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28/05/2019 - In aula o in commissione

Lavori in Aula aperti dal question time

Consiglio provinciale: iniziata la prima giornata della sessione di maggio

Lavori in Aula aperti dal question time

Nella foto, Giorgio Tonini (Pd). In allegato, l'ordine del giorno. Si riprende alle 15.00

Lavori in Aula aperti dal question time

Stamane, dopo il parere favorevole accordato dalla Prima commissione con 7 voti favorevoli e uno di astensione alla candidatura di Massimo Garbari, ingegnere e libero professionista, per un posto spettante di diritto alle minoranze nel cda dell’Opera universitaria, i lavori del Consiglio in aula si sono aperti con due richieste di comunicazione del presidente della Giunta. La prima di Giorgio Tonini (Pd) sulla vicenda del capo di gabinetto dell’assessore agli enti locali. La seconda di Filippo Degasperi (5 stelle) sulla supposta carenza di risorse per il sistema sanitario provinciale. Le due richieste sono state oggetto di una riunione dei capigruppo a fine mattinata. Subito dopo sono intervenuti Ugo Rossi (Patt) e Alessandro Olivi (Pd) per sollecitare le risposte della Giunta alle interrogazioni scritte da loro presentate, che hanno ottenuto rassicurazioni dal presidente Kaswalder. Ancora Olivi ha chiesto a Kaswalder se ritenga una prassi istituzionalmente corretta che consiglieri provinciali intervengano ad eventi istituzionali espressamente in rappresentanza della Giunta nonostante sia invitato l’esecutivo. La capogruppo della Lega Dalzocchio ha dichiarato di non essere a conoscenza di casi dimili. Si è quindi passati alla discussione del question time.




Lucia Coppola (Futura)

Formaggio prodotto

con latte crudo

quali controlli?


La consigliera di Futura ha chiesto alla Giunta quali tipi di controlli e con quale frequenza vengono effettuati sui prodotti caseari trentini prodotti con latte crudo. Il motivo di questa interrogazione sta nel fatto che sia in Italia che in Trentino si sono verificati casi di Sindrome emolitica – uremica (Seu) che sono ricondotti al consumo di formaggio prodotto con latte crudo.

La risposta.

L’assessore Stefania Segnana ha spiegato che i controlli si fanno, addirittura con straordinari monitoraggi sul latte crudo, per sventare effettivi, possibili rischi di contaminazione da agenti patogeni. Il personale veterinario e tecnico è stato responsabilizzato in modo specifico.




Paolo Ghezzi (Futura)

Per le esternazioni

del capo di gabinetto

la Giunta che fa?


Il consigliere di Futura ha chiesto al presidente Fugatti e all’assessore allo sviluppo Spinelli, direttamente interessato alla vicenda del suo capo di gabinetto - causata da esternazioni dello stesso sui social, di stampo apparso sessista, razzista e anticostituzionale, incompatibili quindi con un ruolo di tale importanza - come intendano intervenire per rimediare ai danni di immagine e per evitare che la Giunta scelga di nuovo persone inidonee per posti chiave della Pat.

La risposta.

L’assessore Achille Spinelli ha risposto che la Giunta è libera di valutare e giudicare. Eventuali decisioni verranno assunte in tempi brevi.

La replica.

Il problema del decoro istituzionale è serio, ci si chiede come diavolo vengono scelte figure di rilievo pubblico. Attendiamo le decisioni e valutiamo anche l’eventualità di un esposto alla magistratura.




Vanessa Masè (Civica Trentina)

Val Rendena

la rete del gas

è realizzabile?

La consigliera della Civica Trentina ha chiesto se sussistono le condizioni, anche in base ad un ordine del giorno del 2017 che ha impegnato la precedente Giunta su questo tema, per realizzare le reti per la distribuzione del metano nei comuni della Val Rendena.

La risposta.

