L'approvazione nella notte in aula
Sì del Consiglio provinciale alla manovra finanziaria 2022
L'assessore Mario Tonina, protagonista della trattativa che ha sbloccato il bilancio
Con l’approvazione, poco
prima delle 23,30, del ddl 122, la legge di Bilancio con 20 sì, 9 no
e 4 astenuti (Dallapiccola, Demagri, Ossanna del Patt, De Godenz UpT)
la manovra finanziaria 2022 è legge.
Nelle dichiarazioni finali di
voto Tonini ha dichiarato il voto contrario del Pd per quello che non
c’è nella manovra, cioè un programma di riforme per rendere
strutturale un tasso di crescita per rendere sostenibile il debito.
Riforme per rendere più competitivo il sistema e più equo nei
confronti dei lavoratori e dei giovani.
Paolo Zanella (Futura),
annunciando il suo voto negativo, ha aggiunto che in questo bilancio
mancano le prospettive, e non si sono saputi cogliere i cambiamenti e
i temi centrali come i bisogni di salute che l’epidemia ha messo in
evidenza. Non si agisce sulla crisi migratoria, e c’è poco sulla
devastante crisi climatica.
Lucia Coppola (Misto – Europa Verde) ha
espresso soddisfazione per lo sblocco del contratto per il settore
pubblico e ha auspicato impegno per l’ambiente e la cura delle
persone. Infine, ha chiesto a Fugatti, di collaborare col Comune di
Trento che sta affrontando un’opera, il bypass, che sarà pesante
per i cittadini.
Piero De Godenz (UpT), annunciando il suo voto di
astensione (anche Ossanna del Patt ha annunciato l’astensione), ha
sottolineato le difficoltà del comparo turistico anche a causa di
scelte del Governo difficilmente comprensibili.
Per la capogruppo
della Lega, Mara Dalzocchio, la manovra ha un carattere espansivo,
che favorisce la ripartenza economica. La trattativa col Governo ha
portato in bilancio 120 milioni e a buon fine è andata la trattativa
per il contratto.
Alex Marini (5 Stelle) ha ricordato che nella
manovra non ci sono risorse per la trasparenza, per la lotta alla
criminalità organizzata, la difesa del territorio, nulla sui
cambiamenti climatici e per un’energia decentrata. Si punta,
invece, sulle strade che generano quantità enormi di anidride
carbonica.
Michele Dallapiccola (Patt) ha dato una valutazione
fortemente negativa della giornata di trattativa per sbloccare la
manovra. Infine, ha pregato il presidente di abbandonare i progetti
“asfaltatori” in Valsugana e di elaborare invece pensieri un po’
più elevati.
Claudio Cia (FdI) ha detto che si tratta di una manovra
realista, concreta e onesta. Imponenti risorse sono state impiegate
per il pubblico impiego e quindi inevitabilmente non si sono potute
soddisfare molte altre richieste. Ma la Giunta ha scelto di non
impoverire i servizi per i cittadini e ha fatto bene.
Alessandro
Savoi (Lega) ha detto che la Giunta ha sempre dimostrato attenzione
ai lavoratori pubblici ma al tempo stesso con questa finanziaria,
concreta e onesta, garantisce benessere a tutta l’economia, in
primo luogo alle piccole e medie imprese. Il Trentino, quando finirà
la pandemia, dimostrerà di saper correre anche grazie alle politiche
del governo di centro destra.
Infine, Giorgio Leonardi (FI),
apprezzando fino in fondo la manovra, ha ricordato che le risorse non
sono più quelle di un tempo e la Giunta ha gestito le risorse con la
logica del buon padre di famiglia e soprattutto senza incrementare il
carico fiscale.
Sì pieno anche da parte di Luca Guglielmi (Lista
Fassa) che ha sottolineato il fatto che questa manovra è tutt’altro
priva di prospettiva e ha sottolineato l’importanza degli 80
milioni posti in bilancio per la circonvallazione di Canazei.
