Il Consiglio provinciale ha approvato sei proposte di mozione
Sì all'assunzione a tempo indeterminato, con concorso, di tutti i ginecologi per garantire parti sicuri
In allegato i testi in discussione
Il Consiglio provinciale ha
approvato nella seduta antimeridiana odierna 6 mozioni e ne ha
respinta una. Qui di seguito una sintesi della discussione avvenuta
attorno ai testi. Nel pomeriggio i lavori riprendono alle ore 15.00
con la votazione del documento 654 (ampiamente discusso in
mattinata), il documento 656 della consigliera di Forza Italia sul
potenziamento delle mense scolastiche e altri tre documenti di
mozione che concludono l’ordine del giorno di questa ultima tornata
di lavori d’aula prima delle elezioni politiche.
Mozione
597 (approvata)
Sostenere
e
valorizzare
la
donazione di sangue
La mozione 597, proposta dal
consigliere di AT e approvata con il parere favorevole dell’assessore
competente e in forma emendata, impegna la Giunta a continuare
l’attività di sostegno alle iniziative di sensibilizzazione sui
valori della donazione e a campagne di promozione, sopratutto tra i
giovani, finalizzate a diffondere la cultura e il valore della
solidarietà. Infine, come ha spiegato il proponente, la Giunta è
impegnata a monitorare il calendario delle chiamate dei donatori per
consentire donazioni periodiche che consentano alla Provincia di
raggiungere l’autosufficienza a livello provinciale e contribuire
al raggiungimento di quella a livello nazionale.
Mozione
608 (approvata)
Educare
nelle scuole
al
significato e all'uso
corretto
dei farmaci
La mozione proposta da un
consigliere del Patt, approvata in forma emendata con 5 astenuti e 2
consiglieri che non hanno partecipato al voto, impegna la Giunta a
realizzare e diffondere nelle scuole un percorso didattico sull'uso
corretto dei medicinali (cos'è un farmaco, a che serve, quando si
prende, il senso dell'antibiotico-resistenza e dell'effetto placebo,
come leggere il bugiardino di un medicinale), stimolando il senso
critico dei ragazzi, promuovendo la soluzione dei piccoli problemi di
salute ricorrendo a semplici e collaudati rimedi tradizionali.
Il parere favorevole è stato
espresso dal presidente della Giunta: è condivisibile l’obiettivo,
anche se è contestabile la situazione descritta nella premessa. La
situazione è di assoluta virtuosità e la Provincia di Trento non è
quella che consuma il maggior numero di farmaci, indice di una
cultura locale attenta ed oculata in tal senso. Tuttavia è vero che
la Provincia di Bolzano ha un indice migliore in questo campo. Sono
state espresse perplessità da diversi consiglieri di minoranza
(della Civica e del Misto) sull’opportunità di inserire questo
argomento nelle scuole. Sarebbe piuttosto opportuno istruire in tal
senso gli anziani e in ogni caso escludere questa materia dall’ambito
scolastico: non si può scaricare tutto sulla scuola, meglio
concentrarsi almeno sull’apprendimento della lingua italiano. Anche
i consiglieri 5 Stelle e di Forza Italia, pur apprezzando l’obiettivo
della proposta, hanno criticato la consuetudine di caricare le scuole
di sempre nuove competenze che non appartengono al percorso
didattico. Di diverso avviso Progetto Trentino e il PD: a loro avviso
la scuola, senza distogliere dalla mission didattica
fondamentale, ha anche il compito di aumentare il livello di
conoscenza e diffondere corrette sensibilità finalizzate al
raggiungimento di obiettivi strategici di tutela, di educazione e di
la crescita della comunità. Una consigliera del Pd ha richiamato in
tal senso il Piano della Salute e in particolare l’obiettivo
dell’accrescimento della competenza in salute della popolazione: un
lavoro di educazione e formazione che può rientrare anche
nell’ambito scolastico.
