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03/07/2018 - In aula o in commissione

Aperta dal question time la prima sessione consiliare di luglio. Iniziata la discussione del ddl sul lupo

Approvato in aula anche l'assestamento del bilancio dell'assemblea legislativa

Aperta dal question time la prima sessione consiliare di luglio. Iniziata la discussione del ddl sul lupo

Testi allegati

Aperta dal question time la prima sessione consiliare di luglio. Iniziata la discussione del ddl sul lupo
​​Aperta stamane dal question time la prima sessione d'aula di luglio del Consiglio provinciale. All’inizio della seduta il presidente Dorigatti ha ricordato Remo Segnana, uomo politico trentino recentemente scomparso che fu consigliere della terza legislatura provinciale e senatore della Repubblica. Osservato per lui un minuto di silenzio. L’aula ha poi approvato la proposta di assestamento del bilancio del Consiglio provinciale illustrata nella relazione letta da Dorigatti. Iniziato infine l‘esame del disegno di legge 230 proposto dall’assessore Dallapiccola perché la Provincia ottenga la gestione diretta del lupo e dell’orso in Trentino.


Lorenzo Ossanna (Patt)

A quando il reintegro

del personale

al San Giovanni?

Il consigliere del Patt, in vista della riapertura del presidio ospedaliero S. Giovanni di Mezzolombardo, ha chiesto alla Giunta di conoscere i tempi e i modi del reintegro del personale impiegato nella struttura sanitaria al tempo della chiusura, come previsto dal protocollo d'intesa del 2010.

La risposta. L’assessore Zeni ha ricordato la parziale riapertura già avvenuta a giugno del presidio e preannunciato che entro il primo di settembre saranno riattivati altri servizi, con il reintegro del personale temporaneamente trasferito altrove. Attualmente, ha concluso Zeni, è in corso una valutazione sui servizi sanitari da riattivare mentre sul personale vi sarà entro questo mese un confronto con le parti sindacali.

La replica. Ossanna si è augurato il ritorno di tutto il personale che era stato costretto a cambiare sede con notevoli disagi dovendo spostarsi anche lontano da Mezzolombardo.


Claudio Cia (Gruppo Misto)

Quando arrivano

i contributi

per le Tagesmuetter?

Il consigliere del Gruppo Misto ha chiesto alla Giunta quando le famiglie che hanno usufruito del servizio Tagesmuetter potranno ricevere i contributi previsti dalla legge 20 del 2016 per il sostegno alle spese per i nidi d'infanzia, i nidi familiari e i servizi di prima infanzia accessibili con i buoni servizi. Contributi, sottolinea Cia, che sono stati già liquidati ai genitori che hanno mandato i loro bambini nei nidi pubblici.

La risposta. L’assessore Olivi ha assicurato che la questione posta è all’attenzione della Giunta che ha effettivamente riscontrato una difficoltà operativa nell’estrapolazione dei dati riferiti alla tariffa oraria applicata dalla cooperativa che gestisce il servizio. Questo perché le banche dati dei Comuni non sono riusciti ad estrapolare il contributo. Probabilmente sarà necessario caricare sull’agenzia alcune incombenze che spetterebbero alla cooperativa che non è in grado di effettuare questo calcolo. Olivi ha detto di aver dato intanto disposizione affinché fintanto che non si arriverà ad una soluzione si prenda come dato di partenza la tariffa massima che una famiglia sarà tenuta a pagare e si versi il contributo senza analizzare caso per caso. Questa soluzione sarà favorevole per i cittadini, perché non sarebbe giusto che un problema interno all’amministrazione si scarichi sugli utenti. Peraltro fino ad oggi risutla che i pagamenti siano i più rapidi tra le misure universalistiche applicati a livello regionale.

La replica. Cia ha dato atto all’assessore della completezza della risposta. Il riferimento all’assegno unico che non sarà facile da calcolare. Sono 136.000 gli assegni riconosciuti sotto diverse forme. Cia ha detto di confidare che nelle prossime settimane le famiglie che si sono rivolte alle Tagesmuetter si vedano soddisfare le attese avendo scelto questo servizio.


Walter Viola (Patt)

Cosa fa la Giunta

per favorire

il credito alle Pmi?

