Quinta Commissione: Ossanna sospende il ddl sulla Giornata della cultura trentina all'estero
La Pat potrebbe aprire altre sezioni di scuole dell'infanzia in cui adottare il metodo Montessori
Borga aveva chiesto al capogruppo del Patt il ritiro del testo. Crispi: il cortile migliorerà
Audizioni
sulla petizione dei genitori perché i bambini possano utilizzare
durante la ricreazione i cortili delle scuole primarie Crispi di
Trento, l'esame sospeso dopo le critiche di Borga di CT, del ddl di
Ossanna (Patt) per l'istituzione della Giornata della cultura
trentina all'estero, e infine l'aggiornamento sullo stato di
attuazione di una mozione e di un ordine del giorno approvati
nell'aula del Consiglio, che chiedevano l'incremento della
sperimentazione del metodo educativo montessoriano nelle scuole
dell'infanzia e primarie del Trentino, sono stati i tre temi
affrontati oggi dalla Quinta Commissione presieduta da Lucia Maestri
(Pd).
Comune
e Provincia spieghino ai genitori come saranno utilizzati i cortili
delle Crispi.
Sulla
petizione
24 riguardante
l’utilizzo
e
la sistemazione dei
cortili delle
scuole Crispi di Trento per
la ricreazione dei bambini,
sono
stati sentiti
il
Comune di Trento e due
genitori
da
cui è partita l’iniziativa.
Maestri ha ricordato che la Commissione ha già ottenuto
dalla Provincia chiarimenti sulla questione
patrimoniale relativa
ai due
cortili delle
Crispi e
che questo ha aperto la
strada alla soluzione del problema. Per il Comune di Trento è
intervenuta l’assessora
Chiara
Maule
che,
affiancata
dal dirigente delle attività educative, Giuliano
Franzoi,
ha precisato i
termini dell’accordo
raggiunto
sui cortili con
la Provincia.
In sostanza il cortile interno alla
scuola primaria rimarrà
al Comune mentre quello esterno sarà
di competenza
della Pat.
All’accordo
manca ora
solo
la firma, per
cui
a breve –
ha assicurato Maule, il
Comune si attiverà per rendere fruibile dai
bambini il
cortile interno, finora
utilizzato l’estate
per il cinema all’aperto. Per
questo, ha detto,
non verranno
piantati
alberi
né
installate strutture fisse, ma dal prossimo anno scolastico vi
saranno alcuni abbellimenti:
piante rampicanti, giochi
disegnati
a
terra per divertire
i bambini durante la ricreazione,
tendaggi per proteggere dal sole nei mesi caldi. Franzoi
ha
precisato
che il
pavimento in pietra del cortile è
sotto tutela e
quindi non può
essere sostituito ma risulta tuttavia idoneo
per
la sicurezza anche dal
punto di vista della scivolosità.
Diverso è il caso del cortile esterno, che
per essere utilizzato anche dai bambini
delle
Crispi, ma
per questo servirebbe una richiesta della scuola, richiede la
messa
in sicurezza vista
la presenza
dei gradoni.
Claudio
Civettini (Civica Trentina) ha chiesto perché ci sia voluta una
petizione perché il Comune si muovesse, se vi sono già impegni di
spesa e se è vero che le aule delle Crispi sono stracolme. Maule ha
risposto che le aule con 25 bambini sembrano strette ma in realtà
non lo sono, che il Comune non poteva intervenire prima di arrivare
ad un accordo con la Provincia, che ha richiesto tempo essendo la
questione patrimoniale molto complessa. Quanto agli impegni di spesa,
Maule ha ribadito che gli interventi miglioreranno il cortile dal
prossimo anno.
Per
i genitori firmatari della petizione sono poi stati sentiti Sara
Cimadom e Dora Tavernaro dell’associazione “Noi per le
Crispi”. La questione dei cortili, hanno esordito, si trascina
ormai da quattro anni nonostante i ripetuti tentativi dei genitori di
dialogare con la dirigenza, con il Comune e con il Conservatorio
Bonporti. La richiesta è di avere uno spazio ricreativo esterno
adeguato alle esigenze di bambini di una scuola primaria come questa.
I problemi consistono nella ristrettezza dell'unico cortile oggi
utilizzabile rispetto al numero dei bambini che ne usufruiscono a
turno e con rischi per la sicurezza (dovuti al ghiaccio che si crea
sul pavimento d'inverno e al caldo eccessivo che si registra sotto il
sole in primavera). Non si può correre e il frastuono che si crea
con i bambini in cortile è eccessivo. I genitori si sono detti
disponibili a collaborare per cercare soluzioni adeguate, perché
l'unica alternativa al cortile è costituita dai corridoi della
scuola. Quanto al cortile esterno, anche per i due genitori il
possibile utilizzo ne richiederebbe la messa in sicurezza. Le due
mamme firmatarie, sollecitate anche da una domanda di Civettini,
hanno espresso amarezza per la risposta a loro avviso un po' troppo
"lapidaria" ricevuta dal Comune, dimostratosi insensibile a
un bisogno primario dei bambini.
Maestri
ha proposto di inserire nella relazione finale della Commissione
sulla petizione, la richiesta di un incontro chiarificatore tra
Provincia, Comune e genitori, che non coinvolga solo i tecnici ma i
responsabili politici dell'amministrazione.
Sospeso
da Ossanna il ddl istitutivo della Giornata della cultura trentina
all'estero.
