In III Commissione dopo le audizioni
Primo via libera al ddl di Tonina per agevolare l'utilizzo del Superbonus 110 per cento
Misure urgenti di semplificazione in materia edilizia e urbanistica
Approvato
questa mattina dalla terza Commissione permanente presieduta da Ivano
Job, dopo
l’ascolto dei soggetti interessati, il
disegno di legge
85 dell'assessore
Mario Tonina che
reca misure urgenti
di semplificazione in materia edilizia e urbanistica. Si
tratta della modifica della legge provinciale vigente del 2015 sul
governo del territorio. Modifica della legge non negli obiettivi, che
si confermano, bensì nell’adeguamento ai recenti decreti legge
nazionali di innovazione digitale edilizia e paesaggistica. Si
introducono molte misure di semplificazione, alcune norme di
coordinamento necessarie al recepimento delle norme statali e
istituti giuridici del tutto nuovi in materia di legittimazione dei
titoli edilizi e di tolleranze costruttive. Prima dell’esame del
testo, sono stati sentiti il Consiglio
delle autonomie locali, il
Comitato interprofessionale ordini e collegi tecnici della provincia
di Trento, l’Associazione
tecnici comunali e delle Comunità del Trentino e
il Coordinamento
provinciale imprenditori e ANCE: tutti
hanno apprezzato la proposta proponendo però diverse modifiche
tecniche puntuali (tutti i testi allegati).
Il testo è stato
approvato con 4 emendamenti proposti dall’assessore e con
l’intendimento di approfondire le proposte di modifica pervenute in
maniera trasversale con i commissari in vista dell’esame in aula.
Diamo conto in allegato delle audizioni e della discussione del ddl,
licenziato all’unanimità.
Tutte
favorevoli le audizioni, proposte diverse
modifiche tecniche puntuali. Italia
Nostra esprime le
oserazioni
in un
documento fatto pervenire ai commissari (tutti
i documenti
allegati)
Paride
Gianmoena del
Consiglio delle
autonomie locali,
ha espresso apprezzamento per l’iniziativa della Giunta, anche per
la celerità, che va elogiata perché va nella direzione giusta,
riprendendo disposizioni introdotte a livello statale ed affrontando
tra gli altri il tema dello stato legittimo dell’immobile. Abbiamo
registrato difficoltà infatti, nell’applicazione delle norme
statali e questa proposta
è un passo avanti
che
facilita il lavoro di tutti, ha
detto. Tuttavia,
Gianmoena ha
suggerito
alcune modifiche e nuove formulazioni, anche mutuate dalle norme di
altre regioni, per migliorare l’articolato, che sono state
riassunte in un documento consegnato ai commissari.
Occorre cioè intervenire a livello normativo oppure con un atto
regolamentare di secondo livello, per facilitare il lavoro delle
strutture, altrimenti non va avanti nulla.
Per
il Comitato
interprofessionale ordini
e collegi
tecnici della Provincia
di Trento, Gian
Maria Barbareschi
(Ingegneri) ha chiesto una definizione più chiara sullo stato
legittimo degli immobili, argomento delicatissimo e nodale,
sopratutto nel
superamento delle
tecnologie attuali
per alcuni documenti storici. Ha poi proposto
alcune modifiche puntuali
di carattere
tecnico, ribadendo tra gli altri l’importanza dell’applicazione
di uno strumento
atto a considerare
legittimi gli edifici
che hanno subito piccole modifiche e
chiarire quali siano gli edifici regolari. Infine
ha posto l’attenzione sulla normativa attuale, in base alla quale
non sarebbe ammissibile la presenza di studi professionali nelle
realtà produttive: un disposto che andrebbe a suo avviso sanato.
