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04/07/2018 - In aula o in commissione

Sì dell'aula a sei dei 10 odg legati al ddl sul lupo. Ostruzionismo delle opposizioni e polemica con il Pd

Prosegue in Consiglio provinciale la discussione del provvedimento proposto dalla Giunta

Sì dell'aula a sei dei 10 odg legati al ddl sul lupo. Ostruzionismo delle opposizioni e polemica con il Pd

Alessandro Savoi (Lega), firmatario della maggior parte degli odg. Testi allegati

Sì dell'aula a sei dei 10 odg legati al ddl sul lupo. Ostruzionismo delle opposizioni e polemica con il Pd

​​​Nel pomeriggio i lavori del Consiglio provinciale sul ddl per la gestione di lupo e orso sono proseguiti a rilento per l’ostruzionismo delle opposizioni sugli ordini del giorno collegati al provvedimento. L’aula ne ha approvato sei dei dieci. L’azione è stata intrapresa per protestare per l’assenza dei tre assessori del Pd, che secondo le minoranze non potrebbero il ddl della Giunta. Manica (dem) ha chiesto di votare per parti separate l’odg proposto da Tonina (UpT), non condividendo la possibilità di contenere il numero dei grandi carnivori. Borgonovo Re ha criticato i testi firmati da Savoi, frutto di “copia-incolla” da documenti della Giunta e di ministeri e scritti in modo sciatto. “Meglio copiare bene che pensare male come fa il Pd”, ha replicato Bezzi. I lavori riprendono domani alle 10.00 con il voto su questo odg.


Su richiesta dei consiglieri Rossi aggiorna sulla situazione di Moena dopo il suo sopralluogo.


Aprendo la seduta pomeridiana del Consiglio provinciale, Claudio Cia (Misto) e poi Lorenzo Ossanna (Patt) hanno chiesto un aggiornamento sulla situazione di Moena dopo la calamità di ieri, visto che il presidente Rossi è tornato da poco da una visita nel capoluogo fassano. Rossi ha giudicato “raro” l’evento accaduto, per quantità e concentrazione di pioggia. Non vi sono pericoli imminenti, ha rassicurato, perché i movimenti geologici sono risultati superficiali. “Si può quindi stare tranquilli per la sicurezza delle persone”. Quanto alla viabilità, la strada è già stata riaperta mentre ci vorrà più tempo per riattivare quella verso il Passo S. Pellegrino. Non c’è stato nessun ferito. La Croce Rossa, che sta prestando assistenza logistica sul posto ed è pronta, se servisse, ad allestire un campo. Al momento decina di persone sono ospitate nelle scuole o da parenti non perché le loro case siano inagibili ma per la difficoltà di raggiungerle. I vigili del fuoco stanno lavorando per liberare i piani terra anche perché possano ripartire le attività economiche. Per i danni, le proprietà alberghiere e commerciali, Rossi ha riferito che i sindaci sono stati avvisati che dopo aver esperito le pratiche assicurative, la Provincia potrà intervenire a copertura dopo la necessaria istruttoria. Per aiutare la popolazione sono già pronti ad intervenire anche vigili del fuoco volontari. Le previsioni meteo prevedono per domani tempo ancora instabile e quindi il monitoraggio è continuo. Rossi ha concluso segnalando che i forestali nella zona del Rio Costalunga, dov’erano già in programma lavori di briglie e contenimento, ora accelereranno l’intervento. Il Consiglio è poi tornato ad occuparsi degli ordini del giorno.


Odg 1, Rodolfo Borga (CT): norma di attuazione perché la Pat gestisca il lupo. Sì unanime.

Con il testo proposto da Borga, approvato all’unanimità (27 voti), il Consiglio impegna la Giunta ad attivarsi presso il governo affinché con norma di attuazione sia affidata alla Provincia autonoma di Trento la gestione di questi carnivori, nel rispetto della normativa comunitaria vigente.

L’assessore Dallapiccola ha confermato che la strada indicata dall’odg è quella seguita dalla Giunta nei confronti del governo fin da alcuni anni fa. Ora se questa legge risultasse di difficile percorribilità, l’esecutivo tornerà a dialogare con il governo per ottenere la norma di attuazione.

