Conclusa la prima sessione di luglio del Consiglio provinciale
Approvati all’unanimità in aula i ddl sulla pesca e quello sulla prevenzione delle tossicodipendenze
Testi allegati
La
sessione del Consiglio di inizio luglio si è conclusa con
l’approvazione con 28 voti a favore (unanimità) del ddl
Dallapiccola che riforma la legge del 1978 sulla pesca e quello di
Manuela Bottamedi (FI) (sempre all’unanimità, con 29 voti) sulla
prevenzione delle dipendenze nelle scuole
L’assessore
Dallapiccola, ha detto, che il suo ddl restaura la legge del ‘78
sulla pesca che ha dato ottima prova ma, dopo 40 anni, ha bisogno di
adattarsi ad una realtà mutata. Prima di tutto all’esistenza di
due associazioni che raccolgono circa 6 mila pescatori di secondo
grado che hanno bisogno di essere riconosciute per avere un miglior
rapporto con l’assessorato. C’era poi la necessità di
ricomprendere nel Comitato pesca la Magnifica di Fiemme, e le Asuc.
Si definisce poi, ha aggiunto, l’attività della pesca turistica e
viene introdotto l’adeguamento alla normativa nazionale per le
sanzioni e definita la disciplina dell’introduzione di specie che
non sono originarie della nostre acque. Un ddl, ha detto, frutto di
un lavoro a più mani sia della maggioranza che della minoranza. Un
percorso, ha concluso, per far coincidere molte esigenze.
Giacomo
Bezzi (FI) ha ricordato che sono stati introdotti elementi
fondamentali; il riconoscimento del pescatore esperto. Un fatto che
permette di favorire la parte turistica, ad esempio con il no
kill, il catch and release e le zone speciali per
promuovere un’offerta turistica, in collaborazione di Trentino
marketing e Trentino fishing, che si sta diffondendo in Europa e
negli Usa. Disciplina sportive, che non comporta l’uccisione dei
pesci, attraverso la quale si possono difendere meglio elementi
preziosi della nostra fauna ittica, come la trota marmorata. Bezzi ha
ricordato anche il tema della sicurezza dei pescatori, soprattutto
nei confronti dei fili elettrici. Le legge, inoltre, prevede
contributi alle associazioni per la valorizzazione dei corsi d’acqua.
Tra gli emendamenti presentati dal consigliere di FI, c’è la
diffusione della cultura della pesca nelle scuole , la figura del
pescatore esperto, e il riconoscimento delle zone no kill
Claudio
Civettini (CT) ha riconosciuto a Dallapiccola di aver avviato un
confronto intelligente che ha portato al varo di una buona legge.
Civettini ha ricordato che, con un emendamento di CT, si favorisce
una soluzione omogenea sui regolamenti sul Garda. Per i guardapesca
sono previsti, inoltre, percorsi di aggiornamento, ma soprattutto si
adegua a questo settore ai cambiamenti della sensibilità e del
turismo. Il consigliere della Civica, anche a nome di Borga, ha
sottolineato l’emendamento che ha introdotto la difesa della trota
marmorata. Una posizione pienamente condivisa da Bezzi che ha chiesto
una politica di tutela di questo pesce che ha definito un vero fiore
all’occhiello dell’ambiente trentino.
Donata
Borgonovo Re (Pd) ha messo in evidenza la pericolosità
dell’immissione di specie non autoctone ed ha ricordato il caso
eclatante del lago di Ardemolo la cui fauna ittica venne danneggiata
dall’introduzione di trote adulte non autoctone. La consigliera Pd
ha chiesto inoltre una modifica del regolamento della legge in modo
che venga proibita e sanzionata la semina di pesci di specie
allogene. Secondo la consigliera Pd, inoltre, bisogna capire in quali
zone la pesca no kill è possibile, proprio per rispettare
l’ambiente fluviale e lacustre. Infine, Donata Borgonovo Re, ha
detto che serve un coordinamento della vigilanza dei guardapesca, per
far rispettare i limiti dell’uso delle risorse naturali.
Lorenzo
Ossanna (Patt) ha affermato che la legge prende in considerazione
i mutamenti che hanno interessato anche il settore della pesca
nell’ottica della valorizzazione del territorio e del turismo.
Piero
De Godenz (UpT) ha definito il ddl un nuovo passo avanti anche
perché si prevede la creazione di esperti in grado di guidare le
tante persone appassionate. Inoltre, ha sottolineato, viene
riconosciuto il ruolo della Magnifica comunità di Fiemme.
Nerio
Giovanazzi (AT), che ha votato il ddl, ha detto che dal ‘78 ad
oggi ci sarebbe stato tutto il tempo per fare un nuovo testo per
rivedere completamente la materia. Ma il ddl è rimasto nel cassetto
per anni perché non si trovava un accordo. Alla fine si è arrivati
a questo compromesso, ha concluso, per chiudere la legislatura.
Comunque, ha concluso, il mio voto sarà purtroppo positivo.
Alessandro
Savoi (Lega) ha annunciato voto favorevole e ha espresso la
speranza di una migliore gestione del settore.
Si
è passati, infine, al ddl di Manuela Bottamedi, votato
all’unanimità (29 sì) che è composto di due articoli che
verranno inseriti nella legge sulla scuola. La consigliera di Forza
Italia ha ricordato che, rispetto al ddl originario più articolato e
che dall’aula è stato rinviato in commissione, è stato
salvaguardato l’articolo richiesto dai ragazzi della Consulta degli
studenti. Un articolo, ha detto, che rafforza l’articolo 8 bis
della legge sulla scuola che fa riferimento alla necessità di
promuovere il benessere allargandolo alla necessità di prevenire la
dipendenza da droghe e alcol. Un articolo che specifica le azioni che
dovranno svolgersi in collaborazione con l’Azienda sanitaria, i
comuni, il volontariato e le famiglie. Inoltre, si afferma che
vengano privilegiate le metodologie didattiche tra pari, tra
coetanei. Infine, l’articolo afferma che i progetti devono
rafforzare le capacità relazionali e emotive degli studenti. Manuela
Bottamedi ha detto di essere onorata di chiudere l’attività
consiliare con questa proposta.