Approvato in aula anche l'assestamento del bilancio dell'assemblea legislativa
Aperta dal question time la prima sessione consiliare di luglio. Iniziata la discussione del ddl sul lupo
Testi allegati
Aperta
stamane dal question time la prima sessione d'aula di luglio del
Consiglio provinciale. All’inizio della seduta il presidente
Dorigatti ha ricordato Remo Segnana, uomo politico trentino
recentemente scomparso che fu consigliere della terza legislatura
provinciale e senatore della Repubblica. Osservato per lui un minuto
di silenzio. L’aula ha poi approvato la proposta di assestamento
del bilancio del Consiglio provinciale illustrata nella relazione
letta da Dorigatti. Iniziato infine l‘esame del disegno di legge
230 proposto dall’assessore Dallapiccola perché la Provincia
ottenga la gestione diretta del lupo e dell’orso in Trentino.
Lorenzo
Ossanna (Patt)
A
quando il reintegro
del
personale
al
San Giovanni?
Il
consigliere del Patt, in vista della riapertura del presidio
ospedaliero S. Giovanni di Mezzolombardo, ha chiesto alla Giunta di
conoscere i tempi e i modi del reintegro del personale impiegato
nella struttura sanitaria al tempo della chiusura, come previsto dal
protocollo d'intesa del 2010.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
ricordato la parziale riapertura già
avvenuta a giugno
del presidio e preannunciato
che entro il primo di
settembre saranno riattivati
altri servizi,
con il reintegro del personale temporaneamente trasferito altrove.
Attualmente, ha concluso
Zeni, è in corso una
valutazione sui servizi
sanitari da riattivare mentre
sul personale vi sarà entro questo mese un
confronto con le parti sindacali.
La
replica. Ossanna si è augurato
il ritorno di tutto il personale che era stato costretto a cambiare
sede con notevoli disagi dovendo
spostarsi anche lontano da
Mezzolombardo.
Claudio
Cia (Gruppo Misto)
Quando
arrivano
i
contributi
per
le Tagesmuetter?
Il
consigliere del Gruppo Misto ha chiesto alla Giunta quando le
famiglie che hanno usufruito del servizio Tagesmuetter potranno
ricevere i contributi previsti dalla legge 20 del 2016 per il
sostegno alle spese per i nidi d'infanzia, i nidi familiari e i
servizi di prima infanzia accessibili con i buoni servizi.
Contributi, sottolinea Cia, che sono stati già liquidati ai genitori
che hanno mandato i loro bambini nei nidi pubblici.
La
risposta. L’assessore Olivi
ha assicurato che la questione posta è all’attenzione della Giunta
che ha effettivamente riscontrato una difficoltà operativa
nell’estrapolazione dei dati riferiti alla tariffa oraria applicata
dalla cooperativa che gestisce il servizio. Questo perché le banche
dati dei Comuni non sono riusciti ad estrapolare il contributo.
Probabilmente sarà necessario caricare sull’agenzia alcune
incombenze che spetterebbero alla cooperativa che non è in grado di
effettuare questo calcolo. Olivi ha detto di aver dato intanto
disposizione affinché fintanto che non si arriverà ad una soluzione
si prenda come dato di partenza la tariffa massima che una famiglia
sarà tenuta a pagare e si versi il contributo senza analizzare caso
per caso. Questa soluzione
sarà favorevole per i
cittadini, perché non sarebbe giusto che un problema interno
all’amministrazione si scarichi sugli utenti. Peraltro fino ad oggi
risutla che i pagamenti siano i più rapidi tra le misure
universalistiche applicati a livello regionale.
La
replica. Cia ha dato atto
all’assessore della completezza della risposta. Il riferimento
all’assegno unico che non sarà facile da calcolare. Sono 136.000
gli assegni riconosciuti sotto diverse forme. Cia ha detto di
confidare che nelle prossime settimane le famiglie che si sono
rivolte alle Tagesmuetter si vedano soddisfare le attese avendo
scelto questo servizio.
Walter
Viola (Patt)
Cosa
fa la Giunta
per
favorire
il
credito alle Pmi?
Il
consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta cosa intenda fare per
favorire un maggiore accesso al credito delle piccole imprese. Un
problema, ricorda Viola, che è stato sottolineato dal presidente
degli artigiani, il quale ha evidenziato che anche le banche del
territorio preferiscono finanziare le grandi aziende, anche se il
settore dell'artigianato ha visto una crescita del 6–7% negli
ultimi sei mesi.