Per Borgonovo Re (Pd) sarebbe interessante capire perché e dove si era arenato il percorso promosso anni fa per arrivare ad approvare questa norma di attuazione. Borga ha concluso dichiarandosi non convinto delle spiegazioni fornite dal presidente Rossi sul perché sia stata richiesta la procedura d’urgenza per questo ddl, come se non fosse prevedibile che il numero dei lupi sarebbe cresciuto in fretta. La verità è che l’impostazione dell’approccio al lupo prima era diversa, perché la Giunta sosteneva la necessità di convivere con questo predatore.

Il presidente della Giunta Rossi ha risposto alla richiesta di Borgonovo Re ricordando che le norme di attuazione erano state proposte il 4 agosto 2015 con lettera formale firmata dai due presidenti della Provincia di Trento e Bolzano al presidente della Commissione dei dodici e al Ministro delle regioni. Poi nel 2017 vi sono state interlocuzioni tra la Provincia di Bolzano e il ministero e il 24 luglio 2017 era stata inviata una nuova lettera dei due presidenti per proporre la norma di attuazione aggiungendo la problematica del lupo che nel frattempo aveva assunto contorni molto più rilevanti. Inoltre l’assessore Dallapiccola ha chiesto di persona alle autorità europee competenti di stimolare lo Stato italiano a prendere in mano la problematica con le modalità previste dalla direttiva Habitat e già adottate da alcuni Paesi europei. Il 27 luglio 2017 la Commissione dei dodici si era pronunciata favorevolmente allo schema di norma di attuazione e il 19 ottobre 2017 la norma era stata portata all’attenzione dei vari ministeri competenti chiamati ad esprimere un parere. I ministeri non hanno poi trovato le modalità per occuparsi della questione fintanto che il governo nazionale non è caduto. Quindi da parte della Giunta non vi è stato alcun tentativo di nascondere qualcosa, ha concluso Rossi.

Bezzi (FI) ha giudicato musica per le sue orecchie quel che ha detto il presidente Rossi. Serviva solo un po’ di coraggio. I montanari non possono “pensare come i lupi”, ha osservato il consigliere riferendosi all’intervento di questa mattina della collega Borgonovo Re. Savoi (Lega) ha ribadito che in politica bisogna avere coraggio. Il consigliere ha giudicato strano che il Pd si defili di fronte a questo ddl. Introdurre vent’anni fa l’orso in Trentino è stato un gravissimo errore, secondo Savoi, “ma oggi gli allevatori e gli agricoltori chiedono ai politici scelte concrete che rispondano ai loro problemi reali e tutelino la loro attività. La gente chiede sicurezza, vuole fatti e serietà. Il resto è filosofia”. Per Savoi anche se tardivamente la norma di attuazione va introdotta.

Civettini (Pd) ha preannunciato l’appoggio all’odg condividendo con Borgonovo Re l’esigenza che il pastore abbia la stessa mentalità del lupo, nel senso che ha diritto di difendersi così come il predatore attacca. Serve la ricerca di un equilibrio possibile che metta al centro l’attività e la sicurezza della persone e tutto ciò che con questa priorità può convivere. Fasanelli (Misto) ha dichiarato di voler sostenere questo odg perché se il ddl risultasse incostituzionale la richiesta della norma di attuazione supererebbe il problema essendo la strada maestra per evitare rischi di ricorsi. Simoni (PT) ha aggiunto anche il suo parere favorevole all’odg perché una norma di attuazione è la strada maestra da percorrere. Tuttavia è giusto dare un segnale anche con questo ddl che offre solo la possibilità di intervenire in caso di disagio e difficoltà. Kaswalder (Misto) ha ricordato che nel 2015, quando Provincia di Trento e Bolzano chiesero per la prima volta una norma di attuazione in materia, a Roma c’era un governo amico del centrosinistra autonomista che si poteva “ricattare” su questo tema. Eppure in tre anni non si è riusciti a portare a casa nulla su questo tema. La speranza è che ora il nuovo governo dimostri una diversa sensibilità. .


Odg 2, Alessandro Savoi (Lega): prevenire danni al patrimonio idrico del Trentino. Sì unanime.

