Oggi pomeriggio in aula
Approvate le ultime mozioni, chiusa la sessione del Consiglio
In allegato, i testi all'ordine del giorno. Rinviata la proposta di voto all'ultimo punto
Con
l’approvazione delle ultime quattro mozioni all’ordine del
giorno, il Consiglio provinciale ha concluso nel primo pomeriggio la
seconda sessione di febbraio. Dopo il voto favorevole (con
l’astensione del M5s) alla mozione 654 presentata da FI per il
rinnovo della gestione in-house dell’A22, la cui discussione era
iniziata questa mattina, è arrivato il sì anche alle ultime tre
mozioni proposte per impegnare la Giunta a far conoscere nelle scuole
le tecniche di primo soccorso, a verificare se il servizio mensa
degli istituti superiori sia sufficiente a coprire il fabbisogno dopo
l’introduzione della “settimana corta”, e infine ad utilizzare
per le campagne informative in campo sanitario anche le lingue
ladina, mochena e cimbra. Rinviata alla prossima seduta la proposta
di voto per sollecitare il governo e il parlamento nazionali a
modificare il contingentamento delle iscrizioni ai corsi di laurea di
medicina.
Mozione
654 per rinnovare la gestione in-house dell’A22 (approvata)
Nelle
dichiarazioni di voto conclusive sulla mozione relativa
all’autobrennero, un consigliere di PT ha motivato il “sì”
convinto del proprio gruppo auspicando che la concessione sia
rinnovata nel più breve tempo possibile. L’esponente di AT,
condividendo la mozione, ha ribadito l’importanza che la gestione
diretta dell’autobrennero ha per la Provincia di Trento. Un
consigliere del Misto si è unito al coro dei consensi alla mozione
per mantenere sul territorio la governance dell’A22 auspicando una
società in-house. Il testo è stato approvato con 30 voti a favore e
uno di astensione (M5s).
Mozione
658 (approvata)
Si
promuova un progetto
per
far conoscere in tutte le scuole
le
tecniche di primo soccorso
La
mozione proposta dal consigliere dell'Upt impegna la Giunta a
promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado, come già
positivamente sperimentato da 13 province in Italia, un progetto per
la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto
dell'autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di
emergenza territoriale 118 del Servizio sanitario provinciale e con
il contributo delle realtà di volontariato del territorio. Per la
Giunta il presidente ha espresso parere favorevole e la mozione è
stata approvata all’unanimità (30 voti).
Mozione
656 (approvata)
Si
verificherà se le mense nelle superiori
sono
sufficienti ed eventualmente
ne
potenzierà le strutture
La
mozione proposta dall'esponente di FI, approvata all’unanimità (30
voti) riguarda il servizio mensa nelle scuole superiori del Trentino.
Il testo impegna la Giunta a verificare se, a fronte della riduzione
in molti istituti da sei a cinque dei giorni di scuola settimanali,
vi sia una sufficiente copertura del fabbisogno del servizio mensa
erogato dalle strutture preposte alla preparazione e somministrazione
dei pasti ai ragazzi delle superiori e, se servirà, a promuovere con
i Comuni e le Comunità, responsabili del servizio, un ampliamento
delle relative strutture. La Giunta ha condiviso la mozione per bocca
del presidente. Vero è, ha riconosciuto, che la settimana corta può
aver generato un problema per le mense degno di attenzione.
L’esecutivo ha già individuato con l’ultima manovra finanziaria
le risorse per intervenire, ma – ha concluso – occorre prima
verificare la situazione in rapporto alla scelta degli istituti
superiori di strutturare l’attività su cinque giorni alla
settimana con conseguenti nuove esigenze logistiche relative al
servizio mensa. A favore della mozione si sono pronunciati i
consiglieri di AT e di CT, quest’ultimo esprimendo perplessità
sulla settimana corta.
Mozione
657 (approvata)
Per
le campagne informative
della
sanità si utilizzi la lingua
delle
tre minoranze linguistiche
La
mozione proposta dal rappresentante dell'Ual e approvata
all’unanimità (31 voti), impegna la Provincia a promuovere
l'utilizzo della lingua delle minoranze linguistiche in tutte le
comunicazioni divulgative e nelle campagne informative, in
particolare a carattere sanitario, rivolte alle popolazioni dei
Comuni ladini, mocheni e cimbri del Trentino. Il proponente ha
ricordato che per una Provincia che ha nel suo dna la tutela delle
minoranze linguistiche non dovrebbe aver problemi ad assicurare
questo diritto.
Esauriti
i punti all’ordine del giorno, il presidente del Consiglio ha
chiuso la sessione.