La
risposta. L’assessore Olivi
ha indicato alcune linee di lavoro da attuare con il mondo delle
imprese e del credito riconoscendo le criticità evidenziate
dall’interrogazione. La Provincia si impegna per la
sensibilizzazione e l’accompagnamento delle imprese sul tema
dell’accesso al credito e con l’affidamento di un nuovo ruolo a
Confidi attraverso l’ampliamento dell’offerta con finanziamenti
diretti; vi sarà infine un nuovo rapporto con il fondo centrale di
garanzia. A fine 2018 e 2019 si agirà sulla formazione delle imprese
sui temi dell’accesso al credito e della finanza d’impresa
impegnando in tal senso
anche i Caf, si
potenzierà il Confidi
prevedendo l’aumento del credito per il finanziamento mirato delle
Pmi, verranno concessi
contributi anche
sugli interessi e
si punterà a ridurre la dipendenza
delle imprese da credito bancario. Su
questi e altri interventi, la Giunta approverà a
breve uno schema di protocollo condiviso da banche, Confidi
e associazioni di categorie per avviare questo percorso a sostegno
della soluzione della
problematica evidenziata.
La
replica. Viola, soddisfatto
della risposta, ha sottolineato l’importanza della formazione degli
imprenditori per accompagnarli nel cogliere la possibile
differenziazione delle fonti di finanziamento. Quanto al
finanziamento diretto con il nuovo ruolo di Confidi, per Viola “ben
venga” e se il fondo sociale di garanzia può rapportarsi con le
Pmi in modo virtuoso, tutto ciò permetterà un accesso al credito
più funzionale allo sviluppo complessivo del Trentino.
Manuela
Bottamedi (Forza Italia)
Ex
Artigianelli di Susà:
il
mosaico di Buttafava
verrà
messa al sicuro?
La
consigliera di Forza Italia ha chiesto alla Giunta se intenda
intervenire per mettere al sicuro, anche trovando una nuova
sistemazione, il grande mosaico dell'artista milanese Mino Buttafava,
famose pittore, mosaicista e incisore, che si trova all'interno
dell'edificio degli ex Artigianelli di Susà di Pergine, ora di
proprietà della Pat.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha evidenziato che l’opera di Buttafava all’interno del
complesso ex Artigianelli di Pergine è sicuramente di pregio ma non
rientra tra quelle tutelate. Tuttavia il suo pregio è noto. La Pat
non ha effettuato lavori di conservazione e protezione dell’opera
che appare in buono stato di conservazione. Da un sopralluogo e da
informazioni assunte emerge che non servono particolari cure per
assicurare il buono stato dell’opera. Gilmozzi ha concluso dando
garanzie che se l’immobile ex Artigianelli fosse demolito come
ipotizzato, o si riscontrassero rischi, si provvederà a ricollocare
l’opera in un sito adeguato.
La
replica. Bottamedi ha
apprezzato il sopralluogo e che siano state accertate le buone
condizioni sia dell’opera sia della stanza che ospita il mosaico.
Si è augurata che anche in futuro vi sia una costante verifica del
suo stato di conservazione e che se vi sarà una ristrutturazione del
compendio la Provincia provveda a ricollocare il mosaico.
Chiara
Avanzo (Patt)
Quali
tempi
per
un sistema
ferroviario
locale?
La
consigliera del Patt ha chiesto alla Giunta, a fronte della continua
crescita del traffico automobilistico, che sta creando crescenti
disagi, inquinamento e pericoli, quali siano i tempi previsti per la
creazione di un'alternativa di trasporto ferroviario che sia rivolta
soprattutto ai pendolari e agli abitanti delle valli.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha confermato che questi mesi e dall’anno scorso in pos vi
è stato un notevole lavoro per attivare un modello di esercizio che
possa soddisfare l’esigenza che i passeggeri possano utilizzare
maggiormente il treno anche grazie ad un maggior numero di corse. Pur
con i limiti della ferrovia della Valsugana, dovuti al binario unico,
si è riusciti a mettere insieme un modello che partendo dalla
ferrovia della Valsugana
sarà adottato poi anche
alla ferrovia della Val
di Non avendo attenzione anche alla ferrovia del Brennero,
permettendo di
migliorare ulteriormente il servizio. Le principali modifiche sulla
linea della Valsugana consisteranno nell’aumento dei treni da 5
a 7 dei treni e nella
riduzione della percorrenza da
63 a 45 minuti.
