Giornale Online
30/11/2017 - Documenti e Interventi
Promosso dalla Commissione pari opportunità lunedì 4 dicembre alle 14.30 a palazzo Trentini
Banca dei saperi: innovare i processi di selezione per un riequilibrio di genere nei luoghi decisionali
In allegato, la locandina-invito
Promosso dalla Commissione pari opportunità lunedì 4 dicembre alle 14.30 a palazzo Trentini
Banca dei saperi: innovare i processi di selezione per un riequilibrio di genere nei luoghi decisionali
In allegato, la locandina-invito
Perché avventurarsi
nell’ambiziosa impresa di dare vita ad una Banca dei Saperi?
Per una questione di giustizia e di democrazia, prima di tutto.
Perché i dati fotografano una situazione ancora sbilanciata in termini di equa
partecipazione di donne e uomini ai processi decisionali del nostro territorio.
In questo senso, l’introduzione di vincoli normativi ha agito efficacemente,
innescando processi di ribilanciamento importanti. Tuttavia, gli studi
concordano nel dirci che i numeri da soli non bastano: se le misure di
riequilibrio quantitativo non vengono accompagnate da processi di mutamento
culturale e di pratiche organizzative il cambiamento rischia di rimanere
“cosmetico”. Se al ribilanciamento quantitativo non si intreccia un mutamento
anche qualitativo rimane intatta la struttura profonda dei meccanismi
discriminatori e omosociali che costruiscono tra l’altro l’imprenditoria,
ancora oggi, nel cuore dell’Europa del XXI secolo, come una storia per soli
uomini.
Tuttavia, non si tratta “solo” di una questione di giustizia, ma anche di
ricerca della qualità e valorizzazione della competenza. Gli studi mostrano
una resa migliore dei board ben bilanciati dal punto di vista della
composizione di genere, che evidenziano migliori performance in quanto a
capacità di gestione dell’imprevisto e di adattamento al cambiamento .
Infine, vi è un’altra questione dirimente, che attiene alla mancata
valorizzazione di risorse: le donne nel contesto europeo studiano e si
preparano più a lungo e con migliori risultati rispetto agli uomini,
raggiungono risultati brillanti ai più alti livelli della formazione, eppure
spesso di queste competenze e intelligenze il tessuto socio-economico delle
nostre imprese sembra non sappia che farsene. Dunque, è anche una questione di spreco
di talenti e occasioni per crescere e innovare.
Se le ragioni per incentivare l’uso di una Banca dei Saperi delle donne non
mancano, quindi, dobbiamo passare alla seconda domanda: come? Come
costruire al meglio tale strumento? Come renderlo il più possibile efficace,
radicato, rispondente alle esigenze del contesto? Da sempre la Commissione
provinciale Pari Opportunità si è posta tali domande, che rappresentano
un’esigenza e manifestata in più occasioni nella comunità trentina.
Domande a cui la Commissione ha voluto rispondere offrendo elementi utili ai
decisori politici per l’introduzione di uno strumento al servizio
dell’innovazione economico sociale del nostro territorio.
Oltre agli interventi è prevista una tavola rotonda con alcune Presidenti delle
Commissioni pari Opportunità aderenti alla Conferenza nazionale degli organismi
di Parità regionali e delle Province autonome, e la Coordinatrice della stessa
con le quali ci confronteremo su esperienze e azioni sviluppate sul tema nella
rispettive realtà territoriali, le progettazioni in corso, suggerimenti e
riflessioni.
Nell’occasione, verranno messe a disposizione copie della ricerca sul tema
affidata dalla Commissione all’Università di Trento.
Simonetta Fedrizzi – Presidente Commissione provinciale Pari Opportunità
In allegato il programma dell’incontro