I temi di cui si è occupata la Seconda Commissione
Imprese, turismo, ristorazione, marchio di qualità Trentino
Bezzi ritira il ddl pesca per fare spazio a quello elettorale sulla doppia preferenza di genere
Numerosi
i punti esaminati questo pomeriggio dalla seconda Commissione
permanente guidata da Luca
Giuliani alla
quale sono intervenuti gli assessori Olivi e Dallapiccola per dare
conto dello stato di attuazione di diversi documenti in materia
economica, turistica e agricola.
Sull’ordine
dei lavori, in apertura di seduta è intervenuto il consigliere
Giacomo Bezzi
che ha dichiarato di ritirare il disegno di legge in materia di pesca
-al punto 4 all’ordine del giorno della seduta odierna- per
favorire la trattazione del disegno di legge da lui firmato insieme a
Lucia Maestri sulla parità di genere.
Razionalizzazione
dei controlli sulle imprese
La
Commissione è quindi passata all’esame della proposta di delibera
della Giunta provinciale che contiene le direttive e il piano di
azione per la razionalizzazione dei controlli sulle imprese (in
allegato). Obiettivi sono la razionalizzazione e lo snellimento
dell’attività di controllo attraverso l’adozione di specifiche
direttive che si ispirano a sei criteri: proporzionalità al rischio,
eliminazione dei controlli non necessari, in particolare sulle
imprese in possesso di certificazioni di qualità, collaborazione con
le associazioni di categoria, coordinamento e programmazione,
informatizzazione. 45 le azioni concrete concordate con i servizi e
finalizzate a questi obiettivi. 40.000 i controlli effettuati in un
anno dalla Provincia, Agenzie e Apss. Il parere al documento è stato
favorevole, salvo le astensioni dei consiglieri Zanon e Degasperi.
Progettone:
requisito Icef per i lavoratori stagionali
Si è
passati quindi all’esame della delibera della Giunta che reca
novità nella selezione dei lavoratori del Progettone, approvata
anch’essa con l’astensione di Zanon e Degasperi. Per i lavoratori
che ogni anno vengono assunti con contratto stagionale (poco meno del
10% del totale) viene introdotto il criterio Icef, ha spiegato Olivi.
Non è un requisito d’ingresso, né un elemento discriminante, ha
precisato, ma un elemento “per dare un peso”: a parità di
condizioni saranno privilegiate le persone che hanno una condizione
economico-finanziaria più debole. Olivi ha aggiunto che il
Progettone riguarda una platea ahimè assai ampia di lavoratori che
si trovano ad un passo (meno di 5 anni) dalla pensione e che hanno
bisogno di essere accompagnati in questo ultimo tratto del percorso
lavorativo, almeno nelle quote di lavoro stagionale. E’ stato
studiato infine un meccanismo per il quale l’Icef non sarà
prevalente; tuttavia sarà un elemento aggiuntivo che permetterà, a
parità di punteggio, di fare la differenza tenendo conto anche del
reddito famigliare. Il consigliere Tonina
ha chiesto conferma all’assessore se questa previsione chiarisce le
perplessità che già l’UpT aveva avuto modo di esprimere a più
riprese (ad esempio attraverso l’interrogazione 2166) ed è stato
rassicurato: il criterio non intende introdurre una linea di
sbarramento, bensì maggiore equità. Il consigliere Civettini
ha chiesto in che forma le norme nazionali in materia di immigrazione
incidano su queste misure e Olivi ha replicato che l’orientamento
nazionale sulle politiche di accoglienza che prevede un
coinvolgimento più attivo degli extracomunitari è al momento solo
un’idea di carattere generale ed in ogni caso non potrà certo
gravare sulle regioni.
