Consiglio provinciale concluso con l'approvazione di altre mozioni e l'esame di un'interrogazione
Sì dell'aula alla candidatura delle Dolomiti anche trentine in vista delle olimpiadi invernali 2026
In allegato, i temi e i testi in discussione
Qui di seguito una sintesi
delle mozioni affrontate oggi in aula e l’interrogazione di Bezzi
sulle gestioni associate, la cui analisi ieri era stata spostata in
fondo per l’assenza dell’assessore Daldoss.
Massimo Fasanelli (Gruppo
misto)
Contratto dei
metalmeccanici
per i lavoratori di
Trentino Network
(approvata in forma
emendata)
La mozione di Massimo
Fasanelli impegna la Giunta a riconoscere l'importanza e la
specificità dei lavoratori del Polo Informatico, perseguendo tutte
le modalità e gli accordi allo scopo di applicare alla loro attività
il contratto dei metalmeccanici.
Il parere della Giunta è
stato illustrato dal Presidente Ugo Rossi che ha ricordato che
per i lavoratori delle partecipate della Provincia è stato fatto un
lavoro di istruttoria finalizzato al raggiungimento di un unico
contratto che riduca alcuni non allineamenti dei rapporti
contrattuali e garantisca nel contempo mobilità e valorizzazione
delle risorse umane nell’intero comparto pubblico. Alla luce della
necessità di continuare a lavorare su questo obiettivo ed eliminare
le criticità rappresentate dai sindacati sul contratto unico si è
deciso di proseguire in questa direzione e mantenere i trattamenti in
essere. Il processo di fusione di Trentino Network e Informatica
trentina va in parallelo con il contratto unico, in modo tale da
realizzare una fusione che cristallizzi i trattamenti secondo i
contratti di appartenenza, riprendendo però il concetto
dell’armonizzazione. Questo tema va dunque ricondotto nell’ambito
del contratto unico al fine di garantire tutte le posizioni non
eliminando i trattamenti acquisiti nel frattempo. Alla luce di queste
osservazioni, il Presidente ha chiesto al consigliere Fasanelli di
valutare il ritiro di questo documento di mozione.
Il consigliere di Progetto
Trentino Marino Simoni ha detto che questo va nella logica
della tutela dei dipendenti pubblici che dall’essere un tempo i più
garantiti sono oggi i più esposti sopratutto agli effetti di scelte,
pur condivisibili, di razionalizzazione di sistema, accorpamenti ecc.
Nella replica il consigliere
Fasanelli ha sottolineato di aver svolto numerosi incontri con
i dipendenti e approfondimenti prima di presentare questa mozione. Il
Presidente ha parlato di contratto unico, ma di fatto si dice che
questo è inapplicabile per diverse questioni tecniche. Ad oggi si è
rimasti ad un accordo che prevede l’individuazione dei vari
comparti e sulla base di questo ho presentato il documento. Di qui
l’esigenza che il polo dell’Informatica oggetto di questa mozione
segua il contratto nazionale che prevede appunto il contratto dei
metalmeccanici. Il 90% di questi lavoratori in Italia hanno di fatto
questo contratto, per evidenti motivazioni tecniche. Pare che tra le
dirigenze degli uffici provinciali ci sia poca disponibilità in tal
senso, con il rischio che venga applicato un contratto meno
favorevole di quello in essere.
Mi pare di cogliere il fatto
che la classe dirigente trentina di stia avvicinando a quella
europea, ha osservato Giacomo Bezzi (FI) ed allontanando ai
problemi reali.
Filippo Degasperi (5
Stelle) ha argomentato che il contratto delle telecomunicazioni
funziona ed è forse migliore di quello dei metalmeccanici. Si potrà
discutere di unificazione dei contratti ma l’unica preoccupazione
che ho è che nell’incorporazione di Trentino Network ad
Informatica Trentina la prima sparisca. Se sparisce questo obiettivo
naturalmente si dovrà cambiare il contratto, ma se permane la
mission non vedrei quale altri contratto si potrebbe
applicare.
Ugo Rossi ha precisato
che il tema sollevato è importante e ha confermato la volontà della
Giunta provinciale di non fare modifiche contrattuali approfittando
del processo di fusione in atto. Nessuno in questo momento ha nulla
da temere. Il lavoro di definizione di un contratto unico provinciale
è lungo e va fatto con gli obiettivi citati prima, di mobilità e di
valorizzazione del personale. Proprio con quest’approccio ha
ribadito la proposta di ritirare la mozione, anche perché aldilà
dell’impegno della Giunta tutto si giocherà al tavolo della
contrattazione. Diversamente devo esprimere la contrarietà della
Giunta che però non vorrei fosse interpretata in maniera impropria.