Il consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta cosa intenda fare per favorire un maggiore accesso al credito delle piccole imprese. Un problema, ricorda Viola, che è stato sottolineato dal presidente degli artigiani, il quale ha evidenziato che anche le banche del territorio preferiscono finanziare le grandi aziende, anche se il settore dell'artigianato ha visto una crescita del 6–7% negli ultimi sei mesi.

La risposta. L’assessore Olivi ha indicato alcune linee di lavoro da attuare con il mondo delle imprese e del credito riconoscendo le criticità evidenziate dall’interrogazione. La Provincia si impegna per la sensibilizzazione e l’accompagnamento delle imprese sul tema dell’accesso al credito e con l’affidamento di un nuovo ruolo a Confidi attraverso l’ampliamento dell’offerta con finanziamenti diretti; vi sarà infine un nuovo rapporto con il fondo centrale di garanzia. A fine 2018 e 2019 si agirà sulla formazione delle imprese sui temi dell’accesso al credito e della finanza d’impresa impegnando in tal senso anche i Caf, si potenzierà il Confidi prevedendo l’aumento del credito per il finanziamento mirato delle Pmi, verranno concessi contributi anche sugli interessi e si punterà a ridurre la dipendenza delle imprese da credito bancario. Su questi e altri interventi, la Giunta approverà a breve uno schema di protocollo condiviso da banche, Confidi e associazioni di categorie per avviare questo percorso a sostegno della soluzione della problematica evidenziata.

La replica. Viola, soddisfatto della risposta, ha sottolineato l’importanza della formazione degli imprenditori per accompagnarli nel cogliere la possibile differenziazione delle fonti di finanziamento. Quanto al finanziamento diretto con il nuovo ruolo di Confidi, per Viola “ben venga” e se il fondo sociale di garanzia può rapportarsi con le Pmi in modo virtuoso, tutto ciò permetterà un accesso al credito più funzionale allo sviluppo complessivo del Trentino.


Manuela Bottamedi (Forza Italia)

Ex Artigianelli di Susà:

il mosaico di Buttafava

verrà messa al sicuro?

La consigliera di Forza Italia ha chiesto alla Giunta se intenda intervenire per mettere al sicuro, anche trovando una nuova sistemazione, il grande mosaico dell'artista milanese Mino Buttafava, famose pittore, mosaicista e incisore, che si trova all'interno dell'edificio degli ex Artigianelli di Susà di Pergine, ora di proprietà della Pat.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha evidenziato che l’opera di Buttafava all’interno del complesso ex Artigianelli di Pergine è sicuramente di pregio ma non rientra tra quelle tutelate. Tuttavia il suo pregio è noto. La Pat non ha effettuato lavori di conservazione e protezione dell’opera che appare in buono stato di conservazione. Da un sopralluogo e da informazioni assunte emerge che non servono particolari cure per assicurare il buono stato dell’opera. Gilmozzi ha concluso dando garanzie che se l’immobile ex Artigianelli fosse demolito come ipotizzato, o si riscontrassero rischi, si provvederà a ricollocare l’opera in un sito adeguato.

La replica. Bottamedi ha apprezzato il sopralluogo e che siano state accertate le buone condizioni sia dell’opera sia della stanza che ospita il mosaico. Si è augurata che anche in futuro vi sia una costante verifica del suo stato di conservazione e che se vi sarà una ristrutturazione del compendio la Provincia provveda a ricollocare il mosaico.


Chiara Avanzo (Patt)

Quali tempi

per un sistema

ferroviario locale?

