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17/12/2021 - In aula o in commissione

Sì del Consiglio provinciale alla manovra finanziaria 2022

L'approvazione nella notte in aula

Sì del Consiglio provinciale alla manovra finanziaria 2022

L'assessore Mario Tonina, protagonista della trattativa che ha sbloccato il bilancio

Sì del Consiglio provinciale alla manovra finanziaria 2022

Con l’approvazione, poco prima delle 23,30, del ddl 122, la legge di Bilancio con 20 sì, 9 no e 4 astenuti (Dallapiccola, Demagri, Ossanna del Patt, De Godenz UpT) la manovra finanziaria 2022 è legge. 

Nelle dichiarazioni finali di voto Tonini ha dichiarato il voto contrario del Pd per quello che non c’è nella manovra, cioè un programma di riforme per rendere strutturale un tasso di crescita per rendere sostenibile il debito. Riforme per rendere più competitivo il sistema e più equo nei confronti dei lavoratori e dei giovani. 

Paolo Zanella (Futura), annunciando il suo voto negativo, ha aggiunto che in questo bilancio mancano le prospettive, e non si sono saputi cogliere i cambiamenti e i temi centrali come i bisogni di salute che l’epidemia ha messo in evidenza. Non si agisce sulla crisi migratoria, e c’è poco sulla devastante crisi climatica. 

Lucia Coppola (Misto – Europa Verde) ha espresso soddisfazione per lo sblocco del contratto per il settore pubblico e ha auspicato impegno per l’ambiente e la cura delle persone. Infine, ha chiesto a Fugatti, di collaborare col Comune di Trento che sta affrontando un’opera, il bypass, che sarà pesante per i cittadini. 

Piero De Godenz (UpT), annunciando il suo voto di astensione (anche Ossanna del Patt ha annunciato l’astensione), ha sottolineato le difficoltà del comparo turistico anche a causa di scelte del Governo difficilmente comprensibili. 

Per la capogruppo della Lega, Mara Dalzocchio, la manovra ha un carattere espansivo, che favorisce la ripartenza economica. La trattativa col Governo ha portato in bilancio 120 milioni e a buon fine è andata la trattativa per il contratto. 

Alex Marini (5 Stelle) ha ricordato che nella manovra non ci sono risorse per la trasparenza, per la lotta alla criminalità organizzata, la difesa del territorio, nulla sui cambiamenti climatici e per un’energia decentrata. Si punta, invece, sulle strade che generano quantità enormi di anidride carbonica. 

Michele Dallapiccola (Patt) ha dato una valutazione fortemente negativa della giornata di trattativa per sbloccare la manovra. Infine, ha pregato il presidente di abbandonare i progetti “asfaltatori” in Valsugana e di elaborare invece pensieri un po’ più elevati. 

Claudio Cia (FdI) ha detto che si tratta di una manovra realista, concreta e onesta. Imponenti risorse sono state impiegate per il pubblico impiego e quindi inevitabilmente non si sono potute soddisfare molte altre richieste. Ma la Giunta ha scelto di non impoverire i servizi per i cittadini e ha fatto bene. 

Alessandro Savoi (Lega) ha detto che la Giunta ha sempre dimostrato attenzione ai lavoratori pubblici ma al tempo stesso con questa finanziaria, concreta e onesta, garantisce benessere a tutta l’economia, in primo luogo alle piccole e medie imprese. Il Trentino, quando finirà la pandemia, dimostrerà di saper correre anche grazie alle politiche del governo di centro destra. 

Infine, Giorgio Leonardi (FI), apprezzando fino in fondo la manovra, ha ricordato che le risorse non sono più quelle di un tempo e la Giunta ha gestito le risorse con la logica del buon padre di famiglia e soprattutto senza incrementare il carico fiscale. 

