Giornale Online
18/01/2018 - In aula o in commissione
Quinta Commissione permanente a palazzo Trentini
L'associazione Vaccinare Informati nuovamente ascoltata dai consiglieri
In allegato il documento consegnato ai componenti dell'organismo consiliare
Quinta Commissione permanente a palazzo Trentini
L'associazione Vaccinare Informati nuovamente ascoltata dai consiglieri
In allegato il documento consegnato ai componenti dell'organismo consiliare
La
quinta Commissione permanente si è riunita stamane per
esaminare un articolato ordine del giorno.
Positivo
il parere su una proposta di delibera della Giunta provinciale
avente ad oggetto “Stralcio della modifica del programma annuale
della scuola dell’infanzia” con cui si è introdotto il sistema
budget, con il quale ci si è adeguati ai cambiamenti occorsi
nel tempo e a modifiche normative nazionali che costringono le scuole
ad assumere con contratti diversi.
L’organismo
ha sospeso il punto 2, che riguardava l’esame della Comunicazione
della Commissione europea sul programma di lavoro 2018, per darsi
tempo per approfondire ed individuare, in collaborazione con la
Giunta, le linee d’indirizzo interessanti da seguire.
A
seguire la quinta Commissione ha ospitato l’associazione
Vaccinare Informati -all’indomani dell’incontro con i
consiglieri provinciali in piazza Dante- in merito all’applicazione
delle disposizioni in materia di prevenzione vaccinale. I
rappresentanti, provenienti da tutto il Trentino, hanno ribadito di
non essere contro le vaccinazioni, bensì di sostenere la libera
scelta e la libera e consapevole informazione. Numerosi i
suggerimenti e gli spunti consegnati ai commissari: in primo luogo,
“ad una Provincia che ha una speciale libertà attuativa”, hanno
suggerito “l’applicazione scrupolosa, alla lettera, della legge
119” (che non parla di esclusione o espulsione dei bambini prima
del 2019, ma di esclusione durante i periodi estivi di chiusura del
servizi per l’infanzia, così da permettere a tutti i bambini
iscritti di concludere l’anno scolastico e il percorso formativo
previsto), già chiesta dalla Regione Toscana, dalla Liguria, dal
Friuli Venezia Giulia. I numeri sono altissimi, hanno detto, ci sono
migliaia di famiglie consapevoli e assolutamente convinte della
propria scelta di non vaccinare i propri figli, dunque migliaia di
famiglie si troveranno in enormi difficoltà: “non sappiamo se vi
rendete conto della gravità e urgenza di questa situazione, perché
se ne foste consapevoli, secondo noi dovreste essere voi a chiedere
il nostro aiuto e non viceversa”. Ancora, la Commissione è stata
pregata di attivarsi presso gli organismi competenti affinché sia
rovesciato l’onere della prova, ovvero ci siano tempi certi per
stabilire un nesso causale tra vaccino e danni provocati, che
attualmente può durare fino a 27 anni! E’ ovvio, hanno aggiunto,
che se le statistiche sono costruite su questi casi, i numeri non
fotografano nemmeno lontanamente la reale connessione tra vaccini e
danni da questi provocati. Infine, è stato chiesto l’impegno di
tutte le figure professionali coinvolte dall’applicazione della
legge, al rispetto assoluto della privacy e che sia evitato
qualsiasi tipo di discriminazione e si sanzionino i comportamenti non
consoni. Purtroppo, -questa l’amara conclusione- si sta creando una
grossa frattura sociale e crediamo che voi -politica ed istituzioni-
dovreste lavorare su questo e mettere riparo a questi danni.