L’ordine del giorno approvato in tema nella scorsa legislatura – ha detto l’assessore Mario Tonina - ha ottenuto degli effetti. C’è un accordo di programma interistituzionale per la realizzazione di una nuova tubazione di 4 Km che bypassi Pieve di Bono. La ditta appaltatrice sta già lavorando. Si può poi proseguire in val Rendena e c’è un impegno nero su bianco per completare il tratto da Tione a Carisolo entro il 2022. In questa fase si sta progettando e individuando il tracciato definitivo. Le attività industriali si potranno allacciare in via prioritaria.

La replica.

Piena soddisfazione per i vantaggi economici e ambientali che si prospettano.




Paola Demagri (Patt)

L’assessora intende

adottare i criteri

del Dgp del 2017?


La consigliera del Patt ha chiesto all’assessora alla salute Stefania Segnana – anche in ragione dei tagli di budget appena prospettati per il settore - se intenda continuare ad adottare i criteri di appropriatezza e gli standard organizzativi e qualitativi per la qualità del sistema sanitario previsti dal D.g.p. 1117 del 2017. Criteri che stanno alla base dell’assegnazione di personale per le unità operative e i servizi dell’Azienda sanitaria.

La risposta.

Segnana ha assicurato la volontà di garantire i migliori standard per il servizio sanitario trentino. Si valuterà se sarà necessario aggiornare i criteri di cui alla delibera del 2017.

La replica.

L’assessora non ha aggiunto informazioni a quelle già note.




Lorenzo Ossanna (Patt)

Marchio “Trentino”

sui mezzi aziendali

la Giunta cos’ha fatto?


Il consigliere del Patt ha chiesto con quali modalità la Giunta abbia attuato l’ordine del giorno 398 del 20 dicembre 2017 che ha impegnato la Giunta ad ampliare l’utilizzo del marchio “Trentino”, oltre che sui prodotti, anche sui mezzi di trasporto delle aziende trentine.

La risposta.

L’assessore Roberto Failoni ha detto che effettivamente l’utilizzo del marchio sui mezzi strumentali delle imprese si può progettare e pensare di attuarlo.




Claudio Cia (Agire per il Trentino)

Sarà concesso

lo sdoppiamento

della prima elementare a Cembra?


Il consigliere ha ritirato l’interrogazione, avendo ricevuto proprio stamattina una mail con la risposta della Giunta. Ha lamentato invece di aver letto sui giornali un’anticipazione in merito, evidentemente perché dirigenti Pat diffondono informazioni prima della risposta ufficiale al consigliere. La question era la seguente: la Giunta è a conoscenza della richiesta di sdoppiamento della classe prima della scuola primaria di Cembra avanzata da un gruppo di genitori? Si pensa di soddisfarla per l’anno scolastico 2019-2020?




Filippo Degasperi (5 stelle) e Giorgio Tonini (Pd)

Sanità: come si conciliano i tagli

con le maggiori risorse ai privati?


Il presidente Kaswwalder ha accorpato due interrogazioni. 

La prima, di Filippo Degasperi, vuole sapere se il documento nel quale l’assessore alla salute Segnana parla di spesa sanitaria ormai insostenibile e chiede all’Apss tagli al bilancio per 120 milioni di euro fra il 2020 e il 2023 sia autentico. Chiede poi come si intenda ovviare alla mancanza di risorse per investimenti in tecnologia e come questi tagli al sistema sanitario siano conciliabili con l’aumento dei finanziamenti alle strutture private accreditate.

La seconda interrogazione è del capogruppo dem Tonini: chiede a sua volta conferma all’assessora Segnana del taglio delle spese imposto all’Apss di 10 milioni di euro per il 2020, di 20 milioni nel 2021, di 40 nel 2022 e di 50 nel 2023, e come pensa di conciliare le recenti promesse di miglioramento del sistema sanitario da lei annunciate con gli obiettivi di risparmio poi a loro volta resi pubblici.

La risposta.

L’assessora Segnana ha confermato la lettera del 30 aprile con cui chiede ad Apss un piano di efficientamento della spesa sanitaria, che vale oltre 1,3 miliardi di euro all’anno. Sono stati dati dei target per i necessari risparmi da realizzare, che non sono tagli ma razionalizzazioni della spesa. Si chiarisce fin da subito che sul fronte degli ospedali periferici e del servizio di guardia medica non si taglierà nulla. Riguardo alle case di cura private, è stato semplicemente confermato il budget 2018.

