Giornale OnLine

Giornale Online
09/03/2021 - In aula o in commissione

Primo via libera al ddl di Tonina per agevolare l'utilizzo del Superbonus 110 per cento

In III Commissione dopo le audizioni

Primo via libera al ddl di Tonina per agevolare l'utilizzo del Superbonus 110 per cento

Misure urgenti di semplificazione in materia edilizia e urbanistica

Primo via libera al ddl di Tonina per agevolare l'utilizzo del Superbonus 110 per cento

​​Approvato questa mattina dalla terza Commissione permanente presieduta da Ivano Job, dopo l’ascolto dei soggetti interessati, il disegno di legge 85 dell'assessore Mario Tonina che reca misure urgenti di semplificazione in materia edilizia e urbanistica. Si tratta della modifica della legge provinciale vigente del 2015 sul governo del territorio. Modifica della legge non negli obiettivi, che si confermano, bensì nell’adeguamento ai recenti decreti legge nazionali di innovazione digitale edilizia e paesaggistica. Si introducono molte misure di semplificazione, alcune norme di coordinamento necessarie al recepimento delle norme statali e istituti giuridici del tutto nuovi in materia di legittimazione dei titoli edilizi e di tolleranze costruttive. Prima dell’esame del testo, sono stati sentiti il Consiglio delle autonomie locali, il Comitato interprofessionale ordini e collegi tecnici della provincia di Trento, l’Associazione tecnici comunali e delle Comunità del Trentino e il Coordinamento provinciale imprenditori e ANCE: tutti hanno apprezzato la proposta proponendo però diverse modifiche tecniche puntuali (tutti i testi allegati). Il testo è stato approvato con 4 emendamenti proposti dall’assessore e con l’intendimento di approfondire le proposte di modifica pervenute in maniera trasversale con i commissari in vista dell’esame in aula. Diamo conto in allegato delle audizioni e della discussione del ddl, licenziato all’unanimità.


Tutte favorevoli le audizioni, proposte diverse modifiche tecniche puntuali. Italia Nostra esprime le oserazioni in un documento fatto pervenire ai commissari (tutti i documenti allegati)


Paride Gianmoena del Consiglio delle autonomie locali, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa della Giunta, anche per la celerità, che va elogiata perché va nella direzione giusta, riprendendo disposizioni introdotte a livello statale ed affrontando tra gli altri il tema dello stato legittimo dell’immobile. Abbiamo registrato difficoltà infatti, nell’applicazione delle norme statali e questa proposta è un passo avanti che facilita il lavoro di tutti, ha detto. Tuttavia, Gianmoena ha suggerito alcune modifiche e nuove formulazioni, anche mutuate dalle norme di altre regioni, per migliorare l’articolato, che sono state riassunte in un documento consegnato ai commissari. Occorre cioè intervenire a livello normativo oppure con un atto regolamentare di secondo livello, per facilitare il lavoro delle strutture, altrimenti non va avanti nulla.


Per il Comitato interprofessionale ordini e collegi tecnici della Provincia di Trento, Gian Maria Barbareschi (Ingegneri) ha chiesto una definizione più chiara sullo stato legittimo degli immobili, argomento delicatissimo e nodale, sopratutto nel superamento delle tecnologie attuali per alcuni documenti storici. Ha poi proposto alcune modifiche puntuali di carattere tecnico, ribadendo tra gli altri l’importanza dell’applicazione di uno strumento atto a considerare legittimi gli edifici che hanno subito piccole modifiche e chiarire quali siano gli edifici regolari. Infine ha posto l’attenzione sulla normativa attuale, in base alla quale non sarebbe ammissibile la presenza di studi professionali nelle realtà produttive: un disposto che andrebbe a suo avviso sanato. 

Marco Giovanazzi (Architetti) ha espresso parere positivo alla modifica prodotta dalla Giunta che cerca di fare chiarezza in una materia molto complessa, risolvendo problemi di burocrazia davvero paradossali. Si introduce il concetto di tolleranza costruttiva e l’attestazione di stato legittimo degli immobili che vorremmo fosse mantenuta con la modulistica provinciale vigente, nata a suo tempo da un lungo processo partecipativo. Tra le modifiche proposte, per sanare situazioni “da medioevo”, ha suggerito, per immobili costruiti allorquando non era necessario il titolo edilizio si faccia riferimento all’accatastamento. Qui non parliamo di sanare abusi edilizi, ma di bloccare un’assurda burocrazia che sta bloccando i comuni. 

Alberto Salmi (Associazione tecnici comunali) si è allineato alle osservazioni espresse dai colleghi sullo stato legittimo, sulla tolleranza costruttiva e sull’insostenibilità delle situazioni che si vengono a creare e i conseguenti rallentamenti del lavoro. Parere assolutamente favorevole alle norme proposte e suggerimento di piccole modifiche e chiarimenti su alcuni aspetti tecnici. 

Anche Stefano Tasin (Periti Industriali) ha condiviso totalmente gli interventi dei colleghi e illustrato alcune osservazioni sugli articoli 5, 6 e 7, sottolineando l’aspetto dello stato legittimo degli immobili (da estendere a suo avviso allo stato “legittimato” dell’immobile) e la questione delle tolleranze costruttive, rispetto alla quale sarebbe utile intervenire, magari con regolamento o circolari esplicative, per limitare il più possibile una disomogeneità di interpretazione della norma, che porterebbe contenziosi senza compiere gli obiettivi della norma.