La consigliera del Patt ha chiesto alla Giunta, a fronte della continua crescita del traffico automobilistico, che sta creando crescenti disagi, inquinamento e pericoli, quali siano i tempi previsti per la creazione di un'alternativa di trasporto ferroviario che sia rivolta soprattutto ai pendolari e agli abitanti delle valli.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha confermato che questi mesi e dall’anno scorso in pos vi è stato un notevole lavoro per attivare un modello di esercizio che possa soddisfare l’esigenza che i passeggeri possano utilizzare maggiormente il treno anche grazie ad un maggior numero di corse. Pur con i limiti della ferrovia della Valsugana, dovuti al binario unico, si è riusciti a mettere insieme un modello che partendo dalla ferrovia della Valsugana sarà adottato poi anche alla ferrovia della Val di Non avendo attenzione anche alla ferrovia del Brennero, permettendo di migliorare ulteriormente il servizio. Le principali modifiche sulla linea della Valsugana consisteranno nell’aumento dei treni da 5 a 7 dei treni e nella riduzione della percorrenza da 63 a 45 minuti. Vi saranno anche più treni da Trento e anche in questo caso minori tempi di percorrenza. I posti aumenteranno del 30% al mattino e al pomeriggio del 15% con tempi notevolmente ridotti. Vi saranno poi autoservizi complementari e integrativi con una coppia di corriere da Borgo est a Bassano del Grappa. Si è infine scelto un format semplificato per servizi feriali e festivo a vantaggio dell’utenza. In sintesi è stato inventato un servizio ferroviario in cui convivono treni veloci e treni lenti aumentando la capacità e altri elementi di interesse.

La replica. Avanzo ha preso atto che con il binario unico della Valsugana è difficile fare miracoli. La consigliera ha rilevato che l’assessore non ha precisato entro quali tempi questi nuovi servizi verranno introdotti e potranno utilizzare. La speranza, ha concluso Avanzo, è che i turisti se ne possano servire già a partire da quest’estate o che almeno dall’autunno di quest’anno li possano utilizzare i pendolari.


Marino Simoni (PT)

E' vero che la Giunta

vuole chiudere

il catasto in Primiero?

Il consigliere di PT ha chiesto alla Giunta se corrisponda al vero che è allo studio la chiusura degli uffici Tavolare e Catasto di Fiera di Primiero. Qualora questa ipotesi si dimostrasse reale, Simoni chiede al governo provinciale se non ritenga illogica e ingiusta un'operazione molto penalizzante per una valle così lontana da Trento.

La risposta. L’assessore Daldoss ha assicurato che da parte della Pat non vi è nessuna volontà di chiudere l’ufficio tavolare e il catasto del Primiero, proprio perché questo è uno dei territori più periferici e lontani. Vero è che vi sono state una richiesta di 12 mesi di aspettativa del responsabile dell’ufficio e un’altra richiesta di aspettativa dovuta a maternità. In questo momento i “conservatori” dell’ufficio sono stati sostituiti e la Giunta sta per prevedere con una delibera un concorso per l’assunzione di cinque nuovi conservatori. La delibera stabilisce che si procederà ad una selezione solo per titoli che sarà quindi molto veloce. Entro settembre vi saranno così cinque nuovi conservatori e una figura che in modo stabile si occuperà dell’ufficio tavolare del Primiero.

La replica. Simoni ha preso atto. “Sopporteremo il disagio – ha detto – a fronte della rassicurazione data oggi dall’assessore. Rassicurazione che lui potrà confermare direttamente agli amministratori attraverso un apposito incontro”.


Mario Tonina (UpT)

Urge un sistema integrato

che promuova il controllo

e la sicurezza del territorio

Visti i recenti furti nella valle del Chiese c'è l'esigenza della Comunità di valle di installare, implementare e mettere in rete i sistemi di controllo elettronico. Un'operazione per la quale Tonina ha chiesto alla Giunta di conoscere tempi e di avere chiarimenti per la definizione della procedura di acquisto degli hardware e software, mirando all'omogeneità degli impianti tra tutti gli enti locali per mettere in campo un sistema di controllo integrato e coordinato.

La risposta. L’assessore Daldoss ha confermato che nell’ambito del protocollo sottoscritto anche dalla Provincia si prevede la realizzazione di un sistema di videosorveglianza integrato ma anche complesso, al quale stanno lavorando Trentino Network e FBK. Si prevede anche l’installazione di un sistema di lettura sui varchi delle valli per leggere le targhe dei veicoli e i passaggi. Nel secondo semestre di quest’anno si procederà all’installazione di questi nuovi strumenti di controllo. Il sistema di lettura dovrà essere messo a disposizione di tutto il territorio e, in tempo reale, di tutte le forze dell’ordine. Trentino Network intende anche acquisire, tramite una convenzione Consip, dei sistemi di lettura targhe e videosorveglianza del tutto compatibili con le soluzioni alle quali la stessa società sta lavorando allo stesso scopo. L’importante per Daldoss è dunque che anche le Comunità di valle e i Comuni si impegnino ad introdurre soluzionni che risultino integrabili con questo nuovo sistema di videosorveglianza.

