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22/01/2019 - In aula o in commissione

Le prime question time della sedicesima legislatura

I lavori del Consiglio provinciale questa mattina in aula

Le prime question time della sedicesima legislatura

In allegato, il ricordo dedicato a Borga dal presidente Kaswalder e l'ordine del giorno della seduta

Le prime question time della sedicesima legislatura

Dopo il ricordo dedicato dal presidente Kaswalder a tre consiglieri provinciali recentemente scomparsi - Teresa Sassudelli, Erminio Enzo Boso e Rodolfo Borga (in allegato il necrologio per quest'ultimo) - le prime interrogazioni a risposta immediata della sedicesima legislatura hanno aperto stamane in aula i lavori dell'assemblea legislativa . Ecco una sintesi di domande e risposte.


Lorenzo Ossanna (Patt)

Circonvallazione di Cles

sono previsti tagli?

Il consigliere del Patt chiede al Presidente della Giunta se i tagli previsti dalla variazione di bilancio incideranno sulla realizzazione della circonvallazione di Cles, opera che la valle di Non attende da 20 anni.

La risposta. Il presidente Fugatti ha risposto affermando che la variazione di bilancio non interessa la variante di Cles che invece rimane una delle priorità per le infrastrutture fondamentali per la viabilità. Apac, ha aggiunto, sta verificando gli aspetti amministrativi sulla Associazione temporanea di impresa che realizzarà l’opera; dopo le verifiche tecniche a marzo - aprile ci sarà la firma del contratto per l’appalto. Si può prevedere, ha concluso Fugatti, la consegna dei lavori nella primavera del 2020.

La replica. Ossanna ha ringraziato per la risposta rassicurante e ha sottolineato il ruolo delle amministrazioni locali col le quali la Giunta dovrà confrontarsi.


Luca Guglielmi (Fassa)

Profughi, le associazioni

a quali gare hanno partecipato?

Il consigliere di Fassa chiede di conoscere a quali gare abbiano partecipato e per quali siano risultate assegnatarie le associazioni Atas, Cnca, Arcobaleno, Centro Astalli, Forchetta e Rastrello, Kaleidoscopio, Samuele, Punto d'Approdo che operano nell'assistenza dei richiedenti asilo e nei servizi di welfare. Guglielmi chiede inoltre se gli uffici Pat abbiamo chiesto o intendano chiedere a queste associazioni la presentazione dei bilanci.

La risposta. Fugatti ha detto al consigliere che preferirebbe inviare la risposta in forma cartacea. Il consigliere Rossi sull’ordine dei lavori è intervenuto ricordando che l’interrogazione a risposta immediata va data in forma verbale in aula e comunque i dati devono essere diffusi a tutti i consiglieri. Una posizione ribadita da Lucia Coppola (Futura). Fugatti ha replicato affermando che i dati contenuti della risposta verranno recapitati a tutti i componenti dell’aula.

La replica. Guglielmi, accettando la proposta del Presidente della Giunta, ha detto che la risposta dev’essere diffusa il più possibile, anche perché esponenti delle coop hanno pubblicamene messo sullo stesso piano i contributi alle loro associazioni con quelli assegnati ai Vigili del fuoco volontari.


Pietro De Godenz (UpT)

Vigili del Fuoco, la copertura

assicurativa sarà totale?

Il consigliere dell'UpT chiede di sapere se verrà garantita la copertura assicurativa totale senza franchigia sia ai corpi volontari che permanenti dei Vigili del Fuoco, fiore all'occhiello della nostra Protezione civile.

La risposta. Fugatti ha risposto che la Giunta è intervenuta con una norma nella variazione di bilancio, l’articolo 2 del ddl, con la quale si risponde alle legittime preoccupazioni dei volontari. Una norma che integra la normativa vigente e che porta al massimo livello di copertura l’assicurazione ai Vvff volontari. A Cassa antincendi verranno versati contribui per arrivare al 100% di copertura delle polizze per la copertura totale del danno. L’obiettivo è quello di permettere ai volontari di svolgere serenamente le loro attività. In occasione del rinnovo della polizza si cercherà di ottenere la massima copertura assicurativa, possibilmente con l’eliminazione della franchigia. L’impegno della Giunta, su questo tema, c’è.

