Iniziati i lavori del Consiglio provinciale in aula
Sessione ii maggio aperta dal question time e da alcune designazioni
In allegato, i temi e i testi all'ordine del giorno
Ad
aprire come di consueto i lavori del Consiglio provinciale in aula è
stato il question time. Prima della pausa l’assemblea legislativa
ha provveduto alla convalida (unanime) dell’elezione del leghista
Alessandro Savoi che già dal mese scorso aveva preso il posto in
aula del neoparlamentare Fugatti. I consiglieri hanno anche dato il
via libera all’ingresso di Savoi in Prima Commissione e nella
Commissione interregionale delle Province di Trento e Bolzano, del
Tirolo e del Vorarlberg. Maurizio Bisoffi è stato poi designato, su
proposta delle minoranze, nel cda della FBK
Lorenzo
Ossanna (Patt)
Percolati
e fanghi
delle
fosse Imhoff
c'è
un progetto?
Il
consigliere del Patt ha chiesto al presidente della Giunta quale sia
il programma di gestione dello smaltimento dei fanghi e del percolato
provenienti dalle fosse Imhoff comunali e private e dalle discariche
delle Valli del Noce che oggi rimangono stoccati nei depuratori.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha risposto affermando che
in Trentino
vengono prodotte 50 mila tonnellate di fanghi all’anno
che vengono smaltiti
nell’impianto di Villagnedo e fuori provincia. L’emergenza è
stata causata dalle difficoltà operative dei compostatori e dalla
accresciuta domanda. Le difficoltà sono state causate anche dallo
spandimento in campagna in Lombardia vietato
per le avverse condizioni meteo. I fanghi disidratati sono stati
portati invece alla discarica di Trento a seguito dell’ordinanza
del Presidente della Giunta. Con lo spargimento del compost in
campagna la crisi è rientrata, ma il problema rimane. Gli impianti
di smaltimento Pat stanno lavorando su questo fronte e solo quando
sarà finita questa fase si riprenderà con lo smaltimento delle
Imhoff. Anche nelle valli del Noce, ha concluso Gilmozzi, la fase
critica dovrebbe rientrare entro giugno.
La
replica. Il fatto che la
normalità tornerà a giugno conforta, ha replicato Ossanna.
Walter
Viola (Patt)
Professioni
sanitarie
quale
riconoscimento
delle
competenze?
Il consigliere del Patt ha
chiesto alla Giunta quali azioni abbia adottato e intenda adottare
per il riconoscimento delle competenze e del disagio nelle
professioni sanitarie. Un riconoscimento che non va solo a migliorare
le condizioni economiche degli operatori della sanità, ma anche la
loro dignità e professionalità.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
risposto che presso l’Apran
è in corso, da tempo, la trattativa del comparto sanità. Trattativa
che sta attraversando una fase di stasi per la distanza tra le
richieste dei sindacati e Pat. Zeni ha ricordato che è stato
proposto un milione di euro che si aggiunge ai due già disponibili.
Una cifra ritenuta insufficiente dalle sigle sindacali. Si sta
valutando, ha aggiunto Zeni, la situazione in coerenza che tutto il
comparto pubblico. La valorizzazione delle professioni sanitarie è
uno degli obiettivi del nuovo contratto.
La
replica. Viola ha affermato che
le distanze tra sindacato e Pat ci sono ma non sono incolmabili e ci
si augura che venga presto raggiunto un accordo che avrebbe una
ricaduta positiva su tutto il sistema sanitario e la comunità
trentina.
Luca
Giuliani (Patt)
Monte
Bondone
è
stato attuato
l'odg
sul rilancio?
Il consigliere del Patt ha
chiesto di sapere lo stato di attuazione dell'ordine del giorno 324
approvato il 26 luglio 2017 che riguarda la valorizzazione del monte
Bondone sotto il profilo ambientale, didattico-culturale e turistico,
che prevedeva il coinvolgimento dell'Apt, della Sat e del Comune di
Trento.
