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24/10/2017 - In aula o in commissione

Presentate dal presidente Rossi le linee del bilancio 2018. Previsto un trend finanziario favorevole

Alla Prima Commissione

Presentate dal presidente Rossi le linee del bilancio 2018. Previsto un trend finanziario favorevole

Presentate dal presidente Rossi le linee del bilancio 2018. Previsto un trend finanziario favorevole
Il presidente della Provincia Ugo Rossi ha illustrato nel pomeriggio a palazzo Trentini la nota di aggiornamento del Def, il documento di economia e finanza nazionale del 2017, e le linee d'indirizzo della manovra finanziaria della Pat per il 2018. Ad offrire l'opportunità di questa "anteprima" sul bilancio di previsione per l'anno prossimo, il cui esame impegnerà l'assemblea legislativa nei prossimi due mesi, è stata la Prima Commissione del Consiglio provinciale, presieduta da Mattia Civico.


Nel Def pil trentino in crescita. Rossi ha ricordato che il Consiglio dei ministri ha per ora licenziato solo linee guida sulla manovra di stabilità e inviato un documento di sintesi alla Commissione europea per verificare la compatibilità con le regole comunitarie. Quando sarà resa nota la manovra finanziaria vera e propria anche con l'indicazione delle risorse, anche la Provincia potrà precisare le cifre del proprio bilancio. Per ora, sulla base delle bozze del bilancio statale è stato possibile definire solo le linee guida della manovra. "Questo – ha proseguito Rossi – sarà l’ultimo bilancio della legislatura, perché quello successivo avrà una logica tecnica conservativa e prudenziale". Sul Def il presidente ha segnalato la previsione di un incremento dell'1,6% del pil provinciale. Anche se più ottimisticamente con valutazioni a livello statale si prevede per il Trentino una crescita dell’1,8, la Provincia preferisce attenersi all’1,6%, che comunque evidenzia una crescita del pil pari allo 0,7%. Il dato, ha osservato, è importante dal punto di vista della fiducia, perché segnala che è finalmente in atto un'uscita dalla crisi.

Trend favorevole, pagamenti immediati. Il bilancio di previsione della Provincia, ha aggiunto, si fonda su dati di trend della finanza pubblica provinciale che possono contare all'inizio dell'anno prossimo su accantonamenti favorevoli grazie al patto di garanzia e alla "non vigenza" per tutto il 2018 del patto di stabilità. Questo trend favorevole, ha precisato Rossi, "non incide sullo stock di risorse disponibili ma è un elemento importante grazie – ha anticipato – stiamo strutturando un piano straordinario di pagamenti delle imprese da concentrare nei primi tre mesi dell’anno prossimo". In tal modo le aziende potranno disporre di più liquidità e immaginare così investimenti".

Incentivi alle imprese. Sempre per le imprese, oltre ad incentivare le gli investimenti di natura innovativa e sulle tecnologie, il presidente ha spiegato che il bilancio 2018 utilizzerà agevolazioni sotto forma di credito d'imposta per le attività che si dimostreranno virtuose sul versante della "buona occupazione", quindi della stabilizzazione dei rapporti di lavoro, favorendo ancora, in particolare, quello giovanile e femminile. Saranno premiate anche le imprese virtuose sul piano sociale in senso lato, che si metteranno in gioco sul piano del welfare, agevolando la vita dei lavoratori con i servizi rivolti ai dipendenti, ma soprattutto dimostrando di coniugare sistema scolastico e formativo e mondo del lavoro con la formula cosiddetta “duale”. In sostanza gli incentivi provinciale favoriranno nel 2018 la promozione del "vero" apprendistato che le nuove norme permettono di attivare evitando il rischio dello sfruttamento degli studenti. Il lavoro nelle imprese sarà quindi riconosciuto per i ragazzi come ore di scuola e la Provincia premierà le aziende che utilizzeranno questo strumento. Come sempre con il bilancio 2018, ha detto Rossi, "cercheremo di premiare anche i docenti che si impegneranno ad organizzare quest'attività duale, con cui la Provincia punta così a colmare il gap patito dal Trentino rispetto all’Alto Adige e alla Mitteleuropa".

Viabilità e trasporti. Sempre per valorizzare il sistema socio-economico, la seconda linea del bilancio riguarda gli investimenti a carattere strategico per le opere pubbliche. Il bilancio non rinvierà nessuna delle opere pubbliche di maggior rilievo, "ma – non ha nascosto il presidente – vi è anche spazio per effettuare investimenti nel campo della viabilità anche minore e del miglioramento dei servizi nel settore dei trasporti". Si punta in particolare al potenziamento del settore rotabile. L'obiettivo è sviluppare il trasporto pubblico realizzando entro tre anni un servizio cadenzato in tutte le valli del Trentino con un autobus ogni ora a favore degli studenti, dei pendolari ma anche del turismo. A questi investimenti, ha proseguito Rossi, si collega il piano di mobilità elettrica. C’è poi la volontà di assicurare in montagna i servizi essenziali come quello postale. Puntiamo in tal senso a convertire una quota di lavori socialmente utili in servizi al territorio. Questo comporterà una crescita della spesa corrente, ma si tratterà di servizi che si potranno considerare un investimento.