La replica. Per Tonina, soddisfatto della risposta, la politica deve dare risposte precise su questo tema molto sentito dalle comunità. Questo progetto di un sistema integrato di controllo di tutto il territorio provinciale è molto importante e va realizzato quanto prima per garantire maggiore sicurezza agli abitanti del Chiese che ultimamente hanno subito più furti che nel resto del Trentino. L’auspicio è che la Pat dia attuazione in tempi brevi a questo protocollo e che vi possa essere una sinergia di tutti: Pat, Comunità, Comuni e, nel caso delle Giudicarie, anche i due Bim che si sono resi disponibili a garantire risorse adeguate in questa direzione.


Alessandro Savoi (Lega)

Ex hotel Panorama:

c'è una trattativa

per venderlo?

Il consigliere ha chiesto se la struttura dell'ex hotel Panorama di Sardagna, abbandonata da anni, sia ancora stabile o debba essere abbattuta e a che punto siano eventuali trattative per la vendita in collegamento col Piano di sviluppo del Bondone.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha ricordato che la struttura è in buono stato e pronta anche ad utilizzo compatibile con la destinazione urbanistica. Vero è che vi sono state infiltrazioni di acque piovane causate da fogliame e intasamenti, problemi – questi – risolti e che non si sono più verificati. Nessun danno rilevante, dunque. Vi è stata invece la necessità di intervenire per sistemare quel che era stato rotto o rovinato. E’ stato anche installato un sistema di videosorveglianza per proteggere l’immobile. L’intenzione della Pat sarebbe di vendere l’immobile per una sua valorizzazione turistico-alberghiera. Nonostante i sopralluoghi di soggetti interessati, però, non si è ancora concluso nulla. Nuove richieste sono recentemente pervenute e si spera di arrivare ad un accordo, ma per ora non si è riusciti a trovare un interlocutore.

La replica. Savoi ha sottolineato che la struttura andrebbe valorizzata per un centro turisticamente importante anche in vista di un rilancio complessivo del Monte Bondone.


Giuseppe Detomas (Ual)

Catalogo dei servizi:

c'è la possibilità

di rivederlo?

Al consigliere dell'Ual la bozza del nuovo catalogo per i servizi socio–assistenziali presentata alla Consulta delle politiche sociali è apparsa incompleta per quanto riguarda il rapporto operatori – utenti, i profili professionali, i criteri di presa in carico degli utenti, le dimensioni delle strutture. Detomas ha chiesto alla Giunta il perché di questa mancata condivisione di dati fondamentali e se sia possibile una revisione del catalogo, magari con modalità di condivisione diverse, coinvolgendo le realtà territoriali e la commissione di merito.

La risposta. L’assessore Zenin ha ricordato che la disciplina per l’affidamento dei servizi è efficace dal 1° luglio. Il gruppo di lavoro preposto ha deciso di operare con un approccio incrementale. Due gli step previsti: con il primo saranno descritti i servizi, mentre il secondo, che partirà in settembre, definirà gli standard di qualità. Alcuni soggetti del Terzo Settore hanno chiesto una definizione di tutto, nel dettaglio e fin dall’inizio. Si è invece preferito procedere per tappe, partendo da un piano generale per scendere poi nel dettaglio. In ogni caso, ha rassicurato Zeni, dal primo luglio si accreditano automaticamente i soggetti già esistenti. Nel frattempo si sta andando avanti sul tema delle procedure di appalto per il sociale e sulla co-progettazione. E nei prossimi mesi si arriverà alla definizione di tutte le fattispecie per i contratti nelle comunità. Tutto comunque entrerà in funzione nel 2019. L’organizzazione dell’approccio incrementale, ha concluso l’assessore, è stata concordata con gli Stakeholders, per cui la condivisione non è mancata. Lo dimostrano di 40 documenti pervenuti da parte delle organizzazioni del Terzo Settore e dalle Comunità di valle, anche se non tutte le richieste sono state recepite perché la Provincia, ha precisato Zeni, doveva pur sempre assumersi la responsabilità delle scelte finali.

