Giornale OnLine

Giornale Online
27/07/2022 - In aula o in commissione

Discussione generale sull'assestamento del bilancio con altri interventi. Sanità al centro dell'attenzione

In Consiglio provinciale si cerca un accordo preventivo sugli ordini per ridurre gli emendamenti

Discussione generale sull'assestamento del bilancio con altri interventi. Sanità al centro dell'attenzione

In allegato, la convocazione

Discussione generale sull'assestamento del bilancio con altri interventi. Sanità al centro dell'attenzione
Questa mattina in Consiglio provinciale è continuata la discussione generale iniziata ieri sulla manovra di assestamento del bilancio della Provincia proposta dalla Giunta con il disegno di legge 157. I lavori sono stati sospesi dopo 7 interventi alle 12.30 su richiesta del Pd accolta dal presidente dell’assemblea legislativa. Questo per permettere di aprire, prima della replica del presidente della Giunta, una trattativa sugli ordini del giorno proposti in rapporto agli emendamenti depositati. Il Pd ha ricordato che nella relazione di lunedì il presidente aveva rivolto alle minoranze un appello al dialogo. Ma la sua replica chiuderebbe la discussione generale impedendo di presentare altri ordini del giorno concordati con la Giunta in cambio del ritiro di migliaia degli emendamenti delle minoranze. A favore della richiesta si sono espressi gli esponenti di Azione e di Fassa. I lavori riprendono alle 14.30.


La Lega ringrazia il presidente per le risorse ottenute da Roma


Per ribadire alcune delle considerazioni già espresse ieri è intervenuta ancora la Lega, che ha giudicato sostanziose, elencandole una per una, le risorse messe a disposizione di molti i settori da questo assestamento soprattutto grazie ai rapporti intrattenuti dal presidente della Giunta con lo Stato. Giusto, è stato ripetuto, accantonare 100 milioni di euro per le emergenze viste le incertezze che si profilano nei prossimi mesi a causa della guerra, dell’aumento dei costi dell’energia e forse ancora della pandemia. Bene, in particolare, i contributi messi a disposizione con legge dall’esecutivo per favorire l’installazione di impianti fotovoltaici.


Il consigliere di maggioranza del misto auspica più aiuti per l’agricoltura


L’esponente di maggioranza del gruppo misto ha giudicato “forte” questo assestamento, anche se i costi del gas e dell’energia sono purtroppo fuori controllo e indicano che andremo incontro ad un autunno difficile. Per questo a suo avviso potranno rivelarsi utili 100 milioni di euro accantonati in vista delle emergenze. Ha anche auspicato un incremento degli aiuti al settore agricolo che soffre molto la crisi in questo periodo e ha sollecitato a ridurre la pressione fiscale anche attraverso Trentino Riscossioni, visto che suddivisi su tutti i residenti in Trentino le risorse dell’assestamento corrispondono ad appena 200 euro a testa.


FdI: i problemi della sanità non sono imputabili alla Giunta provinciale


Fratelli d’Italia ha spiegato che le criticità ca cui è interessata la sanità in Trentino hanno origine a livello nazionale e non si possono imputare alla Giunta provinciale. Anche il Trentino infatti ha subito gli effetti negativi dei pesantissimi tagli delle risorse alla sanità operati nell’ultimo decennio in Italia. Tagli realizzati in nome della razionalizzazione e dell’efficientemento del sistema sanitario e sospesi solo con l’esplosione della pandemia. Ne sono derivati la riduzione dei posti letto ospedalieri sia in Italia che in Trentino, il calo del numero di medici sia ospedalieri che di base sia degli infermieri (oggi ce ne sono appena 7,7 ogni 1.000 abitanti e in Trentino ne mancano circa 500). Ecco perché secondo FdI la Giunta provinciale ha modificato modificati i parametri del rapporto infermieri-ospiti nelle Apsp (si è passati da uno ogni 10 a uno ogni 15). Non ci sono infatti abbastanza infermieri per mantenere lo stesso numero di posti letto nelle case di riposo. Secondo il capogruppo di FdI sarebbe però stato più saggio ridurre il numero di posti letto e non il numero di infermieri per ospite. Ancora, occorre prendere atto che la fuga del personale sanitario italiano all’estero è dovuta allo scarso riconoscimento di questo lavoro molto usurante ma mal pagato (il netto mensile di un infermiere in Italia è di 1.600 euro netti mentre in Germania arriva a circa 2.500 euro netti mentre e la media degli altri Paesi europei si aggira tra i 1.900 e i 2.000 euro sempre netti mensili). A quest’insufficienza di personale medico e infermieristico sul territorio si accompagna inevitabilmente un aumento di accessi al pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri per mancanza di adeguata assistenza a domicilio e di prevenzione sanitaria. E gli ospedali non riescono più a rispondere in tempi accettabili alle richieste dei pazienti. Per FdI tutto questo vuol dire che non si può continuare a prestare attenzione alla sanità trentina solo quando esplodono emergenze del genere. FdI propone quindi alla Provincia una nuova visione del settore per i prossimi vent’anni, che respinga il modello di una sanità ospedale-centrica e punti a una sanità territorio-centrica. Come? Non limitando il ruolo delle Apsp alla residenzialità degli ospiti ma trasformando queste strutture in vere e proprie “case della salute” che assistano le persone, in sedi di team della salute formati da medico di base o di guardia e da infermieri. Case che potrebbero fungere da sedi dell’ambulatorio territoriale e per altri servizi sanitari rivolti sia agli ospiti della casa di riposo sia ai cittadini residenti. Questa valorizzazione concretizzerebbe l’efficientamento tanto decantato del sistema sanitario. Si tratta quindi, per FdI, di ripensare profondamente il ruolo delle Apsp. Con alcuni emendamenti all’assestamento FdI propone di istituire la figura del direttore assistenziale e di valorizzare maggiormente la figura dell’infermiere. Altra proposta: riconoscere agli infermieri delle Apsp lo stesso trattamento retribuitivo previsto per gli infermieri dell’Apss.


