Accolte dall'aula le dimissioni dei tre esponenti delle minoranze in Quarta Commissione
Aperta dal question time la sessione mensile del Consiglio provinciale
In allegato, l'ordine del giorno con temi e testi in discussione
I
lavori del Consiglio provinciale che il presidente Dorigatti ha
convocato in aula da oggi a giovedì, si sono aperti con la
discussione delle interrogazioni a risposta immediata e
l’accoglimento delle dimissioni dei tre consiglieri di minoranza
Kaswalder, Cia e Zanon dalla Quarta Commissione. All’inizio Claudio
Civettini (CT) ha chiesto agli assessori alla sanità e
all’istruzione di fare chiarezza sull’iscrizione dei bambini in
vista delle iscrizioni alle colonie estive, i cui genitori sono
tenuti a presentare i certificati vaccinali. Giovanazzi (AT) ha
suggerito, senza ottenere riscontro, di rinviare la sessione
consiliare che oggi non potrebbe svolgersi con la necessaria serenità
a distanza di poche ore dalle elezioni politiche. Prima della pausa
l’aula ha accolto dopo una partecipata discussione Ecco una
sintesi del question time. Si riprende alle 15.00
Marino
Simoni (Progetto Trentino)
promuovere
l'informazione
sulle
opportunità di lavoro
nel
trasporto pubblico
Visto che nel 2018 saranno
messi in quiescenza molti dipendenti di Trentino Esercizio per
l'avvicendamento dei quali seguirà l'indizione di concorsi e
corsi-concorsi, Simoni ha chiesto a che punto è lo stato di
attuazione dell'ordine del giorno approvato nel luglio 2016, che
impegnava la Giunta ad attivarsi per informare anche tramite
l'Agenzia del lavoro tutti i soggetti interessati a cogliere
l'opportunità di una occupazione nel settore del trasporto pubblico.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha ricordato che
sulla base di una mozione a suo tempo approvata dal Consiglio
sull’argomento, la Giunta ha attivato una campagna di informazione
da parte di Trentino Trasporti in merito alla ricerca di autisti, e
avviato dall’ottobre insieme all’agenzia del lavoro la
definizione di una pubblica selezione di candidati per i quali
finanziare corsi concorsi con frequenza obbligatoria, al termine dei
quali saranno assunte le persone abilitate. Corsi-concorso che
saranno attivati nel 2018.
La
replica. Occorre per Simoni
evitare che il personale arrivi da fuori provincia accelerando il
percorso formativo preannunciato dall’assessore.
Gianfranco
Zanon (Progetto Trentino)
Risolvere
il problema dei tempi
di
attesa al pronto soccorso
e
distinguere gli ambulatori
Considerati i tempi di attesa
molto lunghi che chiunque si rivolga al pronto soccorso deve mettere
in conto e la disponibilità di una sola sala per l'ecografia sia per
le emergenze di p.s. sia per i pazienti che si trovano in tutti gli
altri reparti, Zanon ha chiesto come si pensa di risolvere il
problema di queste attese eccessive e se si possano distinguere gli
ambulatori per le visite nel p.s. da quelli utilizzati dal resto
dell'ospedale.
La
risposta. L’assessore alla
salute Zeni ha precisato che non è ragionevole pensare di mettere a
disposizione del pronto soccorso appositi ambulatori per visite
specialistiche perché occorrerebbero volumi adeguati. In ogni caso
il pronto soccorso di Trento è dotato di sala Tac e di una
radiologia attiva h24. Quanto ai tempi di visita nei pronto soccorso
del Trentino che gestiscono 215.000 accessi l’anno, i tempi di
attesa sono tra i più bassi d’Italia (il 75% dei pazienti
esaurisce la visita al pronto soccorso entro 2 o al massimo 4 ore).
Certo quando ci si rivolge al pronto soccorso vi è tensione nel
paziente, e sono stati anche previsti dei correttivi come i codici
argento che a causa dei disagi puà essere attivata una corsia
preferenziale. L’ente pubblico, ha concluso l’assessore, ha anche
un compito educativo nei confronti dei pazienti, che in molti casi
non dovrebbero rivolgersi sempre ad un pronto soccorso ma al loro
medico di famiglia.
La
replica. Per
Zanon a sentirre l’assessore sembra che vada tutto bene, ma i tempi
di attesa restano sempre troppo lunghi e si potrebbe migliorare
notevolmente. Non è comunque facendo aspettare la gente al pronto
soccorso che la si educa a rivolgersi al medico di famiglia.
