Consegnata alle figlie dal Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti
L'aquila di S.Venceslao alla memoria di Andrea Mascagni
Il
Presidente del Consiglio provinciale Bruno
Dorigatti
ha consegnato
nel pomeriggio venerdì in
una cerimonia tenutasi in Sala Depero, l'Aquila
di San Venceslao alla memoria del
sen. prof. Andrea
Mascagni
(San
Miniato, 7
agosto 1917-Trento,
8 febbraio
2004).
Il
prestigioso riconoscimento, nella
ricorrenza dei
cent'anni dalla nascita di
Mascagni,
è stato affidato
alle
figlie Lorenza
e Andreina, quale
atto
di omaggio alla
straordinaria personalità del
loro padre, uomo che
ha saputo sviluppare, nel
secolo appena trascorso, la
cultura musicale e non solo di questa terra. "La
splendida
scultura
del Maestro
Othmar Winkler"
ha detto Dorigatti, "è l'atto
di riconoscenza per un uomo, un artista, un intellettuale ed un
politico che tanto ha dato alla nostra terra".
Andrea
Mascagni, ha detto il Presidente, "fu interprete
totale del suo tempo, ma fu sopratutto un uomo di eccezionale
coerenza e di forte dirittura morale, rappresentando così un esempio
prezioso anche per un'epoca, come quella presente, dove proprio
questi valori sembrano talora scarseggiare, dentro come fuori dalla
politica".
In
questo senso appaiono chiare le ragioni dell'attribuzione di
questo prestigioso riconoscimento: "Mascagni
va indicato a noi stessi ed alle giovani generazioni"
ha concluso
"affinché
il suo insegnamento non si perda e la sua lezione umana e culturale
non abbia a diluirsi nel magma onnivoro della velocità, dove ogni
cosa sembra ormai smarrire il suo senso profondo".
Dopo
Dorigatti sono intervenuti il prof.
Vincenzo Calì e
il prof. Franco
Ballardini,
che hanno rispettivamente ripercorso la vita di Mascagni dal punto di
vista storico-politico e artistico-culturale facendo emergere il
profilo di un personaggio sensibile, attento e raffinato, con qualità
non comuni e di grande respiro europeo. Un uomo con un’ispirazione
politica profondamente democratica che seppe trasferire anche nella
cultura dove perseguì l’obiettivo della formazione critica del
cittadino e coniugò l’arte colta con quella popolare, passando
dalla composizione di opere originali alla raffinata armonizzazione
di opere popolari di valore sociale.
La
cerimonia è stata accompagnata dalle voci del Coro “Valsella”
di Borgo Valsugana, in memoria del generoso impegno profuso da
Mascagni anche a sostegno della crescita, valorizzazione e rilancio
della coralità trentina e di montagna. Oggi
diretto dal maestro Maurizio Zottele, il coro Valsella, al quale
Mascagni era particolarmente legato, ebbe la fortuna di lavorare con
lui e di cantare le sue armonizzazioni, alcune delle quali eseguite
in questa occasione dedicata alla sua memoria.
La
cerimonia si è conclusa con le
parole
commosse
della figlia Andreina,
che ha ricordato entrambi i genitori con profondo affetto e
riconoscenza e ringraziato il Presidente Dorigatti, l’amico Bruno
Ballardini, Vincenzo Calì e Franco Ballardini e tutti coloro che
hanno preso parte a questo momento di ricordo della figura del padre.
Andrea
Mascagni, il
politico, l’artista, l’uomo
Figlio
del musicista Mario e parente stretto del Maestro Pietro Mascagni,
Andrea
Mascagni arriva
nella nostra regione, al seguito del padre nominato direttore del
Liceo musicale di Bolzano. Compie
gli studi universitari in chimica a Bologna e si ritrova nel turbinio
della guerra, insieme a Nella Lilli, che diverrà poi la compagna
della sua vita. Convinto
antifascista, esponente
di spicco del Movimento resistenziale, Mascagni diventa un profondo
conoscitore della realtà regionale e dei rapporti fra i gruppi
etnico-linguistici tanto che, negli anni settanta, diviene uno
strenuo difensore dell’originalità europea dell’Università di
Trento, quale università dell’autonomia. Militante
del P.C.I., ricopre ruoli ed incarichi diversi, dapprima in Consiglio
comunale a Bolzano e poi nel
Senato della Repubblica, eletto nei Collegi regionali per ben tre
Legislature, ruolo
nel quale mantiene un
costante
impegno
personale e politico verso la ragioni dell'autonomia
speciale.
Musicista di chiara fama, si impegna anche sul versante sindacale
all’interno della C.G.I.L. e presiede il “Centro per l’Educazione
musicale e la Sociologia della Musica” dell’Università di
Trento, contribuendo in modo sostanziale al rilancio della cultura
musicale sul
territorio
e collaborando anche con il vasto pianeta della Coralità trentina e
di montagna, per la quale scrive ed arrangia molti brani.