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26/07/2022 - In aula o in commissione

Assestamento di bilancio, approvato il ddl sul rendiconto 2021. In corso la discussione generale

Nell'aula del Consiglio provinciale

Assestamento di bilancio, approvato il ddl sul rendiconto 2021. In corso la discussione generale

In allegato, la convocazione, il programma dei lavori e i testi in discussione

Assestamento di bilancio, approvato il ddl sul rendiconto 2021. In corso la discussione generale
In mattinata il Consiglio ha approvato il primo disegno di legge che compone la manovra di assestamento: il rendiconto della Pat 2021, il ddl 156/XVI​, con 16 sì, 6 no e un astenuto. Su questo punto Pd e Azione hanno evidenziato che, se la minoranza non fosse rimasta in Aula, viste le assenze sugli scranni della maggioranza, non ci sarebbe stato il numero legale. Fatto che avrebbe impedito l’utilizzo dell’avanzo di 300 milioni nell’assestamento. Nel corso della mattinata sono state votate, con 17 sì, 9 no, un astenuto, anche le due delibere: quella del rendiconto consolidato e quella sulla destinazione a riserva dei risultati economici 2021.


Il Pd: basta ipocrisie. Togliete la bandiera ucraina dall’aula perché il Presidente della Giunta non ha detto una sola parola di solidarietà


In apertura di seduta da parte del Pd, sottolineando l’assenza del Presidente della Giunta, è stato chiesto al Presidente del Consiglio di togliere la bandiera Ucraina dall’Aula perché, è stato detto in riferimento al passaggio della relazione del Presidente della Giunta nella quale ha affermato che se il conflitto dovesse durare fino all’inverno la situazione economica del Trentino si aggraverebbe, c’è un limite all’ipocrisia. Quasi che la questione Ucraina fosse una “seccatura” che mette in forse il nostro benessere, le vacanze e i lavori in casa. Ma non c’è stata una parola di solidarietà per un popolo che sta terribilmente soffrendo, per un Paese dove milioni di persone scappano non per andare in ferie ma per sfuggire ai bombardamenti. Altra “chicca” del Presidente, per il Pd, il silenzio totale sulla situazione politica nazionale e le dimissioni di Draghi, che Il Presidente della Giunta aveva detto di apprezzare. La crescita del contenzioso con Roma per dem, visti i ricorsi alla Consulta molti dei quali persi dalla Pat, evidenzia che c’è qualcosa che non va. Sul tema fiscale, per il Pd, si deve fare chiarezza: non è possibile prevedere a Roma, con l’aliquota unica, tagli drastici da 50 miliardi e non dire che questo porterebbe una riduzione del bilancio Pat di 500 milioni. La strada che Draghi aveva segnato era quella invece delle riforme per far crescere l’economia e quindi ridurre le tasse. Riforme che, soprattutto nella pubblica amministrazione attraverso l’esperienza del Covid e la leva del contratto, si sarebbero dovute fare anche in Trentino. Invece, si è persa una preziosa occasione.

Critiche sul fondo di 100 milioni e sulla mancata condivisione e confronto con l’opposizione anche sulle politiche sul Covid e sulla riorganizzazione della sanità. La “cifra” della legislatura, per i dem, è la mancanza di pensiero, l’assenza di progettualità e un gioco solo di rimessa di fronte al problema.


Azione: si fa propaganda ma i soldi non girano


Anche l’esponente di Azione ha detto di essere rimasto “schifato” dalle parole del Presidente sull’Ucraina. Presidente che nella prima fase del conflitto si era distinto per una posizione molto chiara prendendo anche le distanze dalla prese di posizione del “capitano” della Lega. Nonostante ciò nella relazione non c’è una parola di solidarietà con un Paese invaso; ci si limita a dire: speriamo che la guerra finisca sennò ci saranno effetti disastrosi sulla nostra economia. Tra l’altro, ha aggiunto, il Trentino dovrebbe distinguersi sul piano del risparmio energetico e invece non si è fatto nulla. Anche Azione ha sottolineato il silenzio sulla crisi del Governo Draghi e le ricadute sulla nostra autonomia. Non una parola di rassicurazione sul destino del Pnrr o delle norme di attuazione. Il male sta nella concezione di un’autonomia come sistema di distribuzione di risorse anziché come mezzo per essere più innovativi rispetto allo Stato. Tra l’altro, sempre per Azione, la Pat non riesce a spendere le risorse nonostante 11 interventi di semplificazione. La giacenza di cassa della Pat è di 3 miliardi e 200 e nel 2019 era un miliardo e 700. Cifre che dicono che si fa propaganda ma non girano soldi e l’avanzo di amministrazione è di 319 milioni mentre nel 2018 era di 198 milioni.


La Lega: i cittadini hanno bisogno di scelte veloci


Da pare della Lega si è affermato che i cittadini hanno bisogno di risposte veloci perché la situazione è grave anche a causa di una guerra che nessuno ha voluto e per la quale il Presidente non ha certo responsabilità. Inoltre, ha respinto l’accusa che la Lega sia stata uno dei “killer” del Governo Draghi. Sul merito dell’assestamento ha aggiunto che si tratta di una manovra concreta e che interviene in modo rapido.