Dopo una breve sospensione la
mozione, corretta e concordata nel dispositivo con il proponente, è
stata approvata con tre contrari e un astenuto. La nuova versione
impegna la Giunta provinciale a “valorizzare nell’ambito della
definizione di una contrattazione unica a livello provinciale, anche
per settori, in una logica di armonizzazione la specificità
professionali e contrattuali”.
Lorenzo Baratter (Patt)
Si permetta l'utilizzo di
farmaci
a base di cannabis livello
terapeutico
(approvata in forma
emendata)
La mozione di Baratter,
approvata in forma emendata con 5 astensioni, oggetto di una
mediazione con l’assessore Zeni, impegna la Giunta e in particolare
l'assessorato alla salute e alle politiche sociali a continuare ad
assicurare ai pazienti l’erogazione delle preparazioni galeniche a
base di cannabis, sostenere gli sforzi dei medici, farmacisti e
monitorare periodicamente l’esistenza di una possibilità di
erogazione di preparazione a base di cannabis. L’impegno è anche
rivolto al coordinamento della politica sanitaria per la messa a
disposizione delle preparazioni galeniche a base di cannabis e
incardinare un’adeguata campagna di informazione presso il
personale medico e la popolazione, prevedendo adeguata attività
formativa per il personale medico da coordinare tra i vari soggetti
operanti nel campo.
Filippo Degasperi
(M5stelle)
Si prevedano graduatorie
nei concorsi
per l'accesso alla
qualifica di direttore
(approvata in forma
emendata)
La mozione di Degasperi
impegna la Giunta a modificare la legge provinciale 7 del 1997 sul
personale della Provincia, affinché nei concorsi per l'accesso alla
qualifica di direttore sia prevista la formazione di graduatorie di
idonei per ambiti analoghi.
Il Presidente Ugo Rossi,
che ha giudicato accoglibile la proposta di Degasperi, seppur con un
correttivo tecnico, ha spiegato che una novità è stata introdotta
di recente nelle modalità di accesso ai concorsi ed è quella di
garantire la possibilità di partecipazione all’esterno e di
valorizzare le professionalità con strumenti che vadano ad
intercettare la maggiore o minore esperienza e competenza del
soggetto. E’ evidente che questi elementi devono essere poi
ricondotti a dei criteri che siano assolutamente non discrezionali in
senso discriminatorio.
La forma approvata
all’unanimità prevede che la Giunta valuti “la possibilità,
anche a seguito della riforma di accesso alla qualifica di direttore
secondo i principi già applicati per la dirigenza, di modificare il
regolamento in materia di concorsi prevedendo la formazione di una
graduatoria di idonei utilizzabile in successivi concorsi.
Nerio
Giovanazzi (Amministrare il Trentino)
Danni
causati dagli uccelli
indennità
per i contadini
(ritirata)
La mozione è stata ritirata
dal proponente perché, come da lui stesso ammesso, è superata. Il
documento impegnava la Giunta a chiarire se permane l'interesse di
dare applicazione alla norma che prevede il controllo dei danni
prodotti da alcune specie di uccelli o se, al contrario, intendeva
disincentivare questa norma introducendo assurde, costose e
complicate procedure amministrative nonostante vi siano alternative
altrettanto valide. E, nel caso non vi fosse un ripensamento su
questa norma di protezione delle coltivazioni dall'avifauna, a
valutare la possibilità di avviare un provvedimento legislativo per
indennizzare i contadini per i danni subiti.
Savoi (Lega) e Bezzi (FI) e
Piero De Godenz (UpT)
Le due successive mozioni
di Savoi-Bezzi e di Degodenz-Tonina per la candidatura del territorio
dolomitico alle Olimpiadi invernali del 2026 sono state trattate in
maniera congiunta e approvate all’unanimità.
(approvata all’unanimità)
Con la loro mozione i
consiglieri Savoi e Bezzi impegnano la Giunta a sostenere la proposta
di una candidatura coordinata del Trentino con il Veneto e l'Alto
Adige/Südtirol ad
ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 sulle Dolomiti. Savoi ha
osservato che il documento ricalca quanto discusso e approvato
nell’ultimo consiglio regionale, e offre al nostro territorio
un’opportunità straordinaria anche perché abbiamo già strutture
ottime ed efficienti che con un minimo di intervento potrebbero
ambire a questo evento. La mozione del consigliere dell'Upt impegna
la Giunta a sostenere la proposta di candidatura per le olimpiadi
invernali del 2026 sulle Dolomiti venete, trentine e sudtirolesi e
farsi promotrice di un gruppo di lavoro con la Regione Veneto, la
Provincia di Bolzano e il Coni. Che questo sia un evento a misura
d’uomo, sposato dalle nostre comunità e dal nostro territorio,
dopo tre edizioni “artificiali” che hanno un po’ allontanato da
questa visione, ha detto De Godenz, che vede nelle Olimpiadi
un momento importante dal punto di vista mediatico e anche per
completare opere strategiche per il nostro territorio.
