La seduta si è aperta con un richiamo da parte del Presidente
Dorigatti, in occasione dell’8 marzo, all’impegno contro il
gravissimo fenomeno della violenza sulle donne. Porgendo l’augurio
alle donne trentine, ha auspicato, inoltre, una crescita di
sensibilità nel confronti dell’universo femminile.
Filippo Degasperi
(Movimento 5 stelle)
No agli screening
oncologici
nel dipartimento di
prevenzione
La mozione del consigliere 5
Stelle, bocciata con 16 no, 13 sì, un astenuto, aveva l’obiettivo
di impegnare la Giunta a verificare con l'Azienda servizi sanitari
l'opportunità di integrare gli screening oncologici nel Dipartimento
prevenzione e di aggregare a quest'ultimo l'attuale struttura
denominata screening provinciale e percorso diagnostico per la
prevenzione del carcinoma della cervice uterina. L’assessore Zeni
ha detto che tutte le unità di screeening sono coordinate dal
Dipartimento di prevenzione e quindi la mozione non può essere
accolta perché non è opportuno staccare alcune funzioni dalle unità
di riferimento. Donata Borgonovo Re (Pd) ha chiesto una sospensione
per valutare e approfondire i contenuti della mozione. Al rientro in
aula, la consigliera ha affermato che, come ha spiegato ai
consiglieri del gruppo Pd Luca Zeni, una recente determina del
direttore sanitario ha ridisegnato il servizio prevenzione. Il
modello è stato riformato e quindi si dovrà capire se questa nuova
modalità sanerà le eventuali debolezze evidenziate dalla mozione di
Degasperi. Claudio Cia ha annunciato il suo sì alla mozione ed ha
sottolineato che anche la vicenda di questa mozione dimostra che le
scelte vengono fatte dal direttore e non dall’assessore. Degasperi
ha detto che la recente determina se ha ridisegnato la prevenzione
significa che problemi di coordinamento c’erano. E comunque le
spiegazioni date dall’assessore ai compagni di partito potevano
essere data anche all’aula. Il consigliere 5 Stelle ha inoltre
ricordato che la mozione è stata scritta dopo la determina del
direttore dell’Azienda sanitaria e raccoglie esigenze sollevate dal
personale. Quindi, i problemi non sono stati risolti. Anche Nerio
Giovanazzi (AT) ha sostenuto la mozione, perché in questi tre giorni
di consiglio è emerso il sospetto che l’assessorato alla salute
sia in stato confusionale e dipenda dalle decisioni di questo o quel
dirigente. Bezzi di Forza Italia, ricordando il no di Zeni alla sua
richiesta di introdurre una sperimentazione di diagnosi dei tumori,
ha annunciato il sì alla mozione.
Giuseppe Detomas (Ual)
Rinnovare il marchio
"Ecofesta Trentino"
per l’ecosostenibilità
per gli eventi
La mozione del consigliere
ladino, emendata d’intesa con la Giunta, approvata all’unanimità,
impegna a sostituire il logo "Ecofesta Trentino"
promuovendo il logo “Eco-Event Trentino”, rendendo così più
mirati e attuali i requisiti per l'assegnazione di questo marchio
provinciale di eco-sostenibilità per gli eventi, tenendo in
considerazione le linee guida del marchio "Green Event"
della Provincia di Bolzano. Impegna poi a verificare la possibilità
di un ente unico di valutazione per l'assegnazione del marchio, e ad
orientare i contenuti dei requisiti a sostengo di merci e alimenti di
qualità prodotti nel Trentino. L’assessore Gilmozzi, condividendo
la mozione, ha detto che gli eventi possono avere un impatto
ambientale e per questo sono stati posti nell’aggiornamento del
piano dei rifiuti e ci si è chiesti cosa si può fare di più.