Luca
Giuliani (Patt)
Attuazione
protocollo
d'intesa
del 2016 sul ruolo
dell'ospedale
di Arco
Giuliani ha chiesto di
conoscere lo stato di attuazione di tutti gli impegni assunti con il
protocollo d'intesa sottoscritto nel giugno del 2016 dall'assessore
alla salute, dall’Azienda sanitaria e la Comunità Alto Garda e
Ledro in merito al ruolo specifico dell'ospedale di Arco a livello
locale e provinciale.
La
risposta. L’assessore
Zeni ha evidenziato che all’ospedale di Arco risorse e accessi in
crescita (stabili al pronto soccorso). Sono inoltre stati attuati i
punti principali del protocollo d’intesa: l’attività ortopedica
e chirurgica è stata potenziata, è stato introdotto il centro per
l’andrologia ed è stata rafforzata cardiologia. Anche le
partorienti sono adeguatamente seguite attraverso
i percorsi nascita (70%).
Dal 27 febbraio è iniziata l’attività interventistica e la Giunta
confermerà a breve l’offerta prestazionale. Sul pronto soccorso
sono attivi 6 medici rispetto ai 7 in organico perché si è in
attesa di una sostituzione. Uno dei 6 medici collabora in regime
libero-professionale. Per gli infermieri è coperto l’organico
standard. Per le strutture private accreditate nell’Alto Garda il
budget è stato aumentato da 24 milioni a 26 milioni di euro.
Chiara
Avanzo (Patt)
Percorsi
nutrizionali nei
pazienti
oncologici:
recepimento
Linee-guida
Avanzo ha chiesto se la
Provincia abbia recepito le "Linee di indirizzo sui percorsi
nutrizionali nei pazienti oncologici" approvate dalla Conferenza
Stato-Regioni nel dicembre 2017 e, in caso negativo, quando intenda
ottemperare a questo dovere per pianificare a breve azioni mirate
alla salvaguardia della salute di queste persone.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
ricordato che la presa in carico dei pazienti oncologici da parte
dell’Apss è già attenta
all’aspetto nutrizionale, come
dimostra la stretta
collaborazione con il servizio dietetica e nutrizione clinica. A ciò
il reparto oncologico ha dedicato un apposito spazio. Le Linee di
indirizzo citate dalla consigliera, ha concluso Zeni, sono un
riferimento importante per migliorare ulteriormente la qualità dei
percorsi assistenziali e valutare le strategie di sviluppo del
progetto già in essere.
La
replica. Avanzo
ha preso atto dell’avvio da
parte dell’Azienda sanitaria del
percorso di recepimento delle Linee guida.
Pietro
De Godenz (Upt)
Migliorare
il trasporto in ambulanza
per
emergenze sanitarie dei minori
con
le mamme da Cavalese a Trento
Vista la notizia della madre
che a causa di un sedile rotto dell'ambulanza non ha potuto seguire
il figlio di un mese a bordo del mezzo nel viaggio da Cavalese a
Trento per un'emergenza sanitaria e ha dovuto utilizzare la propria
auto, De Godenz ha chiesto all'assessore se e come Provincia e Apss
intendono aumentare la sicurezza negli spostamenti dei pazienti,
specie se si tratta di minori con le loro mamme, ferma restando la
necessità di stimolare una risposta da Roma per procedere alla
riapertura del punto nascita dell'ospedale della val di Fiemme onde
ridurre al minimo i disagi.
La
risposta. L’assessore
alla salute Zeni sul caso concreto ha rivolto un invito ai
consiglieri: su questi la Giunta non ha la possibilità di verificare
cosa sia realmente successo. L’Apss ha 9 milioni di prestazioni
erogate all’anno e quindi vi sono strumenti più informali e
interni che nel rispetto della privacy consentono di accertare
l’accaduto. Quanto invece alla questione più generale, che non è
il punto nascita, la presa in carico nel pronto soccorso normalmente
di giorno è presente un pediatra che si occupa direttamente del
bambino o se vi sono casi particolari lo invia all’ospedale di
Trento. L’importante è che nella rete provinciale si possano
sviluppare servizi che vadano nella direzione auspicata
dall’interrogazione, cioè evitino spostamenti ad esempio
attraverso l’utilizzo di sistemi di teleconsulto tra gli ospedali
periferici e il pronto soccorso di Trento. Per lo spostamento dei
pazienti saranno assicurati tutti i mezzi per assicurare il comfort
sia in ambulanza che in elicottero.
