Si sono concluse le audizioni della terza Commissione in merito ai due disegni di legge di iniziativa consiliare
Parchi: sollecitata una conferenza d'informazione
Documento congiunto delle associazioni ambientaliste
(Nella foto, il Latemar)
La riforma dellordinamento dei parchi naturali è stata al centro, questo pomeriggio, dei lavori della Terza Commissione Permanente che ha organizzato una serie di audizioni sullargomento affrontato in modo diverso dai disegni di legge n.57 e n.77.
I rappresentanti delle associazioni ambientaliste hanno presentato un documento congiunto in cui si sollecita il Consiglio provinciale ad organizzare una conferenza dinformazione prima di procedere alla valutazione in aula dei due testi legislativi.
Della delegazione ambientalista facevano parte Sergio Merz della Lipu, Giusi Ferrari della LAV, Paolo Mayr e Tazia Lorenzet di Italia Nostra, Alberto Inzigneri di Lega Ambiente, Francesco Borzaga del WWF, Mauro Nones di Pan EPPAA, Luigi Casanova della Cipra e Paolo Erbi di Mountain Wilderness.
Successivamente sono stati sentiti i rappresentanti della SAT Franco Giacomoni, Claudio Bassetti, Roberto Caliari e Claudio Ambrosi. Hanno ribadito che il discorso dei parchi e la tutela della natura sono temi essenziali, presenti nei documenti programmatici dellassociazione. I parchi devono essere considerati dei fattori di reddito e sviluppo per la popolazione locale. Hanno ricordato che la domanda turistica sta cambiando e proprio i parchi naturali possono diventare dei validi strumenti per veicolare queste nuove tendenze. E stato sollecitato un confronto pubblico per affrontare i vari aspetti di questo delicato argomento.
Allaudizione per lAssociazione cacciatori ha preso la parola Sandro Flaim che si è detto contrario allistituzione di nuovi parchi, come proposto da un disegno di legge, perché permane lincertezza giuridica in relazione alla gestione faunistica.
Enzo Pizzini ha espresso la sua preoccupazione per leventuale la maggiore estensione delle aree tutelate, che in futuro potrebbe determinare la cancellazione degli spazi riservati ai cacciatori.
Stefano Trenti della Conferenza dei presidenti dei pescatori trentini ha auspicato che nei nuovi parchi venga consentita la pesca nel pieno rispetto delle attuali leggi vigenti.
Fabrizio Calovi dellUnione pescatori ha sottolineato limportanza di mantenere nei torrenti una quantità dacqua necessaria per promuovere lautodepurazione, se si vuole che il vincolo di tutela sia reale.
Per il Coordinamento provinciale imprenditori, Flavio Tosi ha parlato di una Conferenza dinformazione come sede istituzionale per esaminare i risultati finora ottenuti con lattuale legislazione. Ha posto lattenzione sullesigenza di considerare la politica delle aree protette non più come ristretto ambito geografico, bensì in una dimensione che abbraccia lintera provincia, con una prospettiva più ampia nella quale determinare le politiche territoriali.
Sergio Branz dellAssociazione contadini trentini ha espresso perplessità sullistituzione di nuovi parchi che richiedono anche nuovi finanziamenti. Ha invitato a gestire meglio lesistente.
Sulla stessa linea si è schierato Benno Endrizzi della Confagricoltura che ha parlato del rapporto fra parchi e agricoltura.
Giovanni Battista Fontana, presidente del Caseificio Primiero, ha sollecitato linserimento di un rappresentante del mondo agricolo allinterno dei comitati di gestione dei parchi.