Le repliche.

In assenza di inefficienze – ha detto Degasperi - la riduzione di budget si chiama taglio alla spesa. Si toccano i farmaci oncologici, si indica come modello le sale operatorie ibride come quella di Cavalese, si profilano riduzioni di personale. Intanto gli ospedali periferici aspettano i reparti nascite promessi e ad Arco la neurochirurgia.

Tonini: non sento la risposta circa la compatibilità dei tagli con l’aumento del budget per le case di cura. Vigileremo: sarà efficientamento o saranno tagli lineari, quindi a casaccio? Risposta onesta ma non soddisfacente, quella odierna dell’assessora.




Luca Zeni (Pd)

Qual è la linea

della Giunta

in merito a Trentino Digitale?


Zeni voleva sapere quale sia la linea della Giunta provinciale in merito allo sviluppo di “ Trentino Digitale” dopo le pressioni esercitate dall’assessore competente sui membri del cda per ottenerne le dimissioni e poterli sostituire con persone legate all’attuale maggioranza, e in ordine alle assunzioni dei giovani già autorizzate e bandite ma ora, pare, bloccate.

La risposta.

L’assessore Spinelli ha detto che la Pat ha esercitato i diritti di socio della società pubblica che si occupa di servizi informatici. Si è deciso quindi di rinnovare il cda per passare a una nuova fase.

La replica.

Esercitare il diritto di socio non vuol dire andare sui giornali a dire tutto e il contrario di tutto, fuorché la linea per lo sviluppo dell’azienda. Dovevate revocare i consiglieri, non fare pressioni per le loro dimissioni. Quanto alle mie domande di dettaglio, oggi non ho avuto alcuna risposta.




Alessio Manica (Pd)

Penale per il no

alla Valdastico

dove sta scritto?


Il consigliere del Pd, prendendo spunto da un comunicato della Giunta e da alcune dichiarazioni del Presidente Fugatti secondo il quale il Trentino sulla Valdastico non si può tirare indietro perché vi sono accordi che risalgono al 2015 in base ai quali dovrebbe pagare penali altissime, chiede di sapere in quali atti sia contenuto l’obbligo di pagamento di penali da parte della Pat alla concessionaria dell’A31 in caso di no all’autostrada.

La risposta. Il governatore ha risposto che il Cipe aveva avallato la necessità dell’intesa tra lo Stato e la Provincia autonoma di Trento, prendendo atto dell’accordo tra questa, la Regione Veneto e il ministero delle infrastrutture. E’ così nato il comitato paritetico interistituzionale all’interno del quale, nel 2015, l’allora presidente della Pat Rossi aveva designato i rappresentanti della Provincia. Lo spirito di leale collaborazione alla base di quest’intesa trova riscontro in una pronuncia della Corte costituzionale del 2011, tenuto conto della necessità di rispettare l’autonomia statutaria del Trentino Alto Adige. Non si può quindi procedere su quest’opera senza la leale collaborazione prevista e senza la ricerca di una soluzione tecnica. Soluzione tecnica prospettata dall’attuale Giunta, che è diversa rispetto a quella adottata dal precedente esecutivo. Se Un altro atteggiamento, ha proseguito Fugatit, esporrebbe la Provincia alla richiesta di danni. Vi è un obbligo del ministero di adottare gli atti per approvare il progetto preliminare della Valdastico nord. All’epoca non era stata adottata una procedura d’intesa corretta che invece oggi è stata assunta.

La replica. Sentita la risposta del presidente, Manica ha replicato che quindi nessun documento obbliga la Provincia a pagare una penale. E che quanto era stato dichiarato dal governatore sulla stampa era un atto terroristico non supportato da nulla. Ha poi ricordato di aver presentato tre interrogazioni con i quali aveva chiesto l’accesso agli atti su questo tema, tutte ancora inevase. Atti che, appunto, vincolerebbero la Pat nei confronti del Veneto. Diversamente da ciò, per Manica, questa Provincia non deve affatto pagare penali in caso di mancata realizzazione della Valdastico Nord. In capo alla Provincia vi è solo il diritto  di raggiungere un’intesa.