Marco Giovanazzi
(Architetti) ha
espresso parere positivo alla modifica prodotta dalla Giunta che
cerca di fare chiarezza in una materia molto complessa, risolvendo
problemi di burocrazia davvero paradossali. Si introduce il concetto
di tolleranza costruttiva e l’attestazione di stato legittimo degli
immobili che vorremmo fosse mantenuta con la modulistica provinciale
vigente, nata a suo tempo da un lungo processo partecipativo. Tra
le modifiche proposte, per sanare situazioni “da medioevo”, ha
suggerito, per immobili costruiti allorquando non era necessario il
titolo edilizio si faccia riferimento all’accatastamento. Qui non
parliamo di sanare abusi edilizi, ma di bloccare un’assurda
burocrazia che sta bloccando i comuni.
Alberto
Salmi
(Associazione tecnici comunali) si è allineato alle osservazioni
espresse dai colleghi sullo stato legittimo, sulla tolleranza
costruttiva e sull’insostenibilità delle situazioni che si vengono
a creare e i conseguenti rallentamenti del lavoro. Parere
assolutamente favorevole alle norme proposte e suggerimento di
piccole modifiche e chiarimenti su alcuni aspetti tecnici.
Anche
Stefano Tasin
(Periti
Industriali) ha condiviso totalmente gli interventi dei colleghi e
illustrato alcune osservazioni sugli articoli 5, 6 e 7, sottolineando
l’aspetto dello stato legittimo degli immobili (da estendere a suo
avviso allo stato “legittimato” dell’immobile) e la questione
delle tolleranze costruttive, rispetto alla quale sarebbe utile
intervenire, magari con regolamento o circolari esplicative, per
limitare il più possibile una disomogeneità di interpretazione
della norma, che porterebbe contenziosi senza compiere gli obiettivi
della norma.
Anche
per Roberto
Simoni (Coordinamento
imprenditori)
la proposta è assolutamente condivisibile perché va nella logica
della semplificazione e facilita, chiarendone alcuni aspetti,
l’iniziativa del Superbonus, particolarmente importante per il
settore dell’edilizia provato anch’esso dalla crisi che stiamo
vivendo. Ha poi suggerito alcune modificazioni, sintetizzate nel
documento allegato, sulla logica del riconoscimento dello stato
legittimo dell’immobile, sull’utilizzo temporaneo, sul
certificato di agibilità ecc.
Andrea
Basso
(Ance)
ha sottolineato l’urgenza e la rilevanza del provvedimento e
sottoposto alcune puntuali proposte emendative sintetizzate in un
testo fatto pervenire ai commissari delle
quali ha pregato di voler tenere conto.
Aldi
Cekrezi
(Confesercenti)
non è entrato nel merito del documento, ma ha condiviso il pensiero
degli amministratori di condominio rilevando le forti perplessità
sulle tempistiche dei comuni in merito al bonus e superbonus e in
questo senso ha raccomandato di accelerare le procedure.
Laura
Licati
(Asat)
ha sottolineato la
questione dei cambi di destinazione d’uso e ha anticipato quanto
contenuto nel documento riferito all’articolo 5, auspicando
sull’argomento linee di indirizzo in materia di sostenibilità da
parte della Provincia, per evitare il più possibile destinazioni
d’uso “turistiche” non sostenibili e sostenere la
valorizzazione del paesaggio. Infine, ha raccomandato di dare una
tempistica a questa temporaneità, affinché non diventi una deroga
costante.
I
commenti dei consiglieri
Per
Lorenzo
Ossana (Patt) è
legittima l’esigenza espressa dal Consiglio delle autonomie locali
di entrare meglio nel dettaglio per evitare interpretazioni difformi
delle norme nei diversi comuni, in particolare sull’articolo 1
sugli interventi di demolizione e sull’articolo
7 sulle tolleranze costruttive. Ossanna
ha raccomandato
di cogliere il grido di allarme degli auditi e di velocizzare il
più possibile la
modifica del regolamento urbanistico provinciale. Per lo stato
legittimo dell’immobile, sarebbe il caso di stabilire che per gli
edifici ante ‘67 siano valutabili solo nell’aspetto catastale, ha
suggerito. Sulle tolleranze, ha avvisato, si può rischiare
un’impugnativa vanificando l’obiettivo di velocizzare, mentre per
quanto riguarda l’attestazione di stato legittimo è importante
utilizzare la modulistica previgente per evitare problemi futuri.