La risposta. L’assessore
Dallapiccola ha detto che vanno rispettate le competenze del Comune
di Trento sul Bondone. La Pat, dunque, ha cercato di fare un’azione
di coordinamento perché non ha competenza diretta sul Bondone. Il
Comune di Trento ha dato l’incarico all’architetto Alessandro
Olivieri di elaborare un progetto di valorizzazione turistico
ambientale, che ora si trova nella fase del confronto con i portatori
di interesse del territorio. La Pat per lo sviluppo turistico ha
messo a disposizione dei territori del Bondone gli strumenti della
Trentino Marketing. La Pat, ha concluso Dallapiccola, conferma
l’interesse per lo sviluppo del Bondone, così come altri interessi
locali.
La
replica. Giuliani ha replicato
affermando che è vero che la competenza è di Trento, ma è anche
vero che il Bondione si aspetta risposte. E sarebbe opportuno dare un
segnale importante alla comunità del Bondone per far capire che la
Pat c’è. Partendo magari dalle piccole cose, come la segnaletica
dei sentieri e delle ciclopiste.
Lucia
Maestri (PD)
Fondo
sullo spettacolo
quando
la delibera
per
farlo partire?
La consigliera del Pd ha
chiesto perché la Giunta non abbia ancora proposto la delibera che
deve stabilire criteri e destinazione delle risorse del Fondo unico
provinciale per lo spettacolo previsto dall'articolo 21 bis della
legge sulla cultura, e quando questa delibera verrà approvata e
nominata la commissione per la valutazione delle domande.
La
risposta. L’assessore
Mellarini ha risposto affermando che gli uffici stanno completando
l’iter, tenendo conto dei limiti di stanziamento posti dal bilancio
e della norme europee sugli aiuti di stata. Il percorso del Fondo
unico verrà comunque ultimato, ha concluso Mellarini, ai primi
settembre,
La
replica. Lucia Maestri ha detto
che la data dei primi di settembre per l’avvio del Fondo è una
buona notizia per gli operatori.
Giuseppe
Detomas (Ual)
Quando
riprendono
i
lavori per la ciclabile
Mazzin-Alba?
Il consigliere della Ual ha
chiesto se nelle prossime settimane verranno ripresi, e con quale
tempistica, i lavori per il completamento della ciclabile Mazzin –
Alba di Canazei e se questi riguarderanno anche la parte che
interessa il comune di Campitello di Fassa.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha affermato che a
seguito del rigetto del ricorso
al Tar di un privato che ha bloccato il progetto, sono riprese le
attività per il completamento della ciclabile. Si sta ultimando la
progettazione definitiva del tratto tra Campitello e Alba. E’ stato
chiesto il parere dei Bacini Montani
perché si passa accanto all’Avisio. La pista sarà di circa 4,600
metri e avrà una larghezza di due metri e d’inverno sarà una
pista di fondo. Prevista anche la costruzione di tre ponti. I tempi:
la progettazione definitiva sarà completata entro il 2018, comprese
le procedure
di gara. Inizio dei lavori nel 2019, conclusione nel 2020.
La
replica. Soddisfatto della
risposta Detomas perché l’infrastruttura è attesa dalla Valle di
Fassa.
Rodolfo
Borga (Civica Trentina)
Bimbi
non vaccinati
perché
il no
ai
soggiorni estivi?
Il consigliere della Civica
Trentina ha chiesto di conoscere le ragioni per la quali la Giunta ha
deciso di escludere dai soggiorni socio – educativi estivi i
bambini che non hanno ancora assolto gli obblighi vaccinali; se ci
sia una legge che lo preveda; e se la Giunta ritenga opportuno
rivedere questa scelta consentendo ai bambini di partecipare ai
soggiorni almeno la prossima estate.
La
risposta. L’assessore
Rossi
ha affermato che il decreto
legge 7 giugno 2017 dà
disposizioni precise sulla
regolarità vaccinale anche
per l’accesso ai servizi educativi quali sono quelli citati da
Borga. Però, ha detto
Rossi, come s’è cercato
di fare per i servizi
scolastici, la questione è stata affrontata senza applicare la legge
in
modo asettico anche perché ci sarebbero
introdotte discriminazioni
prima della fine delle verifiche dell’Azienda sanitaria. Lo stesso
approccio viene adottato per
i soggiorni socio – educativi quindi
si stanno
ultimando le verifiche
e per tutti nello stesso momento
si chiederà il requisito ai fini dell’iscrizione. Quindi, il
modello è quello della scuola,
d’infanzia e nidi.
La
replica. Borga ha detto che
evidentemente gli uffici non danno informazioni corrette alla Giunta.