Il Pd: serve un confronto sulle concessioni idreoelettriche e la tutela delle acque


Il Pd ha ricordato che i tagli alla sanità operati a livello nazionale non incidono sul Trentino che ha un proprio fondo sanitario e ha osservato che la Giunta avrebbe potuto evitare la riduzione del parametro infermiere-pazienti nelle Rsa. Criticche sono state rivolte alla Lega per aver chiamato “fondo del presidente” il fondo di riserva previsto dall’articolo 1 del ddl sull’assestamento, a dimostrazione che questi 100 milioni di euro costituiscono risorse di cui disporre in modo discrezionale. Il Pd ha lamentato la messa a gara delle piccole concessioni idroelettriche, unico caso in Italia. E ha sostenuto che sulla partita delle grandi concessioni occorrerà invece impegnarsi il più possibile per mantenere in mani trentine le derivazioni. Per questo il Pd chiederà una convocazione della Terza Commissione perché la Giunta si pronunci su questo tema. Il Pd si è poi soffermato sul nuovo Piano di tutela delle acque approvato dalla Giunta, che non prevede alcun passaggio per un confronto con il Consiglio sulle concessioni. Il Piano sembra infatti aprire a concessioni che permettano il prelievo delle acque mentre in passato questa possibilità era sottoposta a maglie molto strette. Preoccupa anche che a fronte di un parere negativo su una nuova concessione, sia la Provincia a dover indicare come il richiedente possa rimediare alla bocciatura. Quasi ad indicare la volontà di rilasciare la concessione ad ogni costo. E questo proprio mentre si profila un’emergenza idrica senza precedenti. Fonti energetiche rinnovabili: per il Pd le agevolazioni per realizzare impianti fotovoltaici sugli edifici sono apprezzabili ma occorre qualcosa di più per non escludere da questa possibilità un alto numero di famiglie. Puntare sulle comunità energetiche potrebbe favorire l’abbattimento dei costi e ridurre questo limite. A giudizio del Pd la Giunta sottovaluta le biomasse ed è molto discutibile prevedere la metanizzazione di altre aree del Trentino per tre ragioni: i costi elevati, la sostenibilità ambientale e il rischio di accrescere la dipendenza dei territori dai fornitori di gas stranieri. Quanto al bypass ferroviario attorno alla città di Trento, per il Pd occorre che la Giunta sia coerente con la scelta di investire un miliardo di euro del Pnrr nella realizzzione di quest’opera. Sarebbe inoltre importante per il Pd sapere che fine hanno fatto i 39 progetti che la Giunta aveva individuato per ottenerne il finanziamento con i fondi europei del Pnrr. Sul turismo sostenibile il Pd ritiene che questo tema andrebbe affrontato sia alla luce dei cambiamento climatici sia per individuare dei limiti alla crescita quantitativa del settore.


