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22/12/2017 - In aula o in commissione

Approvata in aula la manovra finanziaria 2018

Dal Consiglio provinciale

Approvata in aula la manovra finanziaria 2018

Con il voto sulla legge di stabilità. Le dichiarazioni finali

Approvata in aula la manovra finanziaria 2018

​​Il Consiglio provinciale ha concluso la lunga sessione di lavori dedicata alla manovra finanziaria Pat per il 2018, durata sei giorni. Alle ore 15.50 l’aula ha approvato con 22 sì e 10 no il d.d.l. 223 con la legge di stabilità provinciale, dopo avere affrontato 36 articoli e 95 emendamenti “sopravvissuti” alla fase dell’ostruzionismo. A seguire è stato approvato anche il ddl 224 con il testo tecnico del bilancio preventivo.



Dichiarazioni di voto finali.

Rodolfo Borga: sottolineo sul piano politico che la maggioranza ha votato la manovra del presidente Rossi, ma non è riuscita a chiarire se questo significa anche sostenere la prospettiva del suo secondo mandato. Sono soddisfatto per lo stanziamento a favore dei centri storici, che chiedevo da due manovre finanziarie a questa parte. Resto contrario a molte norme approvate e ritengo poi che occorreva intervenire per cassare l’attuale sistema dell’Icef.


Nerio Giovanazzi: tenue soddisfazione per gli emendamenti accolti.


Luca Giuliani: manovra espansiva, che sarà benefica per il settore edile grazie alle contribuzioni prospettate in compensazione fiscale, misura che da tempo auspicavo.


Claudio Civettini: sono soddisfatto perché su diversi temi - appalti, anziani, coniugi separati – c’è stata positiva risposta del governo provinciale. Molto deluso invece per la mancata misura a favore di val d’Algone.


Massimo Fasanelli: l’auspicio è che tutte le misure adottate in legge vengano ora attuate, in modo da immettere risorse sul mercato e movimentare l’economia.


Walter Kaswalder: grazie a tutta la struttura consiliare che ci ha supportato nel lavoro di questi sei giorni.


Maurizio Fugatti: voto contro, anche se qualche miglioria si è ottenuta in aula su questa manovra. Sottolineo che si tocca il picco massimo di spesa corrente per la Provincia, con una manovra smaccatamente elettorale che spende ora le risorse risparmiate negli ultimi due o tre anni proprio per il colpo di teatro in vista del voto provinciale.


Claudio Cia: grazie anche per l’ottimo lavoro svolto dai giornalisti dell’Ufficio stampa consiliare.


Ugo Rossi:manovra elettorale sì, nel senso che adempie in pieno alle promesse elettorali fatte cinque anni fa. Sulla spesa corrente segnalo che nel corso della legislatura è calata e che si attesta sugli stessi livelli della Provincia di Bolzano. Ringrazio il presidente Dorigatti e l’assessore Gilmozzi che ci hanno consentito di superare bene questo lungo e complesso lavoro d’aula. Grazie alla dirigente Deanesi, pare che il suo sia stato l’ultimo bilancio seguito per l’ente Provincia.


Bruno Dorigatti: credo che il Consiglio stia lanciando un buon messaggio alla comunità, usciamo di qui con soddisfazione.



L’esame dell’articolato del ddl 223.

Art. 3 (Imis):

Civico ha ringraziato – anche i colleghi cosottoscrittori - per l’accoglimento del proprio emendamento che porta un’esenzione Imis per le cooperative sociali di tipo B (inserimento soggetti svantaggiati).

Sì anche a un emendamento Cia per l’esenzione a favore di chi mette a disposizione immobili per le organizzazioni di volontariato (non ha votato Bezzi, per possibile interesse diretto alla norma).

Tonina soddisfatto per lo sgravio a favore di immobili strumentali all’agricoltura.


Art. 4

Bezzi ha lamentato che è stata respinta la proposta di finanziare 300 metri di strada da mettere in sicurezza in valle di Sole tra Piano di Commezzadura e Mezzana.


Art. 6 (sicurezza urbana)

Sì all’em. Bottamedi che stanzia 50.000 euro all’anno per 3 anni per l’interconnessione tra radio delle polizie locali, centrale unica di emergenza e vigili del fuoco.

L’em. Plotegher-Borgonovo Re garantisce fondi per la valorizzazione delle politiche integrate di polizia urbana, fondate su progetti di risoluzione dei conflitti urbani.

L’em. Cia dà invece agli agenti di polizia locale un equo indennizzo per degenze legate a cause di servizio.

Approvato anche un em. Degasperi per la promozione della cultura della partecipazione civica diffusa nei territori.


Art. 8 (personale pubblico)

Sì all’em. Fugatti sul tema dei medici di base: si stanzia 500 mila euro annui per 4 anni, come incentivi ai medici stessi per convincerli a concedere la necessaria deroga per l’assunzione nel loro territorio di nuovi colleghi nonostante non tutti quelli in servizio abbiano raggiunto il massimo numero di pazienti.