La
replica. De Godenz ha precisato
che la sua richiesta era se si sta studiando o meno una procedura per
permettere ai genitori di accompagnare i minori all’interno
dell’ambulanza in caso di spostamento del paziente.
Massimo
Fasanelli (Gruppo Misto)
Sp
90 a Nomi
cosa
si fa
per
la sicurezza?
Il
consigliere ha chiesto cosa intenda fare la Giunta per garantire la
sicurezza del tratto stradale a nord della galleria di Chiusole sino
alla zona artigianale di Nomi. Strada sulla quale si verificano
spesso incidenti.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha ricordato che diverse sono le questioni relative al
rapporto tra incidenti e viabilità: a volte il problema è
strutturale, in altri casi riguarda la segnaletica e altre volte
ancora dipende dagli stili di guida sbagliati. In questo caso la
questione non riguarda né la struttura né la segnaletica ma
l’esercizio del controllo della velocità e dei sorpassi. Tuttavia
Gilmozzi ha accolto il suggerimento dato dal consigliere di valutare
misure di dissuasione della velocità, ad esempio con barriere
rumorose poste sull’asfalto.
La
replica. Giusto, per Fasanelli,
il richiamo al rispetto delle regole da parte degli automobilisti, ma
poiché la strada in questione è un rettilineo che incentiva ad
accelerare e sorpassare, nel tratto della zona artigianale gli
incidenti si potrebbero evitare sia con i controlli sia con
l’intervento sul manto stradale preannunciato dall’assessore e
che si potrebbe realizzare a breve.
Walter
Kaswalder (Gruppo Misto)
Sale,
quanto è
rimasto
del
maxi
acquisto 2012?
Il consigliere ha chiesto se
sia ancora disponibile l'ingente (“stratosferica”) quantità di
sale antighiaccio (la spesa è stata di più di 16 milioni di euro)
acquistata dalla Pat nel 2012; dove è stoccata; per quanti anni
verrà ancora utilizzata e se corrisponda al vero che l'appalto per
questo acquisto sia stato affidato a Informatica Trentina.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha precisato che nella gara del 2012 non si è trattato per
la Provincia di procedere all’acquisto di sale, ma di sottoscrivere
una convenzione come soggetto aggregatore a beneficio anche dei
Comuni e dell’intero sistema. Di questo acquisto unitario possono
quindi trarre vantaggio tutti gli enti pubblici del Trentino
spendendo meno di quanto avverrebbe acquistando sale per conto
proprio. La convenzione viene quindi utilizzata dalla Provincia che
nell’arco di 4 anni la Provincia ha utilizzato il 43% della
potenziale fornitura. La convenzione, scaduta nel 2017, ora è stata
prorogata di un anno con una nuova gara per disporre del sale da
spargere sulle strade garantendo così la sicurezza dei cittadini,
senza buttar via nulla. A gestire la gara e la convenzione con
l’aggiudicatario è stata l’Apac (e non Informatica Trentina come
scritto e poi ribadito dal consigliere).
La
replica. Kaswalder, pur
ringraziando del chiarimento, ha preannunciato approfondimenti
sull’entità dell’esborso.
Claudio
Cia (Gruppo Misto)
Ex
Amnil
a
quando il via
alle
ruspe?
Il consigliere chiede di
sapere, visti i reiterati annunci che si susseguono da anni, a che
punto è il progetto di abbattimento dell'ex Amnil di Rovereto.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha segnalato che è in corso la gara d’appalto per il
procedimento di aggiudicazione. E’ stato avviato il procedimento
per la verifica della congruità dell’offerta e salvo ricorsi le
strutture avvisano che l’intervento è pianificato per la fine del
mese di aprile 2018. A meno che non intervengano ricorsi al Tar.
La
replica. Cia
ha ricordato che già nel 2015 era stato approvato un ordine del
giorno che impegnava la Giunta alla demolizione. Altri annunci di
demolizione a breve erano seguiti nel 2016 e 2018. Se per demolire
un’opera occorre tanto tempo, non meraviglia che per mettere in
cantiere opere importanti dal punto di vista urbanistico servano
tempi così lunghi.
Filippo
Degasperi (5 Stelle)
Elicotteri,
perché
ci
sono ritardi
per
i visori notturni?