Mozione
649 (approvata)
Assumere
tutti i ginecologi
con
concorso per garantire
la
sicurezza dei parti
La mozione proposta
dall'esponente del M5s, approvata all’unanimità in forma emendata,
impegna la Giunta ad incrementare le iniziative volte all’assunzione
a tempo indeterminato di tutti i medici ostetrici ginecologi che
lavorano nei punti nascita dopo un concorso che ne valuti le capacità
professionali e organizzative, inseriti nell'equipe medica, per
garantire la massima sicurezza al momento del parto. L’impegno è
stato approvato in forma emendata, asciugando la premessa, eliminando
alcuni riferimenti e modificando il dispositivo nel senso di
“incrementare” le iniziative volte all’assunzione e non
“assumere” come prevedeva il testo in origine. L’assessore
competente ha osservato che il tema è quello degli standard da
garantire e ha ricordato che sono stati fatti concorsi a seguito dei
quali si è proceduto con 13 assunzioni a tempo determinato, 19 a
tempo indeterminato e 8 mobilità interregionali. In ogni caso
puntare ad avere del personale a tempo indeterminato più stabile è
assolutamente condivisibile e non riguarda solo i punti nascita. Una
posizione condivisa pienamente anche d un consigliere dell’Upt che
ha osservato come i dubbi sui punti nascite rappresentano un
deterrente per medici che intendano lavorare a Cavalese o a Cles. E’
dunque importante in tal senso incrementare l’assunzione di
ginecologi, ma avere anche un affiancamento di liberi professionisti.
Mozione
650 (approvata)
Promuovere
il Trentino
sostenendo
il quartiere fieristico
internazionale
di Riva del Garda
Prendendo spunto da un
articolo apparso sulla stampa che ventilava l’ipotesi di creare un
polo fieristico nella zona Italcementi a Trento, la mozione
dell'esponente del Gruppo Misto, approvata all’unanimità, impegna
la Giunta a sostenere e promuovere il quartiere fieristico di Riva
del Garda come unica realtà provinciale di respiro internazionale,
sviluppandone i legami con l'intero territorio per promuovere le
peculiarità e i prodotti tipici del Trentino.
Il vicepresidente, nonché
assessore competente in materia, ha riconosciuto al polo fieristico
di Riva del Garda le competenze, le potenzialità e le
caratteristiche per stare sul mercato a livello internazionale. Non
vi è dubbio che nelle politiche dell’amministrazione provinciale
vale la pena di concentrare le risorse riconoscendo a Riva del Garda
il ruolo di polo unico. Su Trento, ha aggiunto, va mantenuta
un’attenzione su un’area e una proposta legata alle
caratteristiche della città, in una dimensione urbana. Il distretto
turistico andrà di conseguenza a complementare un nodo
infrastrutturale di quel tipo. Un consigliere del Patt ha ringraziato
il collega per aver presentato questa mozione, condividendone
premesse e dispositivo e invitando a ragionare in tal senso anche
sulla viabilità nelle forme della mobilità alternativa. Il
consigliere di AT, premettendo di condividere le parole
dell’assessore, ha parlato di interesse dell’intero Trentino, non
solo dell’Alto Garda: c’è la necessità di impegnare risorse su
questo tenendo conto della realtà esistente.
Mozione
651 (approvata)
Aumento
progressivo
dei
posti letto
nella
Apsp Alta Anaunia
La mozione del consigliere di
CT, approvata all’unanimità con la sostituzione del dispositivo,
impegna la Giunta ad attivarsi per aumentare progressivamente il
numero dei posti letto per non autosufficienti convenzionati presso
le RSA della Valle di Non, con particolare riguardo alla situazione
dell’Apsp Anaunia, avuto riguardo all’andamento delle liste di
attesa, alle esigenze della popolazione non autosufficiente ed alla
percentuale dei posti letto convenzionati rispetto alla popolazione
anziana, sentita anche la Comunità di valle. L’assessore ha
spiegato che il ragionamento è legato alle riflessioni già fate in
quest’aula sul costante trend di aumento della popolazione anziana.
