La risposta dell'assessore Mellarini a un'interrogazione del consigliere Degasperi
La Cue è costata 3.824.000 euro e la spesa per il personale ammonterà a 800.00 euro l'anno
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Realizzare la CUE, la Centrale Unica per l’Emergenza, è
costato complessivamente alla Provincia 3.824.000 euro e si stima che, a
regime, l’organico complessivo di questa struttura comporti una spesa annua
lorda di circa 800.000 euro. A fornire le cifre è l’assessore alla protezione
civile Tiziano Mellarini nella sua risposta a un’interrogazione presentata il
25 maggio scorso dal consigliere provinciale Filippo Degasperi (M5s). Entrando
nel dettaglio, Mellarini riferisce che la maggior parte degli oneri sostenuti sono
imputabili ad attività del Servizio CUE, che ha disposto spese per 3,3 milioni
di euro, di cui 1,3 a
favore di Telecom Italia per i contratti di telefonia e vari servizi, 1,1 per
incarichi specifici connessi alle funzioni di centrale unica di risposta (Cur) con
l’Apss (385 mila euro per il data center unico), con la socità Beta spa (circa 320 mila euro per licenze software Emma e varie), con la società
Priority Dispatch inc. (306 mila euro per l’implementazione del sistema
priority alle centrali di secondo livello) e 900 mila euro per acquisto arredi,
hardware, attrezzature radio e telefoniche, incarichi di servizio e consulenze,
etc.). Il servizio gestioni patrimoniali e logistica della Pat – prosegue l’assessore
– ha invece sostenuto costi per l’adeguamento dei locali, delle attrezzature e
degli impianti ordinari e speciali, degli arredi, nonché per altre spese varie
di logistica, per una somma complessiva di 524 mila euro, oltre a spese
effettuate in economia.
Rispondendo alle domande di Degasperi sul personale,
Mellarini segnala che i costi riguardano, finora, solo le retribuzioni degli
addetti al servizio CUE che ad oggi comprendono sei unità (1 dirigente, 1 funzionario
amministrativo, 1 assistente amministrativo-contabile, 2 addetti alla
segreteria, 1 operatore tecnico) che hanno operato a supporto di tutte le
attività propedeutiche all’avvio del servizio Nue (numero unico emergenza) 112.
Con apposita selezione – continua l’assessore – la Provincia ha assunto a tempo
indeterminato 13 unità di personale dedicato alla funzione Cur-Nue 112, oltre a
tre figure, tra cui il coordinatore di centrale, acquisiti tramite la mobilità
interna da enti locali e strutture provinciali.
Alla richiesta di Degasperi di chiarire perché la Cue,
anziché essere “unica” sia diventata un’ulteriore centrale aggiunta a quelle
già esistenti, con aggravio di costi a carico dei contribuenti trentini,
Mellarini risponde spiegando che il modello adottato è quello del “call center
laico”, ovvero punto di raccolta (centrale unica di risposta) di tutte le
chiamate provenienti dai numeri di emergenza 112, 113, 115, 118, con il compito
di verificarne la pertinenza e appropriatezza, di identificare e localizzare il
chiamante e di provvedere, quindi, allo smistamento alle centrali operative
cosiddette di secondo livello (carabinieri, polizia, vigili del fuoco, soccorso
sanitario).