A
seguire Lorenzo Ossanna (Patt) ha prima presentato e poi
sospeso l'esame del testo, da lui stesso modificato con alcuni
emendamenti, del ddl 189 proposto dal capogruppo del Patt per
promuovere la cultura trentina all'estero attraverso attività e
iniziative organizzate dalle associazioni degli emigrati, da
concentrare in un'apposita "Giornata" coincidente con la
Giornata dell'autonomia che si celebra il 5 settembre di ogni anno.
Originariamente il testo prevedeva una "Settimana della cultura
trentina all'estero", ma d'intesa con l'assessore Mellarini,
presente alla seduta e favorevole alle modifiche, l'emendamento di
Ossanna ha ridotto gli eventi ad una sola giornata. Preannunciando la
non partecipazione al voto di Civica Trentina, Rodolfo Borga ha
chiesto se le associazioni trentine all’estero sono libere di
organizzate già oggi iniziative e attività per promuovere la
cultura della nostra terra all’estero come prevede il ddl. Ottenuta
risposta affermativa dalla Giunta con il dirigente Bettotti, Borga ha
invitato Ossanna a ritirare il provvedimento. "Sarebbe – ha
spiegato – come se un ddl permettesse alle Proloco di organizzare
attività che le Proloco sono già libere di organizzare". "Vi
è una concezione sbagliata dei rapporti tra la Provincia e il libero
associazionismo per cui si propone una legge che dice che esse
possono fare quel che già possono fare. Queste associazioni si
potrebbero ritenere offese da un ddl come questo". Tanto più,
ha lamentato Borga, che questo testo aggiungerebbe un'altra norma,
oltretutto inutile, alle già troppe leggi esistenti. E ha concluso:
“Civica Trentina è fermamente contraria al ddl nel metodo:
proposte come questa non si dovrebbero fare”. Civettini ha aggiunto
che sulle attività di queste associazioni vi sono speculazioni di
carattere politico da parte del Patt.
Ossanna
ha replicato spiegando che il ddl non aggiunge una nuova normativa
all'ordinamento provinciale ma integra la legge già esistente, la 12
del 2007 sulle attività culturali. Inoltre il testo specifica che le
associazioni dei trentini all’estero possono già organizzare
iniziative sulla cultura del nostro territorio: la novità è che il
ddl istituisce una giornata della cultura trentina all’estero. A
questo punto Gianpiero Passamani (UpT) ha chiesto una sospensione di
5-10 minuti per confrontarsi con Ossanna, gli altri colleghi di
maggioranza e l'assessore. Al termine Ossanna ha informato la
Commissione di aver deciso di sospendere il ddl.
Bene
la sperimentazione del metodo Montessori nelle scuole trentine. Nuovi
corsi in vista. La Provincia valuterà l'anno prossimo se aprire
altre sezioni nelle scuole dell'infanzia per rispondere alle
crescenti domande dei genitori.
La
Commissione ha infine ascoltato il dirigente del Servizio istruzione
della Pat Roberto Ceccato in merito all’attuazione di una
mozione e di un ordine del giorno sulla sperimentazione del metodo
Montessori nelle scuole dell’infanzia e primarie del Trentino e di
corsi di formazione e aggiornamento dei docenti. Qualche giorno fa,
ha riferito Ceccato, la Provincia ha dato il via libera ad un nuovo
corso di formazione per abilitare all'utilizzo del metodo Montessori
altri docenti nella fascia della scuola primaria. Il primo corso
proposto tre anni fa aveva permesso di abilitare una quarantina di
insegnanti, ma ora ne servono altri. Il nuovo corso, che partirà ad
agosto a Rovereto e durerà più di un anno scolastico, sarà a
pagamento perché gestito dall’opera Montessori. Quanto alla
sperimentazione avviata con il finanziamento della Pat nell'anno
scolastico 2016-2017 in tre sezioni di scuole dell'infanzia e in tre
classi di scuola primaria, dove maggiori erano le richieste delle
famiglie e coinvolgendo fino a 75 bambini per ciascun grado di scuola
interessato, Ceccato ha riferito che i risultati appaiono finora
soddisfacenti ma che una valutazione adeguata di questa fase si potrà
fare nelle scuole dell'infanzia al termine del terzo anno, quindi nel
2019, e nella scuola primaria al termine del quinto anno, cioè nel
2021. In ogni caso, ha osservato il dirigente, l'esperienza sta
procedendo bene e nel caso delle scuole dell'infanzia già l'anno
prossimo si potrà ragionare sulla possibilità di estendere la
sperimentazione tenendo conto delle domande emergenti dai genitori
soprattutto nell’Alto Garda, nella Rotaliana e nelle valli di Non e
di Sole, dove si valuterà l’eventuale apertura di ulteriori
sezioni.
Alle
domande poste da Manuela Bottamedi (Forza Italia) circa i
posti disponibili per il corso e la partecipazione alle spese di
partecipazione dei docenti da parte della Provincia, Ceccato ha
risposto che non vi sono limiti alle iscrizioni dei docenti, purché
provengano da insegnanti già abilitati che lavorino nelle scuole del
Trentino. Solo a questa condizione gli insegnanti potranno poi essere
inseriti anche nella graduatoria montessoriana. Quanto al costo di
iscrizione al corso di formazione offerto ai docenti per conseguire
l'abilitazione, organizzato e gestito dall'Opera Montessori, ammonta
a circa 2.400 euro, è a carico degli interessati a conseguire il
diploma e non è prevista una compartecipazione da parte della
Provincia, che comunque interverrà riconoscendo, com'è avvenuto
anche tre anni fa, la possibilità di utilizzare per la frequenza le
ore in servizio a disposizione degli insegnanti per il diritto allo
studio.