Un conto sono i servizi educativi per l’infanzia, altro i soggiorni
socio educativi regolati da due norme diverse. A questi ultimi la
normativa la legge Lorenzin, ha
detto Borga, non va
applicata. Il consigliere
ha inviato Rossi ha chiedere agli
uffici se i soggiorni socio
educativi sono soggetti all’obbligo vaccinale.
Alessandro
Savoi (Lega)
Area
del Not, perché
non
farne un parcheggio
temporaneo?
Il consigliere della Lega ha
chiesto alla Giunta se non ritenga opportuno destinare l'area di via
al Desert, che dovrebbe ospitare il Not, a parcheggio temporaneo per
i pullman turistici con annessi servizi igienici, realizzando
un'asfaltatura del terreno già per la prossima stagione estiva.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha affermato che l’area fa parte della gara che sta per
essere indetta per il Not. Uno dei requisiti, ha aggiunto, è la
disponibilità delle aree. Ora la priorità è quella di metterla a
disposizione della gara per l’ospedale, quindi non si può
infrastrutturare come parcheggio. La proposta, ha concluso Gilmozzi,
non è quindi praticabile.
La
replica. Savoi ha fatto
presente che il Not è diventato una barzelletta e nessuno sa quando
inizieranno i lavori. Ci vorranno di sicuro altri due, tre anni e
l’area andrebbe utilizzata. Si pagano anche così, ha concluso, le
scelte sbagliate fatte dalla Giunta.
Claudio
Civettini (Civica Trentina)
Medici
di base
cosa
s'intende fare
per
le zone scoperte?
Il consigliere della Civica
Trentina ha chiesto alla Giunta perché, per coprire i venti posti
destinati a medici di base mancanti sul territorio, abbia scelto la
strada di indire bandi e graduatorie, e non abbia invece pensato di
valorizzare i medici che ogni anno escono dalla Scuola di medicina
generale. Civettini ha chiesto inoltre come l'assessore alla salute
intenda muoversi per le 4 zone in cui vi sarà carenza di medici di
base da qui alla fine dell'anno.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
detto che il tema riguarda
il
problema del pensionamento
dei medici di medicina generale e della carenza di medici in
generale. La risposta
va fatta, però,
sapendo che ci sono norme che la politica deve rispettare.
E il
rapporto di lavoro dei
medici di base è
regolamentato dal contratto
nazionale
del 2009 e da accordi di
secondo livello locali.
L’accordo nazionale disciplina anche i bandi per la copertura dei
posti vacanti
ai quali possono
partecipare medici in graduatoria o in trasferimento da
altre province. 14 sono in
Trentino le zone carenti
per le quali si stanno stilando le graduatorie che
prevedono punti in più per
i medici
locali. I medici
della
scuola
di medicina generale devono
attender un anno prima di accedere
alle graduatorie delle
zone carenti, ma la Pat ha
individuato soluzioni per favorire la loro occupazione.
L’accordo nazionale, ha
ricordato Zeni, disciplina
anche gli incarichi provvisori.
La
replica. Civettini ha detto che
le criticità sono state presentate dagli stessi medici e la realtà
è diversa da quella descritta
dall’assessore. Tra l’altro i medici di famiglia sono i più
anziani e non si possono attendere le raccolte di firme, come è
accaduto a Brentonico, per trovare soluzioni. La
Giunta, ha concluso Civettini, ha il dovere di anticipare i problemi.
Walter
Kaswalder (Gruppo Misto)
Quali
interventi
edilizi
su un edificio
di
Vermiglio?
Il consigliere del Gruppo
Misto ha chiesto all'assessore all'urbanistica quali fossero le
possibilità di intervento edilizio fino al 30 novembre 2013 su un
edificio del comune catastale di Vermiglio, e quali siano oggi.
La
risposta. Rossi ha risposto,
sotto il profilo tecnico, che le possibilità di realizzazione
sull’area sono quelle previste
dalla
variante del Prg di Vermiglio con la
quale all’area è stata
data la destinazione alberghiera e commerciale e
di servizio agli
impianti. La variante è
stata approvata dalla Giunta il 12 dicembre 2016.
Filippo
Degasperi (5 Stelle)
Mammografie,
perché
i
medici trentini
lavorano
in Alto Adige?
