Il testo approvato all'unanimità in Prima commissione
Sì al ddl Fugatti per istituzionalizzare la Conferenza delle regioni e province autonome
La prima Commissione permanente guidata da Vanessa Masè ha
svolto questa mattina la consultazione con l’Università di Trento
e successivamente esaminato e approvato il disegno di legge del
Presidente Fugatti di ratifica dell'intesa tra le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione
della Conferenza delle regioni e delle province autonome. A seguire
l’organismo ha espresso tre pareri su
altrettante delibere di Giunta. Ne diamo conto in allegato.
La
Commissione ha approvato all’unanimità il
disegno di legge 170 "Ratifica dell'intesa tra le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione
della Conferenza delle regioni e delle province autonome" del
Presidente della Provincia Fugatti, previo
ascolto del
prof. Damiano
Florenzano dell’Università
degli studi di Trento. Il docente ha chiarito che il ddl ha di fatto
lo scopo di istituzionalizzare qualcosa che già c’è. La vera
innovazione sta nel fatto di “prendere sul serio” il titolo V
della Costituzione, declinandolo con l’intesa”, una delle poche
cose ben scritte della revisione costituzionale. L’istituto
dell’intesa mette infatti in sicurezza la forma di governo delle
regioni. La Conferenza delle regioni si inserisce nel sistema delle
Conferenze, fino ad oggi come fatto volontario delle regioni. Ma la
Conferenza ha un’importanza strategica perché è
di fatto il luogo di preparazione di una posizione condivisa delle
regioni nelle aule istituzionali e con questo disegno di legge viene
istituzionalizzata, pur restando l’organizzazione di questo
strumento nell’appannaggio dei legislatori regionali e non dello
Stato.
Il
consigliere
Alex
Marini
(Misto-5
Stelle) ha
chiesto a
Valeria
Placidi, dirigente
del
Dipartimento
affari e relazioni istituzionali, come
siano gestiti i rapporti tra la Provincia di Trento e la Conferenza
delle regioni. La
dirigente ha
chiarito che per l’aspetto
organizzativo
la Pat ha
un servizio a Roma che si occupa dei rapporti
con lo Stato e segue
anche la CdR. Quest’ultima è articolata in commissioni
per materia e relativi coordinamenti e i dipartimenti e servizi della
Pat vi partecipano. Le
posizioni che emergono in sede di coordinamento vengono riportate
alla Conferenza delle regioni che viene convocata al bisogno, però
almeno una volta al mese, anche in forma remota. Per le autonomie
speciali c’è poi una Conferenza speciale (attualmente referente
Kompatscher) che cura le peculiarità dell’autonomia e
dell’ordinamento in separata sede.
Ricognizione delle partecipazioni degli enti strumentali: ampio
dibattito e parere
L’organismo
ha poi espresso dopo
un ampio dibattito,
5
astensioni e 4 voti favorevoli
al
parere alla proposta di deliberazione
della Giunta provinciale avente ad oggetto l'aggiornamento
dell'allegato C "Ricognizione delle partecipazioni detenute
dagli enti strumentali di cui all'articolo 33 della legge provinciale
n. 3 del 2006" alla deliberazione n. 2019 di data 4 dicembre
2020 (Approvazione del "Programma triennale per la
riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali
2020-2022"), ai sensi dell'articolo 18 (Disposizioni in materia
di società partecipate dalla Provincia e dagli enti locali) della
legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1. Il dirigente
della Pat Michele Nulli, intervenuto in sostituzione
dell’assessore Spinelli (assente per motivi di salute), ha chiarito
che la
delibera è di fatto una consuetudine:
l’allegato C fa una fotografia al 31.12.20 della situazione delle
partecipazioni
detenute dagli enti strumentali della
Pat, da cui si evince che la società Trentino Sviluppo ha
le maggiori partecipazioni, aspetto
connaturato al fatto che fa da agenzia per lo sviluppo del
territorio. Ha poi illustrato altri aspetti di dettaglio della
delibera e delle partecipazioni delle singole società.
Alex
Marini ha chiesto perché, in un momento storico in cui c’è
necessità di favorire la transizione nelle abitudini di mobilità si
è deciso di chiudere la Cooperativa di Car sharing e, proprio ora
che dovremo perseguire obiettivi europei molto stringenti, di
archiviare il distretto tecnologico trentino per l’edilizia
sostenibile. Quanto al distretto Michele Nulli ha
chiarito che non si tratta di un abbandono delle finalità, ma di
un’opera di razionalizzazione perché non avrebbe avuto senso una
pluralità di partecipazioni di enti strumentali all’interno nel
distretto tecnologico. Quanto alla Cooperativa Car Sharing di fatto
la Pat aderiva come Trentino trasporti e Opera Universitaria.
Tuttavia i vincoli di scopo avrebbero consentito la partecipazione
solo dell’Opera Universitaria che, non potendo incidere ha fatto
sapere di non essere più interessata a farne parte. L’ente
pubblico infatti, ha chiarito, può essere presente nelle società,
ma tenendo conto della responsabilità e della capacità di incidere.
L’assessore Mario Tonina ha aggiunto che la Pat, con
Trentino Sviluppo, garantisce un ruolo importante per perseguire gli
indirizzi politici a fronte degli obiettivi di efficientamento, sia a
livello locale e nazionale.
