Iniziati i lavori del Consiglio provinciale che proseguiranno anche domani e giovedì
Il question time che ha aperto la prima sessione di giugno. Via all'esame del ddl sull'Opera universitaria
In allegato, la convocazione con l'ordine del giorno
La prima sessione di giugno
del Consiglio provinciale si è aperta in aula con la discussione del
question time. A seguire, rinviata l'elezione suppletiva del vicepresidente dell'assemblea legislativa, è iniziato l'esame del disegno di legge proposto da Claudio Cia (Fratelli d'Italia) che modifica la normativa sul diritto allo studio nel punto che riguarda la nomina del presidente dell'Opera universitaria.
Paola Demagri (Patt): in
futuro, rifiuti destinati a discariche di valle o c’è un piano di
gestione?
La consigliera ha chiesto
all’assessore Tonina se è previsto l’utilizzo della discarica di
Monclassico per il conferimento di rifiuti anche da fuori della Val
di Sole.
La risposta. L’assessore
Mario Tonina ha risposto che la Provincia sta programmando per i
prossimi 4-5 anni le soluzioni definitive che porteranno alla
progressiva chiusura del ciclo del rifiuto secco e del rifiuto
residuo. In questa fase transitoria devono però essere individuate
alcune azioni per realizzare le quali p necessaria la collaborazione
dei territori interessati. Tra queste azioni vi sono quelle
riguardanti le discariche di Monclassivo (capacità 70mila metri
cubi) e Imer (capacità 30mila metri cubi). Si prevede il
conferimento nei prossimi 2 anni in queste discariche di rifiuti
provenienti da altri territori: si tratta di portare così ad
esaurimento la discarica di Monclassico che così sarà portata ad
esaurimento e alla chiusura definitiva. Il conferimento coinvolgerà
anche la discarica di Imer. Di questa decisione sono stati informati
sia i due Comuni interessati sia la Comunità della Val di Non.
L’intervento sarà inserito nel quinto aggiornamento del piano
provinciale dei rifiuti in via di definizione e che sarà approvato
entro quest’anno. Saranno anche individuate strategie per gestire
al meglio quel che rimarrà nei prossimi anni. Di questo la Provincia
sta discutendo con il Comune di Trento
La replica. Demagri
ha segnalato che sarebbe corretto informare anche tutta la
popolazione. E ha spiegato che la preoccupazione deriva dal
coinvolgimento della Val di Sole anche per quanto riguarda la
gestione dell’acqua. E ora anche per i rifiuti.
Pietro De Godenz (UpT):
quando ripartono le visite sportive a Predazzo e Pozza?
Il consigliere ha chiesto se e
quando sarà ripristinata l’effettuazione di visite sportive presso
le strutture ambulatoriali di Predazzo e San Jean di Fassa o in
valle, visite che dal febbraio scorso vengono realizzate a Trento,
Pergine o Mezzolombardo con notevoli disagi per le associazioni
agonistiche, gli atleti e le loro famiglie.
La risposta. L’assessora
Segnana (che
oggi ha sostituito per
alcune risposte
il collega Failoni) ha
spiegato che dal dicembre 2020 l’uscita di scena un medico
specializzato in medicina dello sport ha costretto alla ricerca di un
nuovo specialista che ora prenderà il posto lasciato dal
predecessore nelle due valli.
Lucia Coppola (Misto Europa
Verde): composizione merceologica dei rifiuti conferiti nella
discarica di Ischia Podetti.
Coppola ha chiesto di
conoscere la composizione merceologica dei rifiuti urbani e degli
altri rifiuti recentemente conferiti nella discarica di Ischia
Podetti, per poter valutare eventuali altre future azioni per la loro
riduzione in volume e massa applicando la Strategia Rifiuti Zero e
dell’economia circolare.
La risposta. L’assessore
Tonina ha spiegato che il
calcolo della composizione merceologica media è attualmente in corso
di valutazione perché implica le analisi dei rifiuti raccolti su
base trimestrale nei 12 bacini di raccolta del territorio
provinciale. I dati entreranno nel nuovo piano gestione rifiuti e le
analisi saranno pronte e rese disponibili entro fine giugno.
La replica.
Coppola ha ricordato che
solo l’impatto dei pannoloni e pannolini pesa per un quarto di
tutta la raccolta dei rifiuti conferiti in discarica. Per questo è
importante conoscere di che si tratta in modo da studiare soluzioni
di smaltimento adeguate.
Alessia Ambrosi (FdI):
disatteso l’impegno di fornire mascherine trasparenti.
Dal momento che risulta
fin’ora disatteso l’impegno – affidato alla Provincia con una
mozione approvata in Consiglio nel novembre scorso – di diffondere
le mascherine trasparenti al personale nelle scuole e nei luoghi dove
si lavora con persone disabili o affette da disturbi dello spettro
autistico, e visto che ciò ha costretto enti e privati cittadini ad
acquistare questi presidi, Ambrosi ha chiesto conto alla Giunta del
problema e se intenda fornire questo strumento al personale delle
strutture attive nel settore.
