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04/05/2018 - Incontri

Nuovo Statuto di autonomia: consegnata ai presidenti la proposta finale della Consulta

In Sala Depero da Giandomenico Falcon nelle mani di Dorigatti e Rossi

Nuovo Statuto di autonomia: consegnata ai presidenti la proposta finale della Consulta

In allegato, l'intervento del presidente del Consiglio provinciale e due foto

Nuovo Statuto di autonomia: consegnata ai presidenti la proposta finale della Consulta

​​​​​​​​​​Oggi pomeriggio, 4 maggio, in Sala Depero la cerimonia ufficiale per la consegna del Documento conclusivo con le proposte di riforma dello Statuto di autonomia al presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti e al presidente della Provincia autonoma Ugo Rossi ai quali spetta di concordare con la Provincia di Bolzano e in sede regionale le proposte da formulare al Parlamento. Alla cerimonia hanno partecipato i sindaci dei Comuni trentini, i presidenti delle Comunità di valle, i consiglieri provinciali, i parlamentari del Trentino-Alto Adige/Südtirol e i componenti della Consulta.

Il primo a prendere la parola è stato il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, a cui fa capo l’organismo istituito dalla legge provinciale 2 febbraio 2016, n 1. “Oggi, nella storica cornice di quest’Aula, che nel secondo dopoguerra e per prima ha visto formarsi e crescere il dibattito democratico dapprima regionale e poi provinciale, siamo chiamati ad assistere e a celebrare, seppur sobriamente, un importante atto di restituzione civile; un atto che suggella il lungo e proficuo lavoro portato a termine, con precisa puntualità, dalla “Consulta per lo Statuto d’autonomia”, alla quale ed in tutte le sue componenti,  desidero far giungere la più sincera e sentita riconoscenza dell’Assemblea legislativa provinciale tutta e mia personale”. Il presidente Dorigatti ha poi ricordato le tappe principali che hanno caratterizzato i lavori della Consulta che, in diciotto mesi, con venticinque sedute, diciassette incontri territoriali e circa seicento persone coinvolte nella fase di partecipazione, il 26 marzo scorso ha approvato all’unanimità il Documento conclusivo. “Alla luce di questo lavoro prezioso, sarà adesso compito del Consiglio provinciale prendere atto del medesimo, per poi trasferire, presumibilmente ormai nella prossima Legislatura, l’analisi ed il confronto nella più consona sede dell’Assemblea legislativa regionale, per cercare, insieme agli amici di Bolzano, una strada percorribile come già fu quella che portò all’approvazione del secondo Statuto d’autonomia, agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso”, ha proseguito il presidente Dorigatti.

Il presidente della Consulta Giandomenico Falcon ha poi consegnato ufficialmente il Documento conclusivo ai presidenti delle istituzioni trentine. “Siamo partiti dallo Statuto vivente, e abbiamo cercato di capire come l’autonomia potesse essere consolidata e migliorata. Abbiamo anche cercato – ha detto il presidente Falcon - di farne un documento attuale, introducendo elementi che oggi non sono presenti, dando spazio agli istituti di democrazia diretta, all’Europa e alla cooperazione tranfrontaliera. Anche per i temi già presenti nello Statuto, come la tutela delle minoranze linguistiche, la Consulta ha proposto un ampliamento della tutela delle minoranze per dare loro maggiore voce e, per quanto riguarda i ladini, anche una sede alla loro voce unitaria”. Il presidente Falcon ha espresso soddisfazione per come ha lavorato la Consulta, in sinergia e armonia. “Il documento conclusivo, non è uno Statuto e non è una proposta di modifica di specifici articoli dello Statuto. Il destino di questo documento – ha proseguito il presidente Falcon - dipende ora dalle istituzioni provinciali a cui consegniamo il documento”.

Ha poi preso la parola il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, che ha ringraziato la Consulta per il prezioso lavoro svolto. Il presidente ha ricordato che, in occasione dell’audizione, la Giunta aveva indicato alcune caratteristiche dell’autonomia trentina - riconoscibile, consolidata, responsabile, operativa, solidale, dialogante, innovativa – esprimendo piena soddisfazione per i contenuti del documento conclusivo. “Un’autonomia riconoscibile, perché deve poter continuare a contare su connotazioni territoriali e giuridiche che la rendano visibile e compresa, in ragione della sua specialità. Un’autonomia consolidata perché deve avere respiro storico e base giuridica e finanziaria certa. Un’autonomia responsabile, perché deve sentire il significato dell’eredità del passato, gestire le necessità del presente e prefigurare le condizioni per lo sviluppo futuro. Un’autonomia operativa, perché deve disporre delle molteplici e differenti competenze necessarie per tradurre le buone intenzioni in fatti concreti. Un’autonomia innovativa, perché deve proporsi come terreno dell’innovazione sociale. Un’autonomia solidale, perché deve essere disponibile a farsi carico anche delle difficoltà di altri territori e di altri popoli. Un’autonomia dialogante, che oggi è quindi sinonimo di modernità, di responsabilità, di semplificazione del rapporto governati-governanti”.

Il documento conclusivo, sia in sintesi sia nella forma completa, è disponibile da oggi sul sito www.riformastatuto.tn.it , dove sono pubblicati anche due video: uno illustra le ragioni dell’istituzione della Consulta e l’altro spiega brevemente i contenuti del Documento conclusivo. Domenica 6 maggio, con i quotidiani locali – l’Adige, Trentino e Corriere del Trentino – sarà distribuita la “Sintesi del documento conclusivo. Proposte per la riforma dello Statuto di autonomia” per favorire la divulgazione dei contenuti principali alla cittadinanza. Il documento di sintesi sarà allegato anche a “Consiglio cronache”, organo di stampa del Consiglio provinciale.

Allegati
L'intervento del presidente Dorigatti
Approfondimenti
Il sito della Consulta nel quale è accessibile anche il documento finale
https://www.riformastatuto.tn.it/
Immagini
  • La consegna del documento finale della Consulta
  • Consiglieri provinciali durante la cerimonia in Sala Depero