La replica. Soddisfatto De Godenz, anche se, ha ricordato, che il 100% era già nel regolamento dei Vvff volontari, e di aver presentato su questo un emendamento nella finanziaria. Ma, ha ricordato, venne affermato che, per un problema tecnico e non politico, non era possibile la copertura totale. Si vedrà, ha concluso, se quello che oggi è stato detto è attuabile tecnicamente.


Claudio Cia (Agire)

Iscrizione all'Università di TN

per diplomati in altri Paesi Ue.

Dal momento che ad alcuni studenti della nostra provincia che hanno conseguito la maturità superiore in Irlanda è stata negata l'iscrizione all'università di Trento, il consigliere chiede se la Giunta intende attivarsi per garantire a questi e altri giovani, forniti di diploma rilasciato da un Paese dell'Unione europea, il diritto di frequentare il nostro ateneo.

Riposta: L’assessore Bisesti, dopo aver ricordato la normativa, ha affermato che le scorse settimane l’assessorato ha avviato il confronto con l’Università e il prossimo anno anche gli studenti con titolo ottenuto all’estero, anche se hanno frequentato un solo anno scolastico in Italia, potranno iscriversi all’Università di Trento. Gli studenti interessati a questo problema, ha aggiunto, non sono molti, ma l’Università di Trento ha dato la massima disponibilità.

Replica: Bene la risposta, ha replicato Cia, perché dimostra che l’assessore ha preso a cuore il problema. L’assurdo è che questi studenti hanno potuto iscriversi a Padova e poi trasferirsi a Trento. Con questa iniziativa, ha aggiunto, si dimostra che questo governo, sulla formazione, non si occupa solo di presepi.


Sara Ferrari (Pd)

Quanto durerà lo stop ai contributi

per la solidarietà internazionale?

Tenuto conto che la lp 4 del 2005 "riconosce la cooperazione all'autosviluppo sostenibile quale attività di pace e solidarietà tra i popoli," la consigliera chiede per quanto tempo l'assessore competente in materia intende mantenere sospeso l'iter di assegnazione dei contributi alle associazioni impegnate in queste attività, introdotto con due delibere il 21 dicembre scorso.

Riposta: L’assessore Spinelli ha affermato che la delibera alla quale fa riferimento la consigliera sospende i contributi per acquisire gli elementi consultivi e analitici necessari a individuare possibili nuove attività nel campo della cooperazione internazionale. Novanta giorni di sospensione, ha ricordato, per ultimare gli approfondimenti. Spinelli ha affermato di aver incontrato i mondi del volontariato ai quali ha ribadito che c’è la necessità di utilizzare al meglio la risorsa pubblica e vedere s’è è possibile, in questo quadro, una ricaduta anche per le imprese trentine.

Replica: Una risposta, ha detto Sara Ferrari, che conforta e si sposa con la linea della Giunta precedente. L’assessore vada avanti, ha detto ancora, e scoprirà interessanti progetti sulla trasformazione di aiuti umanitari in collaborazione e sviluppo bilaterale. La cooperazione internazionale ha garantito al Trentino una grande autorevolezza e credibilità internazionale. Al punto che dalla nostra Provincia possono partire iniziative di politica estera.


Luca Zeni (Pd)

Perché rinviare l'attuazione

della legge su Spazio Argento?