La risposta. L’assessora
Segnana ha ricordato che le
mascherine di questo tipo devono essere certificate per poter essere
distribuite. Segnana ha detto di aver chiesto al generale Figliuolo
questi presidi. Entro giugno ne
verranno distribuiti 10.000
pezzi e le stesse mascherine
trasparenti saranno
nuovamente consegnate in
tutti i luoghi richiesti a
partire da settembre.
La replica. Ambrosi
ha denunciato il ritardo
della Provincia su questo
fronte e ha aggiunto che
il mondo della disabilità ha bisogno di un’attenzione non
a parole ma costante e
dimostrata da fatti
concreti. È
per queste queste categorie
e per non lasciare indietro nessuno – ha
concluso – che l’Autonomia
deve dimostrarsi davvero
tale.
Luca Guglielmi (Fassa):
dove isolare quest’estate i turisti positivi al Covid-19?
Guglielmi ha chiesto
all’assessore competente se siano previste delle strutture da
adibire all’isolamento dei turisti che quest’estate dovessero
risultare positivi al virus Covid-19.
La risposta. L’assessora
Segnana ha riferito che in base alle indicazioni fornite dal
ministero della salute, la gestione di una eventuale positività
riscontrata nei turisti presenti sul nostro territorio, prevede che,
se asintomatici, possano fare rientro al proprio territorio di
residenza o, su loro richiesta, possano essere trasferiti alla
residenza di S. Vito di Pergine, che funge da Covid Hotel. Qualora la
sintomatologia fosse importante, sarebbero invece ricoverati nelle
strutture sanitarie della Provincia.
La replica. Secondo
Guglielmi questa risposta tranquillizzerà gli operatori interessati.
Katia Rossato (FdI): come
viene affrontato il problema della carenza di figure professionali da
assumere nei comparti del turismo e della ristorazione.
La consigliera ha interrogato
la Giunta sul problema della carenza di figure professionali (cuochi,
camerieri, lavapiatti, pizzaioli) da assumere, problema emerso dalle
attività del comparto turistico per la stagione estiva alle porte,
per sapere quali soluzioni l’esecutivo intenda adottare allo scopo
di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in
quest’ambito e in quello della ristorazione.
Simile e quindi agganciato a
quello di Rossato è stato il question time presentato da Alessandro
Olivi (Pd), riguardante le iniziative che la
Giunta intende adottare per incentivare il lavoro dei giovani
nei settori del turismo e dei pubblici esercizi. Olivi ha chiesto
in particolare quali iniziative si intendono assumere, anche
attraverso l’Agenzia del lavoro e il Fondo di Solidarietà, per
incentivare il lavoro anche dei giovani nel settore del turismo e dei
pubblici esercizi, per prevenire il rischio di una dispersione di
competenze e di una migrazione di lavoratori in altri settori più
sicuri e appetibili e non solo per quest’estate.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha
ricordato il protocollo d’intesa sottoscritto il
10 marzo 2020
dall’Agenzia del lavoro, dalle
categorie imprenditoriali interessate e dalle organizzazioni
sindacali con
questi obiettivi:
pubblicizzare le offerte di lavoro, raccogliere le candidature,
predisporre liste con i
profili e le
competenze dei lavoratori, organizzare giornate di reclutamento e
coinvolgere i Centri di formazione di professionale. Sulla base di
questi impegni ha
preso avvio la campagna di reclutamento per la stagione turistica
estiva che oggi ha permesso di raccogliere 1.208 candidature in
risposta a 360 annunci di lavoro veicolati dai Centri per l’impiego.
Inoltre se i lavoratori stagionali beneficiari di una specifica
indennità in base alla legge provinciale 7 del mese scorso non
riuscissero a rioccuparsi nel settore durante la stagione estiva,
verranno attivati specifici programmi formativi per salvaguardarne le
competenze e la continuità lavorativa. Quanto
ai flussi di lavoratori stranieri extracomunitari, la competenza è
statale ma l’incidenza di queste persone è limitata a circa 300
persone per la stagione estiva. Circa
la contrattazione
integrativa, Fugatti
ha precisato che la
Provincia può svolgere solo
una
funzione di facilitatore. Quanto al Fondo
di solidarietà, il
presidente ne
ha ricordato la natura bilaterale in
quanto formato da associazioni
di categoria e
organizzazioni sindacali che sono titolari delle decisioni, delle
iniziative e degli strumenti da adottare con il sostegno dalla
Provincia.