Il consigliere ha chiesto al
presidente della Giunta quale sia la situazione dell'impiego dei
visori notturni per i piloti del Nucleo elicotteri, il costo, la data
del loro acquisto e le ragioni per le quali ne è stato ritardato
l'utilizzo.
La
risposta. L’assessore alla
protezione civile Mellarini ha ricordato che la Provincia ha
acquistato in tutto cinque visori notturni. “Purtroppo il
procedimento autorizzativo da parte di Enac è ancora in corso” e
se ne attende a breve la conclusione. Il problema non dipende dalla
Provincia, che è pronta ad attivare questi strumenti. Nel frattempo,
ha concluso Mellarini, gli elicotteri sono stati abilitati all’uso
dei visori e si è provveduto anche alla formazione del personale dei
mezzi.
La
replica. Degasperi, pur
soddisfatto della risposta dell’assessore, ha espresso stupore per
i due anni di attesa per poter utilizzare i visori che altrove sono
invece già stati installati sugli elicotteri di soccorso. Se la
responsabilità fosse solo di Enac, sarebbe strano ed evidentemente
dietro il ritardo si nasconde qualche inghippo.
Giuseppe
Detomas (Ual)
Quale
bilancio
per
l'iniziativa
"co–manager"?
Il consigliere ha chiesto se
anche in Trentino l'attivazione del "Registro delle co-manager"
– che ai fini della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
prevede contributi per le figure che sostituiscono le imprenditrici,
le libere professioniste e le lavoratrici autonome nei periodi di
impegno familiare – ha incontrato difficoltà giuridiche e legate
al segreto aziendale, come eventualmente sono state gestite e, dopo
11 anni, qual è il bilancio dell'iniziativa.
La
risposta. L’assessore
Olivi ha ricordato che dal 2007 la Pat ha iniziato ad occuparsi del
progetto codei -manager per sostituire l’imprenditoria femminile
che ha necessità di astenersi dalle loro mansioni anche di
responsabilità con un registro operativo dal 2011. Il relativo
protocollo d’intesa è stato il punto di partenza di condivisione
dei meccanismi operativi. Vi è stata poi la certificazione dei
profili da ammettere nell’albo delle co-manager nel 2016. Poi la
realizzazione del progetto è stata affidata all’agenzia per la
famiglia. Successivamente l’agenzia del lavoro ha provveduto ad
avviare il progetto. Il 28 febbraio scorso risultano iscritte al
registro 43 persone che hanno acquisito la certificazione delle
competenze presso la Fondazione Demarchi. L’agenzia del lavoro dal
2011 prevede un sostegno specifico di questa figura con un contributo
fino a 20.000 euro che può arrivare a 25.000 euro per la
sostituzione totale o parziale delle imprenditrici autonome per
gravidanze o per la necessità di assistere i figli fino a 12 anni.
Per tutte le altre attività le persone devono avere un’esperienza
di almeno 3 anni di lavoro autonomo o subordinato, Dal 2011 sono 98 i
progetti approvati coinvolgendo 74 co-manager con una spesa di
1.270.000 euro. I dati documentano che vi sono stati numerosi casi di
imprenditrici che hanno beneficiato del contributo per più di un
progetto. Le problematiche enunciate nell’interrogazione non sono
state rilevanti.
La
replica. Detomas
ha sottolineato l’importanza di questo prezioso strumento di
conciliazione di vita e di lavoro e l’esigenza di diffonderne
ulteriormente la disponibilità con un’adeguata pubblicità e
diffusione per incrementare le adesioni a questa opportunità.
Claudio
Civettini (Civica Trentina)
Quando
si concluderanno i lavori
nel
cantiere ex Bimac a Rovereto?
Il
consigliere ha chiesto quale sia lo stato attuale del cantiere ex
Bimac nel quartiere Santa Maria a Rovereto, aperto già da qualche
anno, quali imprese siano state incaricate di portare a termine i
lavori, quale sia il piano di accessi concordati con il Comune oltre
a quello da via Dante.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
risposto affermando che l’Itea
ha comunicato che il cantiere sconta la crisi dell’edilizia
rimanendo coinvolto in due fallimenti. Il secondo falimento ha aperto
un contenzioso, ma l’iter del cantiere sta per ripartire. Il
contenzioso aperto non permette la modifica de luoghi. L’appalto
del primo stralcio sarà pubblicato in primavera per completarlo
nella la primavera successiva. La costruzione dell’autorimesa
pubblica sarà anticipiata in primavera e ci sarà l’appalto nel
corso dell’estate del terzo stralcio.