Il
presidente Fugatti ha chiuso affermando che l’accordo sul pubblico
impiego dimostra che di fronte ad un approccio costruttivo anche del
sindacato i risultati si raggiungono. Il percorso di questa
finanziaria, ha aggiunto, parte dal rapporto complesso e difficile
con Roma, assieme a Bolzano. Il presidente della Giunta ha infine
ringraziato anche il presidente Kaswalder che a sua volta ha espresso
il suo grazie ai consiglieri e al personale.
Via libera anche alla legge di stabilità. Dopo
la lunga trattativa, un clima sereno.
Dopo
la votazione, poco dopo le 20, del ddl 120, la collegata, si è
passati al 121, la legge di stabilità, che è stata votata con 20 sì,
11 no e 3 astenuti (Dallapiccola, De Godenz, Ossanna).
Filippo
Degasperi è intervenuto ricordando l’indennità di rischio
malattie infettive per gli autisti di Trentino Emergenza introdotta
da un suo emendamento che è stato accolto. Ma ha aggiunto che
l’assessora Segnana ne ha presentato, scorrettamente secondo il
consigliere di Onda Civica, uno fotocopia per concedere la stessa
indennità agli autisti delle associazioni convenzionate che operano
con i pazienti Covid.
Luca Zeni (Pd) ha ricordato il suo emendamento
che prevedeva l’abbassamento dell’Imis per le palestre,
particolarmente colpite dal Covid. Misura non accolta ma che dovrebbe
entrare nel prossimo assestamento.
Sara Ferrari (Pd) aveva presentato
un emendamento sull’ esenzione Imis di un anno per cinema e teatri
che verrà preso in considerazione a luglio.
Anche Alessia Ambrosi
(FdI) ha ricordato l’impegno della Giunta per l’assestamento per
la riduzione Imis per il mondo della cultura.
Paolo Zanella (Futura)
ha ricordato che sull’articolo del contratto del settore pubblico
(il 9) le opposizioni e il sindacato hanno ottenuto un buon
risultato.
Anche Sara Ferrari s’è detta soddisfatta per il
risultato raggiunto anche grazie all’intervento in Consiglio.
Anche
Ugo Rossi ha detto di essere stato e di essere convinto che il
contratto andava firmato, ma non ci si deve limitare ai soldi ma si
deve chiedere ai dipendenti pubblici una maggiore produttività.
Sull’articolo 10 Sara Ferrari ha ricordato il suo emendamento,
respinto, che chiedeva 200 assunzioni, al posto delle 100 previste
dalla Giunta, per Agenzia del lavoro e Centri per l’impiego.
Sull’articolo 12 Zeni ha ricordato la sua proposta di spostare le
scuole musicali dalla cultura all’istruzione che non ha avuto
alcuna risposta dalla Giunta.
Lucia Coppola (Misto – Europa Verde),
sull’articolo 14, l’apertura estiva delle materne, ha detto di
essere radicalmente in disaccordo perché si doveva puntare sui
servizi di conciliazione.
Anche Sara Ferrari aveva presentato un
emendamento soppressivo dell’articolo giudicando inopportuna
l’apertura della scuole d’infanzia a luglio perché ai bambini si
dovrebbe offrire un’attività di svago e sportiva. La capogruppo Pd
ha detto che si doveva cercare una collaborazione sperimentale tra il
sistema della scuole per l’infanzia già la prossima estate senza
aspettare, come si è impegnato a fare l’assessore, il 2023.
Zanella ha condiviso la posizione di Sara Ferrari e ha ricordato di
aver presentato un emendamento, che è stato bocciato, per lanciare
un progetto triennale di collaborazione tra scuole e associazioni.
Rossi ha ricordato che l’allungamento a luglio era stato motivato
dal Covid ma l’articolo, così cpm’è, è poco trasparente.