Tuttavia
– ha aggiunto – la Provincia vuole
interloquire
con il Fondo per individuare soluzione di medio-lungo periodo per
stabilizzare il mercato del lavoro del settore turistico per una
gestione coordinata degli strumenti esistenti.
In
tal senso è stata avviata una riflessione anche nell’ambito
degli Stati generali del lavoro con
il coinvolgimento del settore della formazione professionale.
Rispetto
agli strumenti già messi a disposizione dal Fondo, Fugatti ha
concluso segnalando gli interventi di finanziamento della formazione
per il quali è importante ottimizzare le risorse in campo evitando
duplicazioni (con interventi provinciali e di altri attori, quali ad
esempio gli enti bilaterali).
Le
repliche.
Rossato
ha sottolineato la rilevanza della problematica per il turismo e
ricordato che molti lavoratori con reddito di cittadinanza rifiutano
le offerte di lavoro che dovrebbero invece per legge essere
accettate. Olivi ha evidenziato che molte sono le problematiche
riguardanti questo tema e non solo quella pur importante del
reclutamento citata dal presidente. Il problema per Olivi
è investire sulla qualità del lavoro una vola che avviene
l’incontro. Contrattazione integrativa e Fondi bilaterali sono
strumenti negoziali frutto dell’autonomia delle parti, ma nel fondo
di solidarietà c’è la Provincia che è parte costitutiva di
questo strumento. Il ruolo che ha la politica è quindi di spingere
perché questa contrattazione evolva sul contratto di secondo livello
nel settore del commercio. Sugli strumenti bilaterali, insomma, per
Olivi si può fare di più per non disperdere il lavoratore una volta
finite le stagioni d’impiego estive o invernali, attraverso
adeguati ammortizzatori.
Alex Marini (Misto - 5 Stelle):
istituzione anche in Trentino dell’Osservatorio antimafia.
Marini ha chiesto alla Giunta
cosa intende fare per fronteggiare il problema delle infiltrazioni
criminali di tipo mafioso in Trentino e se, dopo le interlocuzioni
con il presidente della Provincia di Bolzano, vi siano le condizioni
politiche per procedere con la costituzione su base regionale
dell’Osservatorio permanente di monitoraggio e analisi sul rischio
di infiltrazione nell’economia della criminalità organizzata di
tipo mafioso, e se sì, entro quali tempi.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha detto che la Giunta si è attivata proponendo
nell’ottobre 2020 al presidente della Regione l’istituzione di un
Osservatorio. In questa fase è in corso di valutazione la
fattibilità di questo strumento. A seguito della valutazione saranno
definite e comunicate anche le tempistiche.
La replica. Per
Marini questa risposta elude la domanda, è vaga ed evita di
manifestare il punto di vista della Giunta provinciale su questo
argomento sul quale dalle audizioni è emerso il giudizio positivo di
tutti i soggetti istituzionali e della ricerca consultati. Rinviare
in tal modo la decisione significa non prendere alcuna decisione. Il
consigliere ha concluso affermando che da due anni l’esecutivo
evita di esprimere un parere. Quando si arriverà a votare un disegno
di legge sull’argomento emergerà finalmente se vi è la volontà
di istituire o meno un Osservatorio di questo tipo. Diversamente il
Trentino apparirà come la pecora nera in Italia su questo tema.
Giorgio Tonini (Pd): come
mai la Pat immette nell’economia solo la metà delle risorse
spendibili per investimenti?
Dal momento che, stando alla
delibera di approvazione del Rendiconto 2020 della Provincia, solo la
metà della massa spendibile di risorse per investimenti dalla
Provincia viene effettivamente immessa nell’economia (29%), con un
trend in leggero peggioramento rispetto agli anni precedenti, Tonini
ha chiesto alla Giunta un giudizio su questa performance e
l’orientamento sugli interventi da adottare per migliorarla.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha evidenziato come dal momento in cui la
Provincia assume decisioni di spesa al momento in cui le risorse
stanziate vengono effettivamente erogate possono trascorrere anche
degli anni, soprattutto se si tratta di spese in conto capitale per
opere pubbliche che implicano procedure particolarmente lunghe come
espropri, gare di appalto e pagamenti corrispondenti ai vari stati di
avanzamento dei lavori. Quanto
al rendiconto 2020 della
Provincia, se i pagamenti
vengono posti a confronto con le somme esigibili nell’anno (massa
spendibile al netto delle decisioni di spesa imputate agli anni
successivi), la percentuale risulta pari al 42%.
Il corrispondente valore
medio del quadriennio precedente (2016-2019) risulta pari al 37%. I
dati evidenziano quindi un
sia pur lieve miglioramento della capacità di spesa della
Provincia. In
ogni caso – ha concluso Fugatti – la Giunta intende migliorare
questi valori concentrandosi su interventi – sia di diretta
competenza che realizzati da altri enti e soggetti con finanziamenti
provinciali – di rapida realizzabilità, con l’obiettivo di
consentire una più veloce immissione delle risorse nel sistema.
