Alla Prima Commissione
Presentate dal presidente Rossi le linee del bilancio 2018. Previsto un trend finanziario favorevole
Il
presidente della Provincia Ugo Rossi ha illustrato nel pomeriggio a
palazzo Trentini la nota di aggiornamento del Def, il documento di
economia e finanza nazionale del 2017, e le linee d'indirizzo della
manovra finanziaria della Pat per il 2018. Ad offrire l'opportunità
di questa "anteprima" sul bilancio di previsione per l'anno
prossimo, il cui esame impegnerà l'assemblea legislativa nei
prossimi due mesi, è stata la Prima Commissione del Consiglio
provinciale, presieduta da Mattia Civico.
Nel
Def pil trentino in crescita. Rossi ha ricordato che il Consiglio
dei ministri ha per ora licenziato solo linee guida sulla manovra di
stabilità e inviato un documento di sintesi alla Commissione europea
per verificare la compatibilità con le regole comunitarie. Quando
sarà resa nota la manovra finanziaria vera e propria anche con
l'indicazione delle risorse, anche la Provincia potrà precisare le
cifre del proprio bilancio. Per ora, sulla base delle bozze del
bilancio statale è stato possibile definire solo le linee guida
della manovra. "Questo – ha proseguito Rossi – sarà
l’ultimo bilancio della legislatura, perché quello successivo avrà
una logica tecnica conservativa e prudenziale". Sul Def il
presidente ha segnalato la previsione di un incremento dell'1,6% del
pil provinciale. Anche se più ottimisticamente con valutazioni a
livello statale si prevede per il Trentino una crescita dell’1,8,
la Provincia preferisce attenersi all’1,6%, che comunque evidenzia
una crescita del pil pari allo 0,7%. Il dato, ha osservato, è
importante dal punto di vista della fiducia, perché segnala che è
finalmente in atto un'uscita dalla crisi.
Trend
favorevole, pagamenti immediati. Il bilancio di previsione della
Provincia, ha aggiunto, si fonda su dati di trend della finanza
pubblica provinciale che possono contare all'inizio dell'anno
prossimo su accantonamenti favorevoli grazie al patto di garanzia e
alla "non vigenza" per tutto il 2018 del patto di
stabilità. Questo trend favorevole, ha precisato Rossi, "non
incide sullo stock di risorse disponibili ma è un elemento
importante grazie – ha anticipato – stiamo strutturando un piano
straordinario di pagamenti delle imprese da concentrare nei primi tre
mesi dell’anno prossimo". In tal modo le aziende potranno
disporre di più liquidità e immaginare così investimenti".
Incentivi
alle imprese. Sempre per le imprese, oltre ad incentivare le gli
investimenti di natura innovativa e sulle tecnologie, il presidente
ha spiegato che il bilancio 2018 utilizzerà agevolazioni sotto forma
di credito d'imposta per le attività che si dimostreranno virtuose
sul versante della "buona occupazione", quindi della
stabilizzazione dei rapporti di lavoro, favorendo ancora, in
particolare, quello giovanile e femminile. Saranno premiate anche le
imprese virtuose sul piano sociale in senso lato, che si metteranno
in gioco sul piano del welfare, agevolando la vita dei lavoratori con
i servizi rivolti ai dipendenti, ma soprattutto dimostrando di
coniugare sistema scolastico e formativo e mondo del lavoro con la
formula cosiddetta “duale”. In sostanza gli incentivi provinciale
favoriranno nel 2018 la promozione del "vero" apprendistato
che le nuove norme permettono di attivare evitando il rischio dello
sfruttamento degli studenti. Il lavoro nelle imprese sarà quindi
riconosciuto per i ragazzi come ore di scuola e la Provincia premierà
le aziende che utilizzeranno questo strumento. Come sempre con il
bilancio 2018, ha detto Rossi, "cercheremo di premiare anche i
docenti che si impegneranno ad organizzare quest'attività duale, con
cui la Provincia punta così a colmare il gap patito dal Trentino
rispetto all’Alto Adige e alla Mitteleuropa".
Viabilità
e trasporti. Sempre per valorizzare il sistema socio-economico,
la seconda linea del bilancio riguarda gli investimenti a carattere
strategico per le opere pubbliche. Il bilancio non rinvierà nessuna
delle opere pubbliche di maggior rilievo, "ma – non ha
nascosto il presidente – vi è anche spazio per effettuare
investimenti nel campo della viabilità anche minore e del
miglioramento dei servizi nel settore dei trasporti". Si punta
in particolare al potenziamento del settore rotabile. L'obiettivo è
sviluppare il trasporto pubblico realizzando entro tre anni un
servizio cadenzato in tutte le valli del Trentino con un autobus ogni
ora a favore degli studenti, dei pendolari ma anche del turismo. A
questi investimenti, ha proseguito Rossi, si collega il piano di
mobilità elettrica. C’è poi la volontà di assicurare in montagna
i servizi essenziali come quello postale. Puntiamo in tal senso a
convertire una quota di lavori socialmente utili in servizi al
territorio. Questo comporterà una crescita della spesa corrente, ma
si tratterà di servizi che si potranno considerare un investimento.