Vi saranno anche più treni
da Trento e anche in questo caso minori tempi di percorrenza.
I posti aumenteranno del 30% al mattino e al pomeriggio del 15% con
tempi notevolmente ridotti. Vi saranno poi autoservizi complementari
e integrativi con una coppia di corriere da Borgo est a Bassano del
Grappa. Si è infine scelto un format semplificato per servizi
feriali e festivo a vantaggio dell’utenza. In sintesi è stato
inventato un servizio ferroviario in cui convivono treni veloci e
treni lenti aumentando la capacità e altri elementi di interesse.
La
replica. Avanzo ha preso atto
che con il binario unico della Valsugana è difficile fare miracoli.
La consigliera ha rilevato che l’assessore non ha precisato entro
quali tempi questi nuovi servizi verranno introdotti e potranno
utilizzare. La speranza, ha concluso Avanzo, è che i turisti se ne
possano servire già a partire da quest’estate o che almeno
dall’autunno di quest’anno li possano utilizzare i pendolari.
Marino
Simoni (PT)
E'
vero che la Giunta
vuole
chiudere
il
catasto in Primiero?
Il
consigliere di PT ha chiesto alla Giunta se corrisponda al vero che è
allo studio la chiusura degli uffici Tavolare e Catasto di Fiera di
Primiero. Qualora questa ipotesi si dimostrasse reale, Simoni chiede
al governo provinciale se non ritenga illogica e ingiusta
un'operazione molto penalizzante per una valle così lontana da
Trento.
La
risposta. L’assessore Daldoss
ha assicurato che da parte della Pat non vi è nessuna volontà di
chiudere l’ufficio tavolare e il catasto del Primiero, proprio
perché questo è uno dei territori più periferici e lontani. Vero è
che vi sono state una richiesta di 12 mesi di aspettativa del
responsabile dell’ufficio e un’altra richiesta di aspettativa
dovuta a maternità. In questo momento i “conservatori”
dell’ufficio sono stati sostituiti e la Giunta sta per prevedere
con una delibera un concorso per l’assunzione di cinque nuovi
conservatori. La delibera stabilisce che si procederà ad una
selezione solo per titoli che sarà quindi molto veloce. Entro
settembre vi saranno così cinque nuovi conservatori e una figura che
in modo stabile si occuperà dell’ufficio tavolare del Primiero.
La
replica. Simoni ha preso atto.
“Sopporteremo il disagio – ha detto – a fronte della
rassicurazione data oggi dall’assessore. Rassicurazione che lui
potrà confermare direttamente agli amministratori attraverso un
apposito incontro”.
Mario
Tonina (UpT)
Urge
un sistema integrato
che
promuova il controllo
e
la sicurezza del territorio
Visti
i recenti furti nella valle del Chiese c'è l'esigenza della Comunità
di valle di installare, implementare e mettere in rete i sistemi di
controllo elettronico. Un'operazione per la quale Tonina ha chiesto
alla Giunta di conoscere tempi e di avere chiarimenti per la
definizione della procedura di acquisto degli hardware e software,
mirando all'omogeneità degli impianti tra tutti gli enti locali per
mettere in campo un sistema di controllo integrato e coordinato.
La
risposta. L’assessore Daldoss
ha confermato che nell’ambito del protocollo sottoscritto anche
dalla Provincia si prevede la realizzazione di un sistema di
videosorveglianza integrato ma anche complesso, al quale stanno
lavorando Trentino Network e FBK. Si prevede anche l’installazione
di un sistema di lettura sui varchi delle valli per leggere le targhe
dei veicoli e i passaggi. Nel secondo semestre di quest’anno si
procederà all’installazione di questi nuovi strumenti di
controllo. Il sistema di lettura dovrà essere messo a disposizione
di tutto il territorio e, in tempo reale, di tutte le forze
dell’ordine. Trentino Network intende anche acquisire, tramite una
convenzione Consip, dei sistemi di lettura targhe e videosorveglianza
del tutto compatibili con le soluzioni alle quali la stessa società
sta lavorando allo stesso scopo. L’importante per Daldoss è dunque
che anche le Comunità di valle e i Comuni si impegnino ad introdurre
soluzionni che risultino integrabili con questo nuovo sistema di
videosorveglianza.
