Stamane il presidente Dorigatti ha ricevuto una delegazione ufficiale
Dalla Vojvodina a Trento per gettare un ponte tra le due economie
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Dopo
la Baviera, stamane la Provincia autonoma serba della Vojvodina. Il
presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, ha ricevuto a
palazzo Trentini la visita di una delegazione ufficiale, guidata da
Ognjen
Bjelic, assessore per lo sviluppo regionale, cooperazione
internazionale e autonomie locali. Con
l'esponente del governo locale
c'erano Nikola Žeželj,
direttore della Agenzia per lo Sviluppo e Olivera Kovacevic,
direttrice della stessa
Vojovodina Development
Agency, preposta a favorire l'insediamento di attività produttive
nella regione. All'incontro hanno presenziato anche Ezio, Lina e
Mauro Ghezzi, imprenditori nonesi dell'omonima industria dei chiodi,
che quest'anno compie 70 anni e che da tempo intesse ottimi rapporti
commerciali con il territorio settentrionale della Serbia. Proprio il
loro interessamento ha messo in moto questa visita, che prosegue oggi
presso il vicepresidente
della Provincia e assessore provinciale allo sviluppo economico,
Alessandro Olivi, con il dichiarato scopo di gettare un ponte in
vista di reciproci
interessamenti di natura imprenditoriale.
Dorigatti
si è rivolto agli ospiti elogiando in linea generale l'autonomia
garantita da Belgrado a Novi Sad, alternativa feconda ai separatismi
che stanno creando problemi in diverse parti d'Europa e possono anche
diventare minacce per la pace. Non bisogna chiudersi in casa – ha
detto il presidente – ma al contrario abbattere i muri, lasciare
liberi mercati e popoli, preservare la pace. Tutti scopi che verso
est il Trentino persegue anche attraverso l'ottimo
lavoro dell'Osservatorio sui
Balcani.
Bjelic
ha illustrato la situazione della Vojvodina, che gode di ampia
autonomia amministrativa (non legislativa) e di sette zone franche
per il libero scambio commerciale senza dazi. 2 milioni di abitanti,
6 lingue ufficiali
contemporaneamente parlate anche dalla radiotelevisione regionale
(serbo, ungherese, slovacco, rumeno, ruteno e croato), un governo
giovane, un'economia in crescita e una forte propensione ai rapporti
internazionali, con un Ufficio di rappresentanza anche a Bruxelles
presso l'Ue. La Vojvodina ha già siglato intese economiche con
diverse regioni italiane, in primis la Lombardia, e l'Italia è di
fatto il primo Paese investitore nell'area.
Ora
l'aspettativa è quella di stabilire una partnership anche col
Trentino e il presidente Dorigatti ha garantito il massimo interesse
del nostro territorio ad aprire canali di dialogo e di comune
sviluppo. Il
cordiale e promettente incontro
si è concluso con l'invito rivolto a Dorigatti dal governo e
dall'assemblea della Vojvodina a ricambiare la visita recandosi a
Novi Sad.