La replica. Tonini
ha osservato che il confronto con le medie del triennio precedente è
significativo e ha detto di sperare che sia
vero che la Provincia si è infilata in un percorso di progressivo
miglioramento. Si tratterà di verificare questo trend strada
facendo, tenuto conto anche delle riforme da attuare. Il dato più
ottimistico ci dice che riusciamo al spendere al massimo il 42% delle
risorse spendibili. Certo il tema è storico e non di ogi ma chi
governa adesso deve dire cosa vuol fare per migliorare
quest’andamento in tempi relativamente brevi. L’auspicio è che
se ne riparli in luglio in occasione dell’assestamento di bilancio.
Mara Dalzocchio (Lega): a
che punto è il progetto di sottopassaggio della stazione dei treni
di Rovereto?
La capogruppo del Carroccio ha
chiesto alla Giunta a che punto sia l’iter del progetto di
sottopassaggio ciclopedonale da 6 milioni di euro, che unirà la
parte orientale con quella occidentale della stazione ferroviaria dio
Rovereto e in che tempi l’opera sarà realizzata.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha ricordato che nell’ambito
dei finanziamenti per il potenziamento dell’asse del Brennero
inseriti nel Recovery Fund
come priorità elevata dal
governo italiano, sono considerati interventi cardine anche
quelli per la realizzazione
della circonvallazione ferroviaria di Trento e di
Rovereto. Ma
mentre per Trento il
progetto è già a livello di procedura di impatto ambientale, per la
circonvallazione di Rovereto,
eliminata l’ipotesi
in galleria, si è proceduto studiare
l’interramento in sede
propria sul tratto che già
esiste della ferrovia del
Brennero dalla stazione di Mori fino allo stadio Quercia. Studi
che hanno
portato a un soluzione
presentata al Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio della
ferrovia
del Brennero per posizionare il progetto in
una finanziabilità collegata a risorse del Recovery Fund che
risultassero ulteriormente disponibili per il potenziamento della
ferrovia del Brennero. Le ipotesi progettuali – ha proseguito il
presidente – non limitano interventi già programmati, perché il
sottopasso ferroviario che attraverso piazzale Orsi è un’opera
compatibile con il futuro interramento. Questo anche perché
l’interramento comporterà la
liberazione dello spezio in superficie sul quale l’amministrazione
comunale potrà effettuare ampie valutazioni urbanistiche, tra le
quali potrebbe rientrare anche la previsione della futura
tangenziale. Quanto alla finanziabilità dell’interramento
ferroviario, RFI ha comunicato l’intenzione di procedere comunque
con la progettazione qualora vi sia convergenza sulle soluzioni
proposte, e di dare continuità agli interventi sul corridoio anche
fuori dai fondi del Recovery. Ciò in quanto il finanziamento
dell’interramento riguarda l’accordo di programma tra Stato e
Ferrovie dello Stato. I tempi sono quindi determinati da una
valutazione positiva delle ipotesi presentate con la città di
Rovereto. Seguiranno quindi a breve – ha concluso Fugatti –
interlocuzioni con l’amministrazione comunale di Rovereto per
valutare se tale ipotesi risulta percorribile.
La replica. Dalzocchio
ha ricordato che
i cittadini di Rovereto hanno accolto con grande entusiasmo le due
opere proposte (interramento
ferrovia e sottopasso ciclopedonale) per
migliorare la vivibilità e la viabilità della città. La speranza è
che queste opere vengano realizzate nel più breve tempo possibile
perché i cittadini “possano respirare”.
Roberto Paccher (Lega):
sistemare e mettere in sicurezza la strada del Menador.
A più di un anno di distanza
dalla risposta da lui ricevuta all’interrogazione dedicata in aula
alla necessità di sistemare e mettere in sicurezza la Strada del
Menador che collega l’atipiano Cimbro all’Alta Valsugana, Paccher
ha chiesto lo stato dell’arte di questi interventi migliorativi
cercando di ridurre al minimo i disagi connessi ai lavori.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha confermato la previsione dell’intervento di
ssitemazione e miglioramento della sede stradale con 8 piazzole e tre
ampliamenti di piattaforma con un finanziamento di 230 mila euro.
Sono previsti inoltre stanziamenti per la messa in sicurezza e
l’adeguamento della sede stradale, con altri due interventi sulla
strada di Monterovere per il primo dei quali sono già state
stanziate risorse per un importo di 1 milione e 200 mila euro,
appalto in corso e inizio lavori previsto per l’autunno 2021. Altri
9 milioni di euro sono stati stanziati per un secondo intervento con
appalto dei lavori previsto a inizio 2022.