Incentivi
alle imprese: avviato l’iter del disegno di legge Giuliani
La
Commissione ha quindi avviato l’iter del disegno di legge 164 di
Luca Giuliani,
che modifica le norme vigenti in materia d’incentivi alle imprese e
di commercio. Lo stesso Giuliani ha sintetizzato gli obiettivi del
documento mirato alla riduzione del carico fiscale per le aziende. Si
tratta di poter utilizzare la detassazione per la riduzione del cuneo
fiscale, ha spiegato. Il disegno di legge prevede anche
l’introduzione di una card
che permette un accumulo di punti per l’accesso in forma gratuita a
servizi messi a disposizione da parte della Pat. In particolare si
prevedono zero tasse per le attività montane, contributi a chi ha un
minimo di formazione, opportunità di coltivare un turismo inclusivo
ed altre forme di incentivazione.
Hobbisti:
imminente una revisione della disciplina
Olivi
è quindi
intervenuto a spiegare lo stato di attuazione della mozione
123 (Degasperi)
sulla revisione della disciplina provinciale sull’attività degli
hobbisti. L’assessore ha ricordato che il tema è all’attenzione
della Giunta ed ha occupato e occuperà il Consiglio provinciale nei
prossimi mesi. Nel regolamento vigente va introdotto un elemento di
apertura, maggiore flessibilità e capacità di adesione, ha
aggiunto: ovvero va studiata una declinazione del regolamento meno
burocratica. Sono stati fatti diversi incontri per raccogliere le
esigenze contenute nei tre disegni di legge depositati in Consiglio
(i documenti di Civettini, Cia e Degodenz) e c’è la disponibilità
della Giunta a ragionare su alcuni aspetti come l’aumento delle
giornate, la maggiore concretezza, la minor burocrazia nel lasciar
vivere esperienze virtuose, pur distinguendo con chiarezza tra hobby
e impresa. “Pensavo si potesse intervenire sul regolamento senza
attendere la discussione dei disegni di legge”, ha osservato
Degasperi:
tuttavia l’importante è che si arrivi ad una modifica in tempi
rapidi, ha aggiunto. Anche Civettini
si è augurato
che l’iter proceda in tempi brevi nella definizione delle norme.
Anche Degodenz
ha auspicato il miglioramento del regolamento, anche attraverso
l’adozione di nuove norme: quello che preme è che si stringano i
tempi e che si chiarisca la differenza tra hobbista e artigiano.
Olivi ha concluso osservando che la sintesi tra le proposte
legislative si potrà completare entro l’estate.
Interventi
a sostegno degli operatori della ristorazione e del comparto
zootecnico
Sull’attuazione
dell’ordine del
giorno 61 che
riguarda gli interventi a sostegno dei soggetti che operano nel
settore della ristorazione è intervenuto l’assessore Michele
Dallapiccola: il
documento impegnava la Giunta ad individuare forme di sostegno al
settore della ristorazione anche con marchi e loghi di qualità. Si è
intervenuti su tre fronti sulla legge 6: investimenti fissi,
consulenze (agevolazione per il conseguimento di marchi di qualità)
e compensazione fiscale. Ci sono altri interventi come la
maggiorazione dei contributi per investimenti fissi di 3 punti
percentuali. In particolare, ha precisato l’assessore Dallapiccola,
per quanto riguarda il comparto agricolo si è potuto intervenire in
maniera più consistente lavorando su criteri che regolamentano la
provenienza dei prodotti.
Con
riferimento allo stato di attuazione della mozione
133 che
riguardava le misure a sostegno del comparto agricolo e zootecnico,
Dallapiccola ha spiegato che si è intervenuti in maniera importante
attrezzando la legge 4/2003 con 1 milione e 900 mila euro per
interventi connessi alla raccolta, lavorazione, trasformazione dei
prodotti del settore caseario e cerealicolo.
Claudio
Civettini
ha chiesto conto dei passaggi reali: “l’assessore ci racconta che
siamo in paradiso, mentre la realtà sul territorio è tutta diversa”
ha detto portando numerosi esempi di come le cose nella realtà non
funzionino. Raccolgo e prendo in considerazione le osservazioni di
Civettini, ha replicato Dallapiccola, che ha rassicurato il
consigliere e spiegato numerosi passaggi tecnici. Mario Tonina
ha detto che “la
mozione è stata un contributo utile anche all’assessore per
trovare risorse ed implementare la legge 4 in modo da far fronte alle
necessità del settore”. Il consigliere dell’UpT ha poi chiesto
se le risorse siano certe e la risposta dell’assessore è stata
affermativa: entro il 30 di giugno arriverà il saldo della
compensativa ‘16 e forse anche ‘15, “anche se purtroppo sui
tempi di Agea non mi posso troppo impegnare”, ha aggiunto.