Art. 15 (assunzione di giovani)

Sì a un em. Kaswalder per dare spazio alle minoranze consiliari nei cda degli Istituti mocheno e cimbro.


Art. 16 (alternanza scuola-lavoro)

Ritirato – grazie agli impegni assunti dall’assessore competente - l’em. Civettini per assicurare il coordinamento della raccolta dei bambini con lo scuolabus laddove vi sono nuclei sparsi con pochi elementi (ad es. a Ronchi di Ala).


Art. 17 (stabilizzazione docenti scuola statale)

Stabilizzazioni “a pettine” anticipate dal 2019-2020 al 2018 grazie all’em. Maestri-Bottamedi-Fugatti e altri.


Art. 19 (ricerca scientifica)

Sì a un em. Civettini sul tema dei brevetti derivanti da attività di ricerca (stanziamento di 100 mila euro).


Art. 20 (sport)

No all’em. Bezzi sul tema delle malattie rare e della sensibilità chimica multipla (tema che il consigliere ha nuovamente raccomandato in aula all’assessore Zeni).


Art. 21 (politiche sociali)

Sì agli em. Civettini sul coinvolgimento dei circoli anziani e sul riconoscimento di servizi anche ai coniugi separati.

Sì all’em. Giuliani con 100.000 euro per i distretti dell’economia solidale.

No a em. Cia per gli anziani assistiti a domicilio che necessitano di ausili e telesoccorso.

Art. 23 (casa e Itea)

Sì a em. Fasanelli che prevede di non far pagare l’affitto di immobili pubblici a cooperative sociali ed enti senza scopo di lucro.

E’ stato respinto (12 sì, 12 no, con un malinteso in maggioranza nella fase di votazione) un em. Plotegher a beneficio dei servizi sociali territoriali.

Sì a un em. Ossanna e a un secondo em. Plotegher.


Art. 25 (benessere familiare)

Sì a em. Civettini (la mancata vaccinazione non comporta l’esclusione dai buoni di servizio). Ancora sì a Civettini sui prestiti concessi anche a genitori seprati o divorziati,

sì infine a em. Plotegher sull’analisi di impatto delle politiche pubbliche sulle relazioni familiari.

Art. 28 bis (ricettività turistica)

E’ stato introdotto con em. Rossi e prevede premi nelle agevolazioni sulla legge degli incentivi alle imprese, per quelle che ottengono la denominazione aggiuntiva.


Art. 29 (incentivi alle imprese)

Sì a un em. Fugatti sul tema del collegamento Primiero-Rolle: si prevede che Trentino Sviluppo spa possa eseguire l’opera con totale finanziamento provinciale. Soddisfatto anche Bezzi. Il presidente Rossi ha respinto la frase di Bezzi sulle divisioni Patt-Upt riguardo alla gestione di passo Rolle e ha rivendicato i programmi e i sostanziosi stanziamenti – non le “briciole” di cui aveva parlato Bezzi - per il Primiero e San Martino di Castrozza.


Art. 30 bis

Lo ha proposto Fugatti con Bezzi come misura sperimentale per incentivare il rientro in Trentino degli emigrati all’estero da almeno dieci anni (si punta al rientro di laureati e ottime professionalità uscite dal Paese per trovare lavoro e carriera). Stanziamento: 300 mila euro. L’emendamento è stato approvato all’unanimità.


Art. 31 (recupero centri storici)

Ritirato un em. Plotegher che prevedeva di consentire contributi per il risanamento interno delle case abitate da anziani, onde evitare possibili incidenti domestici. Il presidente Rossi ha infatti spiegato che la scorsa notte è stato previsto uno stanziamento ulteriore di 10 milioni di euro per i centri storici, che di fatto soddisfa già l’esigenza indicata dalla consigliera.


Art. 32 (foreste)

Approvati tra l’altro un em. Giovanazzi e due em. Fugatti.


Art. 33 (demanio idrico e canoni)

Sì a un em. Detomas sui soggetti esentati dal canone per l’uso dell’acqua.


Art. 34 (energia)

Respinto l’em. Civettini-Giovanazzi dedicato all’elettrificazione nelle aree decentrate e turistiche. Lo spunto veniva dalla vicenda delle case tuttora senza allacciamento elettrico in val d’Algone, di cui si occupò anche Striscia la notizia. Ha votato a favore Tonina.

Art. 35 (disposizioni finanziarie)

Ecco in sintesi le poste di bilancio spostate per effetto di emendamenti accolti in aula.

500.000 euro per le case di cura private: Giovanazzi-Civettini:

150 mila cultura: Maestri.

100 mila cultura: Civico.

1 milione strutture sportive: De Godenz.

400 mila associazioni sportive: Borga.

10 milioni centri storici: tutti i gruppi.

500 mila agricoltura: De Godenz.

4,3 milioni reddito di attivazione, Agenzia del Lavoro: Rossi.

200 mila per le malghe: Kaswalder.

100 mila per il parco agricolo del Garda: Degasperi.