Il consigliere, partendo dal
fatto che i tempi di attesa per i referti degli screening
mammografici rimangono lunghi, ha chiesto se sia stato condiviso
dalla Giunta il fatto che gli specialisti trentini del settore si
rechino in Alto Adige a coprire la carenza di medici specialisti,
dietro un compenso di 120 euro all'ora, più 50 di spese.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
affermato che sui tempi di attesa rispetto ai parametri nazionali lo
standard trentino è tra i
migliori
d’Italia. Lo screening
è di media complessità per
le caratteristiche del Trentino
e richiede
un grosso impegno organizzativo.
I tempi medi sono di 45 giorni
medi per i casi negativi
che sono la maggioranza. Se viene riscontrato un sospetto tumore e
quindi c’è la necessità
di una biopsia,
l’avviso viene dato
entro 24 -
48 ore dalla scoperta. L’efficacia diagnostica
del sistema di screening, con i nuovi mezzi di indagine, ha ricordato
l’assessore, è migliorata
nettamente. L’accordo di collaborazione con
Bolzano, ha ricordato
Zeni infine, è partito
il primo
aprile 2018 e
ha un impatto minimo sul
servizio: fino a oggi i
medici trentini hanno
assicurato
solo due giornate a Bolzano.
La
replica. Il consigliere ha
detto che si può essere rincuorati in base al dato. Ma gli esiti
interessano tutti, non solo quelli sfortumnatamente positivi. I
ritardi nella refertazione possono minare l’adesione a questo
progetto. Per questo lo
sforzo andrebbe concentrato solo sulle pazienti trentine.
Giampiero
Passamani (UpT)
Semplificazione
burocratica,
a che
punto
siamo?
Il consigliere dell'Upt ha
chiesto alla Giunta a che punto si trova l'iter degli adempimenti per
la fase di comunicazione ai Comuni e alle strutture provinciali delle
norme contenute dalla legge sulla semplificazione amministrativa
approvata in aula dal Consiglio il 7 marzo scorso.
La
risposta. Rossi ha detto che
sono state fornite le applicazioni tecniche per due parti della
normativa. Per quanto riguarda l’obiettivo della riduzione del 30%
dei termini di procedimento è stata avviata la ricognizione che si
completerà nel prossimo mese.
La
replica. Soddisfatto Passamani
che ha ricordato come spesso le leggi vengono bloccate dalla mancata
emanazione dei provvedimenti.
Marino
Simoni (Progetto Trentino)
Quale
informazione
sulla
presenza
delle
zecche?
Il consigliere di Progetto
Trentino ha chiesto alla Giunta di sapere se saranno installati
cartelli per avvertire i visitatori del pericolo della presenza di
zecche di cui sono infestati i boschi, sui primi interventi in caso
di puntura e se verrà effettuata una campagna di vaccinazione
gratuita prevcentiva contro l'encefalite da zecca.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
ricordato che le zecche vivono nelle zone forestali e che la loro
attività è legata a fattori ambientali come l’umidità. La zecca
trasmette agenti virali e batterici anche colpendo il sistema nervoso
centrale. La prevenzione si basa sulle comunicazioni alla popolazione
riguardanti i rischi derivanti dalla zecca e sulla vaccinazione. La
Provincia ha promosso una campagna di informazione ad hoc e sulla
prevenzione delle malattie trasmesse dalle zecche. Vista l’attuale
crescita del problema, Zeni ha assicurato che sarà comunque cura
dell’assessorato da lui guidato dare mandato all’azienda
sanitaria provinciale affinché i Comuni trentini si occupino della
comunicazione.
La
replica. Per Simoni sarebbe
opportuno informare i cittadini atttraverso i Comuni in merito al
come comportarsi in caso di puntura di zecca, per evitare che i punti
di pronto soccorso siano intasati.
Giacomo
Bezzi (Forza Italia)
Parco
dello Stelvio
ci
sono sprechi
per
il centro visitatori?