Edilizia.
Il presidente ha poi accennato alla volontà di destinare risorse
nel bilancio 2018 "che spingano il settore dell’edilizia",
incentivando le imprese più stabili e attrezzate che investano
soprattutto nei centri storici in attività sia di riqualificazione
energetica sia di abbellimento.
Casa.
Sul tema abitativo al posto dei tradizionali contributi saranno
potenziati gli strumenti di garanzia soprattutto a favore dei
giovani, attraverso risorse statali, il fondo prima casa e il
sostegno al mercato degli acquisti. "I contributi – ha
osservato Rossi – in passato hanno svolto una funzione importante
ma anche gonfiato i prezzi". Risorse provinciali andranno poi
all’Itea per rinnovare gli immobili di maggiori dimensioni dal
punto di vista dell'efficienza energetica e con effetti positivi
sugli affitti.
Turismo.
Il presidente ha evidenziato la volontà di premiare, con il bilancio
2018, chi a livello imprenditoriale saprà progettare l'utilizzo dei
posti letto nelle seconde case, da inserire nel circuito ricettivo e
da affiancare all'offerta alberghiera, naturalmente non con gli
stessi prezzi delle camere in hotel.
Agricoltura.
vi saranno risorse aggiuntive per fronteggiare il problema
delle gelate, anche perché oltre al deficit produttivo vi è anche
una questione occupazionale. Altri investimenti per il versante
irriguo potranno migliorare il risparmio della risorsa acqua.
Mobilità.
anche in questo caso con ulteriori risorse rispetto al passato si
punterà alla valorizzazione ambientale dei parchi, che potrebbero
aggiungere valore anche all’offerta turistica. Per l'ambiente vi
saranno investimenti per il paesaggio su aree prative da recuperare
sia all’utilizzo zootecnico sia a favore del turismo, coinvolgendo
nei lavori imprese locali.
Politiche
del lavoro. Il
focus sarà garantire all’Agenzia del lavoro il finanziamento al
nuovo programma per andare oltre la formazione standardizzata e
collegare la persona ad una prospettiva occupazionale. E vi saranno
incentivi sotto forma di credito d’imposta destinati alle imprese
che fanno formazione anche per i lavoratori in attività al loro
interno.
Coesione
sociale e famiglia. Da gennaio la Provincia finanzierà l’assegno
unico attraverso una riallocazione di risorse derivanti dallo sconto
sull’addizionale Irpef. Vi è poi la volontà di migliorare il
finanziamento alle Comunità di valle per il settore dell’assistenza
agli anziani, soprattutto sul versante del "non residenziale".
Anche le case di riposo beneficeranno di questo maggior
finanziamento, ma si punterà a ciò che sta prima
dell’istituzionalizzazione (co-hausing, assegni di cura, ecc.).
Politiche
a favore delle persone disabili. Accanto al mantenimento delle
risorse destinate ai bisogni educativi speciali (Bes), vi è la
volontà di rispondere con il bilancio anche alle esigenze di
supporto alle famiglie per le attività di riabilitazione che si
possono rivelare utili al miglioramento della qualità della vita. In
questo settore, ha avvertito il presidente, possono emergere
opportunità di lavoro e di reddito. E su questo punto Rossi ha
accennato alla volontà di "aggiungere risorse per finanziare un
primo progetto sperimentale che dia al Trentino una struttura
altamente specializzata per dare alle famiglie dei disabili tutte le
cure solitamente cercate fuori provincia (piscina, ginnastica di un
certo tipo, attività motorie). "Con una struttura specializzata
in questo campo, il Trentino potrebbe diventare attrattivo anche per
altri territori".
Sanità.
Sarà finanziato il fondo sanitario sia per la dotazione di nuovi
farmaci sia per l’entrata a regime di nuovi servizi come
protonterapia e i percorsi nascite.
Sport
e cultura. Vi è la necessità di finanziare i distretti
culturali previsti dalla nuova legge appena approvata e saranno
incentivate le sinergie tra sport e attività imprenditoriali, gli
eventi sportivi a carattere internazionale come il Giro d’Italia in
occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, valorizzando
l’asse culturale Trento-Rovereto (Muse, Mart, Campana dei caduti ed
enogastronomia).
Comuni.
"Incontreremo il Consiglio delle autonomia la settimana
prossima", ha preannunciato Rossi. "L’obiettivo è la non
necessità di aumentare i livelli di concorso al contenimento della
spesa. Si cederanno ai Comuni i 50 milioni per investimenti dopo i 70
dell’anno scorso. E si sosterrà la flessibilità nel turnover del
personale prestando un’attenzione maggiore ai piccoli Comuni.
