Domande e risposte sull'inizio della XVI legislatura provinciale
Cosa farà il Consiglio nella prima seduta in aula di martedì 20 novembre
In allegato, la convocazione. Subito l'elezione dell'ufficio di presidenza, poi interverrà Fugatti
Ecco, attraverso domande e risposte basate sul regolamento allegato, le informazioni indispensabili
per capire, dopo il voto del 21 ottobre scorso e la proclamazione dei
35 eletti, quali saranno i primi passi del Consiglio provinciale in
quest'avvio di XVI legislatura, a partire dagli adempimenti che
apriranno le sedute in aula.
Quando si riunirà il Consiglio
provinciale?
In base al regolamento, la prima seduta in aula deve sempre avvenire non oltre 20 giorni dopo la proclamazione degli eletti. In questo caso entro il 23 novembre. Ieri però il presidente della Provincia Fugatti ne ha preannunciato la convocazione martedì 20 novembre con una lettera raccomandata da lui firmata e inviata tutti i consiglieri.
Chi
presiederà questa prima riunione dell'assemblea legislativa in aula?
La
presidenza provvisoria sarà assunta dal consigliere più anziano
d'età fra i presenti, vale a dire da Lucia Coppola (Futura). Il
regolamento prevede che ad affiancare la presidenza provvisoria
dell'aula vi siano anche due segretari scrutatori, che dovranno
essere i più giovani dei presenti, vale a dire Mirko Bisesti (Lega)
e Luca Guglielmi (Fassa).
Come
inizieranno i lavori del Consiglio in aula? Di cosa si parlerà?
Inizieranno
con l'appello dei consiglieri e il giuramento del presidente
provvisorio, che dovrà pronunciare le parole: "Giuro di essere
fedele alla Costituzione". Il presidente inviterà poi tutti i
consiglieri a prestare giuramento chiamandoli uno alla volta in
ordine alfabetico perché all'appello ciascuno risponda "Giuro".
Se qualche consigliere sarà assente dovrà prestare giuramento
all'inizio della prima seduta cui prenderà parte, altrimenti non
potrà partecipare ai lavori né esercitare la sua funzione.
E
poi?
Subito
dopo, nella stessa seduta il Consiglio dovrà sciogliere i primi due
nodi importanti: l'elezione del presidente dell'assemblea
legislativa, del vicepresidente e dei tre segretari questori che con
il presidente e il vicepresidente formeranno l'Ufficio di presidenza
(composto appunto da cinque membri); e a seguire ascoltare e
discutere la relazione del presidente della Provincia sullo
svolgimento delle operazioni elettorali e sui risultati delle
elezioni, ma soprattutto la sua illustrazione del programma di
legislatura e la sua presentazione della "squadra" degli
assessori che con lui formeranno la Giunta provinciale.
Non
vi saranno altri argomenti da affrontare in aula?
No,
perché le successive questioni da discutere riguardano le nomine di
due organismi, la Giunta delle elezioni e le Commissioni permanenti,
per formare le quali occorre che prima il presidente del Consiglio si
consulti con i capigruppo (vale a dire i presidenti dei gruppi
consiliari). I capigruppo si conosceranno però solo dopo la prima seduta del Consiglio, perché entro i cinque giorni successivi (vale a dire entro domenica 25) ogni consigliere dovrà comunicare per iscritto al presidente
del Consiglio a quale gruppo politico vuole aderire o se opta per il
gruppo misto. Sarà inoltre entro 10 giorni dalla prima seduta in
aula (cioè entro venerdì 30 novembre) che ciascun gruppo comunicherà al presidente il nome del
capogruppo.
Con
quale maggioranza si potrà eleggere il presidente del Consiglio
provinciale?
Per questa elezione devono essere presenti in aula almeno 24
consiglieri su 35, ossia i due terzi. E poi, perché il nome di un
consigliere prevalga deve ottenere, con voto a scrutinio segreto, la
maggioranza assoluta dei consiglieri, quindi 18 voti su 35.
Che
succede se non si arriva alla maggioranza assoluta?
Se
dopo due votazioni nessun consigliere candidato alla presidenza
ottiene la maggioranza assoluta, si procede con una
terza votazione in cui la scelta si restringe ai soli consiglieri che
abbiano ottenuto almeno un voto nella seconda, e in questo caso non
serve più il quorum dei 18 voti, ma viene eletto presidente il
consigliere più votato (in caso di parità si sceglie il più
anziano).
Come
si eleggono il vicepresidente del Consiglio e i segretari questori?
Il
vicepresidente viene eletto con la stessa procedura adottata per il
presidente. Anche per la nomina dei segretari questori l'aula vota a
scrutinio segreto, con la possibilità però di indicare un solo
nome. A differenza che nel caso della nomina del presidente e del
vicepresidente, nel loro caso vengono eletti subito i tre consiglieri
più votati.
E
la Giunta delle elezioni come viene eletta?
Quest'organismo
collegiale (che ha il compito di verificare gli eventuali casi di
ineleggibilità e di incompatibilità dei consiglieri eletti, anche
di quelli che emergono nel corso della legislatura), è formato dai
consiglieri di tutti i gruppi consiliari. Per eleggerli si vota in
modo palese sulla base della proposta formulata dal presidente del
Consiglio che deve aver prima sentito i capigruppo.
Come
si nominano le Commissioni permanenti?
Anche
per la nomina delle Commissioni il presidente del Consiglio deve
consultarsi prima con la conferenza dei capigruppo. Fatto questo il
presidente presenta all'aula una proposta riguardante, nell'ordine,
il numero delle Commissioni (erano 5 nella passata legislatura e 4
nella XIV), il numero dei componenti di ciascuna, la ripartizione
delle materie di cui dovranno occuparsi e infine i nomi dei
componenti. Su ognuna di queste proposte il Consiglio dovrà votare i
modo palese e per l'approvazione servirà la maggioranza dei
presenti.