Dal Consiglio provinciale
Approvata in aula la manovra finanziaria 2018
Con il voto sulla legge di stabilità. Le dichiarazioni finali
Il
Consiglio provinciale ha concluso la lunga sessione di lavori
dedicata alla manovra finanziaria Pat per il 2018, durata sei giorni.
Alle ore 15.50 l’aula ha approvato con 22 sì e 10 no il d.d.l. 223
con la legge di stabilità provinciale, dopo avere affrontato 36
articoli e 95 emendamenti “sopravvissuti” alla fase
dell’ostruzionismo. A seguire è stato approvato anche il ddl 224
con il testo tecnico del bilancio preventivo.
Dichiarazioni
di voto finali.
Rodolfo
Borga: sottolineo sul piano politico che la maggioranza ha votato
la manovra del presidente Rossi, ma non è riuscita a chiarire se
questo significa anche sostenere la prospettiva del suo secondo
mandato. Sono soddisfatto per lo stanziamento a favore dei centri
storici, che chiedevo da due manovre finanziarie a questa parte.
Resto contrario a molte norme approvate e ritengo poi che occorreva
intervenire per cassare l’attuale sistema dell’Icef.
Nerio
Giovanazzi: tenue soddisfazione per gli emendamenti accolti.
Luca
Giuliani: manovra espansiva, che
sarà benefica per il settore edile grazie alle contribuzioni
prospettate in compensazione fiscale, misura che da tempo auspicavo.
Claudio
Civettini: sono
soddisfatto perché su
diversi temi - appalti, anziani, coniugi separati – c’è stata
positiva risposta del governo provinciale. Molto deluso invece per la
mancata misura a favore di val d’Algone.
Massimo
Fasanelli: l’auspicio è che
tutte le misure adottate in legge vengano ora attuate, in modo da
immettere risorse sul mercato e movimentare l’economia.
Walter
Kaswalder: grazie a
tutta la struttura consiliare che ci ha supportato nel lavoro di
questi sei giorni.
Maurizio
Fugatti: voto contro, anche se
qualche miglioria si è ottenuta in aula su questa manovra.
Sottolineo che si tocca il picco massimo di spesa corrente per la
Provincia, con una manovra smaccatamente elettorale che
spende ora le risorse risparmiate negli ultimi due o tre anni proprio
per il colpo di teatro in vista del voto provinciale.
Claudio
Cia: grazie anche
per l’ottimo lavoro svolto
dai giornalisti dell’Ufficio stampa consiliare.
Ugo
Rossi:manovra elettorale sì,
nel senso che adempie in pieno alle promesse elettorali fatte cinque
anni fa. Sulla spesa corrente segnalo che nel corso della legislatura
è calata e che si attesta sugli stessi livelli della Provincia di
Bolzano. Ringrazio il
presidente Dorigatti e l’assessore Gilmozzi che ci hanno consentito
di superare bene questo lungo e complesso lavoro d’aula. Grazie
alla dirigente Deanesi, pare che il suo sia stato l’ultimo bilancio
seguito per l’ente Provincia.
Bruno
Dorigatti: credo che il
Consiglio stia lanciando un buon messaggio alla comunità, usciamo di
qui con soddisfazione.
L’esame
dell’articolato del ddl 223.
Art.
3 (Imis):
Civico
ha ringraziato – anche i colleghi cosottoscrittori - per
l’accoglimento del proprio emendamento che porta un’esenzione
Imis per le cooperative sociali di tipo B (inserimento soggetti
svantaggiati).
Sì
anche a un emendamento Cia per l’esenzione a favore di chi mette a
disposizione immobili per le organizzazioni di volontariato (non ha
votato Bezzi, per possibile interesse diretto alla norma).
Tonina
soddisfatto per lo sgravio a favore di immobili strumentali
all’agricoltura.
Art.
4
Bezzi
ha lamentato che è stata respinta la proposta di finanziare 300
metri di strada da mettere in sicurezza in valle di Sole tra Piano di
Commezzadura e Mezzana.
Art.
6 (sicurezza urbana)
Sì
all’em. Bottamedi che stanzia 50.000 euro all’anno per 3 anni per
l’interconnessione tra radio delle polizie locali, centrale unica
di emergenza e vigili del fuoco.
L’em.
Plotegher-Borgonovo Re garantisce fondi per la valorizzazione delle
politiche integrate di polizia urbana, fondate su progetti di
risoluzione dei conflitti urbani.
L’em.
Cia dà invece agli agenti di polizia locale un equo indennizzo per
degenze legate a cause di servizio.
Approvato
anche un em. Degasperi per la promozione della cultura della
partecipazione civica diffusa nei territori.
Art.
8 (personale pubblico)
Sì
all’em. Fugatti sul tema dei medici di base: si stanzia 500 mila
euro annui per 4 anni, come incentivi ai medici stessi per
convincerli a concedere la necessaria deroga per l’assunzione nel
loro territorio di nuovi colleghi nonostante non tutti quelli in
servizio abbiano raggiunto il massimo numero di pazienti.
Art.