La
replica. Per Tonina,
soddisfatto della risposta, la politica deve dare risposte precise su
questo tema molto sentito dalle comunità. Questo progetto di un
sistema integrato di controllo di tutto il territorio provinciale è
molto importante e va realizzato quanto prima per garantire maggiore
sicurezza agli abitanti del Chiese che ultimamente hanno subito più
furti che nel resto del Trentino. L’auspicio è che la Pat dia
attuazione in tempi brevi a questo protocollo e che vi possa essere
una sinergia di tutti: Pat, Comunità, Comuni e, nel caso delle
Giudicarie, anche i due Bim che si sono resi disponibili a garantire
risorse adeguate in questa direzione.
Alessandro
Savoi (Lega)
Ex
hotel Panorama:
c'è
una trattativa
per
venderlo?
Il
consigliere ha chiesto se la struttura dell'ex hotel Panorama di
Sardagna, abbandonata da anni, sia ancora stabile o debba essere
abbattuta e a che punto siano eventuali trattative per la vendita in
collegamento col Piano di sviluppo del Bondone.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha ricordato che la struttura è in buono stato e
pronta anche ad utilizzo
compatibile con la destinazione urbanistica. Vero è che vi sono
state infiltrazioni di acque piovane causate da fogliame e
intasamenti, problemi –
questi – risolti e che non
si sono più verificati. Nessun
danno rilevante, dunque. Vi è stata invece la necessità
di intervenire per sistemare quel che era stato rotto o rovinato. E’
stato anche installato un sistema di videosorveglianza per proteggere
l’immobile. L’intenzione della
Pat sarebbe di vendere
l’immobile per una sua
valorizzazione turistico-alberghiera.
Nonostante i sopralluoghi di
soggetti interessati, però,
non si è ancora
concluso nulla. Nuove
richieste sono recentemente
pervenute e si spera di
arrivare ad un accordo, ma per ora non si è riusciti a trovare un
interlocutore.
La
replica. Savoi ha sottolineato
che la struttura andrebbe valorizzata per un centro turisticamente
importante anche in vista di un rilancio complessivo del Monte
Bondone.
Giuseppe
Detomas (Ual)
Catalogo
dei servizi:
c'è
la possibilità
di
rivederlo?
Al
consigliere dell'Ual la bozza del nuovo catalogo per i servizi
socio–assistenziali presentata alla Consulta delle politiche
sociali è apparsa incompleta per quanto riguarda il rapporto
operatori – utenti, i profili professionali, i criteri di presa in
carico degli utenti, le dimensioni delle strutture. Detomas ha
chiesto alla Giunta il perché di questa mancata condivisione di dati
fondamentali e se sia possibile una revisione del catalogo, magari
con modalità di condivisione diverse, coinvolgendo le realtà
territoriali e la commissione di merito.
La
risposta. L’assessore Zenin
ha ricordato che la
disciplina per l’affidamento
dei servizi è efficace dal 1° luglio. Il
gruppo di lavoro preposto
ha deciso di operare con un
approccio incrementale. Due
gli step previsti:
con il primo saranno descritti i servizi, mentre il secondo, che
partirà in settembre,
definirà gli standard di qualità. Alcuni
soggetti del Terzo Settore
hanno chiesto una
definizione di tutto, nel dettaglio e fin dall’inizio. Si è invece
preferito procedere per tappe,
partendo da un piano generale
per scendere poi nel
dettaglio. In ogni caso, ha
rassicurato Zeni, dal primo
luglio si accreditano automaticamente i soggetti già esistenti. Nel
frattempo si sta andando avanti sul tema delle procedure di appalto
per il sociale e sulla co-progettazione.
E nei prossimi
mesi si arriverà
alla definizione di tutte le
fattispecie per i contratti nelle comunità. Tutto
comunque entrerà in
funzione nel 2019. L’organizzazione dell’approccio incrementale,
ha concluso l’assessore, è
stata concordata con gli Stakeholders, per cui la condivisione non è
mancata. Lo dimostrano di 40
documenti pervenuti da parte
delle organizzazioni del
Terzo Settore e dalle Comunità di valle, anche se non tutte le
richieste sono state recepite perché la Provincia, ha
precisato Zeni, doveva pur
sempre assumersi la responsabilità delle scelte finali.