La
replica. Il consigliere ha
affermato che non si è capito in quale contesto è inserito
l’immobile. Insomma, si dimostra che Pat e Itea non riescono a
gestire il territorio e non c’è conoscenza dei luoghi e la
delicatezza del rione di Santa Maria. Infine, se si fossero seguiti
poi i consigli si sarebbero potute trovare anche soluzioni con
imprese locali e non con quelle venute da fuori.
Alessio
Manica (Pd del Trentino)
A
che punto siamo con le azioni
previste
per costruire la rete
"Trentino
Global Network"?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta a che punto è la realizzazione delle varie azioni previste
dal progetto "Trentino Global Network", per costruire una
rete organizzata di lavoro che valorizzi i giovani talenti che si
sono affermati in Italia e nel mondo, se è iniziata la raccolta dei
dati necessari nell'ambito delle imprese, delle organizzazioni
economiche e della ricerca.
La
risposta. Il presidente Rossi
ha detto che l’attività di Tgn sono legate all’obiettivo di
costituire una rete di trentini che sono nel mondo in grado di
portare un contribuo professionale, allargando la rete creata dalla
Trentino nel Mondo. L’attività sono in corso e entro aprile ci
sarà una banca dati utilizzabile con i social e poi si farà un
incontro, entro l’estate, di persone che fanno da snodi fisici
della rete. Di questo si è parlato recentemente con i consultori a
Buenos Aires.
La
replica. Il consigliere si è
augurato un raccordo forte con mondo delle imprese.
Lucia
Maestri (Pd del Trentino)
Cappella
del Simonino:
la
Soprintendenza eserciterà
il
diritto di prelazione?
La consigliera ha chiesto se
sia già pervenuta alla Giunta la denuncia di alienazione della
Cappella del Simonino da parte dell'attuale proprietario e se la
Soprintendenza per i beni architettonici della Provincia intende
esercitare su questo bene, riconosciuto di interesse culturale fin
dal 1948, il diritto di prelazione, in considerazione del valore del
manufatto, testimonianza della persecuzione degli ebrei a Trento nel
XV secolo.
La
risposta. L’assessore
Mellarini ha detto che la cappella è stata dichiarata di interesse
culturale nel 1948 ma non si è mai esercitato il diritto di
prelazione perché non si intravvedeva un utilizzo pubblico del bene.
Oggi però non c’è una denuncia di alienazione e quindi la
cappella del Simonino non può essere acquistata dalla Pat in via di
prelazione.
La
replica. Fa piacere sapere, ha
detto la consigliera Pd, che se dovesse arrivare l’informazione di
cessione la Pat potrebbe esercitare la prelazione. Però, ha
sottolineato, manca una prelazione sulle possibili prelazioni.
Manuela
Bottamedi (Forza Italia)
Pergolese:
quali tempi di
realizzazione
dei due lotti
della
rete fognaria
La consigliera ha chiesto le
esatte tempistiche per la realizzazione completa dei due lotti
rimanenti della rete fognaria di Pergolese (500 abitanti in Valle dei
Laghi), ancora inesistente.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha detto che la Pat opera in questo caso su delega del
comune di Madruzzo e che, in generale, pochi comuni in Italia godono
degli investimenti che sono stati garantiti dalla Provincia per
acquedotti e fognature, quindi non c’è nessuna situazione da terzo
mondo. Nello specifico si è
effettuata l’
aggiudicazione
dell’appalto delle
reti interne all’abitato e
in qualche settimana ci sarà
la consegna dei lavori.
La
replica. La consigliera ha
sottolineato di
non aver mai detto che la rete fognaria è degna del terzo mondo
ma che a Pergolese, come in altre realtà,
c’è una situazione di difficoltà,. E nel 2018 è difficile
comprendere che un paese ddi 500 persone sia senza una rete fognaria.
Speriamo, ha concluso,
che nelle prossime settimane questa situazione, al limite della
vergogna, sia sanata.
Gianpiero
Passamani (Upt)
La
Pat faccia collaborare
Coni
e Apt per lo sviluppo
del
binomio sport-turismo
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se intende favorire strategie di collaborazione fattiva tra
Coni e Apt attraverso protocolli d'intesa, perché i due enti,
cointeressati al binomio sport-turismo, impegnino le diverse capacità
e competenze per la valorizzazione e la crescita del territorio
trentino.