Sul
rilancio turistico della Valle del Tesino
La
materia riguarda il turismo, ma anche gli enti locali e
l’agricoltura, ha spiegato Dallapiccola
con riferimento
all’ordine del
giorno 149
(Civettini) sul rilancio turistico della valle del Tesino.
Comunicazione di marchio e coordinamento generale: di fatto parliamo
di un progetto già partito, affondato in passato di fronte alle
carenze di disponibilità economiche. La proposta operativa si basa
su un finanziamento statale e fondi strutturali per un importo totale
di 7 milioni di euro. Sono stati messi in campo più tavoli per
comprendere a livello locale, in quale direzione muoversi. Oltre alla
pista ciclabile, progetto dichiarato prioritario, si implementeranno
il numero di utenze connesse a banda larga, ci si impegnerà nella
qualità territorio con il recupero dei terreni abbandonati, con il
miglioramento rete irrigua locale, con il progetto del parco
pluviale, la promozione di produzioni agricole di qualità (piccoli
frutti e alpeggio con produzione e trasformazione dei formaggi di
malga ecc). Un percorso che ha però bisogno di un avvallo a livello
nazionale, ha concluso l’assessore.
Claudio
Civettini
ha osservato che il Tesino è una grande “risorsa decaduta” del
territorio trentino che, sulla quale, assieme alla valle di Ledro e
di Gresta varrebbe la pena di investire, perché se queste valli
periferiche sono nello stato attuale è per precise scelte in ambito
turistico. “Io non posso che rappresentare la soddisfazione per
l’indirizzo impresso grazie al mio documento, ma chiedo di
mantenere alta l’attenzione su questi territori” ha concluso.
Marchio
di qualità Trentino e promozione dei prodotti agroalimentari
Sulla
valorizzazione e promozione dei prodotti agroalimentari di qualità e
la loro tracciabilità di cui all’ordine
del giorno 238 ha
riferito ancora l’assessore Dallapiccola.
I produttori, che attualmente sono 11, stanno rafforzando la
comunicazione e valorizzando il marchio di qualità Trentino. La
condizione prima per la valorizzazione è che il marchio sia sentito
proprio dai produttori. Un secondo passaggio importante è quello di
allargare il più possibile il paniere degli utilizzatori. A questo
scopo ci sono nuovi disciplinari che allargano a nuovi settori, un
aspetto che permetterà di abbattere anche i costi di certificazione.
Tra ottobre e gennaio è stata fatta una campagna di comunicazione
piuttosto importante con pubblicità, spot radio e tv, con
l’obiettivo di affermare il marchio nella comunità trentina, il
primo passaggio per consolidarne la diffusione sul territorio, senza
contare che la comunicazione che fa Trentino Marketing è già
orientata in questo senso. Il marchio è uno strumento utile per i
produttori anche per fare cose che da soli non potrebbero realizzare
e aprire nuovi scenari. Il consigliere Tonina
ha sottolineato l’importanza della valorizzazione del marchio come
garanzia di qualità e di requisiti certi, una garanzia che si
estende anche al consumatore. Il marchio rende riconoscibile il
prodotto e ne facilita la diffusione e la commercializzazione e deve
essere motivo di orgoglio da parte di tutti gli attori della filiera
trentina, ha aggiunto il consigliere dell’UpT. Anche il collega
Degodenz ha
espresso soddisfazione per il coinvolgimento dei produttori sul
marchio. Sui costi di certificazione, ha osservato, dobbiamo
lavorare, affinché sia sostenibile anche dalle piccole aziende. Su
quest’ultimo punto l’assessore ha garantito massima attenzione.