L’Appa ha istituito un tavolo con tutti i servizi della Pat che
ruotano attorno a queste manifestazioni, adottando un marchio che va
al di là delle feste, che comprenda tutti gli eventi. La
sperimentazione ha messo in evidenza 10 azioni obbligatorie per
ottenere il marchio di eco – evento. Oltre al decalogo, si sono
individuate buone azioni da adottare. Giusto, infine, dare una
dimensione internazionale di questo marchio, per rafforzare
l’immagine del Trentino.
Manuela Bottamedi (FI)
Alfabetizzazione emotiva
la mozione torna in
commissione
Per aiutare i bambini, i
preadolescenti e gli adolescenti ad affrontare difficoltà e disagi e
a crescere sereni, forti e autonomi, la mozione di Bottamedi impegna
la Giunta a modificare i piani di studio delle scuole primarie e
delle scuole secondarie di primo grado, prevedendo la trasformazione
di una delle materie opzionali facoltative (quattro alle elementari e
tre alle medie) in un'ora obbligatoria curricolare, sul modello del
nord Europa, dedicata all'alfabetizzazione emotiva,
all'approfondimento delle competenze relazionali. L’assessore
Gilmozzi, ha detto che il piano del primo ciclo scolastico, prevedono
già momenti per implementare le proprie competenze relazionali. Un
piano che deve esser curato dall’autonomia scolastico, mentre la
mozione vincolerebbe alle singole scuole, limitando la scelta inoltre
a chi sceglie le ore facoltative. Quindi, la mozione non è stata
accettata perché, secondo la Giunta, violerebbe l’autonomia
scolastica e perché il piano sulle competenze relazionali c’è
già. Giovanazzi ha detto di condividere la mozione della consigliera
perché molti ragazzi non trovano più riferimento nella famiglia.
Manuela Bottamedi ha ribattuto affermando che, è vero, la scuola non
può assumersi la responsabilità di tutto, ma nella mozione si parla
di alfabetizzare i ragazzi nei confronti della vita. Un compito
decisivo che un tempo svolgeva la famiglia oggi in crisi. Non si
tratta di togliere autonomia alla scuola, ha affermato la consigliera
di FI, ma, invece, di dare più autonomia ai ragazzi. La scelta è
politica, ha aggiunto, così come a suo tempo politica è stata la
scelta di fare 26 ore obbligatorie e 4 facoltative. Inoltre, su
questi temi centrali va data una risposta univoca e non si può
lasciare ad ogni singola scuola le decisioni su questioni così
emergenti. Violetta Plotegher (PD) ha detto che il tema sollevato da
Bottamedi è fondamentale ed ha chiesto quindi di capire meglio i
perché del parere negativo della Giunta. La consigliera Pd ha poi
posto l’attenzione sul fatto che le competenze relazionali
avvengono soprattutto nelle prime fasi della crescita, nei primi due
anni di vita, e quindi su questo periodo si dovrebbe investire. Se
non si è intervenuti nei primissimi anni di vita, si rischia di
mettere in campo, per gli adolescenti, iniziative inutili.
Gilmozzi ha ribadito che la
posizione della Giunta non riguarda i contenuti della mozione, ma ha
ribadito che il limite è quello posto dall’ordinamento provinciale
sull’autonomia scolastica. Quindi, Gilmozzi ha invitato ad una
sospensione della mozione. Lucia Maestri (PD) ha proposto di portare
la mozione in Quinta commissione, per approfondire il tema con il
presidente per non bocciare una mozione in parte condivisibili.
Claudio Civettini (Civica Trentina) ha detto che l’educazione alle
emozioni dovrebbe essere fatta in tutte le materie. Ed ha ricordato
che, nel dibattito di questa mozione, è emerso il tema importante
della formazione dagli 0 ai 3 anni. Infine, Manuela Bottamedi, in
seguito al dibattito, ha accettato di ritirare la mozione per
portarla in Quinta commissione.
Il Consiglio ha designato
infine Michele Somaini nel collegio sindacale della Cassa del
Trentino, peer le minoranze, su 28 voti con 16 bianche, un nullo, 11
sì.