La replica. Detomas ha “preso atto” della risposta dell’assessore, che a suo avviso indica margini di miglioramento dell’iniziativa, e aggiunto di aver voluto sollecitare l’amministrazione a tenere alta l’attenzione su questo tema e a coinvolgere il più possibile tutti gli operatori interessati. Giusto, a suo avviso, che sia la Pat ad assumersi la responsabilità finale delle scelte, anche se secondo il consigliere, nella definizione dei cataloghi andrebbero coinvolte anche le Comunità di valle.


Lucia Maestri (Pd)

Segnalazione di cane aggressivo

non pervenuta all'Apss

e obblighi imposti al proprietario.

Maestri ha chiesto se sia stato modificato il software di gestione della posta elettronica dell'Azienda sanitaria, che ha erroneamente identificato come spam la segnalazione di un medico veterinario al Servizio provinciale competente in merito alla morte di un cane di piccola taglia ucciso da un Bull Terrier a Ravina di Trento, e quali limitazioni siano state imposte al proprietario dell'animale aggressore, che a quanto pare ha poi continuato a circolare senza museruola.

La risposta. L’assessore Zeni ha informato che non sono stati modificati i parametri di gestione della posta elettronica dell’Apss, perché il messaggio in questione è stato eliminato a causa di un errore umano. Al proprietario è stato subito chiesto di applicare tutte le misure previste per la tutela di terzi, compresa la polizza assicurativa che ha poi esibito al servizio competente. Ai medici veterinari è stato chiesto di rapportarsi con il Servizio dell’Apss tramite tutti gli strumenti di comunicazione indicati dalla stessa.

La replica. Maestri ha giudicato incoraggiante il fatto che non si sia trattato di un problema tecnico postale e che gli uffici competenti si siano già attivati nei confronti del proprietario. L’importante per la consigliera è infatti che si promuovano iniziative di prevenzione dell’aggressione di cani mordaci sia verso i propri simili sia verso persone. A suo avviso, comunque, l’episodio “non è stato dovuto al caso ma ad una non osservanza delle regole da parte del proprietario del Bull Terrier”.


Donata Borgonovo Re (Pd)

Cos’ha fatto il Tavolo

per la montagna

previsto nel 2017.

La consigliera ha chiesto quando e con chi sia stato costituito il Tavolo previsto dalla legge di stabilità 2017 e che avrebbe dovuto nascere entro il 31 dicembre dello stesso anno coinvolgendo istituzioni e associazioni per elaborare proposte orientate ad una politica provinciale integrata per la montagna in Trentino, oggi carente, come questo Tavolo abbia operato, a quali conclusioni sia giunto e se sia possibile acquisire un eventuale documento di sintesi dell'attività svolta. Un’analoga interrogazione era stata presentata dalla consigliera un anno fa.

La risposta. L’assessore Dallapiccola ha risposto che il Tavolo si è riunito, ha lavorato e ha prodotto dei risultati, per cui la scadenza prevista è stata rispettata. Tuttavia dal lavoro del Tavolo è emersa l’esigenza di valorizzare l’attività svolta da altri Tavoli che hanno già approfondito il tema in modo settoriale. Questo perché, come è scritto nel documento conclusivo, si ritiene che una cabina di regia unica tratterebbe in modo superficiale problematiche che richiedono invece un approccio di analisi verticale mirato alle diverse aree di competenze per un maggiore grado di accuratezza anche delle decisioni che ne derivano. Meglio dunque valorizzare quanto i “Tavoli parziali” producono. Oltretutto, ha concluso Dallapiccola, con i risultati emergenti da questi Tavoli si potranno conseguire risultati apprezzabili e preziose sinergie.

La replica. Borgonovo Re ha chiesto di poter vedere la relazione conclusiva del Tavolo, dicendo di non aver capito quale sia stato il lavoro da esso prodotto. E ha espresso l’auspicio che nella prossima legislatura il tema venga affrontato con un respiro più adeguato agli scopi indicati dalla legge.


Luca Giuliani (Patt)

Favorire le ditte

che investono:

a che punto siamo?

Il consigliere del Patt ha chiesto di conoscere lo stato di attuazione dell'ordine del giorno 411, approvato il 20 dicembre, che impegna la Giunta a studiare la possibilità di introdurre forme di incentivazione alle piccole e medie imprese in base alla quota di mantenimento in azienda del reddito di impresa per investimenti e innovazione tecnologica.