In merito alla delibera del 27 dicembre scorso con cui la Giunta ha rinviato l'attuazione della legge 14 del 2017 sull'intera filiera dell'assistenza agli anziani (Spazio Argento), Zeni chiede all'assessora Segnana se sia a conoscenza del trend di invecchiamento della popolazione (35.000 anziani in più nei prossimi 12 anni e 85.000 nei prossimi 32 anni), se ha visto i documenti che mostrano l'insostenibilità del mero aumento dei posti letto nelle case di riposo per fronteggiare questa sfida, se sa che il rinvio dell'attuazione della legge rallenta i sostegni al mondo degli anziani e accresce il disagio delle famiglie, con quali motivazioni l'attuazione della legge sia stata rinviata, e quali orientamenti abbia la Giunta sul tema.

La risposta: L’assessore Segnana ha detto che l’innalzamento dell’età rende più acuti i problemi come quello dell’autosufficienza. Ma la proroga del decreto che passa le competenze di Spazio Argento alle Comunità si è resa necessaria, ha detto l’assessore alla salute, per ascoltare i territori e le comunità; far coincidere il passaggio di competenze con l’anno solare per problemi contabili; per approfondire questioni tecniche in primis il sistema informativo. Spazio argento, ha concluso Segnana, presuppone profondi cambiamenti nelle modalità di lavoro nell’Azienda, appare quindi logico che la nuova Giunta approfondisca il progetto complessivo.

La replica: Da una parte la risposta rassicura, ha affermato Zeni, perché c’è la consapevolezza che il problema dell’invecchiamento è reale, ma il mero rinvio di Spazio Argento per facilità contabile non regge, perché allora tutto dovrebbe il primo gennaio; così come non regge l’aspetto informatico. Difficoltà ci sono, ed è inevitabile, ma, ha concluso l’ex assessore alla sanità, è necessaria una politica che sia tutti i giorni sul pezzo e non ci si può limitare ai rinvii.


Alessandro Olivi (Pd)

Riva, quali passi avanti

per ampliare il Palacogressi?

Il consigliere del Pd, per quanto riguarda l'ampliamento dell'area espositiva di Riva del Garda per il quale è previsto un investimento di 43 milioni di euro, ha chiesto quali atti concreti sono stati fatti per realizzare le fasi attuative dell'Accordo – Protocollo d'intesa sottoscritto dalla Pat e Riva Fierecongressi spa, secondo la delibera della Giunta del 5 ottobre 2018.

La risposta. L’assessore al turismo Failoni ha risposto ricordando lo schema di accordo condiviso nel 2018 dalla Provincia con il comune di Riva del Garda sullo sviluppo dell’area fieristica. E ha poi assicurato che la Giunta attuale si è impegnata ad attuare l’accordo sottoscritto, come dimostrano anche gli incontri avvenuti negli ultimi mesi.

La replica. Olivi ha apprezzato il “ritorno alla realtà” da parte dell’esecutivo, ricordando che il quartiere fieristico di Riva del Garda era bloccato da anni ed è stato sbloccato dalla precedente Giunta provinciale attraverso un accordo con il Comune che ha permesso di precisare le responsabilità del pubblico e del privato. Nell’invitare la Giunta a non attribuirsi con enfasi risultati conseguiti invece nella passata legislatura, Olivi ha chiesto di “attuare in fretta” l’accordo di programma sottoscritto, perché gli impegni in esso contenuti sono importanti in quanto prevedono perizie che diano valore agli immobili e dunque l’ammontare del canone di affitto. I rapporti tra pubblico e privato devono quindi proseguire con la massima trasparenza.


Ugo Rossi (Patt)

Lupi, la Giunta resiste

al ricorso del Governo?