Il consigliere di Forza Italia
ha chiesto alla Giunta se corrisponda al vero che siano in atto
lavori di ampliamento del Centro visitatori da poco costruita
nell'area faunistica del Parco dello Stelvio, nel Comune di Pejo,
struttura il cui tetto verrebbe demolito, e se non ritenga di
intervenire per evitare uno spreco di denaro pubblico.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha sottolineato che l’area faunistica aperta alle visite
con più di 15.000 paganti nel 2017 è molto frequentata. Il Centro
visitatori è stato allestito con una completa ristrutturazione nel
2001. Manca però una sala didattica e per questo nel 2016 la Giunta
ha deciso di varare un programma di ampliamento. Nel 2017 è stato
affidato l’incarico e ora si è in attesa del progetto definitivo
ed esecutivo. La spesa prevista è di 246 mila euro e i lavori
permetterebbero di evitare una nuova costruzione risparmiando
terreno. Tanto più che in quest’area, a causa della pendenza, è
molto difficile costruire e i costi di realizzazione di un altro
edificio sarebbero molto elevati. Inoltre il manufatto non è nuovo,
ha precisato Gilmozzi, perché era stato realizzato 17 anni orsono e
il tetto a scandorle non garantisce una lunga durata.
La
replica. Bezzi si è detto
allibito della risposta mostrando la foto dell’edificio con tetto a
scandorle che appare già nuovo. La gente non capisce ccome si
possano buttare 300 mila euro per un’opera inutile mentre queste
risorse potrebbero essere impiegate per costruire una struttura nuova
per i visitatori accanto a quella già esistente.
Donata
Borgonovo Re (PD)
Cosa
fa la Giunta
per
la riduzione
dei
pesticidi?
La consigliera del Pd,
ricordando che l'Ispra assegna ancora la maglia nera al Trentino per
l'uso di pesticidi, ha chiesto alla Giunta quali azioni siano state
intraprese dalla Giunta per la progressiva riduzione, fino
all'eliminazione, dell'utilizzo di sostanze fitosanitarie dannose per
la salute e l'ambiente, visti gli eccessivi livelli di contaminazione
delle acque, e quanto si sta facendo sul piano della formazione e
dell'informazione degli operatori agricoli.
La
risposta. L’assessore
Dallapiccola ha premesso che la risposta è molto complessa e avrebbe
bisogno di più tempo. Effettivamente il rapporto sui pesticidi in
agricoltura nel 2015 e 2016 dimostra da un lato il monitoraggio in
atto e dall’altro che i principi attivi rilevati sono più di un
centinaio. Vi sono più diffuse tracce di pesticidi nei siti anche
perché migliora la capacità di analisi. I contaminati risultano
minoritari oltre 2 punti sotto la media nazionale. Si è passati da
13 a 9 casi di siti contaminati. Nel 2015 sono stati prodotti molti
sforzi con il piano gestione acque. Gli operatori agricoli sono molto
arrabbiati con l’assessore perché sono stati introdotti limiti
importanti nell’uso delle sostanze fitosanitarie. Tuttavia i
mercati hanno premiato il Trentino perché i metodi applicati per
ridurre i pesticidi è apprezzato. Certo tutto questo non basta ma
l’impegno della Provincia c’è.
La
replica. Borgonovo Re pur non
dubitando delle fortune merceologiche dei prodotti trentini, ha detto
che avrebbe preferito conoscere le azioni puntualmente messe in atto
dalla Provincia per ridurre i pesticidi, come il divieto di
effettuare il diserbo chimico vicino ai corsi d’acqua e la
prescritta eliminazione entro il 2018 di 80 sostanze fitosanitarie.
La Provincia, ha concluso la consigliera, dovrebbe svolgere un ruolo
di controllo, accompagnamento e formazione “che mi auguro
eserciti”.
Alessio
Manica (PD)
Laboratorio
Appa
come
si affrontano
i
problemi del personale?
Il consigliere del Pd ha
chiesto come la Giunta intenda affrontare il problema la situazione
di malessere dei lavoratori del laboratorio dell'Appa che si trovano
inquadrati contrattualmente in modo diverso pur svolgendo le stesse
mansioni, eventualmente introducendo una nuova figura specifica con
trattamento economico adeguato.
La
risposta. Il presidente della
Provincia Rossi ha risposto di sì, perché è stata avviata
un’attività di analisi organizzativa che investe tutti i settori
dell’Appa, compreso il laboratorio. I cambiamenti seguiranno questa
valutazione e poi occorrerà un passaggio da un tavolo contrattuale,
ma il tema è degno di essere affrontato in una prospettiva di
riqualificazione.