La
replica. Detomas ha “preso
atto” della risposta dell’assessore, che
a suo avviso indica margini di miglioramento dell’iniziativa, e
aggiunto di aver voluto sollecitare l’amministrazione a tenere alta
l’attenzione su questo tema e a coinvolgere il più possibile tutti
gli operatori interessati. Giusto, a
suo avviso, che sia
la Pat
ad assumersi la responsabilità
finale delle
scelte, anche se secondo il
consigliere, nella
definizione dei cataloghi
andrebbero coinvolte anche le Comunità di valle.
Lucia
Maestri (Pd)
Segnalazione
di cane aggressivo
non
pervenuta all'Apss
e
obblighi imposti al proprietario.
Maestri
ha chiesto se sia stato modificato il software di gestione della
posta elettronica dell'Azienda sanitaria, che ha erroneamente
identificato come spam la segnalazione di un medico veterinario al
Servizio provinciale competente in merito alla morte di un cane di
piccola taglia ucciso da un Bull Terrier a Ravina di Trento, e quali
limitazioni siano state imposte al proprietario dell'animale
aggressore, che a quanto pare ha poi continuato a circolare senza
museruola.
La
risposta. L’assessore
Zeni ha informato che non sono stati modificati i parametri di
gestione della posta elettronica
dell’Apss, perché
il messaggio in
questione è stato eliminato
a causa di un
errore umano. Al proprietario è stato subito
chiesto di applicare tutte
le misure previste per la tutela di terzi, compresa la polizza
assicurativa che ha poi
esibito
al servizio competente. Ai
medici veterinari è
stato chiesto di rapportarsi
con il Servizio dell’Apss tramite tutti
gli strumenti di
comunicazione indicati dalla
stessa.
La
replica. Maestri
ha giudicato incoraggiante il fatto che non si sia trattato di un
problema tecnico postale e che gli uffici competenti si siano già
attivati nei
confronti del proprietario.
L’importante per la consigliera è infatti che si promuovano
iniziative di prevenzione dell’aggressione di cani mordaci sia
verso i propri simili sia verso persone. A
suo avviso, comunque, l’episodio
“non è stato dovuto al caso ma ad una non osservanza delle regole
da parte del proprietario del Bull Terrier”.
Donata
Borgonovo Re (Pd)
Cos’ha
fatto il Tavolo
per
la montagna
previsto
nel 2017.
La
consigliera ha chiesto quando e con chi sia stato costituito il
Tavolo previsto dalla legge di stabilità 2017 e che avrebbe dovuto
nascere entro il 31 dicembre dello stesso anno coinvolgendo
istituzioni e associazioni per elaborare proposte orientate ad una
politica provinciale integrata per la montagna in Trentino, oggi
carente, come questo Tavolo abbia operato, a quali conclusioni sia
giunto e se sia possibile acquisire un eventuale documento di sintesi
dell'attività svolta. Un’analoga interrogazione era stata
presentata dalla consigliera un anno fa.
La
risposta. L’assessore
Dallapiccola ha risposto che il Tavolo si è riunito, ha lavorato e
ha prodotto dei risultati, per
cui la scadenza prevista è
stata rispettata. Tuttavia
dal lavoro del Tavolo è emersa l’esigenza di valorizzare
l’attività svolta da altri
Tavoli che hanno già approfondito
il tema in modo settoriale.
Questo perché, come è
scritto nel documento
conclusivo, si ritiene che
una cabina di regia unica
tratterebbe in modo superficiale problematiche che richiedono invece
un approccio di analisi
verticale mirato alle
diverse aree di competenze
per un maggiore grado di accuratezza anche
delle decisioni che ne
derivano. Meglio dunque valorizzare quanto i “Tavoli
parziali” producono.
Oltretutto, ha concluso
Dallapiccola, con i
risultati emergenti da
questi Tavoli
si potranno
conseguire risultati
apprezzabili e preziose sinergie.
La
replica. Borgonovo Re ha
chiesto di poter vedere
la relazione conclusiva del Tavolo, dicendo
di non aver
capito quale sia stato il
lavoro da esso prodotto.
E ha espresso l’auspicio che nella prossima legislatura il tema
venga affrontato con un respiro più adeguato agli scopi indicati
dalla legge.
Luca
Giuliani (Patt)
Favorire
le ditte
che
investono:
a
che punto siamo?
Il
consigliere del Patt ha chiesto di conoscere lo stato di attuazione
dell'ordine del giorno 411, approvato il 20 dicembre, che impegna la
Giunta a studiare la possibilità di introdurre forme di
incentivazione alle piccole e medie imprese in base alla quota di
mantenimento in azienda del reddito di impresa per investimenti e
innovazione tecnologica.
