Il Consiglio provinciale dà il via libera ai due provvedimenti dopo una lunga discussione sul primo
Giovani, lotta al bullismo e al cyberbullismo e ferie solidali: l'aula approva a pieni voti due ddl
In allegato, i temi e i testi all'ordine del giorno. Nella foto, l'assessora Ferrari
Approvati
stamane in aula dal Consiglio provinciale i due disegni di legge
all'ordine del giorno di questa sessione: il primo orientato al
protagonismo dei giovani e alla lotta contro i fenomeni del bullismo
e il cyberbullismo, frutto dell'unificazione di sei provvedimenti e
molto discusso per un articolo sui contributi al Forum delle
associazioni familiari introdotto dalla Giunta in Commissione con un
emendamento tecnico, ma contestato dalle stesse minoranze firmatarie
del testo (alla fine la norma è stata stralciata); il secondo
proposto da Chiara Avanzo (Patt) per introdurre nell'ordinamento le
"ferie solidali", vale a dire la possibilità di cedere
ferie non godute a colleghi in modo da consentire loro l'assistenza a
figli o familiari in gravi condizioni. I lavori riprendono alle 15.00
con l'esame di varie proposte di mozione.
Lo
scontro sull’articolo 33 (contributi della Pat al Forum delle
associazioni familiari), risolto dalla proposta dell’assessore di
bocciare la norma per garantire l’unanimità al ddl.
Il
provvedimento che l'aula aveva iniziato a discutere ieri fino al
ritiro dei 250 emendamenti ostruzionistici presentati da Borga
(Civica Trentina) – rassicurato dalla Giunta circa la “blindatura”
del testo da possibili modifiche riferite all’omofobia – è stato
esaminato e approvato stamane dal Consiglio all’unanimità, con 30
voti favorevoli. Il ddl che unifica sei proposte normative di Lucia
Maestri (Pd), Filippo Degasperi (M5stelle), Walter Viola (Patt), Luca
Giuliani (Patt), dall’assessora Sara Ferrari (Pd) e Claudio Cia
(Gruppo misto), mira al protagonismo dei giovani ma riguarda anche il
servizio civile e introduce soprattutto azioni di contrasto ai
fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Durante l'esame delle
norme Walter Viola è intervenuto per ricordare l’importanza
degli articoli 17 e 18 del testo, frutto di un importante lavoro
comune svolto in Commissione, che ha permesso di prevedere una
“cabina di regia” partecipata da tutti i soggetti responsabili,
alla quale sarà affidato il coordinamento delle varie iniziative con
cui fronteggiare il problema del bullismo e del cyberbullismo.
Filippo
Degasperi ha criticato l’articolo 33 che modifica una
norma della legge sul benessere familiare, estranea ai temi del
bullismo e del cyberbullismo. “Qui il tema riguarda invece i soldi,
perché per l’assegnazione dei contributi provinciali, che
ammonterebbero a 600.000 euro e più all’anno, permette di
baipassare le procedure di evidenza pubblica finora previste”.
Anche Claudio Cia ha espresso imbarazzo per questa che ha
definito una “forzatura” e che spiega il suo voto contrario
all’articolo, destinato a favorire il solo Forum delle famiglie.
Forum che ha già ricevuto in questi anni molti incarichi che
avrebbero potuto essere svolti dal personale e dagli uffici della
Provincia. L’affidamento di servizi senza gara è per Cia
“illegittimo” e serve alla Provincia per mettersi al sicuro per
il futuro, ma non si sana così il pregresso. “Questo articolo
getta un’ombra sul ddl unificato”, ha concluso Cia chiedendone lo
stralcio dal testo. Giacomo Bezzi (Forza Italia) ha giudicato
quest’articolo una “furbata” che mostra il cedimento della
Giunta a favore di un ente di parte anche se degno di rispetto. Bezzi
ha giudicato poco trasparente la norma anche se mira a sostenere
un’associazione importante come il Forum delle associazioni
familiari. “Questo metodo – ha concluso – non è etico nei
confronti dei colleghi di minoranza che hanno collaborato alla
stesura del testo unificato. E poi – ha concluso – la norma non
centra con il contenuto principale del testo unificato e va quindi
stralciata".
Ricordando
che anche i consiglieri di minoranza hanno sottoscritto il testo
unificato e quindi anche quest'articolo che ne fa parte, Walter
Viola ha sottolineato l'ampia rappresentatività del il Forum
delle associazioni familiari che non è quindi considerabile "di
parte", se non con una forzatura. che non rispetta e offende la
realtà del Trentino.
