Il presidente del Consiglio Dorigatti incontra Aleida Guevara per la prima volta in Trentino
La libertà e la solidarietà vanno costruite tutti i giorni
In allegato, documento e foto
Aleida
Guevara,
figlia del Che, per la prima volta in Trentino per un progetto di
cooperazione internazionale in ambito sanitario, ha incontrato
stamane
il
Presidente del consiglio provinciale Bruno
Dorigatti.
La
prima visita di Guevara a Trento è stata organizzata
dalle
associazioni Italia-Cuba e Filo Rosso che da anni svolgono progetti
a Cuba con partner locali cofinanziati dalla Provincia e dalla
Regione
(si veda allegato).
Un'accoglienza
"nel
palazzo della democrazia e della libertà, simbolo dell'autonomia
trentina"
avvenuta con grande piacere, ha detto Dorigatti, .
Un
incontro istituzionale che è anche un'occasione d'informazione e di
conoscenza della storia e dell'attualità del suo paese ed
ha un
forte valore politico e umano .
Il
Presidente ha ricordato il degrado registrato nella sua recente
visita a Cuba, insieme all'ammirazione per il popolo cubano che sa
conservare allegria e dignità, dopo anni e anni di embrago.
Guevara ha spiegato le
motivazioni della
sua visita: raccogliere
fondi per un ospedale di Cordoba che Cuba ha donato al popolo
argentino e che deve fare i conti con la nuova presidenza di Mauricio
Macri, che pone ostacoli a qualsiasi cosa venga da Cuba. "Un
ospedale dove le operazioni sono gratuite, un presidio che vogliamo
salvare e che è il nostro modo per dimostrare che "si,
se puede!".
"La
libertà e la solidarietà vanno costruite tutti i giorni",
ha detto Dorigatti citando
Calamandrei ed
ha commentato che il diritto alla salute e all'istruzione devono
essere diritti di tutti, che i valori da perseguire sono quelli
dell'uguaglianza
e
della giustizia sociale.
E
poi, si è andati a ruota libera su
molti argomenti,
Trump, Obama, i rapporti con il governo argentino, le elezioni
presidenziali a Cuba del febbraio prossimo, la costituzione cubana e
la politica degli americani, anzi no, degli "statunitensi",
perché anche gli argentini sono di fatto anch'essi americani.
Un
incontro a tratti emozionante perché nell'entusiasmo e nella
fermezza
di
Aleida è inevitabile cercare il padre, simbolo carismatico
universale
della rivoluzione e della libertà. La
cui determinazione e passione la figlia sembra aver ereditato.