La replica. Soddisfatto
Paccher per l’importanza della strada che collega la Valsugana con
l’altopiano Cimbro, di grande importanza turistica per tutta l’area
e per il Trentino.
Lorenzo Ossanna (Patt):
messa in sicurezza dell’incrocio “Cros de Talào” a Tuenno
Ossanna ha chiesto lo stato
dell’opera stradale riguardante la sistemazione e messa in
sicurezza dell’incrocio “Cros de Talào” a Tuenno e le
tempistiche di realizzazione.
La risposta.
Il presidente Fugatti ha
comunicato
che lo stanziamento delle risorse per la messa in sicurezza
finalizzato ad una migliore percorribilità della strada è già a
bilancio. Sono stanziati per la rotatoria di Tuenno è stato
stanziato 1 milione di euro con progettazione definitiva entro il
secondo
semestre del 2021 e tempistiche di realizzazione di circa 9 mesi.
La replica. Ossanna
ha raccomandato attenzione al rispetto delle tempistiche.
Devid Moranduzzo (Lega):
varchi di controllo collegati alle forze dell’ordine per garantire
la sicurezza
Moranduzzo ha chiesto se è
iniziato l’iter di implementazione del sistema di videosorveglianza
integrato su tutto il territorio provinciale, costituito da una rete
di varchi in corrispondenza dei principali punti di transito
veicolare dei Comuni trentini e da un’unità di controllo centrale
situata presso la Questura di Trento a servizio delle forze
dell’ordine, e quando sia prevista l’attivazione del servizio.
La risposta. L’assessore
Gottardi ha spiegato che è stato firmato un protocollo
d’intesa tra Pat, Comuni, Commissariato del Governo, forze
dell’ordine e polizia locale con
l’obiettivo di creare una rete di scambio di informazioni e di
migliorare la sicurezza del territorio, contrastando
la criminalità. L’attività è in corso di realizzazione da parte
di Trentino Digitale con un impegno di spesa pari a 1,2 milioni di
euro. I comuni interessati sono 38 e ad oggi sono stati realizzati
19 varchi. La realizzazione
del sistema integrato ha richiesto l’implementazione di una
piattaforma software molto sofisticata per la raccolta dei
dati e la loro elaborazione
in
tempo reale, realizzata
in collaborazione con
la Fondazione Kessler.
La replica. La
sicurezza rimane per noi il primo obiettivo, ha replicato Moranduzzo
che ha evidenziato l’importanza di questo intervento per permettere
di contrastare la criminalità sul territorio della Provincia di
Trento.
Sara Ferrari (Pd): si
manterrà la stessa composizione delle classi nel 2021-22?
La capogruppo dei dem ha
chiesto alla Giunta se, dato il perdurare del Covid-19, intenda
mantenere o meno anche per l’anno scolastico 2021-22 la stessa
organizzazione delle classi dell’anno che sta per concludersi per
ragioni di continuità didattica ed aspetti educativi e relazionali e
cosa intenda quando dichiara di voler valutare eventuali specifiche
necessità delle istituzioni scolastiche e quali condizioni
determinino per l’esecutivo una “necessità specifica”.
La risposta. L’assessore
Bisesti ha risposto che a fronte dell’attuale quadro sanitario la
situazione degli istituti scolastici consente la partenza dell’anno
sulla
base
dei criteri adottati con
la
delibera della Giunta del febbraio 2021, tenendo in mente
l’obiettivo, che è quello di consentire la scuola in presenza il
più possibile. Le classi di scuola primaria sono 1400 di cui solo
134 hanno un numero tra 23 e 25 alunni per
classe, 550 classi hanno più di 15 alunni e 260 tra i 16 e i 18
alunni. Nella scuola secondaria di primo
grado
su 778
classi,
la metà
ha un numero di alunni tra
21 e 23, mentre 60
(le classi
terminali) registrano tra
i 23 e i 25 studenti. Nella
scuola
secondaria di secondo
grado su 1048
classi solo
150 hanno un numero di
ragazzi tra 23 e 25, mentre
153 hanno tra
21 e 22 studenti; le
altre
classi non superano
i 20 studenti
per
classe. Questi
numeri tracciano
il quadro completo della situazione, ha
aggiunto Bisesti, riportando
il dato reale e fugando i dubbi innescati
dalle strumentalizzazioni sul tema. La presenza di classi con un
numero
di studenti tra 23 e 25 alunni è residuale, dunque.
La replica. Il
quadro sanitario positivo è innegabile, anche se siamo ultimi in
Italia per numeri di vaccinazioni. Tuttavia,
ha aggiunto, noi ci dobbiamo occupare, per equità anche di quel
numero
definito dall’assessore
“residuale”
di classi tra 23 e 25 ragazzi.