La Civica: occorrono misure a favore delle famiglie per favorire la natalità


L’esponente de La Civica ha evidenziato la necessità di una stretta interlocuzione della Provincia con il governo per fronteggiare le minore entrate che affluiranno da Roma nelle casse della nostra autonomia a partire dal 2025. Occorre a suo avviso rafforzare e qualificare l’autonomia del Trentino attraverso le trattative con lo Stato sulla partita finanziaria. Ma serve soprattutto puntare a un incremento strutturale della produttività dei territori con un approccio proattivo delle politiche pubbliche e l’impegno delle imprese. Buone politiche pubbliche di investimento possono infatti impattare in modo significativo sulla crescita del Pil provinciale. Visti i costi sempre più elevati delle materie prime compreso il latte, per La Civica è giusta la scelta compiuta dalla Giunta con l’assestamento di prevedere il fondo di riserva 100 milioni di euro da utilizzare per fronteggiare le criticità dei prossimi mesi. La Civica ha poi posto l’accento sul tema dell’andamento demografico. Servono politiche che incentivino la natalità e la crescita delle famiglie con più figli. Le coppie con figli sono oggi il 34% delle famiglie. L’esponente de La Civica ha poi ricordato il senso del ddl presentato per integrare i servizi educativi 0-6 anni e apprezzato i 10 milioni di euro stanziati dalla Giunta a favore dell’agricoltura trentina, pur proponendo di aggiungere un ulteriore milione di euro a sostegno del comparto zootecnico oggi in grave difficoltà. La Civica auspica comunque che altre risorse siano destinate al comparto da questa manovra di assestamento. Sono stati poi illustrati altri emendamenti della La Civica per valorizzare la figura degli assistenti educatori, per migliorare il trattamento dei docenti delle scuole paritarie, per perfezionare la selezione del personale di polizia locale e per istituire un punto di riferimento che promuova la conoscenza dell’emigrazione trentina visto anche lo sviluppo del “turismo delle radici”. Con un’altra modifica al ddl 157 La Civica chiede di sostenere le associazioni del Terzo Settore impegnate nei servizi sociali.


Il Pd: si decida insieme al Consiglio il miglior utilizzo del fondo per le emergenze.


Ancora un consigliere del Pd ha poi illustrato alcune proposte di emendamento relative al ddl sull’assestamento, osservando che con questa manovra bisognerebbe andare oltre la gestione dell’emergenza e puntare alla soluzione di questioni complesse avendo in testa un’idea di comunità e di sviluppo. Secondo l’esponente del Pd i 100 milioni di euro del fondo per l’emergenza non dovrebbero essere utilizzati per rispondere a bisogni polverizzati ma andrebbero spesi in modo tempestivo, agile e flessibile. Per questo la Giunta avrebbe potuto delineare meglio obiettivi. comparti e priorità individuando insieme al Consiglio i fabbisogni e le risposte. Il fondo di emergenza poteva essere l’occasione per individuare in modo condiviso su quali aree intervenire, coinvolgendo – come chiede un emendamento del Pd – il Consiglio provinciale nelle scelte di campo. Un altro emendamento presentato riguarda la salute per risolvere il problema delle carenze di personale agendo anche sul contratto in modo da rendere questo settore attrattivo anche in termini di competenze, valorizzando l’esperienza di chi lavora nei servizi sanitari. Turismo e fondo alberghi: un emendamento propone di rendere il sistema ricettivo trentino capace di compiere un salto di qualità puntando sulla forza lavoro, favorendo l’innesto di competenze manageriali e compiendo uno sforzo per dare la possibilità al personale stagionale del turismo di stabilizzare il rapporto di lavoro. Altri emendamenti riguardano il rapporto tra istituzioni, imprese e lavoratori per alzare la qualità delle relazioni come prevede un ddl sottovalutato dalla Giunta sulla rappresentanza, il rispetto delle clausole sociali e la certificazione. Si tratta per il PD di contrastare in tal modo il dumping e la riduzione del costo del lavoro.


La Lega: questa manovra tenta di consolidare la ripresa economica di fine 2021.


La Lega è intervenuta per rivendicare il diritto di difendere questa manovra dalle critiche delle minoranze e con la necessità per la Giunta di intervenire con misure a sostegno di famiglie e imprese a fronte di una crisi generata da fattori esterni al Trentino. L’esecutivo ha dovuto affrontare problemi drammatici, inaspettati e senza precedenti. Proprio per questo sono ingiustificabili per la Lega le critiche rivolte a questo assestamento di bilancio. Respinte con forza anche il tentativo di imputare all’esecutivo i problemi della sanità trentina. Quanto al presunto ruolo eccessivo dei privati nella sanità, il Carroccio ricorda che da sempre almeno la metà dei medici ospedalieri del Trentino svolge anche attività extramoenia arrivando a superare le 2.000 prestazioni all’anno. Sull’assestamento di bilancio la Lega evidenzia che la manovra tenta di consolidare la ripresa economica emersa a fine 2021 e di confermare le previsioni positive dell’anno scorso. In tal senso la Giunta punta a istituire un fondo di riserva di 100 milioni di euro messo a disposizione delle criticità che emergeranno in autunno. Queste risorse saranno utilizzate dove ci sarà più bisogno. L’esponente del Carroccio ha poi spiegato che le risorse stanziate con l’assestamento a sostegno delle imprese, delle famiglie e per la realizzazione delle opere pubbliche sono il segno che questa Giunta ascolta le istanze dei cittadini e delle attività economiche e va nella giusta direzione per sostenere chi oggi si trova più in difficoltà e avverte l’incertezza del proprio futuro.​

Approfondimenti