La
replica. Manica ha apprezzato
la risposta perché Appa appartiene ad filiera fondamentale per la
qualità dell’intero sistema territoriale.
Mario
Tonina (UpT)
Miglioramento
boschivo
quando
arriva
la
delibera?
Il consigliere ha chiesto a
che punto siano la delibera e i tempi di adozione con cui la Giunta
deve stabilire le tipologie di intervento di miglioramento boschivo e
le modalità di erogazione del finanziamento alimentato dagli
introiti delle utilizzazioni boschive che gli enti locali devono
versare alla Provincia dopo l'abrogazione, con la legge di stabilità
2018, del fondo forestale provinciale.
La
risposta. L’assessore
Dallapiccola ha sottolineato l’importanza degli interventi in
questo settore. Il testo del provvedimento di Giunta per rendere
operativa la nuova disposizione sarà disponibile a breve essendo al
vaglio dei servizi di staff. Una volta preadottato vi sarà il
percorso di confronto con le parti interessate cui seguirà
l’approvazione della Giunta.
La
replica. Tonina, soddisfatto,
ha evidenziato come per il nuovo fondo forestale non si debba tardare
ulteriormente, anche perché si tratta di risorse dei Comuni di cui
le amministrazioni locali non possono disporre.
Chiara
Avanzo (Patt)
Acciaieria
di Borgo
cosa
è accaduto
il
12 aprile?
La consigliera del Patt,
ricordando lo sciopero dei lavoratori dell'acciaieria di Borgo del 15
maggio in segno di solidarietà con i colleghi di Acciaierie Venete,
ha chiesto di avere una ricostruzione dettagliata di quanto è
accaduto nello stabilimento di Borgo il 12 aprile scorso, quando una
siviera, con più di 90 tonnellate di acciaio liquido a 1600 gradi,
ha rischiato di cadere sugli operai in seguito al cedimento di una
gru di colata. Avanzo ha chiesto poi quali interventi sono stati
attuati e verranno attuati da Acciaierie Venete per la sicurezza dei
lavoratori.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
risposto che l’evento delle Acciaierie è all’attenzione della
struttura preposta. Gli atti non sono ancora disponibili perché gli
accertamenti del caso non si sono ancora conclusi. In ogni caso, ha
concluso Zeni, l’attenzione della pubblica amministrazione per la
sicurezza sul lavoro rimane alta soprattutto per la prevenzione di
incidenti come quello citato.
La
replica. Avanzo ha preso atto
della risposta assicurando che rimarrà in attesa delle conclusioni
dell’indagine sul fatto.
Claudio
Cia (Gruppo Misto)
Parcheggio
del Tegazzo
tra
quanti anni
verrà
aperto?
Il consigliere del Gruppo
Misto ha chiesto alla Giunta perché il parcheggio del Tegazzo, a
Pergine, nonostante un iter lunghissimo partito nel lontano 1993, non
sia ancora agibile. Cia ha chiesto infine quanti anni dovranno
passare prima dell'apertura della struttura.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha ricordato che la vicenda è molto complessa a causa di
fallimenti di società, danni, ecc. tutti problemi superati e
risolti. Ha poi precisato che i lavori a carico della Pat sono stati
ultimati, che fra due settimane verrà consegnato il collaudo
tecnico-amministrativo, ed è quindi “ipotizzabile che fra 45
giorni l’immobile sarà consegnato completo di agibilità”. Si
dovrà poi predisporre una convenzione con il Comune di Pergine per
il controllo dei parcheggi.
La
replica. Cia ha ringraziato per
l’indicazione dei tempi. Certo meraviglia che per un parcheggio
costato tanto sia stato necessario attendere 25 anni. Certe opere
pubbliche sembrano più promesse per attirare consenso in vista delle
elezioni che non iniziative che poi vengono realmente realizzate.
Queste lungaggini no fanno che mettere in dubbio la bontà delle
opere progettate e dei finanziamenti.
Nerio
Giovanazzi (Amministrare il Trentino)
Per
arginare
le
zecche cosa
si
intende fare?
