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08/05/2018 - Documenti e Interventi

Nel 2017 il Consiglio ha esercitato soprattutto una funzione di controllo

Il rendiconto sociale sintetizzato da Dorigatti che ha tracciato un bilancio della legislatura

Nel 2017 il Consiglio ha esercitato soprattutto una funzione di controllo

Quinquennio segnato dal taglio dei costi e da forti contrapposizioni risolte dalla politica

Nel 2017 il Consiglio ha esercitato soprattutto una funzione di controllo

​​​​​ ​"Per il Consiglio provinciale la legislatura che sta per concludersi è stata segnata sia da una forte riduzione dei costi della politica, con un bilancio dell'assemblea legislativa passato dai 14 milioni di euro del quinquennio precedente agli 11 di oggi, sia da forti contrapposizioni tra gli schieramenti, specialmente su temi delicati come la doppia preferenza di genere e la lotta all'omofobia, che hanno bloccato a lungo i lavori in aula senza impedire però, alla fine, di trovare una soluzione perché a prevalere è stata la politica". Era inevitabile, per il presidente Bruno Dorigatti che, affiancato dal segretario generale Patrizia Gentile e dalla dirigente Giorgia Loss, ha sintetizzato oggi in una conferenza stampa a palazzo Trentini l'ultimo rendiconto sociale prima delle elezioni provinciali – rendiconto limitato all'attività svolta l'anno scorso dall'assemblea legislativa da lui guidata – tirare anche un po' le somme dell'intero quinquennio consiliare iniziato nel 2013. "Sono soddisfatto del lavoro svolto e dei risultati ottenuti in questi anni, e i dati che oggi presentiamo ne sono una chiara testimonianza – ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti –, anche se molti ci chiedevano di cambiare il regolamento del Consiglio per evitare gli emendamenti ostruzionistici. Ma le regole istituzionali – ha spiegato – coinvolgono tutti e quindi si cambiano solo assieme, non a colpi di maggioranza. Da noi inoltre – ha ricordato – non esiste il voto di fiducia. Ecco perché restando sempre nei limiti consentiti dal regolamento qualche volta siamo intervenuti riducendo il numero degli emendamenti, ma i momenti più difficili – ha sottolineato – sono stati superati sempre e solo grazie alle intese raggiunte tra le forze politiche". E il fatto che la politica alla fine abbia prevalso è tanto più significativo, ha aggiunto Dorigatti, "se consideriamo il contesto in cui il Consiglio ha operato in questi anni, caratterizzato da una profonda crisi economica e sociale dalla quale non siamo ancora usciti. Crisi di cui ha risentito negativamente anche il rapporto tra i cittadini e la politica. Una società frantumata non poteva che riflettersi anche in una frantumazione della politica. E il Consiglio provinciale è stato lo specchio di questa società. Ciò nonostante – ha concluso il presidente – da noi le istituzioni dell'autonomia tutto sommato hanno retto alla crisi meglio che in altre regioni, e questa tenuta è la garanzia fondamentale della democrazia e della libertà".


La funzione di controllo l'anno scorso è stata quella maggiormente esercitata.


Tornando al rendiconto sociale del Consiglio riferito al 2017, Dorigatti ha evidenziato che tra le funzioni maggiormente esercitate l'anno scorso dall'organo legislativo spicca quella di controllo sull’operato della Giunta. Lo dimostrano le tante interrogazioni depositate oltre alle proposte di mozione e agli ordini del giorno: questi atti politici tipicamente ispettivi hanno prevalso nettamente sui disegni di legge. "Ciò si spiega – ha osservato Dorigatti – con il perdurare della crisi economica e in parte anche per effetto della cosiddetta porta girevole". Il presidente ha definito "intenso" il lavoro sviluppato dal Consiglio provinciale nel 2017, come documentano le 47 convocazioni in aula che si sono poi tradotte in 83 sedute della durata complessiva di 229 ore. Inoltre, sono state 30 le riunioni della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi (la "capigruppo") e 144 le ore delle sedute svolte dalle cinque Commissioni permanenti dell'assemblea legislativa. L’Ufficio di presidenza si è incontrato 21 volte, adottando complessivamente 87 deliberazioni, tra cui quella relativa all’istituzione del Collegio dei revisori dei conti – nuovo organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica – ed elaborando anche la proposta di nuovo regolamento organico del personale del Consiglio provinciale. Nel complesso, la presenza dei consiglieri alle votazioni in aula è stata decisamente alta, con una media dell’80%.


Nel 2017 approvate 19 leggi e altre 15 abrogate. Meno tempo per l'approvazione.


