Giornale Online
11/05/2018 - Documenti e Interventi
Nota della Presidente Simonetta Fedrizzi sull'iniziativa che si è tenuta a Pergine
La Cpo critica il dibattito "Uomini soli. Quando a uccidere sono le donne"
Nota della Presidente Simonetta Fedrizzi sull'iniziativa che si è tenuta a Pergine
La Cpo critica il dibattito "Uomini soli. Quando a uccidere sono le donne"
Questa la nota firmata dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità, Simonetta Fedrizzi: "La
Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo esprime
con rammarico e preoccupazione un giudizio negativo in merito
all’iniziativa pubblica dal titolo “Uomini soli. Quando a
uccidere sono le donne”, inserita nella più ampia
manifestazione “Donna Madre”, che si è tenuta lo scorso 4
maggio in Piazza Municipio a Pergine. Giudica
scorretti e gravemente stereotipati i messaggi veicolati e la
modalità comunicativa della locandina dell’evento. Secondo la
definizione offerta dalla Convenzione di Istanbul, ratificata
dall’Italia nel 2013, violenza di genere è la violenza che
colpisce le donne in quanto tali e che colpisce le donne in maniera
sproporzionata. La locandina invece equipara la violenza di genere a
una guerra tra i sessi. L’equivalenza è inaccettabile poiché la
violenza di genere al contrario è una manifestazione dei rapporti di
forza storicamente diseguali tra i sessi, un esercizio unilaterale di
potere maschile sulle donne. La
Commissione ritiene che alimentare lo stereotipo della guerra tra i
sessi proprio ora che la nostra società sta cominciando ad
affrontare il problema della violenza di genere sia una pericolosa
banalizzazione della tragedia che ancora pesantemente affligge la
nostra società. La retorica usata nella locandina altera e snatura
concetti che appena ora si stanno diffondendo a contrasto della
violenza maschile contro le donne, arrivando addirittura ad
impossessarsene tramite la creazione di terminologia al maschile con
significato diametralmente opposto e intenzioni politiche
inequivocabili. Gli stereotipi culturali sono difficili da scalfire e
la nostra cultura sta facendo solo ora piccoli passi verso un
maggiore equilibrio di potere fra i sessi: affermazioni quali quelle
riportate nella locandina contrastano questo delicato progresso verso
maggiore equità e giustizia facendo credere che vi sia una guerra
fra i sessi. Non c’è alcuna guerra quando lei subisce violenza,
sono situazioni in cui lei è disarmata e solo lui armato, rapporti
privi di reciprocità. Non riconoscere la specificità di questo
crimine è gravemente irresponsabile nei confronti di tutta la
società. La
Commissione interviene su questo caso perché tra i propri compiti
stabiliti per legge (l.p. 13/2012 Promozione della parità di
trattamento e della cultura delle pari opportunità tra donne e
uomini,) è compreso il monitoraggio della situazione delle pari
opportunità in Tentino; proprio nell’ambito di tale mandato
istituzionale, è prioritario monitorare e contrastare le violenze di
genere, svolgendo approfondimenti e attivando segnalazioni come nello
specifico dell’evento perginese. La
Commissione partecipa inoltre di diritto tramite propria
rappresentante al Comitato per la tutela delle donne vittime di
violenza, con cui condivide programmazione, progetti e iniziative, in
base alla legge provinciale 9 marzo 2010, n. 6 Interventi per
la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle donne
che ne sono vittime. A
questo proposito ricordiamo che nel corso della vigente legislatura,
la Commissione ha dedicato molte energie, iniziative e progetti al
contrasto delle violenze di genere soprattutto in un'ottica di
prevenzione, sensibilizzazione e informazione così come stabilito
dalla legge provinciale sopracitata".