Il consigliere di Amministrare
il Trentino ha chiesto alla Giunta se siano state adottate misure,
come la pulizia dei sottoboschi per contenere la diffusione delle
zecche che albergano soprattutto nelle parti inferiori delle foglie,
dove non risulta efficacie l’utilizzo di prodotti chimici o
pesticidi, e se sia stata valutata la gravità del problema vista la
grande diffusione di questi parassiti e delle patologie a volte
irreversibili causate dalle zecche.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
rassicurato Giovanazzi circa l’attenzione prestata al
problema dalla Provincia,
tant’è che è
stata prevista anche la gratuità dei vaccini per le categorie a
rischio. Sul fronte
forestale e faunistico, il servizio della Provincia evidenzia però
l’impossibilità di mettere in atto azioni diffuse di pulizia del
sottobosco. Per questo gli interventi si sono concentrati
sull’informazione e sulla prevenzione del rischio. Anche il sito
dell’Apss fornisce e rinnova ogni anno le informazioni su tutte le
misure di prevenzione e sulle modalità di rimozione degli effetti
delle punture. Si darà comunque mandato all’azienda sanitaria di
trasmettere nuovamente a tutti i Comuni trentini la richiesta di
aumentare l’informazione e la divulgazione delle conoscenze su
questo problema.
La
replica. Giovanazzi ha
condiviso l’utilità dell’informazione per ridurre il più
possibile le conseguenze delle punture delle zecche. Certo, ha
riconosciuto, la pulizia di tutti i sottoboschi nell’intero
territorio è impossibile, ma si potrebbero mettere in campo almeno
iniziative graduali sperimentando la pulizia di alcune aree per poi
valutarne gli effetti.
Graziano
Lozzer (Patt)
No
profit, prorogare
le
convenzioni
con
gli enti pubblici
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se, visti gli oneri burocratici necessari per ottenere da
parte delle organizzazioni no profit l'autorizzazione e
l'accreditamento previste dal nuovo regolamento, non intenda
prorogare le convenzioni e i rapporti in essere, che scadranno in
luglio, fra le organizzazioni no profit e gli enti pubblici durante
la fase transitoria di sperimentazione del regolamento.
La
risposta. L’assessore
Zeni ha ricordato che con
una modifica introdotta
dall’ultima finanziaria la
scadenza delle oltre 70
convenzioni già prorogate dalla Pat e dalle Comunità/Territori è
stata posticipata fino al 1°
luglio 2021. Le relative
procedure di
affidamento/finanziamento devono essere avviate entro il 1° luglio
2018 e terminare entro il 1°
luglio 2021. In questi tre anni le organizzazioni che stanno operando
con l’autorizzazione al funzionamento al 1° luglio o comunque
affidatarie di un servizio socio-assistenziale, dovranno dotarsi dei
nuovi requisiti previsti per l’autorizzazione e l’accreditamento.
Intanto le convenzioni sono tutte considerate transitoriamente
autorizzate e accreditate ex lege sulla base del regolamento. Zeni ha
precisato che vi sono convenzioni stipulate successivamente al 2008 o
2009 a seconda della legge di riferimento, che non rientrano in
questa possibilità di proroga. Per queste non è
possibile inserire nuove proroghe perché verrebbero immediatamente
impugnate dallo Stato. In
ogni caso si sta consigliando a tutte le comunità/territori di
avviare dopo il 1° lugliio di quest’anno le procedure per
l’adffidamento dei servizi oggetto delle convenzioni non rientranti
nella proroga ex lege e già scadute o di prossima scadenza, laddove
fattibile e motivabile. L’avvio delle procedure permetterà infatti
di prorogare “tecnicamente” le convenzioni in essere fino al
subentro del nuovo eventuale soggetto (o dello stesso) per garantire
la continuità nell’erogazione dei servizi. In ogni caso, ha
concluso Zeni, si può considerare come avvio delle procedure
l’approvazione di un atto programmato (quindi non necessariamente
l’indizione di un bando) in cui vengano individuati i servizi
attivi, le modalità di affidamento/finanziamento sulla base delle
linee guida in corso di predisposizione sia per quanto riguarda gli
appalti che, soprattutto, per tutti gli strumenti alternativi
(coprogettazione, sistema delle rette, sistema dei buoni di servizio,
contributi).
La
replica. Lozzer ha ringraziato
Zeni ricordando che molti operatori delle organizzazioni
convenzionate sono volontari.
Pietro
De Godenz (UpT)
Ostetriche
e infermiere
quando
prenderanno
servizio
a Cavalese?
