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21/01/2020 - Dai Consiglieri e dai gruppi

Persone emarginate e in grave difficoltà senza casa. Tutti i numeri del sistema trentino di accoglienza

La risposta dell'assessora Segnana a un'interrogazione del consigliere Leonardi

Persone emarginate e in grave difficoltà senza casa. Tutti i numeri del sistema trentino di accoglienza

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Persone emarginate e in grave difficoltà senza casa. Tutti i numeri del sistema trentino di accoglienza

Nel 2018 dallo “sportello unico per l’accoglienza delle persone senza dimora” della Provincia sono passati 1.220 soggetti, 922 uomini e 298 donne, mentre nello stesso periodo le strutture di prima accoglienza ne hanno ricevuti 1.024, di cui 773 uomini e 251 donne. Per quanto riguarda poi gli interventi non emergenziali, che implicano un progetto sociale finalizzato all’uscita dalla condizione di emarginazione, le 7 strutture residenziali offerte dal sistema trentino di accoglienza hanno messo complessivamente a disposizione 104 posti per uomini e donne, che nel 2018 hanno permesso di ospitare 256 persone. Infine i 40 alloggi gestiti dagli enti del Terzo Settore che partecipano al Tavolo per l’inclusione sociale in favore delle persone in situazione di emarginazione (Villa S. Ignazio, APAS, ATAS, Fondazione Comunità Solidale e Punto d’Approdo) hanno ospitato complessivamente 165 persone.

Le cifre appaiono nella risposta dell’assessora al welfare Stefania Segnana a un’interrogazione di Giorgio Leonardi, consigliere provinciale di Forza Italia, che chiedeva informazioni sulla messa a disposizione di alloggi a favore di persone in condizioni di fragilità ed emarginazione.

A questi dati l’assessora aggiunge che l’offerta annuale per l’accoglienza di persone (uomini e donne) in stato di grave emarginazione, ammonta a 105 posti letto ai quali se ne aggiungono altri 62 nel periodo invernale (da novembre ad aprile) portando il totale a 191 posti letto in strutture di pronta accoglienza.

Segnana informa poi che è in fase di avvio un confronto con le strutture provinciali competenti per la realizzazione di una mappatura dell’intero territorio del Trentino finalizzata a individuare possibili immobili da destinare a finalità socio-assistenziali ad integrazione dell’attuale offerta di servizi per contrastare il fenomeno dell’emarginazione adulta “grave”.

Per quanto riguarda l’edilizia pubblica, al fine di ridurre e contrastare alcune condizioni di fragilità ed emarginazione generatasi in seguito a situazioni impreviste quali separazioni, perdita di lavoro o malattia la Provincia autonoma di Trento si è dotata di alcuni strumenti destinati ad operare in tale ambito. Tra questi l’assessora segnala come di particolare rilevo la locazione di alloggi a canone sostenibile per i casi di urgente necessità, l’utilizzo di alloggi ed immobili da parte di enti, associazioni senza scopo di lucro e le istituzioni, con finalità statutarie di carattere sociale, e la locazione di alloggi collettivi. Ad oggi, precisa l’assessora, sono stati locati 217 alloggi.

Segnana conclude evidenziando l’intenzione della Giunta di avviare un momento di riflessione sui temi dell’abitare e sull’attuale impianto normativo anche per dare risposte alle emergenze abitative in continua crescita. In quest’ottica si vogliono valorizzare le esperienze e l’apporto dei soggetti pubblici e privati che operano nel sociale per poter individuare e condividere soluzioni comuni.