15 (assunzione di giovani)
Sì
a un em. Kaswalder per dare spazio alle minoranze consiliari nei cda
degli Istituti mocheno e cimbro.
Art.
16 (alternanza scuola-lavoro)
Ritirato
– grazie agli impegni assunti dall’assessore competente - l’em.
Civettini per assicurare il coordinamento della raccolta dei bambini
con lo scuolabus laddove vi sono nuclei sparsi con pochi elementi (ad
es. a Ronchi di Ala).
Art.
17 (stabilizzazione docenti scuola statale)
Stabilizzazioni
“a pettine” anticipate dal 2019-2020 al 2018 grazie all’em.
Maestri-Bottamedi-Fugatti e altri.
Art.
19 (ricerca scientifica)
Sì
a un em. Civettini sul tema dei brevetti derivanti da attività di
ricerca (stanziamento di 100 mila euro).
Art.
20 (sport)
No
all’em. Bezzi sul tema delle malattie rare e della sensibilità
chimica multipla (tema che il consigliere ha nuovamente raccomandato
in aula all’assessore Zeni).
Art.
21 (politiche sociali)
Sì
agli em. Civettini sul coinvolgimento dei circoli anziani e sul
riconoscimento di servizi anche ai coniugi separati.
Sì
all’em. Giuliani con 100.000 euro per i distretti dell’economia
solidale.
No
a em. Cia per gli anziani assistiti a domicilio che necessitano di
ausili e telesoccorso.
Art.
23 (casa e Itea)
Sì
a em. Fasanelli che prevede di non far pagare l’affitto di immobili
pubblici a cooperative sociali ed enti senza scopo di lucro.
E’
stato respinto (12 sì, 12 no, con un malinteso in maggioranza nella
fase di votazione) un em. Plotegher a beneficio dei servizi sociali
territoriali.
Sì
a un em. Ossanna e a un secondo em. Plotegher.
Art.
25 (benessere familiare)
Sì
a em. Civettini (la mancata vaccinazione non comporta l’esclusione
dai buoni di servizio). Ancora sì a Civettini sui prestiti concessi
anche a genitori seprati o divorziati,
sì
infine a em. Plotegher sull’analisi di impatto delle politiche
pubbliche sulle relazioni familiari.
Art.
28 bis (ricettività turistica)
E’
stato introdotto con em. Rossi e prevede premi nelle agevolazioni
sulla legge degli incentivi alle imprese, per quelle che ottengono la
denominazione aggiuntiva.
Art.
29 (incentivi alle imprese)
Sì
a un em. Fugatti sul tema del collegamento Primiero-Rolle: si prevede
che Trentino Sviluppo spa possa eseguire l’opera con totale
finanziamento provinciale. Soddisfatto anche Bezzi. Il presidente
Rossi ha respinto la frase di Bezzi sulle divisioni Patt-Upt riguardo
alla gestione di passo Rolle e ha rivendicato i programmi e i
sostanziosi stanziamenti – non le “briciole” di cui aveva
parlato Bezzi - per il Primiero e San Martino di Castrozza.
Art.
30 bis
Lo
ha proposto Fugatti con Bezzi come misura sperimentale per
incentivare il rientro in Trentino degli emigrati all’estero da
almeno dieci anni (si punta al rientro di laureati e ottime
professionalità uscite dal Paese per trovare lavoro e carriera).
Stanziamento: 300 mila euro. L’emendamento è stato approvato
all’unanimità.
Art.
31 (recupero centri storici)
Ritirato
un em. Plotegher che
prevedeva di consentire
contributi per il
risanamento interno delle case abitate da anziani, onde evitare
possibili incidenti domestici. Il presidente Rossi ha infatti
spiegato che la scorsa notte è stato previsto uno stanziamento
ulteriore di 10 milioni di euro per i centri storici, che di fatto
soddisfa già l’esigenza indicata dalla consigliera.
Art.
32 (foreste)
Approvati
tra l’altro un em. Giovanazzi e due em. Fugatti.
Art.
33 (demanio idrico e canoni)
Sì
a un em. Detomas sui soggetti esentati dal canone per l’uso
dell’acqua.
Art.
34 (energia)
Respinto
l’em. Civettini-Giovanazzi dedicato all’elettrificazione nelle
aree decentrate e turistiche. Lo spunto veniva dalla vicenda delle
case tuttora senza allacciamento elettrico in val d’Algone, di cui
si occupò anche Striscia la notizia. Ha votato a favore Tonina.
Art.
35 (disposizioni finanziarie)
Ecco
in sintesi le poste di bilancio spostate per effetto di emendamenti
accolti in aula.
500.000
euro per le case di cura private: Giovanazzi-Civettini:
150
mila cultura: Maestri.
100
mila cultura: Civico.
1
milione strutture sportive: De Godenz.
400
mila associazioni sportive: Borga.
10
milioni centri storici: tutti i gruppi.
500
mila agricoltura: De Godenz.
4,3
milioni reddito di attivazione, Agenzia del Lavoro: Rossi.
200
mila per le malghe: Kaswalder.
100
mila per il parco agricolo del Garda: Degasperi.
100
mila per lo studio della ferrovia Rovereto-Riva: Degasperi.