Vanessa Masè (La Civica):
quando avverranno il rilascio dell’abitabilità e l’assegnazione
all’Appm dell’edificio ristrutturato in via Manzoni a Trento?
La consigliera ha chiesto i
tempi per il rilascio dell’abitabilità e dell’assegnazione
all’Associazione provinciale per i minori (Appm) del nuovo edificio
di via Manzoni a Trento che dovrebbe essere destinato dalla Provincia
all’Appm con apposito contratto di locazione.
La risposta. L’assessora
Segnana ha chiarito che l’intervento di ristrutturazione
dell’immobile è stato ultimato a fine 2020 secondo i criteri del
green building.
Attualmente è in corso la raccolta e verifica della documentazione
tecnico amministrativa per l’ottenimento dell’agibilità. Appena
conclusa
la pratica, nei tempi tecnici necessari, sarà formalizzata la messa
a disposizione dell’immobile ad
Appm.
La replica. Masè
ha ringraziato,
augurandosi che si possa dare il più celermente possibile corso alla
pratica per consegnare
l’immobile
nella
disponibilità di Appm.
Filippo Degasperi (Onda
Civica): salvare dall’asfissia Saone, Preore e Zuclo
Degasperi ha chiesto alla
Giunta di conoscere le verifiche svolte sull’impianto per la
produzione di conglomerati bituminosi che causano forti emissioni
odorigene a Saone, Preore e Zuclo, i risultati di queste analisi e le
iniziative che intende adottare per riportare il territorio ai
livelli normali di vivibilità e fruibilità scongiurando qualsiasi
rischio di inquinamento che possa avere effetti sulla salute dei
residenti.
La risposta. L’assessore
Tonina ha confermato che l’attenzione della Giunta sul tema è
molto alta. Nel secondo semestre del 2020 sono stati effettuati degli
incontri con la
ditta che
ha in gestione l’impianto,
volte a delineare soluzioni al problema, con possibili interventi
quali la sostituzione del combustibile utilizzato, la
compartimentazione dello stabilimento e il miglioramento della
tecnologia di produzione. Infine anche vagliando una
soluzione
alternativa al bitume utilizzato. Sono in corso ulteriori
approfondimenti e qualsiasi modifica dell’impianto dovrà essere
autorizzata dall’Appa. I
sopralluoghi, avvenuti sia nei pressi dell’impianto che all’interno
dello stabilimento nelle date 25 ottobre, 7 e 14 novembre scorsi, a
seguito delle
note trasmesse dal sindaco e
riferite alle segnalazioni
da
parte degli
abitanti, hanno fatto emergere solo in una occasione la presenza di
odori “non particolarmente intensi e nauseabondi”.
La replica. La
funzione della question
time è quella di tenere
alta l’attenzione sul caso, ha
replicato Degasperi: il vero
tema, però, ha aggiunto, non è quello degli odori, ma quello delle
condizioni
dell’aria. Bene gli impegni assunti, poco rispettose però le
valutazioni emerse dai sopralluoghi di Appa. Forse la campagna di
rilevazione andrebbe fatta
in un momento di massima
produzione
di asfalti, che non è certo nei mesi in cui i sopralluoghi sono
avvenuti.
Claudio Cia (FdI): ci sarà
un concorso pubblico nazionale per rimpiazzare le tre dirigenti delle
professioni sanitarie non mediche di struttura complessa dell’Apss?
Il capogruppo di FdI ha
chiesto se allo scopo di rimpiazzare le tre dirigenti delle
professioni sanitarie non mediche di struttura complessa dell’Apss,
verrà indetto il concorso pubblico nazionale come prevede la
normativa vigente e in che tempi.
La risposta. L’assessora
Segnana ha risposto che il
nuovo programma
di sviluppo dell’Apss
approvato nel maggio scorso prevede un
nuovo
assetto organizzativo in cui le figure sanitarie avranno ruolo di
prim’ordine. Nel contesto della riorganizzazione sarà definita nel
dettaglio anche la tempistica dell’apertura del
bando di concorso, ha concluso.
La replica. Cia
si è detto preoccupato perché dalla risposta non è emerso in modo
chiaro se
queste figure saranno contemplate anche dalla nuova organizzazione.
Si è quindi appellato all’assessora, affinché vegli in modo da
garantire una continuità a queste figure che sono strategiche in
ambito sanitario.
Paolo Zanella (Futura):
quali azioni per evitare l’affidamento a gara dell’A22?
Il consigliere ha chiesto al
presidente della Provincia che diventerà a breve anche presidente
della Regione quali azioni nel dettaglio intenda intraprendere da qui
alla prossima scadenza del 31 luglio per mantenere
il controllo di questo ramo strategico in mano
ai
territori, evitando
che la A22 vada a gara come stabilito dal Ministero delle
infrastrutture, che appare irremovibile sulla scadenza.