L’assessora
Sara Ferrari ha sottolineato che il ddl è frutto di un lavoro
costantemente condiviso. “Peccato – ha osservato – che i
consiglieri di minoranza che si erano dimessi dalla IV Commissione
non erano presenti per questo quando si è concluso l’esame del
testo. L’articolo, ha spiegato l’assessora, è frutto di un
“emendamento tecnico” proposto dal presidente Rossi e per questo
accolto dalla Commissione, che riscrive le modalità di finanziamento
dell’associazionismo familiare allo scopo di chiarire la natura del
contributo introducendo criteri pubblici e trasparenti per poterne
beneficiare. "Non c’è stato quindi alcun golpe", ha
spiegato Ferrari che ha chiesto dal presidente Dorigatti e ottenuto
la sospensione dei lavori per trovare una soluzione condivisa anche
dalle minoranze.
Al
rientro in aula Degasperi ha tenuto a precisare che il ddl da
lui firmato non conteneva l’articolo controverso. E ha spiegato che
non aveva partecipato ai lavori della IV Commissione "per le
ragioni politiche a tutti note". E ha aggiunto: "così come
erano stati organizzati degli incontri con tutti i proponenti del
testo per discuterne uno per uno gli articoli, mi sarei aspettato di
essere convocato anche per conoscere l’emendamento che ha
introdotto questa norma che non centra nulla con il ddl sul bullismo
e il cyberbullismo". Degasperi ha chiesto lo stralcio
dell'articolo. Il consigliere si è detto imbarazzato trovandosi per
questo a dover votare contro non solo questa singola norma ma anche
contro l'intero ddl da lui firmato.
Alessandro
Savoi (Lega) ha evidenziato come la IV Commissione sia da tempo
monca e rischi di rimanere senza le minoranze fino al termine della
legislatura. La norma è a suo avviso "una delle tante furbate
della maggioranza per favorire gli amici degli amici e l’interesse
di pochi in vista delle elezioni di ottobre". E ha aggiunto che
per quest’articolo il ddl unificato non avrà il suo sostegno. Ha
poi chiesto il ritiro dell'articolo anche perché affida alla totale
discrezione della Giunta il potere di concedere contributi al Forum
delle famiglie. Per il resto, ha concluso Savoi, la legge non avrebbe
alcun motivo per non essere condivisa.
Massimo
Fasanelli (Misto), dopo aver premesso i propri complimenti per
l’attività del Forum delle famiglie, ha individuato nella
burocrazia il problema di quest’articolo. Con norme come questa,
che non centrano nulla con la legge in discussione, si genera a suo
avviso ancor più burocrazia, perché chi dovrà presentare domanda
di contributo dovrà cercare come fare in una legge sul bullismo. La
questione è quindi di metodo, non di merito. Secondo Fasanelli
l’articolo inserito è “populista” perché mira ad assegnare
contributi e va quindi tolto dal testo.
Proposta
accolta dall’assessora Sara Ferrari,
che lo scopo
per cui era stato accolto
l’emendamento
della Giunta ("volto a fare
chiarezza sulle modalità e i criteri di contribuzione non
solo al Forum delle associazioni ma anche ad eventuali altri soggetti
di secondo livello") e
negato che la norma sia una furbata perché
"era nel testo
unificato firmato anche dai consiglieri di minoranza assenti in
Commissione non certo per
colpa della maggioranza, minoranze
che non hanno depositato
nessun emendamento contro il
dispositivo", ha
suggerito all'aula di
bocciare l’articolo pur
di ottenere il voto unanime
del Consiglio. Unanimità
che, ha sottolineato, è
il valore aggiunto di questo ddl. La
maggioranza, ha concluso,
ripresenterà la
norma in un’altra proposta di legge.
Claudio
Cia (misto) ha
apprezzato la proposta dell’assessora precisando che la firma sua e
di Degasperi era stata apposta in
calce al ddl unificato senza
sapere che nel testo era stato inserito quest’articolo. Anche Nerio
Giovanazzi (AT) ha apprezzato
la scelta di
rimuovere l’ostacolo,
aggiungendo comunque
di non credere
nell’efficacia delle azioni contro il bullismo e il cyberbullismo,
perché a suo avviso il
problema riguarda la mancanza nei giovani dei valori di base che solo
la famiglia può dare. Ha
comunque chiesto i motivi che hanno indotto ad inserire nel testo
l’emendamento oggetto della controversia, per capire i vantaggi che
se ne possono ricavare. Di
diverso avviso Rodolfo Borga
(Civica Trentina), che ha
invece motivato
“nel merito” il suo voto
favorevole all’articolo controverso.
