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17/04/2018 - In aula o in commissione

Approvato il testo unificato contro bullismo e cyberbullismo, ma l'opposizione minaccia battaglia

Quarta Commissione, sì alla delibera sulla collaborazione con i privati nei servizi sanitari

Approvato il testo unificato contro bullismo e cyberbullismo, ma l'opposizione minaccia battaglia

In allegato, l'ordine del giorno con accesso ai testi discussi

​​​Con i voti favorevoli dei soli consiglieri presenti, tutti di maggioranza dopo le dimissioni dei tre di minoranza, la Quarta Commissione presieduta da Giuseppe Detomas (Ual) ha approvato oggi il testo unificato che modifica alcune norme in materia di politiche giovanili e altre leggi, soprattutto per introdurre misure di contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. L’organismo si è poi espresso a favore di una delibera proposta dall’assessore Zeni per attuare la norma della legge sulla salute del 2010, che prevede la collaborazione tra soggetti pubblici e privati nella gestione di servizi sanitari innovativi. Decise infine le audizioni sul testo unificato di 4 ddl a favore di soggetti con gravi disabilità e privi di sostegno familiare.


Maggioranza uninime a favore del testo unificato anti-bullismo e cyberbullismo, che aggiorna anche parte delle leggi sulle politiche giovanili. L’opposizione minaccia però ostruzionismo in aula.


Dopo aver accolto una decina di emendamenti ricavati dalle audizioni della settimana scorsa, la Quarta Commissione presieduta da Giuseppe Detomas (Ual) ha approvato oggi all’unanimità, ma con i soli quattro voti dei consiglieri di maggioranza (Detomas, Plotegher, Viola e De Godenz, essendosi dimessi Kaswalder, Zanon e Cia, vale a dire tutti gli esponenti di minoranza) il testo unificato di sei disegni di legge – proposti, nell’ordine, da Lucia Maestri (Pd), Filippo Degasperi (M5stelle), Walter Viola (Patt), Luca Giuliani (Patt), dall’assessora Sara Ferrari (Pd) e da Claudio Cia (Gruppo misto) – che in 38 articoli aggiorna le norme del 2007 sugli interventi a favore dei giovani e altre discipline provinciali, introducendo modifiche riguardanti il servizio civile e soprattutto misure di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. All’inizio della seduta Rodolfo Borga (Civica Trentina), garante delle minoranze, ha avvertito che le opposizioni non ostacoleranno il provvedimento in aula solo se il testo “uscirà blindato” dalla Commissione. Detomas ha ricordato che il ddl unificato è frutto di un accordo politico che si spera resista ad eventuali ulteriori emendamenti quando approderà in aula. Dello stesso avviso Viola, che ha sottolineato la condivisione finale sul testo raggiunta in Commissione da tutti i firmatari, e auspicato un “impegno corale” per portare a termine il lavoro svolto. L’assessora Ferrari ha avvertito che, vista l’assenza dei firmatari di minoranza (Degasperi e Cia), le modifiche apportate oggi, pur non di sostanza, potrebbero non trovare il loro sostegno in aula. L’importante, ha concluso Detomas, è che la maggioranza resti compatta nel salvaguardare lo sforzo compiuto in questi mesi.

Tra gli emendamenti, accolta la proposta firmata dal presidente della Giunta Rossi che prevede la possibilità, per gli istituti che gestiscono percorsi di alta formazione nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, di vendere prodotti e servizi realizzati dagli studenti purché l’utile sia poi reinvestito per migliorare l’offerta formativa. Un’altra modifica, voluta da Plotegher, ha indotto la Commissione a rimuovere dal testo originario la possibilità di prolungare il servizio civile fino a 24 mesi, se prestato nell’ambito del co-housing.

Nelle dichiarazioni finali Plotegher (Pd), soddisfatta del testo, ha osservato che molto più preoccupante del cyberbullismo e quindi da affrontare al più presto è oggi il dilagante utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei giovani. Occorrerà identificare per questo “aree di non uso” di questi strumenti per prevenire i danni neurologici che essi possono provocare alla salute, in particolare nella prima infanzia.

Il presidentre Detomas ha evidenziato la “mediazione non al ribasso” da cui è scaturito questo ddl. L’auspicio è che altrettanta condivisione si registri anche in aula.


Sì alla delibera sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati per gestire insieme l’erogazione di servizi sanitari innovativi.


Sempre con i quattro “sì” dei consiglieri presenti – Detomas, Plotegher, Viola e De Godenz – la Commissione si è poi espressa a favore della delibera proposta dalla Giunta e illustrata dall’assessore alla salute e alle politiche sociali Luca Zeni, per dare attuazione alla norma della legge sulla sanità del 2010 che prevede di promuovere progetti di sperimentazione per modelli gestionali collaborativi tra la soggetti pubblici e privati. La collaborazione prevista da apposite "Linee guida” riguarda l'erogazione congiunta di prestazioni sanitarie e di azioni di protezione sociale nelle aree dell'integrazione socio-sanitaria. Si tratta di disciplinare il coordinamento per garantire continuità ai servizi innovativi già organizzati dall’Azienda sanitaria provinciale gestionali innovativi che coprono i settori della salute mentale, delle dipendenze e l’area materno-infantile. L’obiettivo è il miglioramento della qualità dei risultati e in particolare dell’autonomia dei soggetti assistiti.


“Dopo di noi” e “Care givers”: verso l’approvazione il testo unificato di 4 ddl.


Infine l’organismo ha programmato le audizioni da effettuare in merito al testo unificato di quattro disegni di legge proposti, nell’ordine, da Marino Simoni (Progetto Trentino), Walter Viola (Patt), Pietro De Godenz (UpT) e dall’assessore Luca Zeni (Pd), che prevedono di modificare alcune norme provinciali sull’handicap, la non autosufficienza e la salute, per andare incontro ai bisogni delle persone con gravi disabilità e prive di sostegno familiare. Simoni ha spiegato che il testo da lui firmato sottolinea la necessità che la Provincia sostenga chi rinuncia al lavoro fuori casa per prendersi cura di un familiare affetto da una grave non autosufficienza. Occorre creare una rete e anche forme di aiuto economico che evitino la degenerazione e l’isolamento di queste difficili situazioni specialmente nei territori più decentrati della nostra provincia. Viola ha ricordato che il testo unificato mette insieme due aspetti: il cosiddetto “dopo di noi” e i “Care givers”. Il “dopo di noi” è molto sollecitato dai genitori con figli disabili, giustamente preoccupati per l’avvenire di questi ultimi. La norma proposta offre possibili e importanti risposte, riconoscendo sia uno stanziamento importante sia strumenti innovativi come la coabitazione. Il consigliere ha espresso soddisfazione per il testo prodotto dal gruppo di lavoro formato anche dall’assessore. Dal canto suo Zeni ha sottolineato il cambiamento delle aspettative di vita delle persone di cui il testo unificato tiene conto, prevedendo in particolare risorse sul “dopo di noi”. Ci si concentra molto sul socio-assistenziale più che sul socio-sanitario, e questo per l’assessore è molto positivo. Significativo, ha aggiunto, anche il finanziamento di 700.000 euro già messo in cantiere dalla Giunta per l’attuazione di quest’aggiornamento legislativo.