La
risposta. L’assessore
Alessandro Olivi ha ricordato da dove si pare, ovvero di una modifica
della legge provinciale sugli incentivi alle imprese e
dall’approvazione nel contesto dell’assestamento di bilancio
dell’ordine del giorno, la cui attuazione avverrà tramite una
apposita delibera di Giunta in corso di predisposizione, che agirà
sulla modalità di erogazione degli incentivi, salvo un passaggio
presso gli organi legislativi competenti ed una consultazione con le
parti sociali. L’intervento riguarderà le spese previste
dall’articolo, che potranno variare da un minimo di 10.000 ad un
massimo di 300.000 euro, secondo un moltiplicatore di 5 volte gli
utili realizzati e mantenuti dall’azienda. Le domande potranno
presumibilmente essere presentare entro il 30 settembre del 2019,
prendendo in considerazione l’anno fiscale 2018.
La
replica. Soddisfatto, il
consigliere Giuliani ha evidenziato l’importanza di questo
provvedimento che valorizza e premia le imprese virtuose.
Filippo
Degasperi (5 Stelle)
Fedaia,
l'impianto
antivalanga
sarà
demolito?
Il
consigliere 5 Stelle ha chiesto alla Giunta se intenda demolire
l'impianto Gazex con otto esploditori antivalanga, collocato al passo
Fedaia. Degasperi ha chiesto inoltre se sia stata valutata l'ipotesi
di riutilizzo dell'impianto in altre zone a rischio valanga.
La
risposta. La
risposta è stata fornita dall’assessore Mauro Gilmozzi: l’impianto
è stato regolarmente utilizzato anche in attesa che si completasse
la galleria artificiale paravalanghe il cui completamento avverrà
prima della prossima stagione invernale. E’ dunque chiaro che
l’impianto sarà recuperato, anche se non è chiaro dove verrà
ricollocato.
La
replica. Parole rincuoranti
quelle dell’assessore, ha replicato Degasperi che ha suggerito
un’ipotesi di riutilizzo degli otto esploditori sulla strada che da
san Martino procede verso il passo Rolle, con un risparmio economico
e anche dal punto di vista della tutela del paesaggio.
Gianfranco
Zanon (PT)
Un
guard–rail
lungo
la strada
Miola
- Faida
Il
consigliere di PT ha chiesto alla Giunta la possibilità di
realizzare un guard–rail lungo tutta la provinciale 83 che da Miola
conduce alla frazione Faida nel comune di Baselga di Pinè, per
garantire la sicurezza del tratto stradale.
La
risposta. L’assessore
competente Mauro Gilmozzi ha chiarito che gli interventi su questa
strada fanno parte della programmazione del servizio opere stradali
della Provincia e si ritiene che l’esecuzione di alcuni tratti di
barriera potranno essere realizzati entro il primo semestre del 2019.
La
replica. Soddisfatto il
consigliere interrogante Gianfranco Zanon.
Pietro
De Godenz (UpT)
Dimissioni
volontarie:
problemi
negli uffici
periferici
Pat
Il
consigliere segnala che ci sono difficoltà in val di Fiemme e in
tutti gli uffici periferici della Pat per la presentazione delle
dimissioni volontarie. Questo perché non è più possibile
consegnare la documentazione cartacea agli uffici periferici perché
il Ministero del lavoro l'ha sostituita con una procedura informatica
alla quale si può accedere solo recandosi al Servizio lavoro di
Trento. De Godenz, evidenziando che la questione si potrebbe
risolvere attribuendo anche agli uffici periferici la password di
accesso, ha chiesto alla Giunta di intervenire per evitare ulteriori
disagi.
La
risposta. Nella risposta
l’assessore Olivi ha chiarito che il fenomeno è piuttosto
dimensionato (su 350 dimissioni
volontarie, sono state
segnalate solo
poche unità). Peraltro c’è un decreto legislativo in base al
quale le risoluzioni consensuali dei rapporti di lavoro devono
avvenire esclusivamente in modalità telematica e il servizio non
dispone di articolazioni periferiche e le password,
per
disposizione del Ministero, non possono essere trasferibili ad altri.
Va detto che con lo Stato
è in corso una
trattativa
per avere maggiori competenze relativamente alle procedure di
controllo e in quella sede verificheremo anche questa possibilità.