“Non so se la norma in questione sia una ‘marchetta’ o meno –
ha osservato – ma di sicuro, pur non sanando eventuali problemi nei
finanziamenti pregressi, evidenzierebbe la correttezza di quelli
futuri”. Per Borga inoltre le famiglie con il tema del bullismo
c'entrano eccome,
perché si tratta di un
grosso problema educativo. E
riconoscere il primato
della famiglia nell’educazione è per
il consigliere
irrinunciabile. Giacomo Bezzi
(FI) ha
rivolto un plauso all’assessora per
la giusta soluzione
individuata al problema,
che dimostra rispetto
nei confronti dell’aula.
L’articolo
in questione, se chiarisce
alcuni problemi di finanziamento,
andrà inserito in un
altro testo. L’assessora Ferrari
ha ribadito che il merito dell’articolo si riferisce alla chiarezza
interpretativa di una norma risalente al novembre del 2011.
L’articolo, ha ripetuto,
rende trasparenti le
modalità e i criteri del possibile finanziamento. Quanto al bullismo
e al cyberbullismo, Ferrari ha sottolineato innanzitutto
che il ddl unificato punta a rendere i giovani protagonisti, e poi
che questo problema va
affrontato in primis attraverso la famiglia. Non ha
quindi alcun senso stracciarsi le vesti se il ddl
ne parla.
Alla fine l’articolo
33 è stato respinto con 24 no, 4 sì, un astenuto e un non
partecipante al voto.
Le
dichiarazioni di voto.
Filippo
Degasperi (M5stelle)
ha spiegato
il proprio voto favorevole
per l’intervento
dell’assessora Ferrari che ha dimostrato attenzione alle critiche
delle minoranze. Gli
interventi previsti nel testo permetteranno a suo avviso di
contrastare efficacemente il bullismo e il
cyberbullismo. Per Claudio
Cia (misto)
la legge aumenta
l’attenzione di tutti i soggetti formativi nei confronti del
problema, anche se a suo
avviso "qualche
strumento coercitivo contro bullismo e cyberbullismo non avrebbe
stonato".
Giuseppe Detomas
(Ual), presidente della IV
Commissione da cui il ddl
unificato era stato approvato
all’unanimità, ha
ricordato il lavoro condiviso all’interno dell’organismo e nei
gruppi di lavoro. E ha
infine rivolto
un altro appello alle
minoranze perché ripensino
alla scelta di non partecipare ai lavori dell'organismo,
perché anche "la
loro presenza concorre a produrre quei risultati come quello che con
soddisfazione di tutti oggi stiamo approvando".
Claudio Civettini
(CT) ha richiamato alla
necessità di dare
attuazione a questa legge. A
suo avviso il benessere
familiare, la cui normativa viene modificata da questo testo
unificato, passa anche dalla non esclusione dai soggiorni estivi dei
bambini non vaccinati. Marino Simoni
(Progetto Trentino) ha motivato il voto positivo del
proprio gruppo al ddl per il
percorso importante e condiviso costruito su questo problema che
cresce e che preoccupa. La
nuova legge può creare i
presupposti per combattere il bullismo
e il cyberbullismo. Simoni
ha anche accolto la sollecitazione di Detomas al
ritorno delle minoranze in
IV Commissione perché a
suo avviso le ragioni delle dimissioni si possono ritenere superate.
Si è
impegnato a ragionare di
questo con il collega Zanon.
Walter Viola (Patt)
ha sottolineato come il testo aiuti ad affrontare meglio il problema
del bullismo e del
cyberbullismo per l'impegno orientato alla prevenzione
che va esercitata sia dalle
famiglie che
a scuola, essendo questi i due luoghi in
cui di solito il
problema esplode.
Luca Giuliani (Patt)
si è detto consapevole che la legge non risolverà il
problema,
ma si è anche detto
convinto che permetterà di
aiutare di più le
famiglie in primis e la scuola a fronteggiarlo,
tenendo conto delle
tecnologie delle quali oggi
i giovani dispongono.
Per questo serve prima
di tutto formazione, ha
concluso, sollecitando la
creazione della cabina di regia. Alessandro Savoi
(Lega), soddisfatto della decisione dell’assessora di stralciare
l’articolo 33, ha auspicato che anche nell’assestamento di
bilancio che arriverà presto all’esame del Consiglio non
si ripeta il tentativo di
inserire una norma che dovrebbe essere introdotta altrove. Giacomo
Bezzi (FI) ha lamentato che
mentre questo pomeriggio si svolgeranno i lavori in aula ai quali il
consigliere parteciperà, sia stata contemporaneamente
prevista una
riunione del Gect (organo
dell’Euregio Tirolo) di cui è componente in rappresentanza delle
minoranze. Presiedendo l’aula Giovanazzi
gli ha
spiegato che l'incontro non
avrebbe potuto essere convocato
in un altro momento.