La
risposta. L’assessore
Mellarini ha risposto affermando che con il Coni è stato definito un
protocollo d’intesa sui progetti di promozione attività sportive
nel 2015 che riguarda gli impianti e il progetto talenti 2020. Le Apt
e le pro loco identificano le risorse del territorio anche sul piano
sportivo. Questi soggetti hanno numerose occasioni, con altri attori,
per sviluppare il binomio sport – turismo.
La
replica. La domanda di
attualità ha detto che è nata su sollecitazione del Coni che chiede
una collaborazione organica sul territorio e le sensibilità delle
Apt sono molto diverse.
Mario
Tonina (Upt)
Migliorare
la viabilità
all'incrocio
tra la SS 421
e
la SP 37 al lago di Tenno
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta in che tempi intende attivarsi per migliorare, auspicabilmente
entro l'estate di quest'anno, la viabilità e i flussi di traffico
nel tratto stradale all'altezza dell'intersezione tra la SS 421 dei
laghi di Molveno e Tenno e la SP 37 del Monte Tombio, mettendo in
sicurezza l'incrocio dove nei periodi di maggiore affluenza turistica
transitano più di 4000 veicoli al giorno.
La
risposta. L’assessore
Gilmozzi ha affermato che si provvederà per l’incrocio a una
rotatoria provvisoria. Provvisorietà necessaria per verificare
l’intersezione e gli accessi sulla strada. Fatto questo, in
primavera, in estate si farà il progetto e poi, d’intesa con
comune, si partirà la realizzazione della struttura definitiva.
La
replica. Valutazione positiva
della risposta da parte del consigliere. Una scelta, ha sottolineato,
che va nella direzione delle soluzioni adottate con la rotatoria di
Sarche e Terlago e sul viadotto che hanno migliorato le condizioni
della viabilità della zona. E questo è stato fatto con risorse non
certo impegnative.
Nerio
Giovanazzi (Amministrare il Trentino)
Cosa
fa la Giunta
per
la riabilitazione
nelle
cliniche private?
Il
consigliere ha chiesto a che punto sono gli impegni contenuti
nell'ordine del giorno 391 nel quale si chiedeva alla Giunta, a
quanto pare senza risultati concreti, l'istituzione di un tavolo di
confronto con l'Azienda sanitaria e le strutture private del settore
riabilitativo; un confronto sulla riabilitazione intensiva neuro
motoria per valutare l'adeguatezza delle case di cura; l'effettiva
possibilità di scelta del paziente; un serio potenziamento di Villa
Rosa. Il consigliere, nel dibattito, ha ricordato anche le
affermazioni dell’assessore sulla ristrutturazione dell’ospedale
di Tione.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
affermato che sul tema della
sanità ormai non
si ragiona più sui dati ma
si cerca sempre
più di creare problemi che
non esistono. E questo non va bene, perché il problema non è
l’attacco ad un assessore,
ma si intacca la fiducia nele strutture. Creare un caso su una
vicenda già chiarita dell’ospedale
di Tione si fa danno ai
cittadini di quella valle. Sull’interrogazione specifica,
l’Azienda
sanitaria
sta elaborando
pacchetti
di riabilitazione.
Scelte
molto complesse
perché si tratta di
ridefinire la
riabilitazione. A rendere meno facile il percorso è sono
le scelte che si stanno elaborando a livello
nazionale sulla mobilità interregionale della sanità privata.
Nonostante ciò ci si sta muovendo per la mobilità attiva e in
aprile il tavolo con le
strutture private verrà aperto.
L’assessore ha
affermando, rispondendo per fatto personale, che i rapporti con i
privati non possono essere soggetti a pressioni politiche ma alle
procedure previste dalla legge.
La
replica. Per nulla soddisfatto
il consigliere. E ha auspicato che l’assessore si rivolga
a Tonina che ha sollevato dubbi sulla ristrutturazione dell’ospedale
di Tione. Durissime le critiche mosse sia all’assessore , accusato
di non aver mantenuto gli impegni presi nella finanziaria.
Il consigliere ha detto infine
di non aver mai
strumentalizzato le questioni e ha rivendicato la propria onestà
intellettuale.