Il tema
è noto,
ha aggiunto Olivi: siamo
nelle maglie stette
di una convenzione che fissa regole molto severe, cercheremo comunque
di andare a modificare a monte la convenzione tra
Pat e Ministero per gestire
anche queste competenze
attraverso le
nostre
articolazioni
territoriali.
La
replica. Ho avuto ben tre
diverse segnalazioni su questo argomento, ha detto De Godenz, che si
è definito abbastanza soddisfatto della risposta dell’assessore.
Purtroppo, ha aggiunto, anche questa vicenda si inserisce nel novero
del divario tra i servizi erogati nel centro e quelli
erogati nelle valli.
Claudio
Civettini (Civica Trentina)
Pannelli
fonoassorbenti
sull'A22:
cosa si fa
per
ridurre i disagi?
Il
consigliere della Civica Trentina, ricordando che il problema è
stato sollevato nel 2013, ha chiesto alla Giunta cosa intenda fare,
con l'A22, per porre rimedio ai disagi provocati agli abitanti di San
Giorgio a Rovereto dagli impianti fotovoltaici non fonoassorbenti
installati lungo l'A22.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha premesso che la questione è già stata argomento di
diverse interrogazioni. I disagi lamentati sono stati oggetto di
verifica da parte
degli organi preposti che dal 2013 si sono attivati con campagne
di rilevazione
del rumore, soggette a leggi
specifiche. In questo caso l’abitato di San Giorgio si trova a 250
metri dall’autostrada e dunque lontano dalle fasce di pertinenza
dei rimori causati dalle strade. Per l’abitato di San Giorgio,
dunque, il piano di rumore adottato dall’A22 non prevede
interventi, potrà eventualmente intervenire il comune di Rovereto,
ha aggiunto Gimozzi.
La
replica. Civettini ha replicato
che il rimpallo delle responsabilità non risolve nulla.
Semplificando, si potrebbe chiedere alla A22 di mettere una barriera
antirumore di una cinquantina di metri, perché di fatto questo
chiedono gli abitanti.
Massimo
Fasanelli (Gruppo Misto)
Commissione
locale
per
i profughi:
quando
partirà?
A
quattro mesi dell'approvazione della mozione con cui la Giunta è
stata impegnata (ma senza risultati concreti) a fare pressioni sul
Governo per l'istituzione di una commissione territoriale per il
riconoscimento della protezione internazionale ai profughi, il
consigliere ha chiesto se siano stati avviati, su questo tema,
contatti col nuovo governo e in quanto tempo questa commissione si
potrebbe istituire.
La
risposta. Ha risposto
l’assessore competente in materia Luca Zeni che ha chiarito che il
23 aprile
scorso il presidente
della Pat ha trasmesso
allo Stato la
mozione oggetto dell’interrogazione. La struttura ministeriale ha
dunque in
carico la richiesta, indipendentemente dal cambio di Governo. Zeni ha
assicurato che si vigilerà
su questo tema perché l’emergenza in corso non sono gli arrivi,
quanto la gestione delle presenze e l’eventuale allontanamento di
chi non ha le carte in regola per restare. Questi sono
i veri temi su cui solleciteremo lo Stato ad intervenire, ha
concluso.
La
replica. Fasanelli ha replicato
definendosi parzialmente soddisfatto perché la mozione è stata
trasmessa, ma non ha avuto seguito: occorre insistere e presentarsi
personalmente,
ha aggiunto. Il tema dei temi, ha convenuto, è di fatto la gestione
delle presenze e l’allontanamento di chi non ha diritto di restare.
Per il resto, ha concluso, fa piacere che il mio stimolo abbia
avviato un percorso che credo sia molto sentito dalla nostra
comunità.
Walter
Kaswalder (Misto)
SS
47: tempi previsti
per
il rifacimento
del
manto stradale.
Kaswalder
si è reso interprete del problema del deterioramento in più punti
del manto stradale della statale 47 della Valsugana, chiedendo quali
tempi siano previsti per il necessario rifacimento complessivo e per
ulteriori lavori di manutenzione straordinaria di questa che è una
delle arterie più trafficate del Trentino.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha osservato che entro
il corrente anno verranno eseguiti dei lavori di miglioramento del
manto stradale e altri interventi di miglioramento della statale 147,
per un importo di 780.000 euro; accanto a questi è in corso
l’aggiudicazione di altri lavori per un importo di oltre 500.000
euro, sempre utili alla messa in sicurezza della strada oggetto
dell’interrogazione.