Futura: la Giunta non riesce a fare scelte strategiche


Futura ha evidenziato che di fronte ai temi drammatici, dalla crisi climatica a quelle demografica, alla crisi sanitaria, la Giunta non fa altro che procrastinare. Come il titolo del Festival dell’Economia del prossimo anno: “Il futuro del fuuro”. Il governo provinciale, non riesce a fare scelte strategiche e alla fine non si riuscirà a governare più nulla. Eppure, di fronte a un momento tanto difficile si è fatto cadere un governo che stava mostrando aperture sociali rispetto alle condizioni del lavoro e alla perdita del potere d’acquisto.


La Lega: una manovra straordinaria e prudente


Un intervento da colpo di sole, ha commentato un altro esponente leghista, una serie di slogan elettorali e di affermazioni gravi. Per quanto riguarda l’assestamento, secondo la Lega, si tratta di un bilancio straordinario e purtroppo unico perché nei prossimi anni le risorse caleranno. L’avanzo 2021 è frutto della forte crescita dell’economia dopo la fase acuta della pandemia, ma il futuro è tutt’altro che roseo. Ed è questa prospettiva che ha spinto il Presidente a dar vita al fondo di 100 milioni per le emergenze. Una manovra realistica e equilibrata, quindi,che tiene conto dei bisogni dei cittadini e delle imprese.


Il Pd: una sanità sempre più privatizzata


Sempre per il Pd nell’intervento del Presidente manca una visione entro la quale inserire le risorse dell’assestamento. Una visione che sarebbe particolarmente importante in un momento così grave sul piano internazionale e nazionale. Invece, l’interpretazione dell’autonomia della maggioranza è una sorta di sovranismo locale, fatto solo di piccoli ragionamenti. Manca una strategia sulla riqualificazione del turismo con nuove proposte e manca su un tema fondamentale: la sanità. Un sistema sanitario che è andato in crisi in maniera più pesante rispetto a altre regioni. Una crisi che sta dividendo i pazienti in chi può pagare e chi no e va verso la privatizzazione a scapito del pubblico. Basti pensare che nel bilancio 2022 per le strutture private i finanziamenti Pat sono aumentati del 20%. Male anche la scelta, secondo i dem fatta con gravi forzature, del partenariato con i privati per la costruzione del nuovo ospedale di Fiemme, mettendo da parte il progetto di ristrutturazione dell’attuale che si sarebbe potuto attuare in tempi celeri.


Onda: sono state umiliate le insegnanti della scuola dell’infanzia


Anche secondo Onda ci si sa avviando verso una progressiva privatizzazione del Trentino. Non solo, ma la stessa regia dei grandi progetti di finanza di progetto sta nelle mani dei privati non in quelli della Pat. Eppure l’esperienza del Not è fallimentare al punto che si torna a ristrutturare il S.Chiara; a Cavalese decidono tutti i privati e per il rifacimento dell’istituto Pertini siamo a 5 anni per fare il bando. In generale, le opere pubbliche, considerate decisive per il rilancio economico, sono rimaste promesse sulla carta. Inoltre, per Onda, anche la Pat sta diventato una provincia basata sul bonus anziché sulla sicurezza dei diritti. Sull’elettrificazione della linea della Valsugana, per Onda le risorse ci sono dal 2016 e sono del Ministero dei trasporti, c’è il progetto ma, nonostante ciò, la Giunta ha cambiato strada dicendo puntiamo sull’idrogeno. Il modo migliore per non fare nulla e così si continua con le Littorine che starebbero bene sulla linea Massaua - Adis Abeba. Anche Onda ha sottolineato che nella relazione del Presidente non c’è una riga dedicata alla sanità, eppure calano e caleranno i medici e gli infermieri e ci si deve chiedere chi ci curerà. Perché anche le politiche di incentivo hanno prodotto gli effetti opposti e i medici, basti pensare agli psichiatri, se ne vanno. Per gli anziani c’è soprattutto retorica e nella relazione non c’è alcun accenno sulla scuola anche se i test Invalsi mostrano che cresce la dispersione e calano le eccellenze. La formazione professionale è stata cancellata e in quattro anni non si è fatto nulla. Anche sulla scuola dell’infanzia, per Onda, si è fatta solo propaganda evitando di lavorare sulla conciliazione lavoro e famiglia, evitando di umiliare le maestre costrette, in questi giorni, a chiudere i bambini nelle aule dove ci sono 33 gradi. Infine, sull’addizionale Irpef per 4 anni la Giunta ha detto che l’innalzamento del reddito per l’esenzione era una misura inutile e oggi invece è uno dei cardini della manovra di assestamento. Bene l’esenzione a 25 mila euro, ma, per Onda, si deve fare attenzione che siano davvero 25 mila euro valutando il reddito complessivo altrimenti si rischia di regalare l’esenzione a chi magari ha rendite per 800 mila euro. ​

Approfondimenti
Link alla convocazione con il programma e i testi della manovra in discussione
https://www.consiglio.provincia.tn.it/_layouts/15/dispatcher/doc_dispatcher.aspx?app=conv&at_id=29968