Walter
Viola (Patt)
Protonterapia,
a
che punto è
la
trattativa?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta di avere aggiornamenti sulla trattativa con il Ministero della
salute per l'inserimento del Centro di Protonterapia all'interno dei
Lea e se l'apertura del Polo di Roma non possa essere un'opportunità
per accelerare il processo e se siano state messe in campo azioni
strategiche per la promozione del nostro Centro.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
affermato che i Lea sono
stati riconosciuti col decreto del 2017 ma non sono direttamente
accessibili perché manca il decreto interministeriale sull’aspetto
economico per la mobilità tra regioni. In ogni caso, grazie ai Lea e
ai tre anni di attività, il Centro sta gradualmente aumentando
trattamenti e è stato avviato un secondo turno pomeridiano. Si
stanno perfezionando, ad esempio, con Bolzano, Nord Tirolo e gli
ospedali Bambin Gesù e Mayer. Il decreto tariffe, quando arriverà,
farà entrare a pieno titolo Protonterapia nei Lea. Per quanto
riguarda il nuovo centro di Roma, Zeni ha condiviso il fatto che può
essere uno stimolo competitivo, ma si deve sfruttare il vantaggio di
essere partiti prima.
La
replica. Viola ha ribadito che
il centro di Roma è un’opportunità e si spera che il decreto
ministeriale arrivi a breve perché sbloccherebbe tutto. Infine, ha
auspicato che la promozione ci faccia arrivare ai 700 trattamenti
all’anno.
Rodolfo
Borga (Civica Trentina)
Il
periodico Itea
avrebbe
dovuto
essere
più prudente?
Il consigliere, riferendosi
alla vicenda del periodico dell'Itea che, nel numero uscito nelle
settimane di par condicio, ha riportato una pagina alle posizioni del
presidente Rossi e dell'assessore Daldoss, ha chiesto se si ritiene
corretto e opportuna la scelta editoriale e se il Presidente
dell'Itea, notoriamente vicino al Patt, avrebbe dovuto imporre una
maggiore cautela.
La
risposta. L’assessore Daldoss
ha affermato che la rubrica della rivista Itea è riservata
da lungo tempo alla Pat e per il numero di fine 2017 è stato scritto
un contributo. Articolo
consegnato il 19 dicembre
2017 quando le Camere non erano ancora state sciolte. C’è stata
poi l’attesa della legge di stabilità Pat per inserire le novità
normative e l’uscita del bollettino Itea procrastinato fino a
venir pubblicato a Camere sciolte. Itea è
stata sanzionata da Asgicom
ma, ha detto l’assessore, c’è stata l’assoluta
buona fede.
La
replica. Borga ha ribattuto
affermando che ci si sarebbe
aspettate le scuse e un
rimprovero al presidente di
Itea, militante
del Patt, perché di fronte a un
richiamo
dell’Agicom non si può che chiedere scusa. Una delle ragioni della
recente sconfitta elettorale, ha aggiunto,
sta nella
gestione clientelare
dei poteri pubblici. Purtroppo, ha
detto Borga, si pensa di
fare quel
che si vuole con i soldi del contribuente trentino. Il fatto della
rivista Itea, ha concluso,
in sé non è un granché, ma le istituzioni non si possono piegare
alle questioni di partito.
Giacomo
Bezzi (Forza Italia)
Gli
elicotteri
quanti
incidenti
hanno
avuto?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta quanti sono stati gli incidenti, di qualsiasi natura e
gravità, occorsi agli elicotteri del Servizio di elisoccorso dopo
il suo potenziamento.
La
risposta. L’assessore
Mellarini ha detto che gli incidenti, dal 98 al
2017, sono
stati 6: 9 settembre 1998
lieve impatto per atterraggio senza carrello; 25
maggio 2004 leggero impatto
per atterraggio senza carrello; due
luglio 2005 impatto del
rotore contro la roccia; 9
dicembre 2012 collisione in
volo con un’aquila; 5
marzo 2017 l’incidente di
Nambino; 7 ottobre 2017
impatto delle pale a
Pietramurata.
Quarantanovemila sono stati
i voli in vent’anni, il
rapporto risulta di un
incidente
ogni 8 mila ore
di volo. Enac, ha affermato
Mellarini, ha espresso piena
fiducia al Nucleo elicotteri e
in un mese ha revocato le prescrizioni.
Sull’acquisto
di un nuovo velivolo
si sta ragionando
per le necessità della crescita del servizio.
La
replica. Il consigliere ha
detto che è necessario un nuovo elicottero e l’incremento
del numero di operatori.
