Giornale OnLine

Giornale Online
16/08/2017 - Dai Consiglieri e dai gruppi

Reintrodurre nella scuola trentina il sovrintendente, figura tecnica autonoma dalla politica

Assegnato alla Prima Commissione il disegno di legge proposto da Manuela Bottamedi

Reintrodurre nella scuola trentina il sovrintendente, figura tecnica autonoma dalla politica

Testo allegato

​Sarà la Prima Commissione del Consiglio provinciale ad esaminare preliminarmente, nei prossimi mesi, il disegno di legge 211 proposto da Manuela Bottamedi (Gruppo misto) per reintrodurre la figura del sovrintendente scolastico nel sistema educativo trentino. Bottamedi ricorda che fino a una decina d'anni fa il nostro sistema scolastico faceva capo ad un’agenzia provinciale per l'istruzione, denominata, appunto, sovrintendenza. La norma, poi abrogata insieme alla legge provinciale 6 del 1989, attribuiva alla sovrintendenza autonomia amministrativa e contabile. 

Si trattava di una struttura distinta e in un certo senso “esterna” al resto dell’organizzazione della Pat, anche perché il sovrintendente scolastico era nominato dal ministro della pubblica istruzione su proposta della Giunta provinciale. Il sovrintendente veniva scelto tra figure professionali il cui requisito principale doveva essere la padronanza di una competenza scolastica approfondita, acquisita sia sul campo sia attraverso studi specifici. Competenza necessaria per rendere idonei a gestire e amministrare un'organizzazione altamente complessa qual è il sistema scolastico provinciale. 

Secondo Bottamedi, se potesse nuovamente contare sulla sovrintendenza la scuola trentina trarrebbe oggi elevati vantaggi in termini di organizzazione, efficienza, professionalità e indipendenza. Questo perché l’autonomia gestionale di cui la struttura godrebbe rispetto all'attuale dipartimento interno, che con il suo dirigente generale dipende direttamente dall'assessore, sarebbe tale da garantire indipendenza al sovrintendente. L’assessore, infatti, mentre conserverebbe poteri di indirizzo e scelta in materia di politiche scolastiche, non potrebbe però influenzare direttamente l'azione operativa e le decisioni esecutive del sovrintendente. Le cui attività, dal punto di vista tecnico e operativo, non subirebbe quindi condizionamenti politici. 

A giudizio di Bottamedi, quindi, la sovrintendenza scolastica andrebbe nuovamente introdotta come agenzia nel sistema educativo trentino, integrando la legge provinciale 3 del 2006 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino) e assicurando a a questa struttura "autonomia tecnica, operativa, amministrativa e contabile". ​

Approfondimenti