Ancora: le risorse destinate ai Comuni serviranno alla formazione
della polizia urbana per la sicurezza e per il patrimonio edilizio
scolastico. Sarà finanziato un piano di monitoraggio per la messa in
sicurezza statica e antisismica degli edifici scolastici. I Comuni
potranno attivare un’immediata verifica con i tecnici e affrontare
i problemi che emergeranno. Vi sarà poi una quota di stabilizzazione
di lavoratori a tempo determinato nei Comuni, nelle case di riposto,
nell’Azienda sanitaria e in Provincia. Si sta perfezionando la
compatibilità economica per questo indirizzo politico: 40 milioni
per l’Apss, 60 per la Provincia, mentre su case di riposo e Comuni
si ragionerà con questi enti in modo mirato.
Contratti
e scuola. Vi è lo spazio per aprire sulle progressioni
verticali per attuare gli accordi, ma soprattutto vi è la
possibilità di arrivare al contratto della scuola. Approfittando
delle notizie positive a livello nazionale, puntiamo, come già
anticipato ai sindacati, a destinare una quota di risorse ad un
aumento contrattuale a carattere provinciale che si affianchi a
quello nazionale finalizzato a riconoscere alcune professionalità
(per l’aspetto linguistico e scuola-lavoro) che hanno comportato
aggravi di impegno. Risorse destinate anche alla stabilizzazione dei
docenti precari. Con il protocollo uno stock di risorse provinciali
si aggiungeranno quindi agli 85 euro nazionali. In attuazione
dell’ordine del giorno approvato nella scorsa finanziaria, si
valorizzeranno le persone che si sono già formate e che dentro le
graduatorie hanno diritto ad una priorità. Si strutturerò una norma
prendendo a modello la Provincia di Bolzano per valorizzare questi
docenti precari trentini. Su questo punto lavoreremo la prossima
settimana con il sindacato.
Spesa
pubblica. Aumenterà ma la Provincia ha "riaggiustato il
tiro" sulla definizione di spesa corrente e di spesa in conto
capitale. Vi sono infatti stipendi legati a progetti particolari si
configurano come investimenti. Se vi è la possibilità di
trasformare lavori precari in lavoro stabile questa spesa corrente
può configurare un investimento. In ogni caso la spesa corrente
rimane sotto controllo. Si elimineranno comunque ancora alcune spese
eccessive con l'obiettivo della sobrietà. Il debito è del tutto
sotto controllo e in linea con quello di altre regioni e con la
Provincia di Bolzano.
Rapporti
con il governo nazionale e rinnovo concessione A22. Rossi ha
citato i rapporti finanziari con lo Stato, "legati alla logica
di un’autonomia che non si limita solo a chiedere". Come nel
caso della concessione sull’A22, che se venisse rinnovata
permetterebbe allo Stato di iscrivere a bilancio risorse importanti
derivanti dal tesoretto per la realizzazione della nuova ferrovia.
Risorse queste che in qualche misura inciderebbero sui gettiti
arretrati. Ecco perché – ha concluso il presidente – i dati
attuali sul bilancio sono ancora provvisori. Il confronto con le
risorse del 2017 sarà influenzato dal riconoscimento da parte dello
Stato di alcune quote che ci sono dovute. Confidiamo che questo possa
avvenire, non solo perché l’A22 rappresenterebbe un elemento
capace di produrre lavoro e utile sul territorio, ma anche per lo
spostamento della mobilità dalla gomma alla rotaia.
La
discussione con i consiglieri.
Numerose
le domande di chiarimento poste al presidente dai consiglieri. Rossi
ha risposto alle richieste di chiarimento di Borga (Ct), Fugatti
(Lega), Kaswalder (Misto) e Civico (Pd). Il presidente si è
soffermato in particolare sull'esigenza per la Provincia di un piano
di ringiovanimento del personale. "Vi saranno – ha spiegato –
prepensionamenti incentivati per accelerare questo processo, anche
con la preannunciata assunzione di 42 giovani nella pubblica
amministrazione con contratti di formazione-lavoro e quindi con
prospettive di stabilizzazione". Ha poi accennato alla questione
sollevata sulla parifica dalla Corte dei conti. "La Provincia –
ha precisato – ritiene di aver ottemperato a tutti i doveri
previsti dalle norme, che hanno consentito un risparmio dello Stato
in termini di riduzione dell’indebitamento netto. Se non vi sono
danni causati allo Stato, non ve ne sono neanche per le casse della
Provincia. Non a caso il governo ha deciso di non procedere con
un’impugnativa sul nostro rendiconto e il Consiglio dei ministri si
è espresso a favore di una tenuta del nostro modo di agire. Confido
– ha aggiunto – in un ulteriore pronunciamento dello Stato su
questo tema, perché vi è un intreccio di norme che non sono solo
quelle cui fa riferimento la Corte dei conti. L’ideale sarebbe
arrivare a una definizione complessiva di questa materia dentro la
legge finanziaria".
Ancora,
sui pagamenti degli operatori del settore agricolo, Rossi ha
riconosciuto che "vi sono stati ritardi, ma con Informatica
Trentina si potranno saldare tutti i beneficiari entro fine
novembre".