Ugo Rossi (Patt)

Dimaro, a che punto

sono le opere

sul rio Rotian?


Il capogruppo del Patt ha chiesto al Presidente della Giunta quali sono i tempi e le modalità di intervento per la messa in sicurezza del rio Rotian e delle aree interessate dall’alluvione di fine ottobre. Una domanda che Rossi ha presentato perché in un incontro pubblico che si è tenuto a Dimaro un mese fa, Fugatti aveva parlato di ultimazione del progetto nel giro di trenta giorni. Da quanto scrive il capogruppo del Patt tra la popolazione sta aumentando la preoccupazione sui lavori di pulizia dell’alveo del torrente che si potrebbero fare indipendentemente dagli interventi per le opere di difesa. In particolare Rossi ha chiesto se è possibile svincolare dala procedura di via alcuni lavori per la pulizia dell’alveo.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha ricordato gli interventi di somma urgenza già effettuati con il servizio bacini montani per oltre 300 mila euro. Per la messa in sicurezza i lavori sono iniziati e il finanziamento ammonta ad 1 milione e 800 mila euro spalmato tra il 2019 e 2020. La progettazione è stata approvata per il primo di tre interventi previsti con un importo di 350.000 euro. Sono previsti lo sgombero delle macerie e la rimozione dei massi liberi in alveo. Per gli altri due interventi la progettazione è in fase conclusiva ed entro giugno terminerà la procedura di Via. I lavori saranno ultimati entro l’anno prossimno.

La replica. Rossi, ringraziando per la precisione della risposta ha aggiunto che avrebbe apprezzato un po’ più di passione su questo tema dove è importante rassicurare con un po’ di calore e meno tecnicismi. Ha detto di apprendere con favore che i lavori sono iniziati. Segno che le interrogazioni come le sue servono se sono fatte per stimolare a fare meglio. E a Dimaro bisogna fare meglio. Ha concluso salutando con soddisfazione la notizia che entro il 30 giugno vi sarà l’approvazione della Via.




Alex Marini (5 Stelle)

Pieve di Bono

perché i ritardi

per la ciclabile?


Il consigliere di 5 Stelle ha chiesto alla Giunta perché ci sono ritardi nel completamento dei lavori di costruzione della ciclabile adiacente alla variante stradale di Pieve di Bono. Infine, Marini chiede quali tempi siano necessari per rendere percorribile la ciclopedonale e con quali iniziative.

La risposta. Il presidente Fugatti ha risposto segnalando che le uniche tratte non ultimate della ciclabile non completate sono quelle interessate dai lavori per la posa della rete del gas metano. Appena la rete sarà posata e la ditta avrà provveduto all’asfaltatura delle tratte i lavori della pista ciclabile saranno terminati e si prevede che questo avvenga entro l’estate di quest’anno.

La replica. Marini ha apprezzato la notizia e si è augurato che la Giunta completi effettivamente entro i tempi annunciati tutti i lavori per la pista ciclopedonale delle Giudicarie.




Mara Dalzocchio (Lega)

Trasporto scolastico

serve una norma

più elastica


La capogruppo della Lega ha chiesto alla Giunta se non ritenga di introdurre una norma più elastica nel calcolo del numero minimo, che è di 5, per gli alunni utenti del trasporto scolastico pubblico. Questo perché, nei rientri pomeridiani, si sono verificati casi un cui il numero minimo di 5 alunni utenti per garantire il servizio si sarebbe potuto raggiungere semplicemente aggiungendo una fermata in più, con il prolungamento di pochi minuti del “giro” del mezzo pubblico.

