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23/04/2018 - Incontri

L'idea di cordata è la grande lezione di Bruno Detassis, "Re del Brenta"

L'intervento del presidente Dorigatti all'inaugurazione della mostra dedicata al grande alpinista

L'idea di cordata è la grande lezione di Bruno Detassis, "Re del Brenta"

Foto allegate

L'idea di cordata è la grande lezione di Bruno Detassis, 'Re del Brenta'

​​​​ Poiché "la conquista di un traguardo non è quasi mai merito esclusivo del singolo, bensì impegno e passione di tutti", "l’idea di cordata è la lezione migliore di Detassis". Lo ha detto il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti all'inaugurazione, nel pomeriggio, della mostra 'Bruno Detassis, una vita libera in montagna', a dieci anni dalla morte del grande alpinista. La mostra, ideata dalla Sat e allestita in collaborazione con il Film Festival della Montagna sia nella propria sede sia in quella adiacente del Consiglio provinciale, a palazzo Trentini (via Manci 27), resterà visitabile fino al 6 maggio e comprende una cinquantina di fotografie di Detassis scattate da Adriano Dalpez e delle vette da lui scalate, 15 pannelli riguardanti la vita, le scalate, il lavoro, la famiglia e 12 vetrine con gli oggetti appartenenti allo scalatore e guida alpina. 

Dopo aver evocato il profilo "schivo e burbero ma profondamente umano" del "Re del Brenta", "interprete di quel rapporto intimo con la montagna che è componente essenziale del carattere della nostra gente", Dorigatti ha insistito sulla metafora della cordata "che lo portò su molte cime e che ne decretò la fama ed il carisma. Quella cordata – ha aggiunto – il cui esempio è calzante in un tempo in cui sembra prevalere il soggetto singolo su quello collettivo e in una società che deve ritrovare il senso dello stare insieme, dell’affrontare uniti le difficoltà, della solidarietà silente e concreta, esattamente come avviene nelle salite e nelle arrampicate più ardue". 

Per Dorigatti infine, "ricordare Bruno Detassis, a pochi giorni dalla Festa della Liberazione e rammentando la sua deportazione nei lager nazisti, significa anche riaffermare il valore della libertà, fonte di ogni progresso e di ogni forma di sviluppo, per dire di un’umanità oggi esposta pericolosamente al vento delle demagogie e delle ricerche dell’ ”uomo della Provvidenza” e ripiegata sulla gelosa conservazione degli egoismi personali e sulla paura dell’Altro, ovvero sull’esatto contrario dei principi che ispirano la cultura vera della montagna e che pongono l’individuo al centro di ogni agire e di ogni sfida". Alla cerimonia sono intervenuti anche, per ricordare la figura dello scalatore simbolo della nostra terra, i presidenti della Sat e del Trento Film Festiva Claudio Bassetti e Mauro Leveghi, la figlia di Detassis, Ialla, e l'autore delle foto, Adriano Dalpez​

Immagini
  • Il presidente Dorigatti durante il suo intervento all'inaugurazione della mostra dedicata a Bruno Detassis
  • L'atrio d'ingresso a palazzo Trentini durante l'inaugurazione della mostra dedicata a Bruno Detassis
  • Ialla Detassis e Adriano Dalpez