Giornale Online
25/01/2018 - Documenti e Interventi
Il presidente del Consiglio provinciale sottolinea l'attualità della Giornata della Memoria
Non dimenticare la Shoah, contro i populismi xenofobi e la propaganda di chi parla ancora di "razza"
Il 27 gennaio, 73° anniversario dell'ingresso delle truppe sovietiche nel lager di Auschwitz
Il presidente del Consiglio provinciale sottolinea l'attualità della Giornata della Memoria
Non dimenticare la Shoah, contro i populismi xenofobi e la propaganda di chi parla ancora di "razza"
Il 27 gennaio, 73° anniversario dell'ingresso delle truppe sovietiche nel lager di Auschwitz
Il puntuale appuntamento con
la storia più tragica del “secolo breve” ritorna a riempire le
pagine dei giornali ed i luoghi del pubblico incontro, in occasione
del 27 gennaio che ricorda l’ingresso delle truppe sovietiche nel
lager di Auschwitz. Eppure, ormai da qualche tempo, quella Memoria
appare sempre più in difficoltà nel trasmettere i valori della sua
essenza più profonda, nel contrastare il rifiorire di movimenti e
gruppi che si richiamano espressamente al nazismo e nel farsi voce
viva capace di parlare soprattutto alle giovani generazioni.
E’ in questa dimensione e
per tali ragioni che lo sforzo delle Istituzioni democratiche deve
farsi, ogni anno di più, costante, continuo e capillare, affinchè
non venga solo narrata la somma delle tragiche vicende singole o
collettive delle vittime delle dittature nazi-fasciste, ma ogni
giorno venga trasmessa quella cultura del dialogo, della tolleranza,
del reciproco rispetto e del rifiuto dell’antisemitismo quale
genesi di ogni razzismo, che stanno alla base di qualsiasi progresso
civile.
Nel paradigma della Shoah si
raccoglie infatti tutta la somma di quegli odii, di quei pregiudizi e
di quelle violenze che oggi paiono ritrovare alimento dentro le
ricette dei facili populismi xenofobi; dentro le propagande che
parlano ancora di “razza”; dentro la ricerca del “colpevole
unico” di tutti i mali che ci affliggono: ottant’anni fa gli
ebrei ed oggi altre disperazioni che fuggono da guerre e miserie.
Cambiano le vittime, ma non le ideologie che le producono e sono
proprio quelle ideologie che la Cultura, la Conoscenza e la Memoria
debbono sconfiggere, con l’impegno quotidiano di ognuno di noi.
Il Presidente del Consiglio
provinciale
Bruno
Dorigatti
Trento
25 gennaio 2018