La
replica. Mi fa piacere sentire
di queste iniziative, ha replicato Kaswalder, chiedo però che le
opere vengano realizzate in tempi ragionevoli, perché davvero
urgenti, per un tratto di strada trafficatissimo e così com’è
poco sicuro.
Gianpiero
Passamani(UpT)
Alleggerire
la parte contabile
della
gestione finanziaria dei
vigili
del fuoco volontari.
Passamani
ha chiesto la possibilità di individuare reali semplificazioni
amministrative per alleggerire la parte contabile della gestione
finanziaria che sono tenuti ad osservare anche i corpi dei vigili del
fuoco volontari.
La
risposta. La risposta è stata
fornita dal presidente Rossi che ha osservato che questo è un tema
al centro dell’attenzione della Pat. Il contesto che si è
delineato in merito, è orientato alla correttezza della gestione
delle risorse
pubbliche,
ma anche alla concorrenza del mercato nel
rispetto di normative
che non possono
essere
disattese. Già nel
2012 la Pat aveva indicato le regole generali di gestione anche delle
attività richiamate dall’interrogazione. Le
soluzioni sono diverse, dalla
possibilità
di gestioni unitarie, per sgravare le strutture
dalle attività operative
su cui devono
concentrare
l’attenzione, al
coinvolgimento della
Federazione che potrebbe
di fatto sostituirsi negli
adempimenti
di carattere burocratico. A
questo proposito, Rossi ha
detto che è stato attivato
un gruppo di studio per l’approfondimento di queste tematiche che
saranno oggetto, a breve, di
un contributo di indirizzo. Infine
Rossi ha rassicurato sul fatto che si cercheranno
opportune soluzioni a sostegno delle attività burocratiche senza
però sostituirsi
all’autonomia degli
organismi, che va salvaguardata.
La
replica. Una risposta che ha
soddisfatto Passamani, che ha ribadito l’importanza che questi
organismi si possano concentrare sui servizi ai quali sono preposti,
senza perdere troppe energie nella burocrazia. Condivido in pieno la
soluzione di coinvolgimento
della Federazione, ha
concluso, che auspico sia
introdotta in tempi brevi.
Via
libera all’assestamento del bilancio del Consiglio provinciale.
A
seguire l’aula
ha approvato con 26 favorevoli e il solo voto di astensione di
Claudio Cia (Misto) la proposta di delibera relativa all’assestamento
al bilancio di previsione 2018-2020 del Consiglio provinciale, dopo
la relazione illustrativa del provvedimento letta dal presidente
Dorigatti (testi
allegati).
Avviata la discussione del disegno di legge Dallapiccola sulla
gestione di orsi e lupi
Il dibattito riprende alle ore 15.00 con l’intervento del
consigliere Rodolfo Borga.
L’aula ha
avviato l’esame del disegno di legge 230 dell’assessore
Dallapiccola, relativo alla tutela e conservazione degli habitat
naturali e seminaturali della flora e fauna selvatica. Il documento,
già approvato dalla Terza Commissione con la sola astensione del Pd,
prevede il passaggio dallo Stato alla Provincia della gestione di
lupi e orsi in Trentino, fino al possibile abbattimento di questi
grandi carnivori. Le minoranze, pur favorevoli al testo, hanno
chiesto e ottenuto la discussione senza tempi contingentati, “al
fine di poter lavorare con la necessaria attenzione ed intensità”.
L’assessore competente
Michele Dallapiccola è intervenuto a presentare quello
che ha definito “un tema controverso rispetto al quale è difficile
trovare una soluzione di equilibrio”. La cultura ambientalista
tutela senza se e senza ma orsi e lupi, mentre dall’altra parte c’è
una naturale preoccupazione per le proprie produzioni da parte di chi
vive in montagna e le due posizioni sono apparentemente
inconciliabili. L’intento normativo non è certamente quello di
estinguere queste due specie, quanto piuttosto di rispondere a
legittime preoccupazioni, pur con un approccio scientifico e
ragionato, basato su monitoraggio e sulla condivisione. Da qui,
questa proposta di legge che cerca di far valere le ragioni
dell’agricoltura di montagna, favorendo una cultura che, laddove le
predazioni diventino addirittura pericolose per l’uomo, si possa
prevedere la soluzione “chirurgica” e l’eliminazione del
soggetto problematico, preventivamente monitorato.
Il dibattito riprende alle ore
15.00, iscritto a parlare il consigliere Rodolfo Borga.