Il consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta, con l’urgenza impressa alla questione dalle recenti vicende accadute ad Ala, se intenda continuare a resistere al ricorso pendente presso la Corte Costituzionale presentato dal Governo nazionale “del cambiamento” il 6 settembre 2018 nei confronti della norma, varata dal governo Rossi, che prevede l'abbattimento, per motivi di pubblica sicurezza e la tutela degli allevatori, di lupi e orsi. Questo per difendere le prerogative dell’autonomia speciale e la possibilità di dare una risposta concreta e reale ai timori e alle preoccupazioni degli allevatori e dei cittadini.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha risposto confermando la volontà della Giunta nella difesa dell’ordinamento provinciale inb merito alla gestione dei grandi carnivori di cui si è registrata negli ultimi anni una significativa permanenza nel territorio provinciale con danni al comparto zootecnico. Nel dicembre scorso durante la visita del ministro Centinaio si è affrontato il tema dei grandi carnivori e vi sarà presto un confronto sul tema con i governatori del nord Italia. Ci si appellerà anche entro la settimana al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. E’ singolare, ha aggiunto Zanotelli, la richiesta del Patt il cui ex assessore Dallapiccola aveva dichiarato nella scorsa legislatura che orso e lupo non sono pericolosi per l’uomo e invocava la convivenza con i grandi carnivori. Il ddl per l’abbattimento – ha concluso Zanotelli – era stato presentato a fine legislatura probabilmente per motivi politici.

La replica. Rossi si è dichiarato “molto soddisfatto” della prima parte della risposta, che conferma la volontà dell’attuale Giunta di proseguire nel ricorso per tutelare su questo tema le prerogative dell’autonomia davanti alla Corte Costituzionale. Poi però per Rossi la risposta dell’assessora si è trasformata in un piccolo comizio, arrivando a citare un ex assessore, in maniera un po’ inusuale per l’aula. Durante il question time, ha ricordato Rossi, non si erano mai sentite valutazioni politiche come queste. Per questo ha chiesto al presidente Kaswalder di vigilare affinché le risposte della Giunta alle interrogazioni a risposta immediata si attengano alle domande, e non assumano un taglio politico.


Filippo Degasperi (5 stelle)

si dica no alla variante

del Comune di Arco.

Degasperi voleva sapere se, per indurre l'amministrazione di Arco a tener conto dei rilievi critici mossi dalla Conferenza dei servizi alla variante per il centro storico approvata dal Comune in prima adozione, rilievi che in seconda adozione non hanno portato il Comune ad alcuna modifica, non ritenga opportuno non approvare la variante e invitare l'amministrazione ad elaborarne una più rispettosa dell'architettura degli edifici.

Riposta: L’assessore Tonina ha risposto che la variante al Prg adottata dal Comune di Arco nel 2018 per definire la disciplina degli edifici nel centro storico del proprio territorio. La conferenza dei servizi ha ritenuto che per l’approvazione dello strumento ha chiesto di indagare specifici aspetti per motivare meglio le scelte al fine di dare unitrarietà e concretezza alla disciplina del centro storico di Arco. Questo con riferimento alla perimetrazione del centro storico, all’ampliamento del centro storico del primo Novecento e al controllo degli interventi innovativi. Tonina ha riferito che il 17 dicembre 2018 la variante è stata adottata in via definitiva per la definizione degli edifici nei centri storici. Lo strumento pianificatorio non è ancora pervenuto al servizio competente della Provincia che, quindi, si riserva di valutare

Replica: Degasperi ha espresso stupore per il ritardo nelle comunicazioni tra un’amministrazione locale e la Provincia, che ha ancora permesso alla Giunta di dare l’assenso o meno alla variante definitivamente adottata dal Comune di Arco. Il consigliere ha poi nuovamente ricordato che la gran parte delle osservazioni mosse alla Variante dalla Conferenza dei servizi non sono state recepite, o lo sono state in maniera elusiva. Se queste osservazioni avevano un senso, “mi aspetto che vi sia un’approfondita valutazione dell’esito”.


Paolo Ghezzi (Futura)

Quanti richiedenti asilo

si ritengono "sostenibili"?