La risposta. L’assessore Alessandro Olivi ha ricordato da dove si pare, ovvero di una modifica della legge provinciale sugli incentivi alle imprese e dall’approvazione nel contesto dell’assestamento di bilancio dell’ordine del giorno, la cui attuazione avverrà tramite una apposita delibera di Giunta in corso di predisposizione, che agirà sulla modalità di erogazione degli incentivi, salvo un passaggio presso gli organi legislativi competenti ed una consultazione con le parti sociali. L’intervento riguarderà le spese previste dall’articolo, che potranno variare da un minimo di 10.000 ad un massimo di 300.000 euro, secondo un moltiplicatore di 5 volte gli utili realizzati e mantenuti dall’azienda. Le domande potranno presumibilmente essere presentare entro il 30 settembre del 2019, prendendo in considerazione l’anno fiscale 2018.

La replica. Soddisfatto, il consigliere Giuliani ha evidenziato l’importanza di questo provvedimento che valorizza e premia le imprese virtuose.


Filippo Degasperi (5 Stelle)

Fedaia, l'impianto

antivalanga

sarà demolito?

Il consigliere 5 Stelle ha chiesto alla Giunta se intenda demolire l'impianto Gazex con otto esploditori antivalanga, collocato al passo Fedaia. Degasperi ha chiesto inoltre se sia stata valutata l'ipotesi di riutilizzo dell'impianto in altre zone a rischio valanga.

La risposta. La risposta è stata fornita dall’assessore Mauro Gilmozzi: l’impianto è stato regolarmente utilizzato anche in attesa che si completasse la galleria artificiale paravalanghe il cui completamento avverrà prima della prossima stagione invernale. E’ dunque chiaro che l’impianto sarà recuperato, anche se non è chiaro dove verrà ricollocato.

La replica. Parole rincuoranti quelle dell’assessore, ha replicato Degasperi che ha suggerito un’ipotesi di riutilizzo degli otto esploditori sulla strada che da san Martino procede verso il passo Rolle, con un risparmio economico e anche dal punto di vista della tutela del paesaggio.


Gianfranco Zanon (PT)

Un guard–rail

lungo la strada

Miola - Faida

Il consigliere di PT ha chiesto alla Giunta la possibilità di realizzare un guard–rail lungo tutta la provinciale 83 che da Miola conduce alla frazione Faida nel comune di Baselga di Pinè, per garantire la sicurezza del tratto stradale.

La risposta. L’assessore competente Mauro Gilmozzi ha chiarito che gli interventi su questa strada fanno parte della programmazione del servizio opere stradali della Provincia e si ritiene che l’esecuzione di alcuni tratti di barriera potranno essere realizzati entro il primo semestre del 2019.

La replica. Soddisfatto il consigliere interrogante Gianfranco Zanon.


Pietro De Godenz (UpT)

Dimissioni volontarie:

problemi negli uffici

periferici Pat

Il consigliere segnala che ci sono difficoltà in val di Fiemme e in tutti gli uffici periferici della Pat per la presentazione delle dimissioni volontarie. Questo perché non è più possibile consegnare la documentazione cartacea agli uffici periferici perché il Ministero del lavoro l'ha sostituita con una procedura informatica alla quale si può accedere solo recandosi al Servizio lavoro di Trento. De Godenz, evidenziando che la questione si potrebbe risolvere attribuendo anche agli uffici periferici la password di accesso, ha chiesto alla Giunta di intervenire per evitare ulteriori disagi.

La risposta. Nella risposta l’assessore Olivi ha chiarito che il fenomeno è piuttosto dimensionato (su 350 dimissioni volontarie, sono state segnalate solo poche unità). Peraltro c’è un decreto legislativo in base al quale le risoluzioni consensuali dei rapporti di lavoro devono avvenire esclusivamente in modalità telematica e il servizio non dispone di articolazioni periferiche e le password, per disposizione del Ministero, non possono essere trasferibili ad altri. Va detto che con lo Stato è in corso una trattativa per avere maggiori competenze relativamente alle procedure di controllo e in quella sede verificheremo anche questa possibilità. Il tema è noto, ha aggiunto Olivi: siamo nelle maglie stette di una convenzione che fissa regole molto severe, cercheremo comunque di andare a modificare a monte la convenzione tra Pat e Ministero per gestire anche queste competenze attraverso le nostre articolazioni territoriali.