Il consigliere Bezzi è
intervenuto a sostegno di un evento strategico: promuovere le
Dolomiti tutte assieme è un’immagine di marketing a costo zero che
favorisce la conoscenza del nostro territorio dal punto di vista
turistico e culturale. E’ poi un’occasione in cui il Trentino
potrebbe rendersi protagonista rispetto al Sudtirolo e all’Alto
Adige. Tanto più, unire i due documenti di maggioranza e minoranza
da un’idea di unità e di coinvolgimento di tutte le forze
politiche attorno ad un obiettivo comune. Il Trentino merita con
convinzione questa chance, ha concluso.
Favorevole anche Walter
Kaswalder (Misto) che ha osservato che questa sarebbe
un’occasione unica per dimostrare che rispettando l’ambiente si
possono fare Olimpiadi a impatto zero e con poche spese. Il
consigliere ha chiesto solo di apportare una piccola modifica al
testo, che includa tutti gli impianti dell’intero territorio
provinciale, senza escludere nessuno. Se nella mozione sono stati
citati dei luoghi è solo perché in quelle località ci sono centri
federali ed sono stati già ospitati eventi federali, ha precisato De
Godenz, che ha convenuto sull’assoluta necessità di includere
l’intero territorio trentino.
La forza di questa candidatura
dovrebbe essere proprio quella di ricondurre le Olimpiadi nel loro
spirito vero e originario, a misura d’uomo, ha detto Marino
Simoni (Progetto Trentino) che ha sostenuto con forza il
documento e si è augurato che si possa ricucire su questo aspetto il
rapporto con Bolzano che non sembra correre sulla stessa onda.
Similmente si sono espressi Massimo Fasanelli e Walter Viola
(Patt). Quest’ultimo ha espresso il sostegno a nome del gruppo ed
ha osservato come già la candidatura di per sé sia una cosa molto
positiva per quanto comporta per i nostri territori.
Favorevole il parere della
Giunta, espresso da Tiziano Mellarini. L’assessore ha
chiarito che questa è una storia che parte da molto lontano e che è
stata sjupportata da sempre. Un progetto ambizioso, ma sicuramente
interessante e stimolante per l’organizzazione di un evento a
misura d’uomo che si discosta dall’artificiosità delle recenti
edizioni. Il nostro interesse è dunque totale, ha aggiunto Mellarini
che ha detto che questa sarebbe un’occasione molto importante per
un territorio come il nostro che ha un’alta credibilità da
spendere nel contesto dell’organizzazione di eventi di questo
valore. Chi deciderà in ultima analisi, ha concluso, saranno il Coni
nazionale e il nuovo Ministro per lo Sport, così come non spetterà
a noi scegliere le singole località.
Interrogazione
5493
di
Giacomo Bezzi (FI) sui soldi
chiesti
dai Comuni per i servizi
Il
consigliere di Forza Italia chiedeva se la Giunta sia al corrente
dell'avvenuto recapito ai cittadini residenti nei Comuni in cui è
stato attivato il servizio di gestione associata, di richieste di
pagamento relativo ad imposte comunali non dovute riguardanti il
periodo in cui la competenza era dei singoli Comuni; se
dall'attivazione delle gestioni associate sia derivato un reale
risparmio dei costi ed eventualmente di quale entità per ogni ambito
territoriale; e se dopo la riorganizzazione degli uffici comunali per
l'attivazione del servizio di gestione associata vi siano stati dei
ricollocamenti dei dipendenti in altri servizi compromettendo così
possibili assunzioni. Bezzi
si è infine rivolto all’assessore Daldoss definendo
“democristiana e del tutto insoddisfacente” la risposta scritta
ricevuta.
L’assessore Carlo Daldoss
ha richiamato la storia delle gestioni associate e la
straordinaria complessità generale delle norme che sono state
modificate ed implicano la necessità di personale sempre più
specializzato. Non nego che questo abbia provocato una certa
difficoltà e siamo in una fase di assestamento delle risorse e
dell’organizzazione, però è un cammino necessario, ha aggiunto.
Servono riflessioni ulteriori, nessuna posizione intransigente, ha
detto, però l’impostazione di un concetto di cooperazione più
ampia è l’unica strada da percorrere affinché i piccoli comuni
possano rispondere alle esigenze di una normativa sempre più
complessa.
Nella replica, il consigliere
Bezzi ha avvisato l’assessore che qualora il centro destra
autonomista vincesse le elezioni, quel vincolo sarà tolto.