Considerato che il numero dei richiedenti protezione internazionale nella nostra provincia è pari allo 0,2% della popolazione, Ghezzi ha chiesto qual è il numero massimo (o percentuale) di esseri umani non italiani che chiedono protezione internazionale che la Giunta provinciale ritiene tollerabile/compatibile con l'inserimento nel territorio del Trentino. Ghezzi ha poi letto la propria interrogazione anche in inglese per renderla comprensibile anche agli “esseri umani” stranieri presenti in Trentino.

Risposta: Il presidente Fugatti ha risposto che la Giunta non può definire il numero massimo dei richiedenti asilo perché dipende da diversi fattori. I nuovi arrivi sono stati quasi azzerati a livello nazionale e per quanto riguarda il nostro territorio sono disciplinati da un accordo tra Stato e Regioni. Occorre distinguere tra chi viene in Trentino ed è un migrante economico e chi arriva in Trentino ed è realmente un richiedente asilo perché la sua vita è a rischio. Il canale umanitario attivato dalla Provincia è per costoro stato confermato dalla Giunta per coloro che fuggono da guerre. Gli effettivi richiedenti asilo tra tutti i migranti sono forse il 10 o 15%. Le altre sono persone che vengono qui per vivere meglio. Tanti altri nel mondo vorrebbero venire in Trentino per stare meglio, ma noi abbiamo il dovere accogliere solo coloro che fuggono da una guerra.

Le proteste di Savoi e di Degasperi.

Sull’ordine dei lavori il consigliere Savoi ha contestato la lettura dell’interrogazione anche inglese appena proposta da Ghezzi e ha chiesto rispetto dei colleghi e dell’aula per quel che si dice in aula. Degasperi ha invece criticato il metodo del “commento alle interrogazioni altrui”. Il presidente Kaswalder ha evidenziato il problema che non tutti conoscono l’inglese. Pur fidandosi del fatto che Ghezzi abbia solo tradotto la propria interrogazione in inglese, ha aggiunto che in quest’aula si dovrebbe parlare in lingua italiana.

Replica: Ghezzi ha replicato riconoscendo di aver fatto una cosa irrituale ricordando però l’uso del dialetto da parte di alcuni consiglieri. Ha poi aggiunto che si attendeva dal presidente una risposta nella quale il presidente indicasse non un numero massimo fisso ma almeno auspicato di richiedenti asilo di cui il Trentino intende farsi carico. Ha poi ricordato che il presidente di Futura è un disabile grave assistito da operatori stranieri, chiedendo di considerare anche questi aspetti quando si parla di esseri umani nono italiani.


Alessio Manica (Pd)

Quale progetto preferisce la Giunta

per la ciclabile Trento-Valsugana?

Vista la contraddizione fra la proposta progettuale della Provincia per la realizzazione del collegamento ciclabile tra la città di Trento e la Valsugana, e la mozione approvata al riguardo dal consiglio comunale di Trento, ma anche con le osservazioni simili alla mozione formulate sul progetto della Pat dalla Federazione italiana amici della bicicletta, Manica ha chiesto quale sia l'intenzione della Giunta rispetto a quest'opera, che soluzione ritenga migliore e se non pensi di coinvolgere anche il Comune.

La risposta: Il presidente Fugatti ha definito il progetto strategico anche per evitare agli utenti provenienti da nord di attraversare la città. La proposta progettuale è stata apprezzata tecnicamente perché compatibile con i collegamenti tra la collina e il centro della città.

La replica: Manica ha affermato di poter “dedurre” dalla risposta del presidente che la Provincia intende proseguire con la proposta progettuale attualmente in suo possesso, ma ha aggiunto che a fronte delle perplessità emerse sullo stesso progetto dalla mozione approvata dal Consiglio comunale di Trento, sarebbe opportuno valutare bene, prima di procedere con la realizzazione dell’opera, la sua utilità e la questione della sicurezza, anche ai fini dell’obiettivo di ottenere l’effetto di una riduzione dell’uso dell’auto.




Allegati
Il ricordo di Borga nelle parole del presidente Kaswalder
Immagini
  • Fiori nel posto vuoto che era di Borga