La replica. Ho avuto ben tre diverse segnalazioni su questo argomento, ha detto De Godenz, che si è definito abbastanza soddisfatto della risposta dell’assessore. Purtroppo, ha aggiunto, anche questa vicenda si inserisce nel novero del divario tra i servizi erogati nel centro e quelli erogati nelle valli.


Claudio Civettini (Civica Trentina)

Pannelli fonoassorbenti

sull'A22: cosa si fa

per ridurre i disagi?

Il consigliere della Civica Trentina, ricordando che il problema è stato sollevato nel 2013, ha chiesto alla Giunta cosa intenda fare, con l'A22, per porre rimedio ai disagi provocati agli abitanti di San Giorgio a Rovereto dagli impianti fotovoltaici non fonoassorbenti installati lungo l'A22.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha premesso che la questione è già stata argomento di diverse interrogazioni. I disagi lamentati sono stati oggetto di verifica da parte degli organi preposti che dal 2013 si sono attivati con campagne di rilevazione del rumore, soggette a leggi specifiche. In questo caso l’abitato di San Giorgio si trova a 250 metri dall’autostrada e dunque lontano dalle fasce di pertinenza dei rimori causati dalle strade. Per l’abitato di San Giorgio, dunque, il piano di rumore adottato dall’A22 non prevede interventi, potrà eventualmente intervenire il comune di Rovereto, ha aggiunto Gimozzi.

La replica. Civettini ha replicato che il rimpallo delle responsabilità non risolve nulla. Semplificando, si potrebbe chiedere alla A22 di mettere una barriera antirumore di una cinquantina di metri, perché di fatto questo chiedono gli abitanti.


Massimo Fasanelli (Gruppo Misto)

Commissione locale

per i profughi:

quando partirà?

A quattro mesi dell'approvazione della mozione con cui la Giunta è stata impegnata (ma senza risultati concreti) a fare pressioni sul Governo per l'istituzione di una commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale ai profughi, il consigliere ha chiesto se siano stati avviati, su questo tema, contatti col nuovo governo e in quanto tempo questa commissione si potrebbe istituire.

La risposta. Ha risposto l’assessore competente in materia Luca Zeni che ha chiarito che il 23 aprile scorso il presidente della Pat ha trasmesso allo Stato la mozione oggetto dell’interrogazione. La struttura ministeriale ha dunque in carico la richiesta, indipendentemente dal cambio di Governo. Zeni ha assicurato che si vigilerà su questo tema perché l’emergenza in corso non sono gli arrivi, quanto la gestione delle presenze e l’eventuale allontanamento di chi non ha le carte in regola per restare. Questi sono i veri temi su cui solleciteremo lo Stato ad intervenire, ha concluso.

La replica. Fasanelli ha replicato definendosi parzialmente soddisfatto perché la mozione è stata trasmessa, ma non ha avuto seguito: occorre insistere e presentarsi personalmente, ha aggiunto. Il tema dei temi, ha convenuto, è di fatto la gestione delle presenze e l’allontanamento di chi non ha diritto di restare. Per il resto, ha concluso, fa piacere che il mio stimolo abbia avviato un percorso che credo sia molto sentito dalla nostra comunità.


Walter Kaswalder (Misto)

SS 47: tempi previsti

per il rifacimento

del manto stradale.

Kaswalder si è reso interprete del problema del deterioramento in più punti del manto stradale della statale 47 della Valsugana, chiedendo quali tempi siano previsti per il necessario rifacimento complessivo e per ulteriori lavori di manutenzione straordinaria di questa che è una delle arterie più trafficate del Trentino.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha osservato che entro il corrente anno verranno eseguiti dei lavori di miglioramento del manto stradale e altri interventi di miglioramento della statale 147, per un importo di 780.000 euro; accanto a questi è in corso l’aggiudicazione di altri lavori per un importo di oltre 500.000 euro, sempre utili alla messa in sicurezza della strada oggetto dell’interrogazione.