La risposta. Il
presidente
Fugatti ha detto che i soci pubblici
si sono riuniti in data 11
gennaio scorso per
parlare dell’argomento.
La questione del
riscatto delle quote
private
è stata separata dalle altre criticità,
che sono:
1. il versamento
degli extra profitti con una
modalità di calcolo che comporta un significativo esborso a carico
della società; 2.
la contestata
architettura della
governance
della società in house;
3. la liquidazione
delle quote in mano ai privati per le quali vige il requisito della
partecipazione pubblica; 4. il contenzioso fiscale sul regime di
esenzione
delle quote maturate dopo la scadenza della concessione del 30 aprile
2014. Allo
stato attuale, dopo una
prima interlocuzione con la
Presidenza
del
Consiglio dei ministri avvenuta
congiuntamente con la Provincia di Bolzano,
l’opzione ruota attorno
due assi: affidamento
diretto e affidamento
competitivo, con le
relative criticità ed opportunità.
La replica. Zanella
ha ringraziato
il presidente per aver ripercorso l’interrogazione, senza tuttavia
dare risposte alle domande poste. La Pat e i soci pubblici a che
punto sono e
quali sono le chances di
portare a casa questa partita? Questa
era la domanda.
Alessio Manica (Pd): si
incentiveranno di nuovo le fusioni e le gestioni associate dei
Comuni?
Con un’interrogazione
ispirata dalle recenti dimissioni del sindaco di Lona Lases, Manica
ha chiesto se e in che modo la Giunta intenda ricominciare ad
incentivare fusioni e gestioni associate dei Comuni come suggerito
dal presidente del Consiglio delle autonomie locali per ovviare alla
mancanza di segretari e di personale, se intende prorogare il
commissariamento delle Comunità che scadrà il 16 luglio prossimo e
quando è prevista la riforma istituzionale.
La risposta. Il
Presidente Fugatti ha risposto
che la complessa situazione amministrativa di Lona Lases non nasce
a causa delle
gestioni associate,
ma ha una genesi molto
lontana. L’amministrazione
provinciale
è comunque
impegnata
a portare
il comune
al più presto a nuove elezioni. Anche per
la carenza di segretari
comunali, la causa principale
è determinata
dal fatto che l’ultimo
corso concorso risale
al 2008-2009 e la Pat ha ora
deciso di attivarne
uno
nuovo.
Esiste già una
norma di
incentivazione
delle
gestioni associate, ha aggiunto e sono in fase d’intesa con la Cal
i criteri e le modalità
di applicazione di tale norma, che
sarà oggetto di una proposta che sarà quindi sottoposta
all’attenzione del consiglio
provinciale
La replica. Il
consigliere Manica ha osservato che lo scorso aprile si diceva che la
riforma era in fase
di sviluppo tecnico, ora apprendiamo che il dibattito partirà a
breve: è evidente
che ci
sono delle difficoltà. Quanto ai segretari
comunali,
una
nota della Cal del giugno 2020 diceva
che il turnover
risultava
impraticabile
e l’assegnazione degli incarichi impossibile per
l’abrogazione della relativa disciplina: evidentemente qualcosa non
quadra. Avete scelto di smontare un modello senza premunirvi di
costruirne un altro, ha concluso.
Gianluca Cavada (lega):
iter lavori funivia S. Martino di Castrozza- Passo Rolle
Cavada ha chiesto alla Giunta
a che punto è l’iter realizzativo del progetto di collegamento
funiviario San Martino di Castrozza-Passo Rolle.
La risposta. L’assessore
Failoni ha ricordato che la Via è stata approvata nel dicembre
scorso dalla Giunta provinciale, con l’attivazione della proceduta
per
il rilascio
della concessione. Tutti gli uffici hanno lavorato per
mesi al
fine di
risolvere questioni
anche molto delicate e
complesse, ma infine si è trovata una sintesi per realizzare il
grande
sogno del collegamento funiviario tra San Martino e il Passo Rolle.
La replica. Cavada
ha detto di apprendere con piacere
della volontà di realizzare l’opera che
ha definito di attualità e molto importante.
Giorgio Leonardi (FI):
Sistemazione SP 88 della Val di Gresta, a che punto siamo?
Il consigliere ha chiesto
all’assessore competente quale sia lo stato dell’arte del
progetto di sistemazione e allargamento della provinciale 88 della
Val di Gresta in località Bordala, più volte sollecitato dalle
amministrazioni comunale, previsto e finanziato dal
documento di programmazione settoriale del Servizio opere stradali e
ferroviarie.
La risposta. Il
presidente Fugatti ha risposto
confermando lo stanziamento delle
risorse
a bilancio per
la
messa in sicurezza, la
sistemazione
e l’allargamento della sp 88,
per un costo totale di 4,2
milioni di euro,
finanziati per il momento in
un primo stralcio che si realizzerà nel secondo trimestre del 2021,
con tempistiche di circa nove mesi.