La risposta. Il presidente Fugatti ha detto che il problema in certi casi si può superare come chiesto dalla consigliera perché già oggi è possibile adottare una certa elasticità nel servizio di trasporto pubblico degli alunni. Si ritiene quindi utile integrare i criteri del testo unico che disciplina il servizio, con una circolare rivolta alle scuole per introdurre una regola che permetta di garantire il servizio di trasporto eventualmente anche sommando gli alunni che si trovano lungo le tratte purché sufficientemente vicini (non più di 7 minuti).

La replica. Per Dalzocchio la risposta di Fugatti tranquillizza le famiglie interessate.




Pietro De Godenz (UpT)

Prima casa, quante

domande ancora

senza risposta?


Il consigliere dell’UpT ha chiesto di sapere quante siano le domande di contributo per la prima casa visto che molti cittadini lamentano che i 15.000 euro previsti non sono arrivati. De Godenz sottolinea che la prima casa è fondamentale per il benessere familiare e quindi la Giunta deve recuperare le risorse per attivare il bando del 2019.

La risposta. L’assessora Segnana ha ricordato che l’intervento in questione implica un accordo della Provincia con il ministero dell’economia e delle finanze. Accordo per il quale i tempi del ministero si sono protratti. Ecco perché nel 2018 la Giunta della legislatura precedente aveva dato corso alla sola parte del progetto relativa alla concessione di un contributo a fondo perduto a sostegno dell’acquisto della prima casa di abitazione e del risparmio pensionistico complementare su bando dell’anno scorso. Per questi interventi di incentivazione sono state stanziati 15 milioni di euro (5 dei quali da utilizzare nel 2019).  I termini per la presentazione delle domande sono stati aperti nel maggio 2018 e chiusi il 31 dicembre 2018. Delle domande di contributo presentate ne sono risultate complessivamente non ammissibili 360, per esaurimento delle risorse stanziate. L’assessora ha evidenziato che, tuttavia, oggi la Giunta intende assicurare l’accoglimento anche delle domande regolarmente presentate, per finanziare le quali si rende necessario uno stanziamento aggiuntivo di 5,2 milioni di euro. Risorse finanziarie ulteriori che la Giunta sta procedendo a reperire attingendo ai fondi di riserva del bilancio provinciale. Per il rinnovo di questa iniziativa di incentivazione vi è la necessità per la Giunta di procedere ad una valutazione delle ricadute economico-sociali prodotte sul territorio da queste misure, ma anche di svolgere un’analisi dei bisogni abitativi della popolazione trentina anche alla luce dei cambiamenti sociali in atto (mobilità dei giovani, invecchiamento della popolazione adulta, esigenze di co-abitazione). Per questo – ha concluso Segnana – la Giunta ha avviato con le proprie strutture tecniche un lavoro di verifica e analisi dei dati con l’obiettivo di progettare e definire le future politiche della casa.

La replica. Positiva, per De Godenz, la volontà di recuperaere anche le domande inevase per il 2018 e la volontà politica di adottarre misure per la casa finalizzate ad evitare lo spopolamento delle valli. E questo anche per il 2019.




Giorgio Leonardi (FI)

Come si pensa di tutelare

i lavoratori della Elcograf?


L’esponente di FI chiedeva all’assessore all’industria quali passi siano stati compiuti e si vogliono adottare per tutelare i 140 lavoratori della Elcograf (ex Mondadori), storico stabilimento di Cles specializzato nella stampa di libri, che rischia oggi una grave crisi per mancanza di commesse.

La risposta. L’assessore Spinelli, dicendosi consapevole delle difficoltà di Ecograf, delle cause e dell’urgenza di salvaguardare i livelli occupazionali, ha ricordato di aver già incontrato i sindacati, molto preoccupati per la perdita del sito industriale clesiano. E ha aggiunto che il gruppo bergamasco Pozzoni, proprietario di Ecograf, ha sedi anche in alcuni comuni del Veneto. Per questo Spinelli ha sottolineato di essersi impegnato ad incontrare i sindaci dei Comuni veneti interessati per comporre con loro un unico fronte politico-istituzionale con l’obiettivo di risolvere la crisi di Ecograf e tutelare i posti di lavoro messi a rischio dalla Mondadori. E in particolare quelli dei lavoratori trentini.