Con il dispositivo dell'odg di 41 pagine firmato da Savoi (Lega), Cia (Misto) e Bezzi (Forza Italia), approvato da tutti con 28 voti, il Consiglio impegna la Giunta, nell'attuazione dell'articolo 16 della Direttiva Habitat sulla conservazione della flora e della fauna selvatiche allo scopo di tutelare il sistema alpicolturale, a garantire misure adeguate di tutela del patrimonio idrico provinciale, applicando con rigore anche gli strumenti pianificatori provinciali come il Piano di gestione delle acque pubbliche e il Piano tutela delle acque. Acquisito attraverso l’assessore Dallapiccola il sì dalla Giunta, l’odg è stato giudicato “ragionevole” da Civettini (CT), perché mette nelle condizioni di rimarcare quel che già la Provincia sta facendo. Borgonovo Re (Pd) ha chiesto a Savoi da dove ha tratto i contenuti del suo “poderoso” odg in cui sono citati vari documenti di riferimenti. E ha aggiunto di voler volate con molto piacere questo odg che dimostra la condivisione della Lega sul Piano di gestione acque pubbliche della Giunta provinciale. Savoi ha replicato affermando che l’odg è stato concordato con l’assessore e che comunque il Piano merita senz’altro l’appoggio della Lega che se un atto è valido lo sostiene. Kaswalder (Misto), premesso il suo sì all’odg perché “l’acqua è l’oro del Trentino”, ha osservato che un ddl proposto dalla Giunta con urgenza dovrebbe vedere presente in aula gli assessori durante il suo esame. Diversamente appare chiaro che il provvedimento è solo strumentale alla campagna elettorale e che si vogliono prendere in giro i trentini che lavorano nei territori di montagna della nostra provincia.

Bezzi (FI), d’accordo con l’odg, ha invitato il Pd a fare mea culpa per aver perso l’occasione di governare bene negli ultimi vent’anni. E ha aggiunto: “vogliamo guardare negli occhi gli assessori del Pd, che andrebbero richiamati in aula, quando al momento del voto non sosterranno questo ddl”. Il presidente Dorigatti ha segnalato che tre assessori sono in questo momento impegnati a Roma in attività istituzionali.

Simoni (PT), condividendo l’odg, ha sottolineato, replicando ad un intervento di Borgonovo Re, che “i territori sono proprietà delle nostre comunità e dei cittadini che con gli usi civici e le municipalità hanno garantito per secoli la loro sopravvivenza attraverso le malghe, l’utilizzo dei boschi e delle acque”.

Giovanazzi (AT), annunciando il proprio sì all’odg e al ddl, ha apprezzato il richiamo di Simoni alle Asuc e agli usi civili, indispensabili per il mantenimento di un territorio, mentre chi vive in città quei problemi non li conosce. A suo avviso nella maggioranza su questo tema vi sono posizioni completamente diverse.


Odg 3, Savoi (Lega): attivare tavoli di valle per la tutela di aree protette e ghiacciai. Approvato.

Il dispositivo dell'odg, di 11 pagine, sottoscritto da Savoi, Cia e Bezzi, odg approvato con un voto di astensione, un contrario e un non partecipante al voto, tutti nelle file del Pd, impegna la Giunta ad attuare l'articolo 16 della direttiva Habitat in due direzioni: a rafforzare l'ambito di azione della cabina di regia provinciale delle aree protette e dei ghiacciai, garantendo maggiore libertà operativa e funzione propositiva; e ad attivare dei tavoli di valle di ascolto e confronto, con la partecipazione della cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai, per lo sviluppo di migliori iniziative decentrate di tutela degli habitat del Trentino e anche di difesa dai grandi carnivori. Borgonovo Re (Pd), plaudendo alla selezione di documenti ufficiali del Ministero attinti dai siti con il metodo del copia-incolla, ha suggerito a Savoi di indicare le fonti usando anche meno sciatteria nell’inserimento dei testi. E ha poi chiesto alla presidenza del Consiglio se ritenga accettabile questa tipologia di odg, in cui ci si limita a copiare senza studiare. Bezzi (FI), cofirmatario dell’odg, ha giustificato la redazione dell’odg e ammonito Borgonovo Re: “voi del Pd – ha detto – il 21 ottobre sarete mandati a casa dalla gente se continuate a farci la morale”.

