia Coppola e Luca Zeni), su due proposte di delibera della Giunta in materia di assegno unico provinciale, argomento già dibattuto dalla Commissione in una precedente seduta. Su questo tema è arrivato anche il parere dei sindacati (allegato). In seconda battuta è stato "aperto" il disegno di legge di Cia che reca interventi volti ad agevolare la formazione di medici specialisti e personale infermieristico.


L’assessore Achille Spinelli ha spiegato che il Consiglio delle autonomie si è espresso positivamente su questa e sulle altre misure discusse proprio nella giornata di ieri. Misure conseguenti all’approvazione del disegno di legge che collega il reddito di cittadinanza statale alle misure locali, con effetto di esclusione di un certo numero di soggetti dal trattamento, con introduzione di una misura che andasse ad assistere alcuni nuclei famigliari che sono già oggetto di attivazione da parte dei servizi sociali. Per questi ultimi casi (nuclei con minori o con condizioni sanitarie complesse o con attivazioni di protezione rispetto a situazioni di grave rischio) il sostegno permane.


Il consigliere Luca Zeni (PD) ha chiesto se sia stata fatta qualche stima rispetto alla nota dei sindacati che evidenzia alcune fasce, tipo gli ultra cinquantenni, che hanno oggettivamente più difficoltà di inserimento. Abbiamo stimato 800 casi all’anno rientranti in questa fattispecie, ha spiegato Gianfranco Zoppi, dirigente dell'agenzia per l'assistenza integrativa. Di questi, uno su quattro avrebbe oltre 50 anni. Si tratterebbe di un trattamento aggiuntivo, ha chiarito Spinelli perché l’assegno unico provinciale standard viene comunque percepito. "L’indicazione da parte dei sindacati non la ritengo di particolare pregio dal punto di vista dell’equità", ha aggiunto.


In seconda battuta è stato “aperto” il disegno di legge di Claudio Cia (Agire) che reca interventi volti ad agevolare la formazione di medici specialisti e personale infermieristico. Lo stesso Cia ha esposto rapidamente l’obiettivo del testo che nasce su sollecitazione degli stessi medici e prevede che, una volta terminato il percorso di studio specialistico, anziché dover subito restituire la borsa di studio con la disponibilità e rimanere in azienda per due anni sia offerta ai medici la possibilità di proseguire gli studi per acquisire una maggiore professionalità. Tuttavia lo stesso Cia ha ammesso che la previsione iniziale, di dilatare fino a dieci anni il tempo entro il quale poter restituire la borsa di studio è eccessiva. In un approfondimento fatto con la provincia di Bolzano, infatti, dove il tempo è molto più ampio, si evidenziano molti contenziosi. Infatti, il percorso formativo finalizzato a migliorare le conoscenze dei medici, li portano a volte lontano oppure vengono trattenuti laddove si specializzano, con il risultato di vanificare i nostri sforzi ed investimenti nella loro specializzazione. Cia ha dunque comunicato di avere elaborato un emendamento che in cui si da la possibilità allo specialista che lo chiede di avere a disposizione un altro anno per proseguire il percorso di studio.


L’assessora Stefania Segnana ha ringraziato Cia per l’approfondimento. La borsa di studio viene data a studenti trentini per borse di studio programmate per garantire allo specializzando di avere già un posto di lavoro e all’azienda di mantenere i professionisti suo proprio territorio. L’azienda ha tempo 60 giorni per chiamare gli specializzandi al lavoro, ma l’approccio favorevole alla proposta emendativa di 12 mesi in più risulta utile all’azienda e anche al medico. Naturalmente il tempo di studio aggiuntivo deve essere concordato con l'Azienda su presentazione di un progetto. Scopo principale della borsa di studio, infatti, ha concluso Segnana, è fidelizzare i medici e farli rimanere sul territorio.


Il consigliere Luca Zeni ha espresso una piccola valutazione rispetto all’obiettivo delle borse di studio che comportano oneri ma con la finalità di avere disponibilità di medici. Più che questi aspetti, ha detto, ciò che fa la differenza è che quei giovani specialisti non vengano utilizzati per tamponare qualche esigenza degli ospedali di valle dove hanno la chiara sensazione di perdere tempo: se c’è un progetto che li fa crescere, ha aggiunto, non li perderemo.


Paola Demagri (Patt) ha osservato che aldilà della volontà del consigliere Cia di trovare una modalità che potesse dare aiuto agli stessi medici, nell’approfondimento emergono alcune criticità. Mi chiedo se l’emendamento non voglia essere un salvavita di questa proposta, ha aggiunto: dovremmo trovare formule diverse da queste per rendere attrattiva l’azienda per il personale.


Approfondimenti
Il testo del disegno di legge numero 9 di Cia sulla formazione dei medici
https://www.consiglio.provincia.tn.it/_layouts/15/dispatcher/doc_dispatcher.aspx?app=idap&at_id=996783