Anche per Roberto Simoni (Coordinamento imprenditori) la proposta è assolutamente condivisibile perché va nella logica della semplificazione e facilita, chiarendone alcuni aspetti, l’iniziativa del Superbonus, particolarmente importante per il settore dell’edilizia provato anch’esso dalla crisi che stiamo vivendo. Ha poi suggerito alcune modificazioni, sintetizzate nel documento allegato, sulla logica del riconoscimento dello stato legittimo dell’immobile, sull’utilizzo temporaneo, sul certificato di agibilità ecc. 

Andrea Basso (Ance) ha sottolineato l’urgenza e la rilevanza del provvedimento e sottoposto alcune puntuali proposte emendative sintetizzate in un testo fatto pervenire ai commissari delle quali ha pregato di voler tenere conto. 

Aldi Cekrezi (Confesercenti) non è entrato nel merito del documento, ma ha condiviso il pensiero degli amministratori di condominio rilevando le forti perplessità sulle tempistiche dei comuni in merito al bonus e superbonus e in questo senso ha raccomandato di accelerare le procedure. 

Laura Licati (Asat) ha sottolineato la questione dei cambi di destinazione d’uso e ha anticipato quanto contenuto nel documento riferito all’articolo 5, auspicando sull’argomento linee di indirizzo in materia di sostenibilità da parte della Provincia, per evitare il più possibile destinazioni d’uso “turistiche” non sostenibili e sostenere la valorizzazione del paesaggio. Infine, ha raccomandato di dare una tempistica a questa temporaneità, affinché non diventi una deroga costante.


I commenti dei consiglieri


Per Lorenzo Ossana (Patt) è legittima l’esigenza espressa dal Consiglio delle autonomie locali di entrare meglio nel dettaglio per evitare interpretazioni difformi delle norme nei diversi comuni, in particolare sull’articolo 1 sugli interventi di demolizione e sull’articolo 7 sulle tolleranze costruttive. Ossanna ha raccomandato di cogliere il grido di allarme degli auditi e di velocizzare il più possibile la modifica del regolamento urbanistico provinciale. Per lo stato legittimo dell’immobile, sarebbe il caso di stabilire che per gli edifici ante ‘67 siano valutabili solo nell’aspetto catastale, ha suggerito. Sulle tolleranze, ha avvisato, si può rischiare un’impugnativa vanificando l’obiettivo di velocizzare, mentre per quanto riguarda l’attestazione di stato legittimo è importante utilizzare la modulistica previgente per evitare problemi futuri.

Prima interveniamo, prima contribuiamo a mettere in moto la macchina dell’economia, ha osservato Alessio Manica (PD).

Lucia Coppola (Misto) ha apprezzato la necessità, evidenziata da Licati di Asat, di non perdere di vista la questione della qualità degli edifici e l’attenzione al paesaggio e alla sua tutela, all’interno delle visioni di questo disegno di legge.


L’assessore Tonina: 4 emendamenti e un approfondimento trasversale per l’aula, al fine di recepire le proposte di modifica dei soggetti ascoltati


L’assessore Mario Tonina ha illustrato alcune novità. Si tratta di un disegno di legge molto atteso, ha premesso, sul quale erano già pervenute diverse osservazioni in particolare da parte del Consiglio delle autonomie, che erano state già valutate e in parte recepite. 4 gli emendamenti della Giunta, che non recepiscono in toto i contributi della mattinata, come è comprensibile in così poco tempo. L’assessore ha annunciato però l’impegno ad approfondire ulteriormente le proposte, alcune importanti e che vanno nella giusta direzione, portate in maniera costruttiva dai soggetti ascoltati in mattinata. Di più: per dimostrare la serietà e la disponibilità su un disegno di legge che va oltre il superbonus, Tonina ha proposto di lavorare assieme ai commissari al perfezionamento del testo in vista dell’aula, per completare l’approfondimento in maniera trasversale e dare il giusto valore ai lavori della Commissione.

Gli emendamenti: all’articolo 1 un chiarimento sulle autorizzazioni paesaggistiche, all’artciolo 4 si chiariscono gli interventi nella categoria della manutenzione straordinaria, all’articolo 6 sul tema dello stato legittimo si integra la definizione comprendendo anche la risultante dei provvedimenti di condono in sanatoria e regolarizzazione; all’articolo 7 si indicano in via esemplificativa alcuni casi di tolleranze costruttive. Su questo ultimo tema in particolare, Tonina ha preannunciato un ulteriore approfondimento prima dell’aula.

3 gli aspetti sui quali si riflette e le domande alle quali si risponde con questo disegno di legge, ha precisato il dirigente Roberto Andreatta: quale sia lo stato legittimo dell’immobile al fine di operare in modo uniforme sia che si tratti di un bene regolare o reso regolare. L’altro tema è quello delle tolleranze costruttive: non si cancellano certo gli abusi, ma si recepisce quanto disposto dallo Stato per decongestionare in questa e nelle fasi successive gli uffici comunali rispetto a minime richieste di sanatoria. Infine il recepimento del tema della demolizione e ricostruzione, oggetto di dibattito già nel dicembre scorso con la manovra finanziaria quando si introdussero delle precisazioni per evitare che il bonus volumetrico andasse a svantaggio di rapporti di vicinato.

Tutti i commissari e il presidente dell’organismo Ivano Job si sono espressi in maniera favorevole al disegno di legge e hanno apprezzato la proposta di approfondimento di Tonina in vista dell’aula. Il voto favorevole all’intervento legislativo, condiviso da tutti con spirito di responsabilità e definito dai consiglieri “necessario e urgente” è condizionato all’introduzione delle modifiche che saranno approfondite nell’ulteriore confronto con l’assessore e che interpreteranno le istanze emerse dalle audizioni di questa mattina.​