Borgonovo Re (Pd) è intervenuta per precisare che tutti e sette gli odg di Savoi, Cia e Bezzi sono frutto di un copia-incolla senza indicare le fonti, e ha ribadito la sua perplessità chiedendo se sia stato scoperto un nuovo metodo per esprimere le funzioni politiche. Copiare testi contenuti in atti ufficiali a disposizione di tutti e farli passare come frutto di una propria elaborazione politica, temo sia frutto di sciatteria. Siccome noi consiglieri abbiano una responsabilità nei confronti dei cittadini che qui rappresentiamo, è lecito porsi una domanda su questo metodo perché qui siamo chiamati a pensare e non a copiare.

Fasanelli (Misto) si è detto deluso dalle osservazioni di Borgonovo Re, ha espresso “solidarietà al collega Savoi”, perché nessuno di noi nasce imparato e non è possibile indicare la fonte di tutto quello che leggiamo in documenti pubblici. Diverso sarebbe il caso di autori privati. Savoi ha difeso la professionalità e la serietà dei collaboratori del gruppo della Lega, che ha ricordato come i testi non siano inventati ma ricavati da studi e analisi che non è scandaloso non citare. Bezzi (FI), rivolto a Borgonovo Re, ha osservato che “è meglio copiare bene che pensare male come fate voi del Pd”. Civettini ha citato un odg di Baratter approvato dall’aula di cui non vi è più traccia, per cui la verifica su questi testi andrebbe effettuata su tutti gli impegni affidati dal Consiglio alla Giunta in questi cinque anni.


Odg 4, Savoi (Lega): prevenire danni al patrimonio boschivo e alla filiera foresta-legno. Approvato.

Con il dispositivo di questo odg di 18 pagine firmato da Savoi, Cia e Bezzi e approvato con la non partecipazione al voto di 5 consiglieri del Pd, il Consiglio impegna la Giunta ad attuare l'articolo 16 della direttiva Habitat garantendo misure adeguate di tutela del patrimonio forestale provinciale, nonché il corretto sviluppo della filiera foresta-legno in forma sostenibile. Civettini (CT) ha stigmatizzato l’incapacità della Giunta di attuare ordini del giorno come questo. E ha aggiunto che finché gli assessori del Pd non torneranno in aula non si concluderà l’esame di questa legge. Manica (Pd) ha osservato che questo odg è la descrizione dell’attività del Servizio foreste, e ha ringraziato la Lega per avergli offerto la possibilità di un ripasso. “Questi odg – ha concluso – sono copia-incolla e i dispositivi sono aria fritta: diciamo allora che stiamo votando il nulla”. Savoi ha rivendicato la legittimità del lavoro prodotto con gli odg da lui proposti. Bezzi ha ribadito la richiesta che gli assessori del Pd si presentino sui banchi della Giunta e allora la discussione degli odg durerà di meno. Kaswalder ha osservato che il vero problema politico è che su questo come su altri temi il Patt non può andare d’accordo con il Pd. Savoi ha giudicato “buffo scandalizzarsi perché per i testi questi odg la Lega ha attinto a certe fonti”.


Odg 5, Savoi (Lega): conservare il patrimonio alpicolturale di montagna trentino. Approvato.

Il testo di 24 pagine firmato da Savoi, Cia e Bezzi e approvato con 4 non partecipanti al voto (Pd) , i conclude con un dispositivo nel quale il consiglio impegna la Giunta ad attuare l'articolo 16 della direttiva comunitaria Habitat a garantire misure adeguate di tutela del patrimonio montano provinciale, costituito da un'ampia varietà litologica. Giovanazzi (AT) ha ricordato che prima del “prelievo” del lupo vi sono azioni che mirano a favorire la convivenza con l’uomo e che l’abbattimento dev’essere solo l’extrema ratio da adottare. Ha aggiunto che notato che questo ddl potrà essere approvato solo con i voti della minoranza, come dimostra l’assenza degli assessori del Pd.


Odg 6, Savoi (Lega): tutelare turismo e agricoltura in presenza di lupi e orsi. Approvato.