La
replica. Pienamente
soddisfatto Leonardi: un’opera importante e un finanziamento
importante.
A seguire è stato rinviato il
punto all’ordine del giorno relativo all’elezione suppletiva del
vicepresidente del Consiglio provinciale.
Diritto
allo studio, avviato l’esame
del ddl Cia di modifica delle modalità di nomina del
Presidente dell’Opera
Esaurita
la discussione del question time, il Consiglio
provinciale ha proseguito i lavori con l’esame del disegno di legge
32 d’iniziativa del consigliere Claudio Cia (Fratelli
d’Italia) in materia di diritto allo studio, costituito da un unico
articolo che interviene sulla modalità di nomina del Presidente
dell’Opera universitaria. Il proponente ha illustrato una proposta
emendativa che “mette insieme le preoccupazioni dell’ente e
l’esigenza di garanzia della Provincia”.
Emendamento
di compromesso tra le preoccupazioni dell’ente e la necessità di
garanzia
della Provincia
Claudio
Cia, proponente del ddl, ha ricordato che l’Opera universitaria
è costituita dal Presidente nominato attualmente d’intesa con il
rettore, ma anche da due rappresentanti scelti tra il personale
universitario, 3 rappresentanti della Provincia, 3 degli studenti e
dal Rettore (senza diritto di voto). Indicare dunque il Presidente
non significa stravolgere la composizione di un organismo che gode di
una sua autonomia, ha osservato. E tanto meno significa interferire
sulla linea formativa dell’Università. Questo ddl intende
semplicemente con trasparenza chiarire i ruoli, senza alimentare in
alcun modo contrasti tra Opera e Provincia. Tuttavia la Pat, che in
sei anni ha trasferito all’Opera ben 80 milioni di euro di soldi
pubblici, ha il diritto di indicare una persona di cui ha fiducia
alla Presidenza dell’organismo che finanzia. La proposta
introduceva in origine al posto dell’”intesa”, l’indicazione
del Presidente “sentito” il Rettore. Oggi vengono con questa
proposta introdotti i requisiti per il Presidente dell’Opera e,
grazie ad un emendamento si mettono insieme le legittime
preoccupazioni dell’Opera e le necessità di garanzia della
Provincia. L’emendamento prevede che il Presidente sia nominato tra
personalità con significative esperienze gestionali o nel campo
della formazione “d’intesa con il rettore dell’Università”,
ma se l’intesa non si perfeziona entro 45 giorni, la Giunta procede
autonomamente alla nomina.
Coppola: un
ddl di cui non c’era alcun bisogno
Non
c’era alcun bisogno di questo ddl, ha osservato Lucia Coppola
(Misto-Verdi per l’Europa), dal momento che si mette mano a
qualcosa che funzionava benissimo. Tra l’altro il termine “intesa”
è di per sé a suo avviso garanzia di un’importante, inevitabile,
necessaria collaborazione tra Pat e Opera. Il timore è che prevalga
un criterio unicamente politico, ha aggiunto, ripercorrendo anche le
utili audizioni ospitate in Commissione, non ultime quella della
Consulta degli studenti che ha espresso un convinto apprezzamento per
l’Opera universitaria così come funziona attualmente. Ha quindi
chiesto che si introduca la congiunzione “e” e non l’alternativa
“o” nei requisiti del Presidente dell’Opera che nel ddl si
prevede debba avere esperienze manageriali o nel campo della
formazione.
Demagri: bene
l’emendamento e anche l’aggiunta dei requisiti
Non
ravvisava la necessità di modifica delle modalità di nomina del
Presidente dell’Opera nemmeno Paola Demagri (Patt) che ha
ricordato come gli auditi stessi abbiano raccontato unanimemente i
benefici apportati dall’Opera universitaria e non abbiano
rappresentato la necessità di questa modifica. In ogni caso, ha
aggiunto, bene l’intesa riconfermata da Cia con l’emendamento e
anche l’aggiunta di specifici requisiti per chi rivestirà il
ruolo.
Zanella: astensione
sull’emendamento ma no al ddl
Il
consigliere Paolo Zanella (Futura) ha espresso considerazioni
simili alle colleghe circa la dubbia utilità del disegno di legge.
Per analoghe ragioni anche la recente versione emendata lo convince
poco: ristabilire l’intesa condizionandola a una tempistica appare
a suo avviso insensato. Come la collega Coppola ha aggiunto che i due
criteri previsti per le competenze (manageriali oppure nel campo
della formazione) non possono essere alternativi: sarebbe dunque
importante emendare il testo e prevedere la congiunzione. Zanella ha
preannunciato la volontà di non votare il testo e di astenersi
sull’emendamento, cogliendone lo spunto migliorativo.