500
mila disagio sociale: Bezzi.
1,5
milioni case di riposo, 600 mila sgravio Imis per edifici agricoli
strumentali, 2,5 milioni per il servizio postali: Rossi.
La legge collegata approvata al temine della mattinata.
Accordo
raggiunto dai capigruppo con Degasperi nella notte, decisione
condivisa di concludere i lavori oggi alle 16.00, superato
l’ostruzionismo e approvata la legge collegata. Iniziato l’esame
della legge di stabilità.
Alle
11.50 il Consiglio provinciale ha approvato
in aula con 20
voti a favore e 11 contrari la
legge collegata
alla manovra
finanziaria 2018 proposta dalla Giunta. A
questo punto i lavori sono stati sospesi per un’ora (ma
erano già stati interrotti poco prima delle 11.00) dal
presidente Dorigatti, e riprenderanno quindi alle 13.00, per
permettere agli uffici di predisporre per tutti i consiglieri le
copie degli emendamenti concordati dalle minoranze con l’esecutivo,
e successivamente riscritti,
sulla legge di stabilità, che è la seconda del “pacchetto
bilancio”.
A
sbloccare la situazione che stanotte
fino a tarda ora sembrava preludere a tempi
lunghi a causa dei tanti
emendamenti ostruzionistici lasciati in
campo da Filippo Degasperi (5 stelle), è stato l’accordo
raggiunto prima
della sospensione dei lavori, alle 3.00,
dai capigruppo,
lui compreso,
quando non era stato ancora approvato
l’articolo 11 (in tutto la collegata ne ha 29). Accordo
illustrato dal
presidente Dorigatti una volta rientrati in
aula alle 9.00. In
sostanza Degasperi, condividendo
la volontà unanime di concludere l’esame dei tre ddl della manovra
arrivando al voto finale del bilancio
entro le 16.00 di oggi, ha deciso di
rinunciare progressivamente ai
suoi circa 3.000 emendamenti ostruzionistici annunciando che avrebbe
indicato articolo per articolo
quali ritirare e quelli
di sostanza da mantenere. Scelta
che stamane ha permesso di accelerare di
molto l’esame della collegata. A quel punto infatti rimanevano solo
i pochi emendamenti rimasti e
presentati oltre che da Degasperi anche degli altri consiglieri di
minoranza e della Giunta, alcuni dei quali approvati senza
discussione perché concordati già
nella serata di ieri.
Via
libera agli emendamenti di De Godenz sull’utilizzo alberghiero
delle seconde case.
Tra
gli emendamenti più significativi che hanno ottenuto il via libera
in aula, i tre proposti da De Godenz (Upt) per
modificare l’articolo 18 riguardante
la ricettività turistica, approvato con 19
sì, 9 no e un astenuto. Su questa norma,
che apre agli
alberghi la possibilità di incorporare
nell’offerta ricettiva anche i posti
letto di seconde case private,
il consigliere ha chiesto e ottenuto dal
Consiglio tre modifiche, una delle quali
era stata respinta in Commissione (e per questo De Godenz aveva
preferito ritirare le altre due). Il primo
emendamento prevede che
le dipendenze ricettive non debbano distare dall’albergo, nella
stessa impresa turistica, più di 750 metri. Vale la distanza del
percorso pedonale più breve. I Comuni possono autorizzare distanze
maggiori fino a 1.500 metri. Il
secondo
emendamento di De Godenz stabilisce
che
«il numero dei posti letto collocati negli alloggi a uso turistico
non possa superare il 30% dei posti letto collocati nelle unità
abitative dell’esercizio alberghiero». Infine
con un terzo emendamento De Godenz ha ottenuto di ridurre dal 50% al
20% la
percentuale degli spazi comuni che le aziende ricettive devono
obbligatoriamente ampliare in relazione ai nuovi posti letto attivi
presso gli alloggi ad uso turistico.
Da
segnalare anche un emendamento all’articolo 20, accolto dall’aula
e proposto da Borga (ma presentato da Giovanazzi perché il
capogruppo di CT aveva esaurito il tempo per intervenire), che
permette di transitare con le motoslitte anche in zone vietate solo
ai fini dell’ottenimento del patentino per la guida. In tal modo si
abilitano all’utilizzo di questi mezzi alcuni soggetti che
potrebbero rivelarsi utili in caso di emergenza. Civettini
sull’articolo 26 sui contratti pubblici ha ricordato un emendamento
concordato con la maggioranza per la valutazione anche delle
emissioni di anidride carbonica nei trasporti per le forniture.
“Questo potrebbe mettere le aziende trentine nelle condizioni di
acquisire appalti importanti”.
Iniziato
l’esame degli articoli della legge di stabilità.
Dopo
una sospensione chiesta e ottenuta dal presidente Rossi per
permettere di predisporre gli emendamenti concordati ieri sera con le
minoranze al secondo provvedimento della finanziaria, il 223 (“legge
di stabilità”) e la sottoscrizione delle nuove proposte di
modifica scaturite dall’intesa, il Consiglio ha iniziato in aula
l’esame del testo, che coi i suoi 36 articoli è anche il più
corposo della manovra.