Edilizia. Il presidente ha poi accennato alla volontà di destinare risorse nel bilancio 2018 "che spingano il settore dell’edilizia", incentivando le imprese più stabili e attrezzate che investano soprattutto nei centri storici in attività sia di riqualificazione energetica sia di abbellimento.

Casa. Sul tema abitativo al posto dei tradizionali contributi saranno potenziati gli strumenti di garanzia soprattutto a favore dei giovani, attraverso risorse statali, il fondo prima casa e il sostegno al mercato degli acquisti. "I contributi – ha osservato Rossi – in passato hanno svolto una funzione importante ma anche gonfiato i prezzi". Risorse provinciali andranno poi all’Itea per rinnovare gli immobili di maggiori dimensioni dal punto di vista dell'efficienza energetica e con effetti positivi sugli affitti.

Turismo. Il presidente ha evidenziato la volontà di premiare, con il bilancio 2018, chi a livello imprenditoriale saprà progettare l'utilizzo dei posti letto nelle seconde case, da inserire nel circuito ricettivo e da affiancare all'offerta alberghiera, naturalmente non con gli stessi prezzi delle camere in hotel.

Agricoltura. vi saranno risorse aggiuntive per fronteggiare il problema delle gelate, anche perché oltre al deficit produttivo vi è anche una questione occupazionale. Altri investimenti per il versante irriguo potranno migliorare il risparmio della risorsa acqua.

Mobilità. anche in questo caso con ulteriori risorse rispetto al passato si punterà alla valorizzazione ambientale dei parchi, che potrebbero aggiungere valore anche all’offerta turistica. Per l'ambiente vi saranno investimenti per il paesaggio su aree prative da recuperare sia all’utilizzo zootecnico sia a favore del turismo, coinvolgendo nei lavori imprese locali.

Politiche del lavoro. Il focus sarà garantire all’Agenzia del lavoro il finanziamento al nuovo programma per andare oltre la formazione standardizzata e collegare la persona ad una prospettiva occupazionale. E vi saranno incentivi sotto forma di credito d’imposta destinati alle imprese che fanno formazione anche per i lavoratori in attività al loro interno.

Coesione sociale e famiglia. Da gennaio la Provincia finanzierà l’assegno unico attraverso una riallocazione di risorse derivanti dallo sconto sull’addizionale Irpef. Vi è poi la volontà di migliorare il finanziamento alle Comunità di valle per il settore dell’assistenza agli anziani, soprattutto sul versante del "non residenziale". Anche le case di riposo beneficeranno di questo maggior finanziamento, ma si punterà a ciò che sta prima dell’istituzionalizzazione (co-hausing, assegni di cura, ecc.).

Politiche a favore delle persone disabili. Accanto al mantenimento delle risorse destinate ai bisogni educativi speciali (Bes), vi è la volontà di rispondere con il bilancio anche alle esigenze di supporto alle famiglie per le attività di riabilitazione che si possono rivelare utili al miglioramento della qualità della vita. In questo settore, ha avvertito il presidente, possono emergere opportunità di lavoro e di reddito. E su questo punto Rossi ha accennato alla volontà di "aggiungere risorse per finanziare un primo progetto sperimentale che dia al Trentino una struttura altamente specializzata per dare alle famiglie dei disabili tutte le cure solitamente cercate fuori provincia (piscina, ginnastica di un certo tipo, attività motorie). "Con una struttura specializzata in questo campo, il Trentino potrebbe diventare attrattivo anche per altri territori".

Sanità. Sarà finanziato il fondo sanitario sia per la dotazione di nuovi farmaci sia per l’entrata a regime di nuovi servizi come protonterapia e i percorsi nascite.

Sport e cultura. Vi è la necessità di finanziare i distretti culturali previsti dalla nuova legge appena approvata e saranno incentivate le sinergie tra sport e attività imprenditoriali, gli eventi sportivi a carattere internazionale come il Giro d’Italia in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, valorizzando l’asse culturale Trento-Rovereto (Muse, Mart, Campana dei caduti ed enogastronomia).

