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26/07/2018 - In aula o in commissione

Assestamento, ritirati quasi tutti gli emendamenti ostruzionistici tranne uelli di Kaswalder

Consiglio provinciale, lavori sospesi, si riprende alle 19.15. Poi si andrà ad oltranza

Assestamento, ritirati quasi tutti gli emendamenti ostruzionistici tranne uelli di Kaswalder

L'approvazione della manovra attesa nel corso della notte

​​Esauriti stamane gli ordini del giorno collegati alla legge proposta dalla Giunta sull’assestamento del bilancio, al rientro in aula nel pomeriggio il presidente del Consiglio provinciale ha subito sospeso i lavori già interrotti in anticipo a mezzogiorno, per lasciare spazio alle trattative e alla ricerca di accordi tra l'esecutivo e le opposizioni in merito agli emendamenti presentati. Dorigatti ha anche informato che dei 1.535 emendamenti depositati, 138 sono inammissibili perché non correttamente formulati o privi di copertura finanziaria. Ne restano quindi in campo ancora 1.397, la stragrande maggioranza dei quali esclusivamente abrogativi e quindi di carattere ostruzionistico, proposti allo scopo di indurre la Giunta ad accoglierne pochi altri, ma “di sostanza”.

Da segnalare che in apertura Bezzi (FI) ha chiesto che l’assessore o il presidente della Provincia riferiscano all’aula sulle iniziative messe in atto per la cattura degli orsi che in queste ultime ore hanno aggredito alcuni capi di bestiame.

Al rientro in aula dopo la sospensione, poco prima delle 16.00 è iniziata la discussione degli articoli e degli emendamenti del ddl sull’assestamento.

Degasperi (M5s) ha criticato l’emendamento della Giunta all’articolo 1 che prevede la riduzione dell’Irap fino al possibile azzeramento dell’imposta per le imprese che aumentano la retribuzione dei lavoratori. Le imprese, ha osservato, non ne ricaveranno alcun beneficio fino al 2020 ed è inoltre impensabile che riescano ad incrementare le retribuzioni dei lavoratori del 20% per ottenere lo sgravio dell'Irap. Fasanelli ha giudicato improponibile l’aumento salariale per accedere all'agevolazione. L’assessore Olivi si è detto sorpreso che di fronte allo sforzo della Giunta di riduyrre l'imposta "ci si fermi ad un esame puramente tecnicistico dell'emendamento". La Giunta - ha precisato - vuole spingere le imprese ad integrare la retribuzione per migliorare l’efficienza e la produttività attraverso un patto con i lavoratori. Con questa nuova norma che a suo avviso "costituisce un asse portate della manovra di assestamento, la Giunta punta a migliorare la qualità del lavoro. Olivi ha negato che per le imprese sia impossibile aumentare la retribuzione dei lavoratori, perché ad essere interessate sono soprattutto quelle che non hanno mai introdotto premi di produttività o di risultato e decidono di adottarli per la prima volta attraverso la contrattazione. L’obiettivo di questa norma, ha sottolineato l’assessore, è promuovere “più produttività in cambio di più retribuzione dei lavoratori”. E ha aggiunto di aver concordato con il consigliere Giuliani (Patt) un ulteriore emendamento che premi i patti tra imprenditori e dipendenti che concordano una riduzione degli orari di lavoro.

I lavori sono stati poi nuovamente sospesi dal presidente Dorigatti per permettere la ricerca di un’intesa tra la Giunta e i consiglieri di opposizione sull’articolo 1 che renda possibile il ritiro di gran parte degli emendamenti al disegno di legge, riferiti soprattutto a questa norma.

Al rientro in aula poco dopo le 17.00, il presidente si è rivolto ai consiglieri Bezzi, Savoi, Fasanelli, Degasperi e Civettini ottenendo da ciascuno la conferma del raggiungimento di un accordo con la Giunta per il ritiro di quasi tutti gli emendamenti da loro presentati. Quelli non ritirati sono stati concordati con l’esecutivo tranne pochi altri. Il solo Kaswalder (gruppo misto) ha risposto a Dorigatti di non voler ritirare i propri emendamenti sia di sostanza sia ostruzionistici, 251 in tutto, a fronte del rifiuto della Giunta di accogliere la sua richiesta di ripristinare il servizio di guardia medica in alcune zone decentrate del territorio provinciale.

Ritirati anche quasi tutti gli emendamenti proposti dai consiglieri maggioranza. Detomas (Ual) ha spiegato di aver rinunciato al suo sull’esenzione dall’imposta di soggiorno, pur rimanendo per il permanere di alcune criticità. Anche Manica (Pd), Passamani (UpT) e Ossanna (Patt), Giuliani (Patt) e Avanzo (Patt) hanno annunciato il ritiro ritirato dei loro emendamenti in larga misura riassorbiti da altri presentati dalla Giunta.

A questo punto il presidente Dorigatti ha sospeso nuovamente i lavori per permettere ai funzionari di Giunta e Consiglio di “ristrutturare” il pacchetto degli emendamenti rimasti. 

Alla luce del chiarimento emerso, Dorigatti ha preannunciato il rientro in aula non appena saranno pronti gli emendamenti rimasti, alle 19.15, dopodiché i lavori proseguiranno ad oltranza fino al voto finale della manovra, previsto a notte inoltrata.