Sì pieno anche da parte di Luca Guglielmi (Lista Fassa) che ha sottolineato il fatto che questa manovra è tutt’altro priva di prospettiva e ha sottolineato l’importanza degli 80 milioni posti in bilancio per la circonvallazione di Canazei. 

Il presidente Fugatti ha chiuso affermando che l’accordo sul pubblico impiego dimostra che di fronte ad un approccio costruttivo anche del sindacato i risultati si raggiungono. Il percorso di questa finanziaria, ha aggiunto, parte dal rapporto complesso e difficile con Roma, assieme a Bolzano. Il presidente della Giunta ha infine ringraziato anche il presidente Kaswalder che a sua volta ha espresso il suo grazie ai consiglieri e al personale.


 

Via libera anche alla legge di stabilità. Dopo la lunga trattativa, un clima sereno. 


 

Dopo la votazione, poco dopo le 20, del ddl 120, la collegata, si è passati al 121, la legge di stabilità, che è stata votata con 20 sì, 11 no e 3 astenuti (Dallapiccola, De Godenz, Ossanna).

Filippo Degasperi è intervenuto ricordando l’indennità di rischio malattie infettive per gli autisti di Trentino Emergenza introdotta da un suo emendamento che è stato accolto. Ma ha aggiunto che l’assessora Segnana ne ha presentato, scorrettamente secondo il consigliere di Onda Civica, uno fotocopia per concedere la stessa indennità agli autisti delle associazioni convenzionate che operano con i pazienti Covid. 

Luca Zeni (Pd) ha ricordato il suo emendamento che prevedeva l’abbassamento dell’Imis per le palestre, particolarmente colpite dal Covid. Misura non accolta ma che dovrebbe entrare nel prossimo assestamento. 

Sara Ferrari (Pd) aveva presentato un emendamento sull’ esenzione Imis di un anno per cinema e teatri che verrà preso in considerazione a luglio. 

Anche Alessia Ambrosi (FdI) ha ricordato l’impegno della Giunta per l’assestamento per la riduzione Imis per il mondo della cultura. 

Paolo Zanella (Futura) ha ricordato che sull’articolo del contratto del settore pubblico (il 9) le opposizioni e il sindacato hanno ottenuto un buon risultato. 

Anche Sara Ferrari s’è detta soddisfatta per il risultato raggiunto anche grazie all’intervento in Consiglio. 

Anche Ugo Rossi ha detto di essere stato e di essere convinto che il contratto andava firmato, ma non ci si deve limitare ai soldi ma si deve chiedere ai dipendenti pubblici una maggiore produttività. 

Sull’articolo 10 Sara Ferrari ha ricordato il suo emendamento, respinto, che chiedeva 200 assunzioni, al posto delle 100 previste dalla Giunta, per Agenzia del lavoro e Centri per l’impiego. Sull’articolo 12 Zeni ha ricordato la sua proposta di spostare le scuole musicali dalla cultura all’istruzione che non ha avuto alcuna risposta dalla Giunta. 

Lucia Coppola (Misto – Europa Verde), sull’articolo 14, l’apertura estiva delle materne, ha detto di essere radicalmente in disaccordo perché si doveva puntare sui servizi di conciliazione. 

Anche Sara Ferrari aveva presentato un emendamento soppressivo dell’articolo giudicando inopportuna l’apertura della scuole d’infanzia a luglio perché ai bambini si dovrebbe offrire un’attività di svago e sportiva. La capogruppo Pd ha detto che si doveva cercare una collaborazione sperimentale tra il sistema della scuole per l’infanzia già la prossima estate senza aspettare, come si è impegnato a fare l’assessore, il 2023. Zanella ha condiviso la posizione di Sara Ferrari e ha ricordato di aver presentato un emendamento, che è stato bocciato, per lanciare un progetto triennale di collaborazione tra scuole e associazioni. 

Rossi ha ricordato che l’allungamento a luglio era stato motivato dal Covid ma l’articolo, così cpm’è, è poco trasparente. 