Nell'attuare l'articolo 16 della direttiva Habitat, il dispositivo dell’odg, approvato con cinque non partecipanti al voto (Pd) e l’astensione di Ossanna (Patt), prevede che il Consiglio impegni la Giunta a garantire misure adeguate di tutela del patrimonio naturale provinciale e a valorizzarle attraverso azioni di marketing territoriale e di promozione del turismo sostenibile. L’odg, ha spiegato Savoi, parla di turismo e agricoltura di montagna del Trentino, “attività che evidentemente non possono convivere con la minaccia del lupo e dell’orso che non a caso era stata eliminata da molti anni”. Borgonovo Re (Pd) ha osservato che in questo caso la fonte è indicata, ma che il dispositivo, puntando sul marketing, non corrisponde alle premesse di stampo fortemente ambientalista. Per questo stupisce a suo avviso – ed è disarmante – che la Giunta abbia espresso parere favorevole a questo odg. Savoi ha replicato che questo odg vuole pungolare la Giunta a risolvere concretamente il grosso problema dei carnivori. Simoni (PT) ha giudicato importanti le considerazioni dell’odg di Savoi per la valorizzazione della montagna attraverso il sostegno assicurato dalla pubblica amministrazione alle aziende agricole attive i queste aree.


Odg 7, Tonina (UpT): salvaguardare da lupo e orso le attività agricole e di allevamento. Il Pd chiedere di votare per parti separate. Domani la conclusione.

Con il dispositivo dell'odg, approvato da tutti i consiglieri nel dispositivo proposto da Tonina insieme ai colleghi dell'UpT Passamani e De Godenz, il Consiglio impegna la Giunta in quattro direzioni: a sollecitare l'adozione di iniziative per fronteggiare in modo adeguato e capillare la presenza dell'orso e del lupo in Trentino e ad assicurare, mediante misure di protezione e di monitoraggio, la salvaguardia delle attività agricole e di allevamento, vista la rapida diffusione dei predatori; a sollecitare il governo, coinvolgendo la delegazione parlamentare trentina, a varare una norma di attuazione specifica sulla base del lavoro già svolto dalla Commissione dei dodici, per definire un quadro normativo organico delle competenze da trasferire alla Pat in materia, delimitando ambiti e poteri di intervento nel rispetto dei vincoli europei; a trasmettere questo odg al presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente, alla delegazione parlamentare trentina e alla Commissione dei dodici; e a trasmettere alla Commissione consiliare competente entro il 31 agosto di quest'anno una relazione sulle iniziative adottate per attuare questo odg.

Simoni (PT) ha espresso dubbi sulla tenuta delle reti per tutelare il bestiame da lupi e orsi. Queste reti creano infatti grossi problemi agli altri animali selvatici. Inoltre, ha aggiunto, “non vorrei vedere un territorio dove i turisti e gli escursionisti nelle nostre montagne trovano reti ovunque”. Ancora, per Simoni, il cane da guardiania può rappresentare un pericolo per le persone se non attentamente gestito. Per risolvere un problema, insomma, si rischia di crearne un altro magari peggiore. La soluzione per il consiglieri è di intervenire per controllare il numero dei lupi per evitare che creino un allarme come quello attuale. Con queste precisazioni Simoni ha concluso dichiarando di condividere l’odg.

Manica (Pd) ha chesto ai proponenti di votare separatamente le premesse e il dispositivo, sul quale vi è la condivisione del suo gruppo. Giovanazzi (AT) ha preannunciato il suo voto favorevole all’intero odg anche perché da esso emerge una realistica conoscenza delle esigenze e della situazione della montagna. Anche Giovanazzi ha riconosciuto il rischio derivante dall’utilizzo dei cani da guardiania, ma – ha aggiunto – con le precauzioni adottate al riguardo sono stati raggiunti dei risultati. Più difficile è recintare il territorio per difendere il bestiame da lupi e orsi. L’altro strumento consiste nel “prelievo” di qualche individuo a fronte delle aggressioni ai pascoli e ai danni di chi nel territorio montano ci lavora e vive.

Tonina nella sua replica ha condiviso le preoccupazioni dei consiglieri e rassicurato sulle misure di prevenzione emerse dal dibattito (reti e cani da guardiani). E ha confermato l’esigenza di garantire un controllo su orsi e lupi nel nostro territorio. Nessuno vuole eliminare orsi e lupi ma solo controllarne doverosamente il numero. “Questo odg – ha assicurato – è orientato in questa direzione”. E ha auspicato rivolto a Savoi che il nuovo governo, che è anche leghista, non impugni questo ddl.


A questo punto il presidente Dorigatti ha sospeso la seduta che riprenderà domani alle 10.00.



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