100 mila per lo studio della ferrovia Rovereto-Riva: Degasperi.

500 mila disagio sociale: Bezzi.

1,5 milioni case di riposo, 600 mila sgravio Imis per edifici agricoli strumentali, 2,5 milioni per il servizio postali: Rossi.


La legge collegata approvata al temine della mattinata.

Accordo raggiunto dai capigruppo con Degasperi nella notte, decisione condivisa di concludere i lavori oggi alle 16.00, superato l’ostruzionismo e approvata la legge collegata. Iniziato l’esame della legge di stabilità.


Alle 11.50 il Consiglio provinciale ha approvato in aula con 20 voti a favore e 11 contrari la legge collegata alla manovra finanziaria 2018 proposta dalla Giunta. A questo punto i lavori sono stati sospesi per un’ora (ma erano già stati interrotti poco prima delle 11.00) dal presidente Dorigatti, e riprenderanno quindi alle 13.00, per permettere agli uffici di predisporre per tutti i consiglieri le copie degli emendamenti concordati dalle minoranze con l’esecutivo, e successivamente riscritti, sulla legge di stabilità, che è la seconda del “pacchetto bilancio”.


A sbloccare la situazione che stanotte fino a tarda ora sembrava preludere a tempi lunghi a causa dei tanti emendamenti ostruzionistici lasciati in campo da Filippo Degasperi (5 stelle), è stato l’accordo raggiunto prima della sospensione dei lavori, alle 3.00, dai capigruppo, lui compreso, quando non era stato ancora approvato l’articolo 11 (in tutto la collegata ne ha 29). Accordo illustrato dal presidente Dorigatti una volta rientrati in aula alle 9.00. In sostanza Degasperi, condividendo la volontà unanime di concludere l’esame dei tre ddl della manovra arrivando al voto finale del bilancio entro le 16.00 di oggi, ha deciso di rinunciare progressivamente ai suoi circa 3.000 emendamenti ostruzionistici annunciando che avrebbe indicato articolo per articolo quali ritirare e quelli di sostanza da mantenere. Scelta che stamane ha permesso di accelerare di molto l’esame della collegata. A quel punto infatti rimanevano solo i pochi emendamenti rimasti e presentati oltre che da Degasperi anche degli altri consiglieri di minoranza e della Giunta, alcuni dei quali approvati senza discussione perché concordati già nella serata di ieri.


Via libera agli emendamenti di De Godenz sull’utilizzo alberghiero delle seconde case.


Tra gli emendamenti più significativi che hanno ottenuto il via libera in aula, i tre proposti da De Godenz (Upt) per modificare l’articolo 18 riguardante la ricettività turistica, approvato con 19 sì, 9 no e un astenuto. Su questa norma, che apre agli alberghi la possibilità di incorporare nell’offerta ricettiva anche i posti letto di seconde case private, il consigliere ha chiesto e ottenuto dal Consiglio tre modifiche, una delle quali era stata respinta in Commissione (e per questo De Godenz aveva preferito ritirare le altre due). Il primo emendamento prevede che le dipendenze ricettive non debbano distare dall’albergo, nella stessa impresa turistica, più di 750 metri. Vale la distanza del percorso pedonale più breve. I Comuni possono autorizzare distanze maggiori fino a 1.500 metri. Il secondo emendamento di De Godenz stabilisce che «il numero dei posti letto collocati negli alloggi a uso turistico non possa superare il 30% dei posti letto collocati nelle unità abitative dell’esercizio alberghiero». Infine con un terzo emendamento De Godenz ha ottenuto di ridurre dal 50% al 20% la percentuale degli spazi comuni che le aziende ricettive devono obbligatoriamente ampliare in relazione ai nuovi posti letto attivi presso gli alloggi ad uso turistico.

Da segnalare anche un emendamento all’articolo 20, accolto dall’aula e proposto da Borga (ma presentato da Giovanazzi perché il capogruppo di CT aveva esaurito il tempo per intervenire), che permette di transitare con le motoslitte anche in zone vietate solo ai fini dell’ottenimento del patentino per la guida. In tal modo si abilitano all’utilizzo di questi mezzi alcuni soggetti che potrebbero rivelarsi utili in caso di emergenza. Civettini sull’articolo 26 sui contratti pubblici ha ricordato un emendamento concordato con la maggioranza per la valutazione anche delle emissioni di anidride carbonica nei trasporti per le forniture. “Questo potrebbe mettere le aziende trentine nelle condizioni di acquisire appalti importanti”.


Iniziato l’esame degli articoli della legge di stabilità.


Dopo una sospensione chiesta e ottenuta dal presidente Rossi per permettere di predisporre gli emendamenti concordati ieri sera con le minoranze al secondo provvedimento della finanziaria, il 223 (“legge di stabilità”) e la sottoscrizione delle nuove proposte di modifica scaturite dall’intesa, il Consiglio ha iniziato in aula l’esame del testo, che coi i suoi 36 articoli è anche il più corposo della manovra.