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18/05/2018 - Documenti e Interventi
Il preoccupato intervento del presidente del Consiglio provinciale al congresso degli anziani Acli
Dorigatti: "Senza lavoro impossibile garantire la sostenibilità dei servizi ai non autosufficienti"
Foto allegate
Il preoccupato intervento del presidente del Consiglio provinciale al congresso degli anziani Acli
Dorigatti: "Senza lavoro impossibile garantire la sostenibilità dei servizi ai non autosufficienti"
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"Vi
sono oggi due emergenze: siamo il Paese con il più alto tasso di
invecchiamento in Europa; il secondo che ne deriva è che la
sostenibilità dei servizi e degli interventi rivolti nel nostro
sistema di welfare alle persone anziane non si può garantire se non
si rilancia il lavoro, in particolare dei giovani. Se in giovani non
trovano lavoro, hanno solo occupazioni precarie e continuano ad
andarsene, ci mancheranno le risorse necessarie per dare risposte
adeguate e innovative ai crescenti bisogni di assistenza,
specialmente dei non autosufficienti". È
il preoccupato allarme lanciato stamane dal presidente del Consiglio
provinciale Bruno Dorigatti nel suo intervento al quarto congresso
della Fap-Acli trentine.
Ai 55 delegati espressi dai 2.851 soci della
federazione anziani e pensionati aderenti alla storica associazione
cattolica dei lavoratori del Trentino, riuniti per rinnovare gli
organi sociali, Dorigatti non ha nascosto "il senso di
spaesamento in cui ci troviamo dopo le ultime tornate elettorali,
dalle quali è emerso che la gente chiede risposte. Ma alla
complessità dei problemi attuali non si possono che dare risposte
complesse, anche da parte di chi vorrebbe formare in questi giorni il
nuovo governo". "Senza lavoro non c'è welfare", ha
ammonito il presidente, "perché solo producendo ricchezza
attraverso il lavoro avremo risorse da distribuire anche per
fronteggiare le sempre maggiori esigenze di cura e soprattutto di
servizi diffusi in tutto il territorio, che gli anziani e le persone
non autosufficienti presentano".
"Di fronte all'evolvere di
questi bisogni sociali gli strumenti che la politica trentina aveva
costruito in passato non bastano più – ha proseguito Dorigatti –
e occorre quindi costruirne di nuovi. Qualche anno fa – ha
ricordato in tal senso il presidente – era emersa a livello
provinciale l'idea di un creare un fondo per la non autosufficienza.
La proposta di legge era poi stata abbandonata – ha aggiunto – ma
il problema rimane. A tutti i livelli della convivenza, infatti, oggi
serve coesione e lo sforzo per dar corpo a quei valori di solidarietà
che hanno permesso al Trentino di attraversare anche la crisi
economica di questi anni. A questi valori di coesione e solidarietà
contro la tendenza alla frantumazione sociale – ha concluso il
presidente rivolgendo un appello ai delegati – gli anziani attivi
come voi possono dare un contributo importante, lanciando un
messaggio di saggezza di cui abbiamo un grande bisogno".
Oltre
a Dorigatti hanno rivolto un saluto al congresso della Fap-Acli il
vicesindaco di Trento Paolo Biasioli, che ha messo l'accento sulla
necessità di costruire relazioni intergenerazionali per non
disperdere la memoria di cui gli anziani sono portatori, e
l'assessora regionale alla previdenza e consigliera provinciale
Violetta Plotegher, che ha sottolineato l'alto valore sociale della
copertura contributiva e previdenziale garantita nel nostro
territorio ai familiari che assistono in casa le persone non
autosufficienti.