La replica. Leonardi ha auspicato che la trattativa venga portata avanti con i vertici sindacali e la proprietà per garantire la tutela dei 140 posti lavoro.




Alessandro Olivi (Pd)

Nessun confronto con il Consiglio provinciale

sugli Stati generali della montagna: perché?


Il consigliere chiede per quale ragione negli “Stati generali della montagna” promossi dalla Giunta, il Consiglio provinciale non abbia meritato il benché minimo spazio né un solo momento di discussione e di confronto, che avrebbero potuto fornire alla Giunta qualche utile contenuto.

La risposta. Il presidente Fugatti ha ricordato che gli Stati generali della montagna sono un processo partecipativo promosso dalla Provincia per raccogliere innanzitutto le istanze dei cittadini e delle loro organizzazioni, per poi poter delineare politiche efficaci per affrontare le maggiori sfide di questi territori. Le istanze raccolte verranno rappresentate nella convention finale in programma il mese prossimo a Comano. Il Consiglio provinciale sarà coinvolto in una fase successiva a questo processo partecipativo dal basso, quando si tratterà di analizzarne i risultati. Fugatti ha espresso interesse per la proposta di Olivi e si è reso disponibile ad una eventuale conferenza di informazione del Consiglio sul tema. “Non ci sottrarremo – ha concluso – a questa interessante occasione”.

La replica. Olivi ha accolto positivamente la disponibilità del presidente. Nessuno – ha precisato – vuole sostituirsi ai cittadini come interlocutori primari degli Stati generali della montagna. Ma sicuramente il Consiglio provinciale potrà contribuire con riflessioni e stimoli all’elaborazione delle politiche della Provincia. L’importante è che ciò non avvenga a cose fatte, perché – ha concluso – vi è l’opportunità di rendere il “Patto per la Montagna” che scaturirà da questo processo “£un risultato non di parte ma il frutto di un lavoro davvero comune”.




Sara Ferrari (Pd)

Come ha potuto l’assessore

assumere un segretario sessista?


Alla luce dei Tweet sessisti e violenti espressi nei confronti delle donne dal segretario dell’assessore, Ferrari chiedeva come sia stato possibile che siano stati impiegati dei mesi per scegliere questo collaboratore, come mai non sia stata verificata l’identità virtuale di questa persona prima di affidargli un incarico istituzionale, come abbia potuto non accorgersi di nulla nel periodo successivo all’assunzione, se si sia trattato di un caso di incuria nella selezione o di tolleranza e condivisione, e quali azioni intenda adottare. Si tratta di togliere ai trentini il dubbio che chi tace (la Giunta) acconsente. SI macchia di vergogna l’istituzione provuinciale che è un bene pubblico.

La risposta. L’assessore Spinelli ha risposto che gli unici requisiti che la Giunta richiede quando opera assunzioni come questa sono quelli previsti dal contratto. E ha aggiunto che non era a conoscenza dei fatti emersi. E ha ribadito quanto ha ricordato di aver già dichiarato: “non vi è da parte mia nessuna condivisione delle espressioni e delle opinioni utilizzate dal signor Cristoforetti”. “La Giunta – ha concluso l’assessore – assumerà sul caso le proprie valutazioni e determinazioni”.

La replica. Ferrari ha accolto con piacere la presa di distanza in Aula dai contenuti di qusrte parole. Ci si aspetta anche conseguenze pratiche. Questo territorio in questi anni ha lavorato perché sul tema culturale del ruolo delle donne si facciano progressi e non passi indietro. Due anni fa la Commissione pari opportunità chiese a un giornale locale una pubblicità sessista che campeggiava un giorno a tutta pagina. A maggior ragione suona oggi imbarazzante, per Ferrari, il silenzio della presidente della Cpo su questo caso. Se si invitano i giovani a stare attenti a come esprimersi sui social perché chi un giorno vorrà dare loro un lavoro giorno verificherà prima la loro identità virtuale, tanto più è necessario che un analogo accertamento avvenga da parte di una pubblica istituzione come la Provincia.


I lavori in aula proseguono alle 15.00.




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