Comuni. "Incontreremo il Consiglio delle autonomia la settimana prossima", ha preannunciato Rossi. "L’obiettivo è la non necessità di aumentare i livelli di concorso al contenimento della spesa. Si cederanno ai Comuni i 50 milioni per investimenti dopo i 70 dell’anno scorso. E si sosterrà la flessibilità nel turnover del personale prestando un’attenzione maggiore ai piccoli Comuni. Ancora: le risorse destinate ai Comuni serviranno alla formazione della polizia urbana per la sicurezza e per il patrimonio edilizio scolastico. Sarà finanziato un piano di monitoraggio per la messa in sicurezza statica e antisismica degli edifici scolastici. I Comuni potranno attivare un’immediata verifica con i tecnici e affrontare i problemi che emergeranno. Vi sarà poi una quota di stabilizzazione di lavoratori a tempo determinato nei Comuni, nelle case di riposto, nell’Azienda sanitaria e in Provincia. Si sta perfezionando la compatibilità economica per questo indirizzo politico: 40 milioni per l’Apss, 60 per la Provincia, mentre su case di riposo e Comuni si ragionerà con questi enti in modo mirato.

Contratti e scuola. Vi è lo spazio per aprire sulle progressioni verticali per attuare gli accordi, ma soprattutto vi è la possibilità di arrivare al contratto della scuola. Approfittando delle notizie positive a livello nazionale, puntiamo, come già anticipato ai sindacati, a destinare una quota di risorse ad un aumento contrattuale a carattere provinciale che si affianchi a quello nazionale finalizzato a riconoscere alcune professionalità (per l’aspetto linguistico e scuola-lavoro) che hanno comportato aggravi di impegno. Risorse destinate anche alla stabilizzazione dei docenti precari. Con il protocollo uno stock di risorse provinciali si aggiungeranno quindi agli 85 euro nazionali. In attuazione dell’ordine del giorno approvato nella scorsa finanziaria, si valorizzeranno le persone che si sono già formate e che dentro le graduatorie hanno diritto ad una priorità. Si strutturerò una norma prendendo a modello la Provincia di Bolzano per valorizzare questi docenti precari trentini. Su questo punto lavoreremo la prossima settimana con il sindacato.

Spesa pubblica. Aumenterà ma la Provincia ha "riaggiustato il tiro" sulla definizione di spesa corrente e di spesa in conto capitale. Vi sono infatti stipendi legati a progetti particolari si configurano come investimenti. Se vi è la possibilità di trasformare lavori precari in lavoro stabile questa spesa corrente può configurare un investimento. In ogni caso la spesa corrente rimane sotto controllo. Si elimineranno comunque ancora alcune spese eccessive con l'obiettivo della sobrietà. Il debito è del tutto sotto controllo e in linea con quello di altre regioni e con la Provincia di Bolzano.

Rapporti con il governo nazionale e rinnovo concessione A22. Rossi ha citato i rapporti finanziari con lo Stato, "legati alla logica di un’autonomia che non si limita solo a chiedere". Come nel caso della concessione sull’A22, che se venisse rinnovata permetterebbe allo Stato di iscrivere a bilancio risorse importanti derivanti dal tesoretto per la realizzazione della nuova ferrovia. Risorse queste che in qualche misura inciderebbero sui gettiti arretrati. Ecco perché – ha concluso il presidente – i dati attuali sul bilancio sono ancora provvisori. Il confronto con le risorse del 2017 sarà influenzato dal riconoscimento da parte dello Stato di alcune quote che ci sono dovute. Confidiamo che questo possa avvenire, non solo perché l’A22 rappresenterebbe un elemento capace di produrre lavoro e utile sul territorio, ma anche per lo spostamento della mobilità dalla gomma alla rotaia.


La discussione con i consiglieri.


Numerose le domande di chiarimento poste al presidente dai consiglieri. Rossi ha risposto alle richieste di chiarimento di Borga (Ct), Fugatti (Lega), Kaswalder (Misto) e Civico (Pd). Il presidente si è soffermato in particolare sull'esigenza per la Provincia di un piano di ringiovanimento del personale. "Vi saranno – ha spiegato – prepensionamenti incentivati per accelerare questo processo, anche con la preannunciata assunzione di 42 giovani nella pubblica amministrazione con contratti di formazione-lavoro e quindi con prospettive di stabilizzazione". Ha poi accennato alla questione sollevata sulla parifica dalla Corte dei conti. "La Provincia – ha precisato – ritiene di aver ottemperato a tutti i doveri previsti dalle norme, che hanno consentito un risparmio dello Stato in termini di riduzione dell’indebitamento netto. Se non vi sono danni causati allo Stato, non ve ne sono neanche per le casse della Provincia. Non a caso il governo ha deciso di non procedere con un’impugnativa sul nostro rendiconto e il Consiglio dei ministri si è espresso a favore di una tenuta del nostro modo di agire. Confido – ha aggiunto – in un ulteriore pronunciamento dello Stato su questo tema, perché vi è un intreccio di norme che non sono solo quelle cui fa riferimento la Corte dei conti. L’ideale sarebbe arrivare a una definizione complessiva di questa materia dentro la legge finanziaria".

Ancora, sui pagamenti degli operatori del settore agricolo, Rossi ha riconosciuto che "vi sono stati ritardi, ma con Informatica Trentina si potranno saldare tutti i beneficiari entro fine novembre".