Il presidente del Consiglio provinciale invita ad esercitare un diritto democratico fondamentale
Andare a votare il 4 marzo, scelta di libertà e di responsabilità di ogni cittadino. Come 70 anni fa
Appello rivolto ai neodiciottenni chiamati per la prima volta alle urne
L’imminente appuntamento
elettorale ci offre l’occasione per esercitare il principale fra i
diritti – doveri della cittadinanza, proprio perché è quello del
voto il momento più alto nella vita politica collettiva in un Paese
civile e democratico.
Pur consapevole del
diffondersi di qualche clima di sfiducia e delle possibili – quanto
rispettabili – opzioni di coloro che non si recheranno alle urne,
mi permetto solamente rammentare quanto l’atto del voto
rappresenti, di per sé, una scelta di libertà e di responsabilità
per ogni singolo Cittadino, nei riguardi dell’intera Comunità ed
uno strumento concreto per evitare la deriva dell’antipolitica e
l’affermazione dei facili populismi di maniera.
Quest’anno cade il
settantesimo anniversario della Costituzione repubblicana e delle
elezioni del 18 aprile 1948, elezioni che videro una partecipazione
al voto quasi unanime del popolo italiano, appena uscito dal giogo
della dittatura fascista. Quella memoria di allora, deve diventare
oggi il faro per tutti noi, nelle intemperie della sfiducia e delle
pessimistiche logiche del “tanto non cambia nulla”, per
riaffermare quelle conquiste che hanno contribuito a fare di questo
nostro Paese, arretrato, povero e ferito in quel 1948, una potenza
mondiale ed un luogo dove la democrazia si è sempre retta sul
dialogo e sul confronto, anche serrato ed aspro, ma non per questo
incivile e barbaro.
Abitiamo indubbiamente un
tempo al cui orizzonte paiono stagliarsi, talvolta, ancora tracce
pericolose di un passato che speravamo sepolto dalla civiltà, dalla
cultura e dall’incedere della storia.
Osserviamo un presente, con
crescente e preoccupato stupore, entro il quale i facili populismi,
le demagogie a buon mercato, la litania delle promesse più
mirabolanti e le manifestazioni dell’odio xenofobo trovano albergo,
grazie anche a processi mediatici semplicistici ed alla somma di
vuoti pregiudizi che investono ogni argomento del dibattito politico
e provano anche a scardinare i fondamenti della nostra speciale
autonomia e, con essa, i complessivi livelli di qualità del nostro
vivere, figlio di quei principi di sussidiarietà che costituiscono
un’essenza viva della democrazia stessa.
Ecco perché l’esercizio
della libera scelta delle nostre Rappresentanze parlamentari,
qualunque esse siano, può costituire un argine importante al
pericolo alluvionale che sembra incombere sul domani di noi tutti,
perché afferma la centralità del Cittadino Elettore e consegna
nelle sue mani l’effettivo esercizio del potere.
Infine un appello ai giovani,
nati nell’anno 2000 e che, per la prima volta, sono chiamati alle
urne, affinchè vogliano assumersi anche loro una quota di
responsabilità verso il futuro, con il supporto degli adulti e delle
famiglie il cui ruolo, nella formazione della coscienza civile dei
giovani, è di assoluta importanza e votare non è quindi solo un
atto del presente, ma rappresenta soprattutto un segno di speranza
nuova verso il futuro nostro e dei nostri figli.
Il Presidente
del Consiglio provinciale