All’articolo 17, Zanella ha ricordato il suo emendamento, approvato, per aumentare di 350 mila euro all’anno per tre anni il budget per il supporto psicologico dei ragazzi. 

Sara Ferrari ha ricordato che, anche con Mara Dalzocchio, si sta parlando del potenziamento psicologico per gli studenti e quindi è un ottimo risultato. La capogruppo Pd ha poi ricordato un suo emendamento permette agli assistenti educatori, che lavorano con i ragazzi più fragili, di partecipare al consigli di classe. 

Giorgio Tonini si è chiesto e ha chiesto al presidente del Consiglio come sia possibile non accompagnare norme rilevanti sul personale con una relazione tecnica e finanziaria. 

Sull’articolo 18, Zanella ha evidenziato il suo emendamento che parifica l’indennità della consigliera di parità a quelle delle altre figure di garanzia. 

Olivi, sempre sul 18, ha ricordato il milione di euro per abbattere il peso del calcolo del lavoro femminile per il calcolo Icef. Inoltre, è stata introdotta l’età di 40 anni per il sostegno all’accesso al credito per le coppie e un Icef pari al bonus bebè. Il consigliere Pd ha detto però sottolineato la contraddizione: il requisito richiesto per questo finanziamento è di due anni di residenza; mentre il bonus bebé ne prevede 10. 

Alex Marini (5 Stelle) ha affermato che la Giunta si era impegnata con una risoluzione a istituire un fondo per la prevenzione degli incidenti sul lavoro e questo impegno era contenuto in un suo emendamento che però è stato bocciato. 

De Godenz ha presentato il suo emendamento (approvato), sul modello del ponte Morandi di Genova, che prevede, oltre agli indennizzi che saranno previsti, anche un bonus di 10 mila euro per ogni famiglia che dovrà cambiare alloggio a causa del bypass ferroviario di Trento. 

Sul 20, Zeni ha detto che la modifica del numero dei componenti della comitato per le Olimpiadi perché due comuni non si mettono d’accordo è una caduta si stile; mentre Sara Ferrari ha suggerito che questa soluzione si potrebbe applicare anche al nodo del cda della Fondazione Mach. 

Sull’articolo 21, De Godenz ha ricordato la sua proposta, accettata dalla Giunta, che risolve la questione dei contributi per le piscine. 

Sul 29 Zanella ha ricordato il suo emendamento, bocciato, che destinava metà dei finanziamenti per progetti stradali alla difesa del suolo. 

Mentre De Godenz ha evidenziato che lo Ski college Fassa sta crescendo ma mancano risorse che sono state assegnate (100 mila euro) con il suo emendamento.

 Emendamento pienamente condiviso da parte di Luca Guglielmi (Lista Fassa).


 

Bilancio, Rossi: con Bolzano la differenza è di 300 milioni non di un miliardo e 200.


 

Sul bilancio, la legge 212 Rossi, è intervenuto sul paragone che spesso si fa con quello della Provincia di Bolzano, ricordabndo che il nostro bilancio è di 6 miliardi 172 milioni e non 4 miliardi e 700 mila. Quindi la differenza con Bolzano è di 300 milioni e non di un miliardo e 200. Un errore diffuso che va spiegato, ha aggiunto, dicendo che nei 6 miliardi ci sono voci non spendibili come le partite di giro. Ma, mentre noi parliamo solo dei 4 miliardi e 700 disponibili, Bolzano presenta i suoi sei milioni e passa presentando le cifre indisponibili come disponibili. Inoltre, ha continuato, sulle opere pubbliche in questo bilancio ci sono 822 milioni, dei quali però 616 finanziati nelle legislature precedenti. Quindi, quando si fanno i comunicati, ha detto rivolto a Fugatti, dicendo che ci sono 800 milioni per le opere pubbliche si dimentica che 616 vengono dalle giunte precedenti. ​