La replica. Mi fa piacere sentire di queste iniziative, ha replicato Kaswalder, chiedo però che le opere vengano realizzate in tempi ragionevoli, perché davvero urgenti, per un tratto di strada trafficatissimo e così com’è poco sicuro.


Gianpiero Passamani(UpT)

Alleggerire la parte contabile

della gestione finanziaria dei

vigili del fuoco volontari.

Passamani ha chiesto la possibilità di individuare reali semplificazioni amministrative per alleggerire la parte contabile della gestione finanziaria che sono tenuti ad osservare anche i corpi dei vigili del fuoco volontari.

La risposta. La risposta è stata fornita dal presidente Rossi che ha osservato che questo è un tema al centro dell’attenzione della Pat. Il contesto che si è delineato in merito, è orientato alla correttezza della gestione delle risorse pubbliche, ma anche alla concorrenza del mercato nel rispetto di normative che non possono essere disattese. Già nel 2012 la Pat aveva indicato le regole generali di gestione anche delle attività richiamate dall’interrogazione. Le soluzioni sono diverse, dalla possibilità di gestioni unitarie, per sgravare le strutture dalle attività operative su cui devono concentrare l’attenzione, al coinvolgimento della Federazione che potrebbe di fatto sostituirsi negli adempimenti di carattere burocratico. A questo proposito, Rossi ha detto che è stato attivato un gruppo di studio per l’approfondimento di queste tematiche che saranno oggetto, a breve, di un contributo di indirizzo. Infine Rossi ha rassicurato sul fatto che si cercheranno opportune soluzioni a sostegno delle attività burocratiche senza però sostituirsi all’autonomia degli organismi, che va salvaguardata.

La replica. Una risposta che ha soddisfatto Passamani, che ha ribadito l’importanza che questi organismi si possano concentrare sui servizi ai quali sono preposti, senza perdere troppe energie nella burocrazia. Condivido in pieno la soluzione di coinvolgimento della Federazione, ha concluso, che auspico sia introdotta in tempi brevi.





Via libera all’assestamento del bilancio del Consiglio provinciale.


A seguire l’aula ha approvato con 26 favorevoli e il solo voto di astensione di Claudio Cia (Misto) la proposta di delibera relativa all’assestamento al bilancio di previsione 2018-2020 del Consiglio provinciale, dopo la relazione illustrativa del provvedimento letta dal presidente Dorigatti (testi allegati).

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Avviata la discussione del disegno di legge Dallapiccola sulla gestione di orsi e lupi

Il dibattito riprende alle ore 15.00 con l’intervento del consigliere Rodolfo Borga.


L’aula ha avviato l’esame del disegno di legge 230 dell’assessore Dallapiccola, relativo alla tutela e conservazione degli habitat naturali e seminaturali della flora e fauna selvatica. Il documento, già approvato dalla Terza Commissione con la sola astensione del Pd, prevede il passaggio dallo Stato alla Provincia della gestione di lupi e orsi in Trentino, fino al possibile abbattimento di questi grandi carnivori. Le minoranze, pur favorevoli al testo, hanno chiesto e ottenuto la discussione senza tempi contingentati, “al fine di poter lavorare con la necessaria attenzione ed intensità”.

L’assessore competente Michele Dallapiccola è intervenuto a presentare quello che ha definito “un tema controverso rispetto al quale è difficile trovare una soluzione di equilibrio”. La cultura ambientalista tutela senza se e senza ma orsi e lupi, mentre dall’altra parte c’è una naturale preoccupazione per le proprie produzioni da parte di chi vive in montagna e le due posizioni sono apparentemente inconciliabili. L’intento normativo non è certamente quello di estinguere queste due specie, quanto piuttosto di rispondere a legittime preoccupazioni, pur con un approccio scientifico e ragionato, basato su monitoraggio e sulla condivisione. Da qui, questa proposta di legge che cerca di far valere le ragioni dell’agricoltura di montagna, favorendo una cultura che, laddove le predazioni diventino addirittura pericolose per l’uomo, si possa prevedere la soluzione “chirurgica” e l’eliminazione del soggetto problematico, preventivamente monitorato.

Il dibattito riprende alle ore 15.00, iscritto a parlare il consigliere Rodolfo Borga.







Allegati
La relazione illustrativa dell'assestamento di bilancio del Consiglio provinciale letta dal presidente Dorigatti
Approfondimenti