Ugo
Rossi (Misto) ha rilevato una circostanza che purtroppo non si è
realizzata in questa legislatura, indotta da un approccio politico a
suo avviso sbagliato, ovvero che A22 diventasse una società in
house, circostanza che ha definito “una sconfitta”
dell’autonomia, comunque la si voglia vendere. Lo dico anche con
riferimento ad impegni presi ad inizio legislatura, ha aggiunto. Ha
poi toccato una seconda questione relativa alle partecipazioni in
Mediocredito e alle politiche non coerenti con il sistema
dell’autonomia: non si capisce ad oggi se la Pat è riuscita a
tenerselo oppure se ci abbia messo le mani sopra Raiffeisen: siamo
nel momento in cui definiamo la rotta delle società e sarebbe bene
conoscere quale sia davvero l’impostazione politica. Ancora, un
richiamo alla partecipazione in Funivie Folgarida-Marilleva, società
importante dell’economia di un territorio, che stava percorrendo
vie difficili e in cui la Pat ha deciso di entrare. Sono passati
quattro anni e non si capisce in che direzione la Pat voglia andare e
come voglia incidere. Infine, sull’energia, ha chiesto che
ragionamento di prospettiva di investimento si intenda fare per
rafforzare il settore in una chiave di autonomia, considerato anche
che il fondo australiano pare voglia uscire da Dolomiti energia.
Alex
Marini ha condiviso le osservazioni del collega Rossi e ha
chiesto quale metodo venga seguito per sondare le diverse soluzioni e
adottare le scelte che determinano il futuro sulla prospettiva di
A22. Ha poi chiesto informazioni sulle attività di FBK e Trentino
Sviluppo relativamente alla razionalizzazione osservando che su
queste società, che svolgono una funzione amministrativa
importantissima, sarebbe opportuno un confronto nel merito delle
strategie e degli obiettivi.
Ivano
Job (Misto-Coraggio Italia) ha chiesto maggiori informazioni su
alcune partecipazioni specifiche negli impianti funiviari.
Michele Nulli ha chiarito che rispetto agli impianti funiviari
la strada seguita è quella di sostener maggiormente le
infrastrutture di seconda e terza serie (ove
in serie A poniamo Campiglio e Fassa che hanno bilanci floridi, in
serie B impianti che necessitano di interventi sugli ammortamenti e
quelle in serie C che riguardano centri meno importanti, ma che
assolvono ad una funzione importante di animazione
del territorio). Trentino Sviluppo si è assunto il sostegno degli
ammortamenti cercando nel contempo una collaborazione con il privato.
Sui temi posti dal consigliere Rossi e Marini è intervenuto
l’assessore Mario Tonina per “chiarire il pensiero della
Giunta”. Sul tema energia e sul fondo australiano che vuole uscire
da Dolomiti energia, la Pat si sta interrogando, anche con il
coinvolgimento dei soci pubblici. Sono
temi legati anche alle concessioni, ha aggiunto Tonina che ha
ribadito come
a questo riguardo è continuo il confronto con lo Stato, per capire
se la sospensione delle gare fino al 2029 andrà a buon fine oppure
se le gare dovranno essere fatte entro il 2024. Altra questione
riguarda anche i beni asciutti e la prelazione della Pat, ma sono
tutti aspetti che potremo sviscerare meglio non appena avremo
certezza sulle concessioni. Con l’impegno nelle funivie
Folgarida-Marilleva la Giunta ha agito bene: ora occorre
ragionare con l’impegno di fare una società unica nell’interesse
di quei territori e il tema potrà essere affrontato nella prossima
legislatura. Quanto a Mediocredito obiettivo della Pat è
quello di restare: vero che ci sono state
visioni diverse con Cassa centrale banca, ma in questo momento il
rapporto e gli obiettivi sono recuperati e condivisi. Tema A22: su
questa partita non era facile pensare di andare
nella direzione della società in
house,
ma il progetto poi condiviso a livello governativo mi sento di dire
che potrà garantire il territorio regionale.
Nulli
ha
illustrato
quindi
la
cronistoria della
vicenda estremamente
complicata
delle
concessioni autostradali e di A22.
La finanza di progetto ha due fasi, una pre procedimentale e la
seconda procedurale: siamo ancora alla prima parte e ci sarà un
ulteriore intervento del legislatore statale per modificare il
termine per la chiusura della procedura. Rossi
ha infine ricordato il parere del Consiglio di Stato del 2018, che
aveva chiarito che non siamo dentro un ragionamento di concessioni,
ma era prevista la gara, la concessione con affidamento
in house
o l’affidamento diretto allo Stato: cioè le soluzioni giuridiche,
seppur difficili, c’erano ed erano state prefigurate. Marini
ha concluso chiedendo che in futuro si rendano i consiglieri più
partecipi, con un raccordo più costante e puntuale sullo sviluppo
delle società, anche in considerazione del rilievo strategico che le
stesse rappresentano.
Le nomine nel Consorzio Trentino di Bonifica e nel Centro studi
Martino Martini
Infine,
la Commissione ha espresso
parere
favorevole previsto dalla legge 10/2010,
in materia di nomine e designazioni di competenza della Provincia,
relativo ad
un rappresentante provinciale nel
consiglio di amministrazione del Consorzio Trentino di Bonifica e ad
un rappresentante provinciale nel consiglio direttivo del Centro
studi Martino Martini.