Prima
interveniamo, prima contribuiamo a mettere in moto la macchina
dell’economia, ha osservato Alessio
Manica (PD).
Lucia
Coppola (Misto)
ha apprezzato la necessità, evidenziata da Licati di
Asat,
di non perdere di vista la questione della qualità degli edifici e
l’attenzione al paesaggio e alla sua tutela, all’interno delle
visioni di questo disegno di legge.
L’assessore
Tonina: 4 emendamenti e un approfondimento trasversale per l’aula, al fine
di recepire le proposte di modifica dei
soggetti ascoltati
L’assessore
Mario
Tonina
ha illustrato alcune novità. Si tratta di un disegno di legge molto
atteso, ha premesso, sul quale erano già pervenute diverse
osservazioni in particolare da parte del Consiglio delle autonomie,
che erano state già valutate e in parte recepite. 4 gli emendamenti
della Giunta, che non recepiscono in toto i contributi della
mattinata, come è comprensibile in così poco tempo. L’assessore
ha annunciato però l’impegno ad approfondire ulteriormente le
proposte, alcune importanti e che vanno nella giusta direzione,
portate in maniera costruttiva dai soggetti ascoltati in mattinata.
Di più: per dimostrare la serietà e la disponibilità su un disegno
di legge che va oltre il superbonus, Tonina ha proposto di lavorare
assieme ai commissari al perfezionamento del testo in vista
dell’aula, per completare l’approfondimento in maniera
trasversale e
dare il giusto valore ai lavori della Commissione.
Gli
emendamenti: all’articolo 1 un chiarimento sulle autorizzazioni
paesaggistiche, all’artciolo 4 si chiariscono gli interventi nella
categoria della manutenzione straordinaria, all’articolo 6 sul tema
dello stato legittimo si integra la definizione comprendendo anche la
risultante dei provvedimenti di condono in sanatoria e
regolarizzazione; all’articolo 7 si indicano in via esemplificativa
alcuni casi di tolleranze costruttive. Su
questo ultimo
tema
in
particolare, Tonina
ha preannunciato un ulteriore approfondimento prima
dell’aula.
3
gli aspetti sui quali si riflette e le domande alle quali si risponde
con questo disegno di legge, ha precisato il dirigente Roberto
Andreatta:
quale sia lo stato legittimo dell’immobile al fine di operare in
modo uniforme sia che si tratti di un bene regolare o reso regolare.
L’altro tema è quello delle tolleranze costruttive: non si
cancellano certo gli abusi, ma si recepisce quanto disposto dallo
Stato per decongestionare in questa e nelle fasi successive gli
uffici comunali rispetto a minime richieste di sanatoria. Infine il
recepimento del tema della demolizione e ricostruzione, oggetto di
dibattito già nel dicembre scorso con la manovra finanziaria quando
si introdussero delle precisazioni per evitare che il bonus
volumetrico andasse a svantaggio di rapporti di vicinato.
Tutti
i commissari e il presidente dell’organismo Ivano Job si sono
espressi in maniera favorevole al
disegno di legge e hanno
apprezzato la proposta di approfondimento
di
Tonina in vista dell’aula. Il
voto favorevole all’intervento legislativo, condiviso
da
tutti con
spirito di responsabilità e
definito dai consiglieri “necessario e urgente” è
condizionato all’introduzione
delle modifiche che saranno approfondite nell’ulteriore confronto
con l’assessore e che interpreteranno le istanze emerse dalle
audizioni di questa mattina.