Perché il numero di personale è direttamente proporzionale agli
incidenti. Non si può solo far conto sulla grande professionalità
che il personale del Nucleo ha sempre evidenziato.
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Confermate
le dimissioni delle minoranze dalla IV Commissione.
Il
Consiglio provinciale ha poi approvato,
con l’astensione della maggioranza, le
dimissioni dei consiglieri
Cia, Kaswalder e Zanon dalla Quarta Commissione. I
nuovi componenti, ha
preannunciato il presidente Dorigatti, saranno
nominati in una delle prossime sedute del Consiglio.
Mattia
Civico (Pd) ha detto
di non capire il
perché tutti i componenti
della minoranza si siano
dimessi dalla IV
Commissione. Non è
opportuno a suo avviso liquidare l’argomento senza alcuna
riflessione e per questo ha
preannunciato
di non voler partecipare al
voto.
Il
presidente Dorigatti ha
ricordato di aver chiesto invano
ai 3 consiglieri di tornare
sulla loro decisione e di valutare la possibilità di ritirare le
dimissioni. Per
questo si è arrivati oggi al
voto in aula. Dorigatti ha
anche ricordato
la lettera con cui il
presidente della IV Commissione, Detomas,
aveva chiesto
scusa dell’accaduto e la
ricerca di un percorso con
cui tentare di convincere i
consiglieri a rimanere,
ribadendo l’importante ruolo svolto dagli
organismi consiliari. Il
presidente ha invitato ancora i
consiglieri a tornare sulla loro scelta per
non sprecare svolto dalla
Commissione in
questa legislatura.
Walter
Kaswalder (Misto) ha rammentato
il motivo delle dimissioni, riconducibile alla
decisione del presidente Detomas di toglierli la
parola prima ancora che
sviluppasse un discorso, giudicato preventivamente fuori tema.
Per solidarietà con lui hanno dato le dimissioni anche gli altri due
consiglieri di minoranza. Ha
poi dichiarato di non voler ritirare le dimissioni, non avendo più
intenzione di litigare e di arrivare allo scontro.
Nerio
Giovanazzi (AT) ha osservato
che il presidente Detomas ha sempre dimostrato di essere democratico
nella conduzione della Commissione, ma ha preannunciato che se le
dimissioni dei consiglieri non saranno ritirate, anche lui voterà a
favore.
Manuela
Bottamedi (FI), che era
presenta quando si è verificato l’episodio da cui sono scaturite
le dimissioni, ha raccontato l’accaduto affermando
che a fronte di un forte momento di rottura di poter capire il perché
delle dimissioni dei tre colleghi. Per questo ha preannunciato il
proprio voto favorevole alle dimissioni se non fossero ritirate.
Giuseppe
Detomas (Ual), presidente della
IV Commissione, si è detto dispiaciuto dell’atteggiamento da lui
assunto, che – ha riconosciuto – “potrebbe essere stato sopra
le righe”. Ha ribadito di aver scritto una nota in cui ha chiesto
scusa ai consiglieri. Si è detto anche dispiaciuto del fatto che
l’episodio abbia rovinato il clima positivo creatosi fino a quel
momento. Detomas ha anche preannunciato una riunione sull’argomento
con i colleghi di maggioranza e magari anche con tutta la
commissione. Non volendo essere lui l’elemento che turba le
relazioni, si è detto disposto a fare un passo indietro.
Claudio
Civettini (CT) ha suggerito,
per migliorare la situazione, che nelle Commissioni le minoranze
siano maggioranza come nell’ufficio di presidenza del Consiglio
provinciale, e di prevedere riprese in streaming all’interno di
questi organismi. A suo avviso il problema è infatti come rendere
proficuo il lavoro delle alle Commissioni, dove la maggioranza
prevale sempre e manca invece un vero confronto.
Giacomo
Bezzi (FI) ha proposto di fare
come lui che ha scelto di non votare mai durante i lavori in
Commissione, giudicate “bulgare”. Questi organismi andrebbero
gestiti in termini più armonici perché siano il luogo in cui tutti
i consiglieri anche di minoranza possono portare il loro contributo
per migliorare tutte le iniziative politiche.
Claudio
Cia (Misto) ha confermato di
non voler ritirare le dimissioni sia per solidarietà al collega
Kaswalder sia perché in queste Commissioni ci si sente delle
comparse. Meglio allora partecipare senza votare per non illudersi
che il risultato finale cambi.