All’articolo 17, Zanella ha ricordato il suo emendamento,
approvato, per aumentare di 350 mila euro all’anno per tre anni il
budget per il supporto psicologico dei ragazzi.
Sara Ferrari ha
ricordato che, anche con Mara Dalzocchio, si sta parlando del
potenziamento psicologico per gli studenti e quindi è un ottimo
risultato. La capogruppo Pd ha poi ricordato un suo emendamento
permette agli assistenti educatori, che lavorano con i ragazzi più
fragili, di partecipare al consigli di classe.
Giorgio Tonini si è
chiesto e ha chiesto al presidente del Consiglio come sia possibile
non accompagnare norme rilevanti sul personale con una relazione
tecnica e finanziaria.
Sull’articolo 18, Zanella ha evidenziato il
suo emendamento che parifica l’indennità della consigliera di
parità a quelle delle altre figure di garanzia.
Olivi, sempre sul
18, ha ricordato il milione di euro per abbattere il peso del calcolo
del lavoro femminile per il calcolo Icef. Inoltre, è stata
introdotta l’età di 40 anni per il sostegno all’accesso al
credito per le coppie e un Icef pari al bonus bebè. Il consigliere
Pd ha detto però sottolineato la contraddizione: il requisito
richiesto per questo finanziamento è di due anni di residenza;
mentre il bonus bebé ne prevede 10.
Alex Marini (5 Stelle) ha
affermato che la Giunta si era impegnata con una risoluzione a
istituire un fondo per la prevenzione degli incidenti sul lavoro e
questo impegno era contenuto in un suo emendamento che però è stato
bocciato.
De Godenz ha presentato il suo emendamento (approvato), sul
modello del ponte Morandi di Genova, che prevede, oltre agli
indennizzi che saranno previsti, anche un bonus di 10 mila euro per
ogni famiglia che dovrà cambiare alloggio a causa del bypass
ferroviario di Trento.
Sul 20, Zeni ha detto che la modifica del
numero dei componenti della comitato per le Olimpiadi perché due
comuni non si mettono d’accordo è una caduta si stile; mentre Sara
Ferrari ha suggerito che questa soluzione si potrebbe applicare anche
al nodo del cda della Fondazione Mach.
Sull’articolo 21, De Godenz
ha ricordato la sua proposta, accettata dalla Giunta, che risolve la
questione dei contributi per le piscine.
Sul 29 Zanella ha ricordato
il suo emendamento, bocciato, che destinava metà dei finanziamenti
per progetti stradali alla difesa del suolo.
Mentre De Godenz ha
evidenziato che lo Ski college Fassa sta crescendo ma mancano risorse
che sono state assegnate (100 mila euro) con il suo emendamento.
Emendamento pienamente condiviso da parte di Luca Guglielmi (Lista
Fassa).
Bilancio,
Rossi: con Bolzano la differenza è di 300 milioni non di un miliardo
e 200.
Sul
bilancio, la legge 212 Rossi, è intervenuto sul paragone che spesso
si fa con quello della Provincia di Bolzano, ricordabndo che il
nostro bilancio è di 6 miliardi 172 milioni e non 4 miliardi e 700
mila. Quindi la differenza con Bolzano è di 300 milioni e non di un
miliardo e 200. Un errore diffuso che va spiegato, ha aggiunto,
dicendo che nei 6 miliardi ci sono voci non spendibili come le
partite di giro. Ma, mentre noi parliamo solo dei 4 miliardi e 700
disponibili, Bolzano presenta i suoi sei milioni e passa presentando
le cifre indisponibili come disponibili. Inoltre, ha continuato,
sulle opere pubbliche in questo bilancio ci sono 822 milioni, dei
quali però 616 finanziati nelle legislature precedenti. Quindi,
quando si fanno i comunicati, ha detto rivolto a Fugatti, dicendo che
ci sono 800 milioni per le opere pubbliche si dimentica che 616
vengono dalle giunte precedenti.