Il consigliere dell'UpT,
ricordando l'impegno della Giunta di assumere cinque ostetriche e sei
infermiere, nella prospettiva della riapertura del Punto nascite ha
chiesto a che punto sia l'iter di attivazione delle assunzioni di
questo personale e tra quanto potrà prendere servizio a Cavalese.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
ringraziato per aver riportato l’attenzione sul tema. Ha poi
ricordato che il personale non medico previsto è stato già
contattato e tutti hanno accettato l’assunzione. Le ostetriche con
concorso arriveranno quindi entro fine giugno e sempre nel corso del
mese prossimo prenderanno servizio anche i due infermieri e i tre
operatori socio-sanitari. Nei prossimi giorni, ha concluso Zeni, è
previsto un incontro con gli amministratori locali per definire il
percorso che concluderà l’iter.
La
replica. Soddisfatto De Godenz
perché finalmente la strada imboccata è quella giusta permettendo
di andare verso la riapertura del servizio. Il consigliere ha
assicurato che seguirà con attenzione anche la parte finale del
percorso preannunciata dall’assessore.
Gianfranco
Zanon (Progetto Trentino)
"La
Rocchetta":
segnalare
che
la
ciclabile è una strada
Il consigliere di Progetto
Trentino ha chiesto alla Giunta se non sia possibile intervenire in
località "La Rocchetta" per rendere evidenti ai ciclisti,
allo scopo di evitare gravi incidenti, che quella che viene indicata
come pista ciclabile che prosegue per Vigo di Ton e Castel Thun è in
realtà una strada che può essere percorsa anche dalle auto.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha spiegato che la segnaletica verticale vuole indirizzare
le biciclette verso la statale 43, dove il traffico veicolare è
ridotto, ed evitare ai ciclisti l’utilizzo della galleria. Il
problema è che la pista ciclabile è esclusiva per i ciclisti solo
laddove vi è un apposito cartello che lo segnali. La Provincia non
può installare lungo le strade statali o provinciali altre
indicazioni che non siano previste dal codice della strada.
Servirebbe una segnaletica in cui si chiarisca meglio che si è sulla
strada e non dentro una pista ciclabile, ma questo non è attualmente
consentito dal codice della strada. L’ideale sarebbe che a livello
statale venisse data un’indicazione chiara di questa promiscuità.
Al momento vi è però questo impedimento al quale la Pat cercherà
di ovviare creando qualcosa ad hoc.
La
replica. Zanon ha detto che
questa “invenzione” potrebbe risolvere il problema. Meglio ancora
sarebbe un percorso riservato alle sole biciclette, ma questo
vorrebbe dire che la Provincia dovrebbe mettere in sicurezza quel
chilometro e mezzo sia per i ciclisti sia per gli automobilisti.
Convalidata
l’elezione di Savoi che diventa anche componente della I
Commissione e della Commissione interregionale. Su indicazione delle
minoranze Maurizio Bisoffi entra cda della FBK e Diego Tamburini nel
collegio dei revisori dei conti dell’Opera universitaria.
Il
Consiglio ha poi convalidato a pieni voti l’ingresso di Alessandro
Savoi nell’assemblea legislativa già avvenuto il mese scorso. Lo
stesso Savoi è stato nominato all’unanimità
al posto di Fugatti nella
Prima Commissione e con 15
favorevoli (bianche
le altre schede del voto a
scrutinio segreto) nella
Commissione interregionale delle assemblee legislative delle due
Province autonome di Trento e Bolzano, del Tirolo e del Vorarlberg.
Il presidente Dorigatti ha
segnalato che ancora nessuna candidatura è invece pervenuta per la
sostituzione dei tre esponenti dell’opposizione della
Quarta Commissione che si
erano dimessi definitivamente dall’organismo.
Il
dottor Maurizio Bisoffi è stato poi designato su proposta delle
minoranze, all’interno del consiglio di amministrazione della
Fondazione Bruno Kessler (14
favorevoli, 13 bianche e 3 nulle).
In precedenza il nome di Bisoffi aveva già ottenuto l’unanimità
anche in Prima
Commissione. Infine, ancora
a scrutinio segreto e sempre su proposta delle minoranze, il dottor
Diego Tamburini è stato designato con
11 voti (schede bianche 16 e 1 nulla) nel
collegio dei revisori dei conti dell’Opera universitaria. I
lavori riprendono alle 15.00.