La recente riforma del welfare, che coinvolge i territori e da forza
alle Comunità di valle, mira ad incrementare le forme complementari
rispetto all’istituzionalizzazione in casa di riposo: ci sono tante
progettualità che vanno nella direzione del miglioramento della
qualità della vita, ha aggiunto, ma certamente dobbiamo anche fare i
conti con il numero di non autosufficienti e all’interno del
disegno complessivo aumenteremo gradualmente anche i posti letto.
Mozione
652 (respinta)
Non
rinnovare l'adesione
al
Progetto Life WolfAlps
e
pagare i danni da lupo
La mozione proposta da un
esponente del Gruppo Misto, respinta con 7 favorevoli e 2 astenuti,
impegna la Giunta a non rinnovare, al pari di Alto Adige e Veneto,
l'adesione al Progetto Life WolfAlps, ad organizzarsi laddove
non già previsto per pagare i danni diretti ed indiretti causati
dalla predazione dei lupi entro e non oltre 6 mesi dalla data di
accertamento, e ad installare sistemi di prevenzione e protezione in
collaborazione con gli allevatori e altri soggetti interessati, in
modo da scongiurare queste predazioni ed evitare il più possibile i
danni.
L’assessore competente ha
espresso parere negativo facendo chiarezza su alcune inesattezze
contenute nella premessa del testo: il lupo non è stato inserito
forzosamente sul nostro territorio, è il predatore ad essersi
insediato in Trentino, ha chiarito. Né la regione Veneto ha lasciato
il progetto Life WolfAlps, né l’Alto Adige perché non ne
ha mai fatto parte. Nemmeno la Giunta ha fatto parte del progetto.
Pur apprezzando l’impegno e le preoccupazioni espresse dal
proponente e garantendo la massima attenzione con riferimento alla
questione, l’assessore ha informato che l’Italia ha aderito alla
direttiva europea Habitat nella sua interpretazione più restrittiva
(che prevede l’arresto per chi è colto in flagranza ad uccidere un
grande carnivoro (orso o lupo). Il consigliere di Forza Italia ha
espresso dei dubbi sulla storia dell’insediamento naturale del lupo
in Trentino ed ha invitato l’assessore a non far finta che vada
sempre tutto bene e forzare sul governo affinché possiamo gestire in
autonomia queste problematiche. Il problema esiste ed è serio anche
secondo un consigliere del Misto che ha investito della problematica
i rappresentati trentini che andranno a Roma, di qualunque colore
saranno. Critiche sono state espresse da un esponente della Civica
che ha suggerito di fare regia sul tema, governare meglio il
territorio e parlare con l’Alto Adige, dove il problema non si è
mai presentato in modo così preoccupante come in Trentino. Una
consigliera del Pd ha spezzato una lancia a favore del lupo ed ha
invitato i colleghi dal 18 al 20 marzo al Muse per un convegno
conclusivo del progetto Life WolfAlps in cui sarà analizzato
proprio il rapporto uomo-lupo nelle Alpi a partire dalla rilettura
delle diverse azioni di convivenza con questo animale attivati nelle
zone interessate. Il consigliere di AT ha osservato che per
comprendere occorrerebbe vivere e il disagio e le situazioni che
vivono le valli, dove il lupo non è un pericolo per le persone, però
lo è per gli allevamenti di cui fa razzia. Purtroppo la nostra
azione è inefficace, ha aggiunto rassegnato, perché certi processi
avvengono sopra le nostre teste. Un consigliere dell’Upt ha
interpretato una preoccupazione trasversale e osservato che la Pat ha
fatto bene a non accettare un ulteriore progetto sperimentale
proposto dal governo. L’Europa centra poco, molto di più centra il
governo italiano, ha osservato un esponente della Civica: i
parlamentari non hanno fatto niente in realtà, ha aggiunto, perché
di fatto sarebbe possibile intervenire in via preventiva contro il
lupo, nel momento in cui l’animale rappresentasse un pericolo per
l’uomo e le sue attività economiche. In Svizzera per esempio fanno
così, è il governo di centrosinistra che non vuole approvare queste
norme.