L’assessora
Sara Ferrari ha ringraziato
tutti i consiglieri proponenti che hanno contribuito all'unificazione
dei sei ddl, il
cui valroe sta nel dimostrare come la
classe politica possa concorrere allo sforzo di
rendere i giovani
protagonisti del territorio. A
suo avviso le politiche
giovanili in Trentino non hanno
eguali per
i soggetti mobilitati a loro
favore. Da questa legge sono previsti strumenti sia per indurre i
giovani a cogliere tutte le opportunità offerte in
Trentino alla loro crescita,
sia per evitare la deriva dei fenomeni del bullismo e del
cyberbullismo.
Via
libera a pieni voti anche al ddl di Avanzo che introduce le "ferie
solidali".
A
seguire il Consiglio ha esaminato e approvato rapidamente e
ancora una volta all’unanimità
(29 voti a favore), il
disegno di legge 192
proposto da Chiara Avanzo
(Patt), che
introduce nell'ordinamento della Provicia le "ferie solidali".
Avanzo ha
spiegato che
l’idea è
nata dall’iniziativa dei colleghi
di lavoro di un padre il cui figlio era affetto da una gravissima
patologia e che aveva
bisogno di assentarsi per stare vicino a lui. I colleghi gli hanno
allora ceduto
le ferie non godute permettendogli
di rimanere
con il figlio come
avrebbe desiderato. In
Italia, ha ricordato Avanzo, questa norma è stata introdotta con
l'articolo 24 del decreto
legislativo 151 e riguarda
non solo le ferie ma
anche i riposi. Il suo testo si concentra invece sulla possibilità
di cedere solo ferie a
titolo gratuito, per permettere alle persone di prendersi cura non
solo dei figli minori ma
anche di fronteggiare
gravi necessità dei propri
familiari consentendo
di assentarsi dal lavoro per
prestare loro cure e
attenzione. "Questo
è il nocciolo della mia
proposta di legge"
ha concluso Avanzo
ringraziando i
consiglieri e i soggetti intervenuti alle audizioni durante
i lavori in Commissione, che hanno arricchito il ddl già approvato
dall'organismo all’unanimità.
Il
vicepresidente e assessore al lavoro Alessandro Olivi ha
sottolineato la totale adesione della Giunta alle finalità del
disegno di legge. Per Olivi il testo "ha
anche una
valenza innovativa perché consente di riempire di contenuti la
solidarietà prevista, demandando alle parti la scelta delle modalità
con cui si potrà applicare la
normativa".
Claudio Civettini
(CT) ha chiesto che la legge sia resa effettivamente applicabile
anche al settore privato.
Iniziato
l'esame della mozione di Giuliani
(Patt) che
impegna a rendere più sicure le piste ciclabili mediante
l'installazione di un'apposita segnaletiva.
Iniziata,
infine, la discussione della
prima delle mozioni
all’ordine del giorno, proposta
da Luca Giuliani per la
sicurezza delle piste
ciclabili. I testo impegna
la Giunta a effettuare in tempi brevi
un monitoraggio sullo stato della segnaletica della rete delle piste
ciclabili, individuando i punti di maggiore pericolo per i ciclisti.
Secondo Giuliani
servirebbero per questo
sistemi di segnalazione
verticali e orizzontali,
acustici o luminosi, che
incrementino la sicurezza
nei punti più a rischio,
adottando ad esempio
l’illuminazione a cellula volumetrica adottata nel
vicino Alto Adige. Acquisito
il parere positivo della Giunta espresso dall’assessore Gilmozzi, Rodolfo
Borga (CT) ha preannunciato il
proprio voto favorevole alla mozione. Giacomo
Bezzi (FI) si è
detto “un po’ allibito” dalla superficialità dimostrata dalla
Giunta nel dichiararsi favorevole alla mozione che denuncia la
mancanza degli elementari segnali stradali per la sicurezza delle
piste ciclabili. Se infatti accadesse un incidente la Provincia
potrebbe essere perseguita per l’assenza di misure di sicurezza che
dovrebbero essere scontate. L’assessore Gilmozzi ha
replicato ricordando che il servizio provinciale effettua
sistematicamente la verifica della segnaletica per la sicurezza delle
piste ciclabili in ogni punto della rete. Tutte le informazioni sono
caricate su un data base regolarmente aggiornato. Anzi,
la Provincia si accinge a sperimentare l’utilizzo di una vernice
luminescente che permette di vedere la traccia delle ciclopiste anche
di notte. La mozione per l’assessore serve quindi a sollecitare la
Giunta a continuare il monitoraggio e a migliorare sempre più la
segnaletica.
I
lavori riprendono alle 15.00