Giornale Online
17/05/2018 - Incontri
Inaugurata con il coro della Sat la mostra fotografica voluta dalla presidenza del Consiglio
Dorigatti: il Trentino del Novecento ritratto negli scatti dei fratelli Pedrotti
In allegato, alcune foto dell'evento e la locandina d'invito
Inaugurata con il coro della Sat la mostra fotografica voluta dalla presidenza del Consiglio
Dorigatti: il Trentino del Novecento ritratto negli scatti dei fratelli Pedrotti
In allegato, alcune foto dell'evento e la locandina d'invito
"Nei
profili familiari e professionali del 'Fotostudio
Pedrotti'
sta racchiuso il ritratto in continua evoluzione del Trentino, visto
con l’occhio del fotografo, artista–artigiano del suo tempo.
I fratelli
Pedrotti, la cui
esistenza ha attraversato tutto il Novecento,
sono figli di
quella parte meno abbiente della città di Trento che custodisce
l’anima vera e profonda dell’identità popolare trentina.
Un’identità
fatta di composta
dignità anche nei momenti più difficili, di orgoglio mai arrogante,
di consapevolezza del valore della vita, di solidarietà familiare e
sociale".
Con
questo ricordo il presidente del Consiglio provinciale Bruno
Dorigatti
ha introdotto, nel tardo pomeriggio di oggi nell'atrio
d'ingresso di palazzo
Trentini,
l'evento inaugurale della mostra, dedicata alle
fotografie
dei
fratelli Pedrotti.
A
Trento
e Bolzano per
tre generazioni, Enrico (1905-1965), Mario (1906-1995), Silvio
(1909-1999) e Aldo (1914-1999) Pedrotti,
hanno
"raccontato" e fissato con i loro scatti il Novecento
di
questa terra.
Immersi
nel
Trentino di
quegli anni –
ha detto Dorigatti –, per i
fratelli Pedrotti "la
scoperta della bellezza
diventa un fatto
naturale, mai
ricercato".
Quei ragazzi iniziano a
cantare per il gusto di farlo –
ha proseguito
riferendosi all'altra
componente artistica dei
fratelli Pedrotti –,
cantano per
il piacere di una musica non figlia dell’accademia, per trovare e
ritrovare amicizie e sensibilità simili, fino a costruire quel
'Conservatorio
delle Alpi'
che è il coro
della Sat".
Per Dorigatti le immagini
esposte in questa mostra – che propone montagne, ritratti e anche
una ricerca innovativa per l'arte degli anni in cui vissero degli
autori – sono "una sorta di cibo per la memoria che ha poi
favorito lo svilupparsi in Trentino di una cultura fotografica e
della stampa di non poco conto". Basti pensare – ha spiegato –
al patrimonio eccezionale lasciatoci in seguito da fotografi come
Luca e Federico Pedrotti, ultimi eredi di una tradizione quasi
dinastica, ma anche da Untervegher, Brunner e, più recentemente, da
Faganello e molti altri". Questa mostra, ha evidenziato il
presidente, esprime la riconoscenza e l'omaggio del Trentino,
attraverso la sua principale istituzione democratica che è
l'assemblea legislativa, all'arte dei fratelli Pedrotti. Infine
Dorigatti ha presentato "l'altro lascito dei Fratelli Pedrotti,
rappresentato dal Coro della S.A.T.", che nel gremito atrio
d'ingresso di palazzo Trentini ha eseguito in loro onore sei canti
del proprio repertorio. "Una presenza questa – ha concluso il
presidente –, che testimonia di quanto ricco e poliedrico sia lo
spirito di questa famiglia". Prima dei canti i curatori della
mostra, Valentina Cramerotti e Federico Pedrotti hanno
ringraziato il Consiglio e il coro della Sat di questa iniziativa
capace di unire immagini e musica, arte e storia.