Nel 2017, ha proseguito Dorigatti, sono state approvate 19 leggi, provenienti da 26 progetti di leggi che comprendevano 402 articoli e 1.101 commi. Circa il 70% delle leggi approvate è stato proposto dalla Giunta, in calo rispetto ai dati del quinquennio precedente, quando a prevalere era l'iniziativa consiliare. Le leggi provinciali del 2017 si sono dedicate ad un’ampia revisione delle normative previgenti in materia di cave, governo del territorio, cultura e politiche sociali, abrogando per intero 15 leggi degli anni precedenti. Come l’anno scorso, però, la diminuzione delle leggi provinciali (oggi in vigore ce ne sono in tutto 386) è dovuta all’opera di pulizia di leggi “superate” realizzata dalla legge collegata alla manovra di bilancio.

Nello svolgere la sua attività, ha segnalato il presidente, il Consiglio ha dimostrato anche nel 2017 l’efficacia della programmazione dei lavori consiliari, diminuendo i tempi di trattazione dei provvedimenti. Fra la presentazione e l’approvazione trascorrono in media 269 giorni. Attualmente oltre 40 leggi prevedono l’emanazione di regolamenti che non sono stati ancora approvati. Un dato in diminuzione rispetto all’anno precedente, quando erano 56 i provvedimenti normativi in attesa di attuazione. Aumentano, pertanto, i regolamenti, che si attestano a 237, in lieve aumento rispetto al 2016 (230). In particolare nell’ambito dei lavori consiliari ha prevalso la funzione di controllo (1352 le interrogazioni complessive, di cui 248 a risposta immediata). E di indirizzo (mozioni, ordini del giorno e risoluzioni) che giungono a superare il 90% degli atti. Sono state 124 le proposte di mozione presentate, di cui 26 approvate, 191 gli ordini del giorno, di cui 137 approvati. Sono, poi, complessivamente 64 i pareri espressi dalle cinque Commissioni su atti della Giunta provinciale. Le petizioni popolari presentate nel corso dell’anno sono state 6, una in più rispetto al 2016, segno di una crescente richiesta di partecipazione diretta dei cittadini. E’ proseguita l’attività di rendicontazione sull’attuazione delle leggi provinciali con 38 leggi vigenti per le quali è previsto per la Giunta l’obbligo di relazioni periodiche al Consiglio provinciale.

Sempre in questo ambito il Tavolo di coordinamento per la valutazione delle politiche pubbliche si è riunito 8 volte, portando a termine la valutazione sullo stato di attuazione della legge provinciale sul benessere familiare. Si è consolidata, poi, l’attività di informazione e documentazione per i consiglieri online sia attraverso il sito ‘Segnalazioni’, il giornale telematico, sia con la banca dati ‘Documenti studi e ricerche’. In merito all’attività istituzionale il Consiglio ha previsto con la legge 5 l’istituzione del Garante dei minori e dei detenuti (Antonia Menghini).

"Per quanto riguarda l’Autonomia, ha proseguito Dorigatti, il Consiglio ha dato seguito al processo di riforma dello Statuto speciale, assicurando l’organizzazione di lavori della Consulta insieme agli uffici della Giunta provinciale. A fine 2017 lo Statuto speciale ha subito due modifiche importanti: la prima riguardante la tutela delle minoranze linguistiche e la seconda relativa a rilevanti poteri in materia di energia idroelettrica. La Consulta si è riunita 25 volte e ha promosso 17 incontri sul territorio".





GLI ALTRI DATI EVIDENZIATI DAL PRESIDENTE NEL SUO INTERVENTO: ATTIVITÀ’ PER I CITTADINI E DEGLI ORGANI INCARDINATI NEL CONSIGLIO PROVINCIALE



L’Autorità per le minoranze linguistiche ha proseguito nella sua attività di collegamento con le comunità di minoranza e allo stesso tempo nelle iniziative di promozione dell’interesse della comunità trentina rispetto alla realtà storica, culturale e linguistica ed economica delle minoranze ladina, mochena e cimbra.


Il Comitato provinciale per le Comunicazione grazie al nuovo Accordo-quadro tra Agicom, Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e la Conferenza delle Regioni e Province autonome ha aggiunto alle sue competenze, quelle di organo funzionale dell’Autorità nazionale. In modo da esercitare in sede locale la delega relativa all’attività conciliativa tra i cittadini e gli operatori della comunicazione. Nel 2017 sono stati 1.091 i procedimenti amministrativi depositati presso il Corecom. Ai cittadini è tornata una somma complessiva di 434.960 euro.


La Commissione provinciale per le pari opportunità ha potenziato il programma di attività per la promozione delle pari opportunità tra donna e uomo tra i cittadini, istituzioni, associazioni. In particolare nel corso del 2017 ha dato sostegno alla modifica della legge provinciale per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella composizione delle liste elettorali. La CPPO ha dato poi attenzione al tema della violenza maschile sulle donne, rilanciando la campagna ‘ Se ti ama troppo, non ti ama affatto’. L’organo consiliare ha anche approfondito il tema della ‘medicina di genere’.