Mozione
653
Vigilare
sul rispetto delle norme
da
parte delle multinazionali attive
nel
campo della riparazione auto
La mozione del consigliere del
Patt, approvata con 1 consigliere che non ha partecipato al voto,
impegna la Giunta a vigilare sull'attività delle multinazionali che
operano nel settore delle riparazioni automobilistiche, per
contrastare i casi di concorrenza sleale o di omissione delle norme
sullo smaltimento dei rifiuti e l'occupazione di spazi pubblici ed a
tutelare le imprese artigiane trentine attive in questo campo dal
fenomeno dei carrozzieri-meccanici abusivi, intensificando i
controlli in particolare sul versante ambientale.
Favorevole il parere espresso
dal vicepresidente della Giunta, alla mozione nella versione
emendata, che precisa che esistono normative di riferimento risalenti
al ‘92 e definisce gli organismi che devono essere in grado di
presidiare i controlli.
Mozione
654 (votazione nel pomeriggio)
Rinnovo
concessione A22:
si
continui con la gara per
l'affidamento
in house
La mozione del consigliere di
Forza Italia impegna la Giunta ad adottare tutte le misure necessarie
affinché il rinnovo della concessione dell'A22 avvenga tramite
l'affidamento in house, per garantire la possibilità di
gestire l'autostrada a livello territoriale, tenendo conto delle
esigenze della popolazione, del mondo economico e dell'ambiente.
Il parere è favorevole, ha
detto il presidente della Giunta perché le motivazioni contenute nel
documento sono tutte condivise e rafforzano l’azione della Giunta:
si stanno adottando tutte le misure necessarie per andare proprio in
questa direzione, ha chiarito: misure che richiedono una forte
impegno amministrativo e politico e un intenso lavoro progressivo. Un
consigliere del Misto, pur augurandosi di sbagliarsi, ha obiettato
che difficilmente si porterà a casa la concessione perché se da un
lato un Ministro la promette, tutta la struttura ministeriale a Roma
è contraria: dal 2014 al 2018 sono passati quattro anni e se in
quattro anni non si è ottenuto nulla, perdipiù con una delegazione
parlamentare amica di questo governo, difficilmente lo si otterrà in
futuro. Perplessità sono state espresse anche dal consigliere
5Stelle che si è anche detto stupito per una mozione così poco
liberale, in contraddizione con lo spirito di chi l’ha scritta.
Varrebbe a suo parere la pena aprire un confronto più ampio su
quanto fatto finora e su cosa fare con le risorse che se utilizzate
in questo contesto mancherebbero altrove
Nella replica il consigliere
di FI, che oltre che liberale si è definito anche autonomista, ha
chiarito che qui si parla della gara in house, sulla gestione
il discorso può essere diverso. Nella replica il presidente della
Giunta ha sottolineato l’aspetto strategico dell’autostrada in
termini di connessione e in termini ambientali, nel trasferimento del
traffico dalla gomma alla ferrovia: la nostra, ha detto, è l’unica
autostrada in Europa che ha previsto nella propria politica di
accantonare fondi per finanziare un’infrastruttura che ad essa
potrebbe essere addirittura alternativa (ovvero il passaggio dalla
gomma al ferro). Questa mozione afferma di fatto l’aspetto
strategico dell’in house per questa terra, ha concluso e
lavoriamo per costruire un’autonomia non rinunciataria rispetto a
possibilità di sviluppo per la nostra terra.
Alle 13 i lavori sono stati
sospesi e riprenderanno nel pomeriggio con la votazione sul testo,
già ampiamente discusso.