Il Difensore civico-garante dei minori nella sua funzione di organismo super partes a tutela dei cittadini nei confronti della Pubblica amministrazione e di Garante dei minori ha trattato 849 fascicoli nel corso del 2017. A tal senso di rilievo la stipula del protocollo con il Presidente del Tribunale dei minorenni e i presidenti dei Tribunali ordinari di Trento e Rovereto sull’istituzione di un elenco di tutori volontari per minori stranieri non accompagnati e lo svolgimento di uno specifico corso di aggiornamento per i tutori volontari. I ricorsi trattati nel corso dell’anno hanno riguardato per il 37% controversie o questioni con la Pubblica Amministrazione e per il 30% con il territorio e l'ambiente.


Il Forum trentino per la pace e i diritti umani nel corso dell’anno ha lavorato alla promozione di oltre 400 tra eventi ed incontri pubblici volti alla sensibilizzazione sui temi della pace e i diritti umani. Inoltre, grazie ad un accordo con la Provincia ha avviato nuove iniziative nel percorso formativo rivolto a i giovani in servizio civile. Si attesta a 61 il numero di associazioni aderenti all’Assemblea del Forum, mentre sono oltre una decina i progetti avviati da reti di partnership tra pubblico e privato.


La Comunicazione. L’attività di stampa, informazione e comunicazione dell’attività dell'assemblea e delle istituzioni autonomistiche ha proseguito nel solco multimediale con la carta stampata (la testata storica di Consiglio provinciale cronache quest’anno raggiunge i 40 anni di pubblicazione continuativa con una diffusione di oltre 30.000 copie) , con la televisione, radio e web. Ricordo anche la stampa della nostra pubblicazione ’Cronache’ su carta speciale in Braille per circa 200 abbonati non vedenti. Nel 2017 l’Ufficio stampa consiliare ha avviato una campagna informativa a supporto dei lavori della Consulta per lo Statuto speciale. A tali iniziative si affianca l’attività di visite guidate all’Istituzione, per pensionati, anziani e iscritti all’Università della terza età. Nel corso del 2017 hanno aderito a questa iniziativa 104 gruppi per 3.800 persone, di cui circa 3000 oltre i 65 anni. A questi si aggiungono 4.215 studenti con 401 accompagnatori. Palazzo Trentini ha aperto le porte al vasto pubblico per una serie di 10 mostre d’arte e iniziative culturali, tra cui segnaliamo la generosa disponibilità della Collezione Kreuzer che per l’esposizione ‘Arte dopo il 1900’ ha offerto alla cittadinanza l’arte dei territori del Tirolo storico.


La Sala Aurora di Palazzo Trentini, offerta gratuitamente alla cittadinanza, è stata richiesta da numerose associazioni per ospitare convegni ed incontri, mentre la prestigiosa cornice della Sala Depero ha ospitato diverse cerimonie ed eventi tra cui la ‘Giornata dell’Autonomia’ con il coinvolgimento della ‘Consulta per il Terzo Statuto’.


Organizzazione, personale e risorse. Il personale del Consiglio è inquadrato in un proprio ruolo autonomo. La nuova dotazione organica prevede 85 posti di ruolo, e, complessivamente, sono 83 i dipendenti. Nel 2017 l'investimento in formazione è aumentato in modo significativo sia con specifici corsi all’interno del Consiglio sia con corsi di formazione organizzati dalla TSM. Inoltre nel 2017 il Consiglio provinciale ha stipulato con le organizzazioni sindacali modalità di utilizzo delle risorse del fondo da destinare ad obiettivi specifici. Infine nell’anno in oggetto è iniziata la fase attuativa del Piano delle attività della Certificazione del marchio Family Audit, per arrivare alla certificazione finale (Executive) nel 2019. Il sistema informativo del Consiglio provinciale ha visto anche nel 2017 un incremento di efficacia ed efficienza anche con la formazione informatica del personale.


Risorse finanziarie. Per quanto riguarda le spese, come negli anni precedenti anche nel 2017 il bilancio ha visto una riduzione sia per i cosiddetti costi della politica che in generale per la gestione complessiva.


Sedi ed ambienti di lavoro. Nel corso dell’anno sono proseguiti i lavori di restauro della sala del Giudizio di Paride di Palazzo Trentini. Inoltre a decorrere dal 1 gennaio 2018 il Consiglio provinciale non sostiene alcun canone di affitto con un risparmio di annuo di 371.000 euro, in seguito all’acquisto dell’immobile da parte di Patrimoni del Trentino.







Allegati
Link al testo integrale del rendiconto sociale 2017 del Consiglio provinciale
Immagini
  • Patrizia Gentile, Bruno Dorigatti e Giorgia Loss
  • Dorigatti risponde alle domande dei giornalisti